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Autore: Princess Kurenai    19/07/2014    0 recensioni
[OkaFuku] Quando Okamura trovò nel suo armadietto una piccola letterina pensò subito ad uno scherzo di cattivo gusto, perché per quanto desiderasse essere notato dalle ragazze dentro di sé aveva quasi perso le speranze… anche se ovviamente continuava a lamentarsi con i suoi compagni di squadra.
Di conseguenza, prima di scoppiare quasi a piangere per l’emozione, rigirò quel piccolo cartoncino tra le dita come per assicurarsi che non fosse un falso, leggendo poi le prime righe della lettera.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kenichi Okamura, Kensuke Fukui
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Love Letter
Fandom: Kuroko’s Basket
Personaggi: Okamura Kenichi,Fukui Kensuke
Pairing: OkaFuku
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: OneShot, Leggerissimo Shonen ai, OOC
Conteggio Parole: 640
Note: 1. Fic proveniente dal mio askblog Sharara ☆ Goes On per il prompt: OkaFuku. Il gorilla ha detto no alle lettere d'amore e sì alla banana.
2. Questi due mi piacciono XD lo ammetto ma… come ben vedete ho messo l’avviso OOC perché sinceramente non so quanto abbia azzeccato la loro caratterizzazione ç_ç



Quando Okamura trovò nel suo armadietto una piccola letterina pensò subito ad uno scherzo di cattivo gusto, perché per quanto desiderasse essere notato dalle ragazze dentro di sé aveva quasi perso le speranze... anche se ovviamente continuava a lamentarsi con i suoi compagni di squadra.

Di conseguenza, prima di scoppiare quasi a piangere per l'emozione, rigirò quel piccolo cartoncino tra le dita come per assicurarsi che non fosse un falso, leggendo poi le prime righe della lettera.

Aveva aiutato una ragazza in biblioteca con la sua altezza? Sì, sì ricordava di una ragazza in carne e bassottina... che era poi scappata non appena gli aveva messo tra le mani il libro che cercava di prendere - Kenichi si era anche messo a piagnucolare sconsolato quando l'aveva vista correre via.

Era di quello che parlava la lettera. Quella ragazza lo stava ringraziando, aggiungendo che l'aveva visto giocare a basket e che l'aveva trovato fantastico.

Non sembrava un falso, e dinnanzi a quella certezza, Okamura non riuscì più a trattenere l'entusiasmo.

« Ohi! Gorilla!»

Kenichi si voltò subito verso Fukui, esibendo un sorriso ebete.

« È successo!», dichiarò lasciando il suo compagno per un momento senza parole.

Infatti Fukui lo fissò dapprima stupito poi, nello scorgere il cartoncino tra le mani dell’altro, piegò le labbra in un sorriso tirato, diverso da quelli che Okamura aveva imparato a conoscere - cosa che riuscì incredibilmente a smorzare il suo entusiasmo.

« Chi è la sfortunata?», domandò.

Okamura rilesse il nome sulla lettera. Si sentiva nervoso e tremava, era sinceramente emozionato ma... non riusciva più a sentirsi felice come qualche attimo prima.

Aveva desiderato così tanto ricevere un segno simile da qualche ragazza - gli erano anche sfuggite alcune lacrime per l’emozione -, ma gli era bastato vedere Fukui per calmarsi.

« K-Kaeru Saruko», mormorò, « Dice di essere del secondo anno», aggiunse.

« Povera ragazza», commentò Kensuke dandogli improvvisamente le spalle come per nascondere il fatto di aver smesso di sorridere - non era malizioso né tanto meno canzonatorio -, « Dovresti essere felice, giusto Gorilla? Era quello che volevi!»

Kenichi rimase spiazzato da quelle parole. Dovevano suonare allegre, forse erano un tentativo di prenderlo in giro, ma alle sue orecchie giunsero come un'accusa - inoltre poteva essere una sua impressione, ma Fukui sembrava quasi deluso.

Cercò di rispondere - « Certo!», voleva dire, « Finalmente una ragazza si è accorta di me!» -, ma gli sembrava tutto così sbagliato. Quella lettera, quella ragazza e le sue parole così dolci sembravano ‘un errore’... e Okamura finì allora per guardare di nuovo il suo compagno di squadra, che nonostante tutto gli era sempre rimasto vicino sopportando le sue innumerevoli lamentele, e non poté fare a meno di sentire quelle sensazioni così 'sbagliate' allontanarsi.

« Fukui?», lo richiamò ricevendo in risposta un: “Mh?” da parte dell’altro.

Non sapeva esattamente che dirgli, e anche quando Kensuke si voltò per guardarlo in attesa di sentirlo parlare rimase in silenzio - tant’è che fu proprio Fukui a romperlo, seccato e nervoso.

« Allora?», lo incalzò, « Che intenzioni hai?»

« Intenzioni?», ripeté Okamura goffamente, guardando prima la lettera poi il suo compagno.

« Una ragazza vuole uscire con te, Gorilla!», esclamò Fukui aggiungendo poi un: « E la smetterai finalmente di piagnucolare come un’idiota sulla mia spalla!», che era solo una placida imitazione del suo tono allegro.

« La fai semplice tu! Le ragazze ti guardano», si lamentò facendo sbuffare l’altro.

« Ora guardano anche te, incredibile no?»

Si potevano dire tante cose di Okamura: lui stesso sapeva di non essere un genio, ma non era neanche un completo idiota e non poté fare a meno di notare quanto quella discussione sembrasse una vera e propria scenata di gelosia.

« Quindi, che vuoi fare?», insistette Kensuke.

Kenichi, dopo aver guardato per un ultima volta la lettera, trovò suo malgrado la risposta che cercava… perché in fondo sapeva benissimo chi gli era sempre rimasto vicino anche quando era solo.

« Andiamo a pranzare insieme, Fukui?»

   
 
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