Osservo, ascolto e avverto. Turbinii di persone passano al mio fianco, si muovono, cambiano. Mutano, come il mutare delle stagioni; fuggono, come le foglie dal vento. Ed io, uguale a com’ero un tempo -ma diversa- li seguo con lo sguardo spento, mentre inesorabili scappano via e si avvicinano alla fine.