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Autore: Miss Francy    18/07/2014    2 recensioni
Gaara è uno dei miei personaggi preferiti di Naruto, spesso ho immaginato questa storia e ho deciso di metterla per iscritto. Ho deciso di non dare nè un nome nè un volto alla protagonista in modo che ogni lettore possa inserirci chi vuole, un altro personaggio di Naruto oppure un personaggio di sua invezione che ritiene opportuno al fianco di Gaara.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Era una giornata come tanta, ero appena tornata da una missione per cui decisi di andare a rilassarmi, a questo scopo andavo sempre in un'oasi un po' fuori dal villaggio, era il mio posto segreto, potevo stare da sola e fare il bagno nel laghetto al centro di quest'ultima.

Con calma uscii dal villaggio e mi avviai verso la mia oasi, avvicinandomi notai che c'erano delle impronte che si dirigevano verso la mia meta, non sarei stata sola. Arrivata allo spiazzo verde per precauzione estrassi il kunai e mi nascosi fra la vegetazione avvicinandomi cautamente. L'intruso era in piedi davanti al laghetto, avevo il sole che mi batteva sugli occhi per cui iniziai ad aggirare il laghetto verso destra, sempre nascosta dalla vegetazione, fino a quando non mi fu chiaro chi era la persona in questione. Con mia grande sorpresa era lui, il Kazekage Gaara, il cuore iniziò a battermi fortissimo in petto, avevo un debole per lui da molto tempo anche se lo vedevo poco e avevo iniziato a parlargli solo qualche mese prima, quando era diventato Kazekage, ed esclusivamente per ricevere le missioni e fare rapporto. I pensieri iniziarono a farsi confusi, non sapevo cosa fare, avvicinarmi e iniziare a parlare con lui era fuori discussioni, non avrei saputo cosa dire e sicuramente mi sarei impappinata, anche tornare indietro non era contemplato, con l'agitazione che mi ritrovavo avrei fatto rumore e mi sarei fatta scoprire, in quel caso sarebbe stato ancora più difficile parlare e spiegare cosa stava succedendo.

Immersa nei miei pensieri non mi resi conto che Gaara si era accorto di me e si stava dirigendo dalla mia parte, ne presi coscienza quando ormai era troppo tardi, lui era davanti a me e mi guardava, i suoi occhi azzurri che ricordano il colore del mare mi hanno sempre incantata, lo fecero anche in quel momento, mi persi a guardarlo e a pensare quanto fosse carino. Dopo qualche interminabile secondo di silenzio la sua voce mi destò dai miei pensieri: "Anche tu qui? Come mai?" Con molta fatica riuscii a balbettare una risposta: "E-ecco vengo s-spesso qua dopo le m-missioni". Il volto, fino a poco prima leggermente teso, di Gaara si distese in un sorriso "Allora vieni alla fonte a rilassarti un po'." Non me lo feci ripetere due volte, raggiunsi con pochi passi la riva del laghetto e mi voltai pensando che Gaara se ne sarebbe andato, invece era lì, dietro di me che ancora sorrideva.

Si sedette immergendo i piedi nell'acqua limpida e mi invitò a fare lo stesso. A quella esortazione diventai ancora più rossa di quanto non lo fossi già prima e, con una calma palesemente simulata, feci come aveva detto. Mai prima di allora mi era capitato di parlare da sola con lui, tanto meno in una situazione come quella, così informale. Fu lui a parlare per primo, chiedendomi semplicemente un parere sull'ultima missione da me affrontata, mentre gli rispondevo cercavo di non guardarlo negli occhi per evitare di agitarmi ulteriormente, mi concentrai quindi sui suoi capelli rossi, notai quindi che aveva fatto crescere i capelli fino a farsi coprire l'ideogramma che aveva sulla fronte, evidentemente se ne accorse perché, con aria leggermente imbarazzata, mi disse: "Eh lo so, devo tagliarmi i capelli, ultimamente li ho lasciati crescere troppo." Riuscii a sorridere, anche lui sorrise, l'agitazione stava piano piano scomparendo per lasciare posto alla calma che mi dava solitamente la sua voce quando non era rivolta direttamente a me.

Iniziammo a parlare scoprendo che avevamo gli stessi gusti in fatto di cibo, purtroppo la nostra conoscenza si fermò lì perché sentimmo qualcuno chiamare a gran voce Gaara, quest'ultimo si alzò e sorrise "Sembra che la nostra chiacchierata debba finire qui, i miei doveri di Kazekage mi sta chiamando. Mi ha fatto piacere parlare con te, a presto." Quelle parole mi mandarono in visibilio e fece tornare l'agitazione che mi fece balbettare una risposta alquanto deludente "A p-presto."

Gaara si allontanò e io rimasi sola a rimuginare su quanto appena accaduto, nella mia testa mi ero spesso immaginata a parlare con lui ma non avevo mai sperato che accadesse veramente. Abbandonandomi ai pensieri più disparati mi spogliai fino a rimanere in costume da bagno e feci quello che volevo fare fin dall'inizio: mi immersi nel laghetto. Dopo qualche minuto uscii, mi asciugai e rivestii per tornare al villaggio. Da una giornata come tante quel giorno si era trasformato in uno dei più belli della mia vita.

   
 
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