“Ecco a lei signorina Lain, il suo biglietto”. È tutto ciò che riesco a sentire prima di essere afferrata e trascinata via da mia madre.

“Su, muoviti  Coral!” prima che me ne accorga sono già seduta sulla lussuosa poltrona pronta per partire su questo maledetto aereo, sul quale non avrei mai voluto essere.

Il filo dei miei pensieri viene interrotto dallo starnazzare di mia madre: “ Tesoro, non sei contenta di festeggiare il tuo compleanno su un’ isola da sogno?!”

Le rivolgo il sorriso più falso di cui sia capace, prima di premere le cuffiette nelle orecchie, girandomi verso il finestrino.

 

FLASHBACK

Cammino furiosamente avanti e indietro per la mia stanza, cercando di trattenere le lacrime che minacciano di uscire.

Le parole del litigio con mia madre di poco prima mi rimbombano in testa, ricordandomi quanto possa odiare quella donna …

Non accetterò mai di passare il mio diciassettesimo compleanno con loro, su una stupidissima isola delle Hawaii!

Sono già sul punto di tornare giù e urlarle in faccia, per l’ennesima volta, che non partirò mai, quando sento il telefono squillare, sullo schermo appare il suo nome.

Harry.

“Ehi Harry”

“Tutto bene bionda?”

“Mmm, diciamo di sì”

“Cos’è successo?”

“Bhe, in realtà ho appena scoperto che quell’arpia di mia madre ha pensato bene di rovinarmi anche questo compleanno, vuole che vada con lei e mio padre su una stupida isola per ricconi!”

“Secondo me dovresti andare…”

“Cosa?! E la festa?”

“Potremmo sempre farla più tardi…e a i tuoi farebbe piacere se per una volta li ascoltassi”

 

Non avrei mai dovuto dare retta ad Harry.

Insomma quel riccio del cavolo dovrebbe essere il mio migliore amico e appoggiarmi, non assecondare quella pazza di mia madre.

La voce dell’hostess interrompe i miei pensieri: “Signore e signori, ci stiamo preparando per  l’atterraggio, vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza”

Fottiti  Harry.