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Autore: Misery007    19/07/2014    1 recensioni
Dopo averla pubblicata sul forum del sito Dolce Flirt provo a pubblicare il mio primo scritto anche qui.
Spero vi piaccia e se volete recensite pure, accetto sia complimenti che critiche costruttive, detto questo buona lettura a partire dalla trama qui sotto.
- è la storia di una ragazza di 17 anni, (quasi 18) che dopo svariati avvenimenti che hanno influenzato negativamente il suo passato, decide di cambiare aspetto, nome, città e liceo ripetendo l'anno, anche se non ne aveva bisogno dati i suoi voti, per cambiare vita. Tutto ciò avviene perché lei ha deciso di smettere di amare, ma un ragazzo biondo con gli occhi color dell'oro cambierà la sua vita! -
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice del tentativo di scrittrice
 
Ciao a tutti, prima di lasciarvi alla lettura di quest'altro capitolo vi devo dare un altra piccola nota personale, da questo capitolo in poi si presentano le voci dei sogni. Tranquilli ora vi spiego, il personaggio di Misery è molto legato ai suoi principi e ai suoi valori e alcune delle sue massime su questo argomento le arrivano in sogno, da cui le voci dei sogni che non sono altro che le frasi lei si ripete mentalmente ogni giorno e ogni notte, ce ne sarà una prima di ogni risveglio! 
Ultima precisazione i pensieri della protagonista, tranne le voci dei sogni, sono tra virgolette "così" invece le scritte lette ovunque sono asteriscate(?) *così*. Anche questa volta l'illustrazione è un mio disegno. Detto questo vi auguro buona lettura, aspetto ansiosa le vostre recensioni. Baci...

...Misery007!
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L'amore ha lo sguardo color oro.


 
Capitolo 2 Prima Parte: Il risveglio, i preparativi e l'arrivo al liceo.
 
Non permettere mai a nessuno di giudicarti prima di conoscerti veramente, come tu non vorresti mai essere giudicata prima di essere conosciuta per quello che in realtà sei!
 
Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin, Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin, Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.
 
