Sei ancora il Re Elvis

Elvis Presley non tirava fuori un disco da tempo. Di conseguenza non ballava più con il suo bel bacino, non sentiva le grida di ragazze prese dall'emozione di vederlo, non veniva più imitato da giovani ragazzini che avevano il suo stesso modello di capelli o di vestiti.
Lui, anzi il Colonnello, suo manager, si era concentrato nel farlo diventare la star del grande schermo. Facendogli fare film di ogni tipo. Da quelli sentimentali a quelli d'azione.
Non era affatto facile per Elvis, soprattutto per la musica, gli mancava da morire. Ogni giorno si guardava allo specchio, nel quale si immaginava sul grande palco, con tanta gente, con i suoi genitori, sua moglie, la sua bambina, sentendosi così felice, ma allo stesso tempo impaurito. Nessuno lo riconosceva o meglio nessuno gli prestava più attenzione come musicista. Se ne accorgeva grazie al fatto che, camminando per strada, da solo, non era seguito da nessun fan come un tempo.
Un giorno parlò con sua madre al telefono e gli chiese per l'ennesima volta se avesse scritto qualche canzone, se avesse voglia di salire di nuovo in cima alle classifiche ed in quel momento, grazie alle parole della donna, la sua mente si illuminò. Si ricordò di quella sua famosa frase: "It's now or never". Doveva correre il rischio, era stanco del Colonnello e delle sue stronzate sull'essere famoso. Diamine lui aveva bisogno del rock'n'roll! Se non fosse stato per lui non sarebbe mai esistito. Anche se aveva paura della reazione dell'intero mondo, doveva farlo, almeno per sè stesso e per sua madre che non ha mai smesso di credere in lui.
Chiamò il suo amico più fedele e gli disse di preparare un gran concerto, in cui avrebbe cantato i suoi pezzi più forti.
L'amico non aspettava altro che questo.

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Era il grande giorno. La gente si era riunita tutta sotto il palco, per vedere meglio il mito di tutti tempi.
Elvis guardò da dietro le quinte.
-Dio non so come la prenderanno quelle persone, sì, è un buon segno che siano in molti, ma tutto può succedere- disse il giovane dagli occhi cielo.
-Dai Elvis ce la farai- disse Rory mettendogli una mano sulla spalla mentre ancora lui guardava da dietro il palco.
-mh..se lo dici tu- aggiunse Elvis pensieroso e con le mani bagnate di sudore.
-Già..devi andare, lo spettacolo sta cominciando- gli disse Rory.
Il moro non si accorse neanche del tempo che era passato da quando stava fissando la folla di nascosto e con sguardo timido si ripetè "It's now or never".
-Ecco a voi il Re!- disse il presentatore.
Elvis salì sul palco cercando di sorridere nonostante tutta la tensione, le luci si spensero e solo una restò ad illuminare il giovane..Iniziò a cantare..
Parola, dopo parola il ragazzo si sentiva sempre più sicuro si sè, come per magia, le mani, le dita si muovevano decise sulle corde della sua vecchia chitarra, il suo corpo era comandato dal Dio del rock'n'roll adesso, non più dai soldi o dal suo manager..
Dopo aver finito di cantare la musica cessò e in sala i presenti erano rimasti in silenzio. Elvis aspettò una reazione, una qualunque da parte loro, con il fiato sospeso, le gocce di sudore sulla fronte, gli occhi un pò sbarrati, ma non si sa come, calmi.
Ma non vi era da preoccuparsi perchè le persone si guardarono l'una con l'altra e si alzarono per applaudire al Re, come è giusto che sia.
Il moro sorrise soddisfatto, fece un inchino e andò giù, dove si trovava la folla e camminando vide proprio quello che si era immaginato. Tra quei fan c'èra tutta la sua famiglia al completo. In più aveva notato che sua figlia Lisa aveva uno striscione lungo dove era riportato "Papà sei ancora il Re".

Ciao a tutti! Sì ELVIS rimane e rimarrà per sempre il Re.
Ringrazio le persone che hanno letto e anche quelle che hanno recensito l'altra mia storia su Elvis <3
a presto e ricordate che Elvis vive ancora con la sua musica