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Autore: Lord Gyber    19/07/2014    3 recensioni
Tutti conosciamo Pinkie Pie come un personaggio allegro ed esuberante. E se non fosse così? Se sotto a quella chioma ci fosse un fior fior di cervello criminale?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pinkie Pie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La capanna dei giochi che utilizzavano da bambine era rimasta la stessa, ovvero una catapecchia di tavole di legno. Ma proprio per questo nessuno avrebbe mai sospettato che nascondesse un terribile segreto. Pinkie entrò nella capanna e si avvicinò ad una tavola della parete. Toccandola leggermente questa rivelò un pannello d'acciaio nascosto che presentava un occhio robotico.

- Riconoscimento vocale. -

- La mente è il potere. -

- Soggetto riconosciuto: apertura passaggio. -

Al comando della macchina alcune tavole del pavimento si spostarono rivelando una botola. Oltrepassato il passaggio delle luci illuminarono la zona rivelando un lungo corridoio tutto in pareti di ferro. Pinkie si accorse di non essere sola.

- Buonasera padrona. -

- Salve Jason. -

Da un angolo buio del corridoio uscì un essere gigantesco: si trattava di un robot di colore grigio-nero, il suo corpo, nonostante la fisionomia umana, era si e no più grande di quello di una manticora e più massiccio, e come testa aveva una cupola di vetro scuro dalla quale si poteva vedere una luce rossa che fungeva da occhio, ma la cosa particolare è che indossava la parte superiore di un vestito da maggiordomo.

- Bentornata, signorina. E' da molto che non si fa vedere. -

- Avevo molti impegni. Spero di non averti oberato di lavoro? -

- No, signorina. Nulla di tutto ciò. Allora, come vuole procedere quest'oggi? -

- Voglio visitare i settori di ricerca per assicurarmi che sia tutto a posto. -

- Come desidera. -

I due si incamminarono per il lungo corridoio fino ad arrivare ad un'enorme porta con un 1 scritto sopra sorvegliata dallo stesso occhio meccanico di prima.

- Protocollo di apertura. -

- Protocollo Alfa2048uek0. - fece il robot.

La porta cominciò ad aprirsi rivelano una gigantesca sala, più o meno grande di un campo da calcio. Ma la cosa più raccapricciante era cosa aveva all'interno. La stanza era tappezzata da grandi cilindri di vetro chiusi all'estremità da delle sorta di tappi di metallo. I cilindri erano riempiti da un liquido azzurrino, all'interno del quale galleggiavano dei corpi collegati a respiratori ed altri cavi vari. Molti di questi avevano l'aspetto di Pinkie mentre altri possedevano aspetti diversi.

- A che punto è il progetto Eternità Jason? -

- Completamente operativo. Nella sventurata ipotesi che lei dovesse soccombere la sua mente verrà immediatamente trasferita in uno di questi corpi. Quello originale nel caso dovesse ancora usarlo o un altro nel caso debba cambiare identità. -

- Ottimo! Passiamo al secondo settore. -

Percorsero un altro corridoio, arrivarono ad un'altra porta e dovettero ancora inserire un codice per entrare. L'interno della seconda stanza era “decorata” con enormi ganci ai quali erano attaccati dei robot molto simili a Jason, a parte il fatto che questi erano più alti e di colore bianco.

- I droni da guerra invece a che punto sono? -

- Completi al 94%. Installare le armi ed i dispositivi anti-magia è piuttosto laborioso ma entro una settimana dovrebbero essere a sua disposizione, padrona. -

- Li voglio pronti fra tre giorni! Utilizzate pure tutte le risorse di cui disponiamo ma completateli! -

- Come desidera. Passiamo pure all'ultimo settore. -

Arrivarono così all'ultima zona del laboratorio. A differenza della altre due, questa aveva delle pareti di vetro oltre le quali vi era una ricca vegetazione. Al centro della sala vi era posizionato un piedistallo sul quale era appoggiato un cucciolo di alligatore. L'equina si avvicino ed incominciò ad accarezzarlo.