Sono le 6:00 e il suono della sveglia ha appena interrotto il mio dolce sonno. È il primo giorno in questo nuovo paese, in questa nuova città e in questo nuovo liceo, il Dolce Amoris! Voglio partire con il piede giusto e per questo non sono ammessi errori! Devo essere perfetta, ma questo richiede tempo ed è proprio per questo che mi sono svegliata ben 2 ore prima dell’inizio delle lezioni, anche se abito a soli 20 minuti da quell’edificio che da oggi in poi mi formerà in ambito culturale! Mi alzo e mi dirigo in bagno dove faccio un lungo e rilassante bagno tra schiuma e oli essenziali, dopo mezz’ora ritorno in camera e mi fiondo nella cabina armadio nera, dopo una scelta accurata decido di vestirmi in modo semplice, ma molto trendy e sexy.
Lì mi metto dei jeans stretti e neri, un top a fascia viola senza spalline che lascia scoperto l’ombelico su cui faceva capolino il mio piercing nero abbinato a quello sul naso dello stesso colore. Poi mi prendo il giacchetto in denim nero, che appoggio allo schienale della sedia del reparto trucchi di quell’enorme stanza, mi asciugo i capelli e li piastro, indosso un cerchietto largo bianco, poi m’infilo un paio di orecchini grandi, tondi e neri a raggi, un bracciale multiplo e un anello in finta pelle fatto a mano in abbinato agli orecchini, concludo il mio look con la mia lunga e splendida collana preferita con un grande ciondolo tondo con il simbolo dello Yin e dello Yang in bianco e nero che spicca sulla sua catenina argentata. Poi passo al trucco, un filo di eyeliner, uno di rimmel e uno di matita naturalmente neri per accentuare i miei portentosi occhi, per finire mi metto un rossetto magenta che spicca moltissimo sulla mia pelle eccessivamente bianca.
Scendo in cucina con il giacchetto in mano e mi preparo un caffè, dopo aver bevuto controllo l’ora all’orologio, è passata un’ora e sono le 7:00, m’infilo il giacchetto, le mie decolté bianche e prendo la borsa, dello stesso colore di scarpe e cerchietto, e il mio fidato e inseparabile blocco degli schizzi, in esso è racchiuso tutto il mio mondo e da esso non mi separo mai.
Esco di casa e chiudo a chiave. Dopotutto fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Mi dirigo verso la scuola con largo anticipo per poter sistemare tutte le carte dell’iscrizione prima dell’inizio delle lezioni. Io ho sempre odiato arrivare in ritardo e dover perdere ore di lezioni per delle carte che sono sempre uguali in tutti gli istituti, tutto ciò per me è pura pazzia.
Poco prima di arrivare alla mia futura scuola sento una voce irritante che in modo molto arrogante e sgarbato dice …
Spostati sgualdrina, mi blocchi il passaggio!
Neanche il tempo di capire da dove quella voce gracchiante stesse arrivando ed ero a terra a causa dello strattone ricevuto, cadendo sbatto la testa e mentre sto perdendo i sensi l’ultima cosa che mi passa davanti è un enorme sederone incorniciato da dei jeans chiari, una maglia beige e una folta e riccia chioma bionda piena di doppie punte. Dopo 2 o 3 minuti una voce soave mi riporta sulla terra.
Ti sei fatta male?
Quando riapro gli occhi la luce del sole è oscurata dalla testa di un ragazzo con dei meravigliosi occhi ambrati che mi fissa preoccupato, il suo volto sfuggente è circondato da fili d’oro, un sorriso appare sul suo viso quando mi vede rinvenire, ma preoccupato del fatto che non ho ancora risposto dice …
Tutto OK?
Sì, a parte la testa il resto è tutto Ok!
Sicura?
Sì, grazie per esserti preoccupato, non è da tutti!
Grazie, era il minimo che potevo fare! Vieni, ti aiuto ad alzarti!
Mi tende la mano e mi aiuta a tornare in posizione verticale e, dopo avermi aiutato, controlla l’orologio e dice …
Scusa la mia villania, ma devo andare, mi aspettano e sono in ritardo spero di rivederti uno di questi giorni.
Poi mi sorride e corre via.
“Ma chi era quel ragazzo? Un angelo forse? Ma cosa vado a pensare? Assolutamente non m’interessano i ragazzi! Non dopo ciò che ho passato! Ma chi sa come si chiama? La prossima volta che lo vedrò glielo chiederò. Sempre se lo rivedrò?”
Dopo essermi persa nei miei pensieri controllo l’orologio della farmacia alla mia destra. 7.15! Meglio se mi sbrigo! Ho un po’ di moduli da consegnare.
Cammino per circa cinque minuti e finalmente arrivo alla mia destinazione. Davanti a me c’è un grande cancello in ferro battuto pieno di intarsi e con una grande scritta sopra che dice Benvenuti al Liceo Dolce Amoris! Sto per entrare quando mi vibra il cellulare in tasca mi sposto un attimo e controllo il messaggio in cui c’è scritto …
*Marty che fine hai fatto?
Non ti sento da quella sera e oggi vengo a sapere che ti sei trasferita, ma nessuno sa dove? Spero che questo sms ti arrivi perché non ti ha più sentito nessuno per cui non so se hai cambiato numero! Ti prego rispondimi mi manchi tanto! Per sempre tuo Mark!*
Ma come si è permesso di tornare a scrivermi se lo avessi avuto tra le mani non so cosa gli avrei fatto! Mark è una delle ragioni che mi hanno spinto a sparire dalla faccia della terra e a diventare ciò che sono e non ho intenzione di tornare a essere ciò che ero. Cancello il messaggio e ancora tremendamente arrabbiata mi dirigo oltre quel cancello mentre guardo fisso il cellulare, ma dopo pochi passi mi scontro con un ragazzo e mi cade a terra il cellulare, sto per chinarmi a raccoglierlo quando lui stesso allunga il braccio e lo raccoglie per me.
È un ragazzo alto, dall’aspetto ribelle, muscoloso, ma non troppo, indossa una giacca di pelle, un paio di jeans neri scuri con una catena attaccata sul fianco, scarpe da ginnastica in tinta e una maglia a maniche corte rossa con un teschio raffigurato sopra.
Quando si rialza vedo meglio il suo volto, possiede due intensi occhi corvini che avrebbero sciolto la me passionale di un tempo, il suo sguardo è intenso, un po’ malinconico, profondo e tremendamente ribelle, le tipiche caratteristiche dei ragazzi con cui uscivo di solito, cioè tutti quelli che in passato mi hanno rubato e poi spezzato il cuore.
Ora quel tipo di ragazzo mi da il voltastomaco, troppe brutte esperienze da ricordare, troppi piagnistei, troppe ferite, troppe volte il mio povero cuore ha sofferto, motivo più che perfetto per non dare più retta a lui e a tutto ciò che desiderava!

 
  
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