Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Aelia    19/07/2014    0 recensioni
Per un attimo il suo sguardo si fermò sul mio. Il mio corpo fu percorso da brividi. E’ vero, aveva degli occhi intensi e sembravano riuscire a leggerti l’anima, ma erano così freddi da farmi rabbrividire. Per un attimo ci fissammo in silenzio, cercando di penetrare ognuno nei pensieri dell’altro...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seijuro Akashi, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Corsi velocemente le scale, ero in ritardo, per l'ennesima volta. Era l'ultimo giorno di scuola. Entrai con il fiatone in classe, dove, per fortuna, il professore non era ancora arrivato. Con il fiatone andai a sedermi al mio posto, vicino ad Ivory. Lei sbuffò  <<  Sei di nuovo in ritardo! Se il professore ti becca...  >>  <<  Si, ma non mi ha mai beccata  >> l'interrupi prima che cominciasse con una delle sue infinite paternali. Il professore entrò in quel momento, ci alzammo in piedi facendogli un lieve inchino di saluto, lui ricambiò con un cenno del capo <<  Sedetevi  >>. Ci sedemmo e anche il professore Hakigi. Aveva sui 35 anni, capelli neri lunghi fino alle spalle e occhi scuri e profondi. Lui ghignò <<  Bene, bene. Questo è l'ultimo giorno che passerete qui, che peccato, avrei voluto torturarvi un po' di più, ma scommetto che voi sarete felici di andarvene, vero?  >> Ivory che era la capoclasse si alzò in piedi <<  No, professore, anzi ci dispiace lasciare questo istituto  >>. Alzai gli occhi al cielo. Il professore ridacchiò <<  Sarei contento delle tue parole, se non sapessi che sono tutte balle >> Ivory stava per ribattere, ma li professore alzò la mano, fermandola <<  Piuttosto, signorina Masaaki, cosa ne pensa?  >> chiese a me. Io ghignai, mi piaceva alla follia il prof. Hakigi, era uno dei pochi con in cui potevi parlare sinceramente, anche usando parolacce, tanto le usava anche lui. <<  Professore, con tutto il rispetto, sono tre anni che mi tortura, perciò sono più che contenta di andarmene  >>  Lui scoppiò a ridere <<  Ma non è vero che io ho torturato solo lei!  >> Inarcai un sopraciglio <<  Ah no? La  prima settimana mi ha fatto un verifica di matematica sul nuovo programma e su quello fatto tre anni fa, solo a me. Lo ammetta che le sto sulle palle più degli altri  >> lo provocai <<  Ma è perché lei è una ragazza sempre dalla risposta pronta e mi stuzzica ed è una delle cose che più apprezzo di lei, inoltre di cosa si lamenta? In quella verifica ha avuto il massimo dei voti, quindi non ci sono problemi  >> concluse lui sorridendo. Sbuffai alzando gli occhi al cielo. <<  Oh su, avanti, lo  ammetta che un po' le mancherò  >> disse lui. Sorrisi <<  Mi mancherà solo per il suo carattere, non come professore, perché, anche se spiega bene, è il professore più stronzo che abbia mai avuto  >> finii con un amabile sorriso. La classe si mise a ridacchiare, compreso il professore <<  Mi accontento  >> disse <<  Piuttosto, in che liceo ha intenzione di andare?  >>. Scrollai le spalle <<  Non lo so, anche se mi sono arrivate delle proposte, sono indecisa  >> gli risposi  <<  Che scuole?  >> chiese lui curioso. <<  Rakuzan, Shouutoku, Kaijou , Seirin, Touou e Yosen  >>  le elencai. Il professore annuì <<  Sono tutte ottime scuole, eccellenti direi, ma se non sbaglio sono tutte scuole che hanno delle ottime squadre di basket, perciò suppongo che non l'abbiano chiamata solo per gli ottimi voti. Comunque se posso darle un consiglio , per quanto la riguarda credo che la scuola più adatta a lei sia il Rakusan. E' una delle migliori scuole di tutto il Giappone ed è molto impegnativa, ma lei che ha la media del dieci di tutte le materie, non avrà problemi. Inoltre ha la squadra liceale di basket più forte, perciò potrà continuare a fare la manager  >>  Scrollai le spalle <<  Non lo so, ci penserò su  >> In realtà avevo avuto la stessa idea, il problema era parlarne con mio padre. La giornata trascorse abbastanza tranquillamente, e dopo la cerimonia di chiusura, io me ne tornai a casa. Appena entrata in casa urlai <<  Papà? Ci sei?  >> . Lui sbucò dalla cucina << Sono qui tesoro, vieni è pronta la cena  >>. Dopo essere andata nella mia stanza e aver posato la cartella, mi cambiai e scesi giù a cenare. <<  Buon appetito  >> dissi a mio padre. Cominciai a mangiare le costolette che aveva preparato <<  Potresti fare il cuoco piuttosto che l’allenatore  >> gli suggerii. Lui rise, ma poi tornò serio <<  Allora, hai già deciso in che scuola andare?  >> M’irrigidii sul posto. Era arrivato il momento << Beh... in realtà una mezza idea ce l’avrei  >>gli confessai.  I suoi occhi s’illuminarono <<  Ah, si? Che scuola è?  >> Presi un profondo respiro <<  Il Rakuzan  >> Fu come se il tempo si congelasse, poi il suo sorriso svanì <<  Come?  >> Mio padre era Nakatani Masaaki,  il coach dello Shouutoku, perciò voleva che andassi in quella scuola, in tal modo potevamo lavorare insieme a basket. La mia scuola media era stata il Teikou, quella che aveva creato la generazione dei miracoli. Quest’anno erano arrivati dei tizi davvero scarsi, non erano la metà dei vecchi giocatori. Tuttavia, grazie al coach e alle mie strategie non avevamo perso nemmeno una volta. Tuttavia il mio obbiettivo era diventare medico e il Rakuzan dava un ottima preparazione. Mio padre continuava a non parlare e io mi stavo agitando sempre di più. Alla fine sospirò e mi sorrise <<  Se questa è la tua decisione, va bene. Lo sai che avrei voluto che venissi  allo Shouutoku, ma, per gli obbiettivi che hai, quella scuola è perfetta per te  >> Rimasi un attimo ferma dallo stupore, poi lo abbracciai <<  Grazie papà!  >> <<   Ma lo sai che noi saremo rivali? Se tu farai loro da manager e le nostre squadre si scontrassero, saremo rivali  >> disse contrariato <<  Ma si, papà, e poi non sono sicura di volerlo fare ancora, dovrò studiare molto e, anche se amo il basket, la mia priorità è uscire con degli ottimi voti. E poi, anche se fossimo rivali, non importa  >>. Lui alzò gli occhi. Dopo cena andammo a dormire. Il giorno seguente mi iscrissi allo Rakuzan.
 


Angolo Autore
Ciauuu
Qieso è il primo capitolo della mia fanfiction, ma le cose interessanti avverranno nei prossimi capitoli.
Mi raccomando, recensite!

  
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