- Oooh, come sta il mio rettile preferito quest'oggi? -

L'animale, per risposta, aprì la bocca dalla quale uscirono delle mandibole da insetto ed alcuni piccoli tentacoli uncinati, emettendo una specie di sospiro.

- Anche la manipolazione genetica ha raggiunto livelli ottimali, signorina. Oltre all'esercito di droni potrà contare su un plotone di mutanti. -

Dalla vegetazione oltre le pareti, solo ora, si poterono notare enormi creature dall'aspetto deforme che emettevano terrificanti ruggiti.

Il robot ed il pony ricominciarono a camminare raggiungendo un'ultima sala circolare. All'interno vi era un lungo tavolo rettangolare circondato da alcune sedie ed appesso al muro vi era un enorme schermo. Pinkie si sedette a capo della tavola e premendo un tasto sistemato su di essa ed azionò lo schermo che mostrava alcune zone di Ponyville. Rimase qualche minuto ad osservarle in silenzio, scrutando ciò che vedeva con sufficienza.

- Il suo vino, signorina. -

L'androide li pose dinanzi un vassoio d'argento sul quale era appoggiato un bicchiere ricolmo di vino. Lei lo prese e cominciò a bere piccoli sorsi controllandone, tra un sorso e l'altro, la qualità del prodotto, poi la sua attenzione passo a ciò che era appeso alla parete della sala.

- Chi sono quelli Jason? -

Il robot girando la testa vide tre pony legati alla parete con delle catene, mentre la bocca era serrata da del nastro adesivo.

- Quelli che lei ama definire Ficcanaso, padrona. -

Non dandoci troppa importanza tutti e due rimisero il loro sguardo sullo schermo. Passarono altri minuti nel silenzio, fino a quando una risata interruppe la tranquillità.

- Sai qual'è la cosa più divertente Jason? -

- No, signorina. -

- Vedi per anni tutti mi hanno giudicato come un essere mediocre, “ Scommetto che Pinkie Pie non sa la differenza tra la destra e la sinistra” o “Anche se avesse un cervello non saprebbe cosa farsene” - con parecchia rabbia lanciò il suo bicchiere contro lo schermo – Ma loro non sanno che loro minaccia più grande sarà opera mia ed io mi divertirò a vederli soffrire. -

- Sono d'accordo, signorina Pie. -

- JASON – Gridò con molta furia ammutolendo il robot.

- Sai benissimo che quel nome brutalizza la mia intelligenza e non voglio essere chiamata così! Mi pare che tu sappia con quale nome io voglio essere nominata. -

- S-si......Criminal...Mind..., mi scusi. -

- Che non succeda più! -

Passò un altro po' di tempo in silenzio fino a quando una spia luminosa cominciò a lampeggiare vicino all'occhio di Jason.

- Signorina, le devo ricordare che alle 4 ha un appuntamento dalla sua amica Fluttershy per il compleanno di Angel. -

Ahhh, d'accordo. -

- Vuole che attivi il teletrasporto? -

- Si, mi farebbe piacere. -

Una serie di lucette luminose si illuminarono intorno all'occhio del robot finché non si fu materializzata una colonna di luce di colore blu. Proprio mentre “Criminal Mind” stava per entrarvi, venne interrotta dal suo servitore.

- Signorina! -

- Cosa vuoi Jason? -

- Sa vero che io le sarò sempre fedele in qualunque occasione? -

- Certo che lo so! E' per questo che tu sei l'unico essere di cui mi fidi. Ora scusami ma devo andare. Oh, a proposito, ti occupi tu dei ficcanaso? -

- Come sempre, signorina.... -

Ci fu un lampo di luce, poi la colonna scomparve. Jason si portò vicino ad uno dei prigionieri, gli allungo la mano verso il muso e fece spuntare dal dorso di questa una lunga lama appuntita.

- …come sempre. -

  
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