Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Jeo 95    19/07/2014    1 recensioni
Due piccole short KagaKuro scritte per la KagaKuro summer del 19 e 20 luglio.
Spero siano di vostro gradimento.
Bacione a tutti e passate, magari lasciando un commentino ino ino.
Jeo 95 =3
***
Day 1: Surf's lessons;
[...] - Per l'ultima volta Kagami-kun, non voglio imparare a fare surf.- era incredibile come ogni parola che uscisse dalla sua bocca, il rosso fosse capace di farla entrare da un orecchio e uscire dall'altro.[...]
- E allora perché hai accettato di venire a fare surf con me idiota?!-
- Mi hai costretto tu.-
***
Day 2: ???
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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KagaKuro Summer 

-Two Days to Love. 

 

Day 1: Surf's lessons. 




L'estate era il periodo perfetto per divertirsi in spiaggia, praticare sport vari e sempre nuovi, lasciarsi coinvolgere dagli amici in eccitanti iniziative per rallegrare un po' il periodo estivo e privo di studi.

Una persona in particolare amava particolarmente praticare sport nelle acque azzurre del mare, trascinandosi dietro però qualcuno che all'idea non era molto favorevole. 

Kuroko non era mai stato bravo negli sport, riuscendo a cavarsela nel basket solo grazie alla sua intelligenza e alla sua misdirections, senza i quali però, non era altri che un mediocre giocatore di scarso livello. 

Per questo quando Kagami gli aveva proposto di andare a surfare in spiaggia aveva storto impercettibilmente il naso, convinto che fosse una pessima idea. 

- Per l'ultima volta Kagami-kun, non voglio imparare a fare surf.- era incredibile come ogni parola che uscisse dalla sua bocca, il rosso fosse capace di farla entrare da un orecchio e uscire dall'altro. 

Se quello che sentiva non corrispondeva con i suoi piani e le sue idee, semplicemente lo ignorava. 

- Smettila di fare la femminuccia e buttati Kuroko!- 

- Non sono portato per gli sport.- 

- E allora perché hai accettato di venire a fare surf con me idiota?!- 

- Mi hai costretto tu.- 

Taiga sbuffò infastidito, buttandosi sull'ennesima onda mentre la sua ombra se ne stava seduto sulla spiaggia sotto l'ombrellone, ad annoiarsi e ad evitare che il sole bruciasse la sua povera e diafana pelle sprovvista di crema protettiva. Per la velocità con cui era stato trascinato via l'aveva scordata. 

Stufo di vederlo immobile e a scatti come se veramente fosse un fantasma, Kagami uscì dall'acqua e piantò nella sabbia la tavola, imponendosi davanti al suo compagno con un terribile ghigno in volto. 

Tetsuya lo sapeva, stava per fare qualcosa che non gli sarebbe piaciuto per nulla. 

- Ora tu vieni con me.- 

Senza dargli il tempo di analizzare perfettamente la situazione, Taiga lo alzò di peso portandoselo in acqua, ignorando le proteste di Kuroko che intanto si era aggrappato con forza al collo del rosso. 

In tutto questo l'americano era pure arrossito, riuscendo però a nascondere il vivido rossore al più piccolo tra le sue braccia. 

Quando furono in un tratto di mare sufficientemente alto per Kagami, quest'ultimo lasciò la presa sul ragazzino che finì in acqua, a contatto con il freddo mare a cui non aveva avuto tempo di abituarsi. 

Taiga rise mentre andava a prendere la tavola e tornava da lui, rise veramente di gusto. 

- Ahahah non sei neanche in grado di galleggiare, sei davvero una frana negli sport.- 

Kuroko gonfiò appena le guance sotto il pelo dell'acqua, bofonchiando un "Non è carino ridere di me" appena comprensibile, che scatenò altre risate da parte del rosso. 

Quando fu sicuro che lo stomaco non gli esplodesse per il troppo ridere, sollevò di nuovo il più piccolo, con tanto di proteste da parte di quest'ultimo, e gli disse di affidarsi completamente al suo maestro per imparare come surfava un vero americano. 

Rimase incantato ad osservare i movimenti precisi e forti di Taiga, scrutando in ogni minimo particolare il petto scolpito del più alto, gli addominali solcati da piccole gocce salate e luminose, i capelli gocciolanti che gli si appiccicavano al viso. 

Una visione dalla quale non voleva, né poteva staccare gli occhi. 

- Ecco, più o meno è così che...- Taiga si zittì. 

Illuminato dal bagliore del sole, Kuroko brillava letteralmente, come un ombra non avrebbe mai potuto, nè dovuto risplendere. 

Le gocce di acqua salata gli percorrevano il corpo partendo dal collo, dal viso, e scendendo giù per la schiena, per il torace, lasciando scie luminose e piccoli puntini simili a diamanti per tutta la schiena, per tutto il torace, risaltando su quella pelle diafana e morbida. 

- Kagami-kun...- inconsciamente si erano avvicinati. 

- Si...?- i respiri erano fusi tra loro, caldi, bramosi e impazienti. 

- Insegnami più spesso a fare surf.-  

Un ghigno malizioso adornò il viso del giovane rosso, mettendo in mostra uno degli appuntiti e bianchissimi canini. 

- Ne possiamo parlare.- e congiunsero le loro labbra in un amorevole bacio che sapeva di acqua e sale, ma che per loro era il più dolce del mondo. 

Poco importava se il mattino dopo Tetsuya non si sarebbe mosso dal letto per colpa delle bruciature, se Taiga non avrebbe potuto giocare a basket per accudirlo e se avrebbero litigato per definire di chi fosse la colpa della situazione. 

In quel momento, su quella tavola in mezzo al mare, nel pieno dell'estate successiva il loro sencondo anno, vi erano solmente loro due, soli ma insieme, ognuno con la compagnia dell'altro a dare forza, e niente poteva sembrare più perfetto di così. 

Fu l'estate che nessuno dei due riuscì mai a dimenticare.

   
 
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