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Autore: twisted__    19/07/2014    4 recensioni
"Prima di diventare uno dei beta di Derek, era stato convinto che la violenza – ancora – fosse l'unico mezzo per trovare la pace in fondo al pozzo.
Usare il fuoco per scoprire una sorgente, e non era troppo assurdo.
Quella ferocia era l'unico modo, per lui, di proteggere la sua personalissima pace, e il sangue di Ethan era solo un altro irrilevante prezzo da pagare. Quella serenità portava il nome di Scott.
Scott."
[ 3x06 ] Scisaac con accenni Sterek
Missing moments.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Boyd, Derek Hale, Isaac Lahey, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A pugni chiusi
 

Alle ragazze del mio #teamsterek perchè sanno sclerare un po' su tutto e in particolare a Klaus, degna compagna di Scisaac


 


Uno, due, tre.
Un colpo, due colpi, tre colpi.
Qualcuno grida preoccupato, qualcun altro recita il suo nome come un mantra, qualcun altro ancora, invece, addirittura riprende la scena.
Isaac non si stupisce mai della ferocia degli adolescenti, a dire la verità non se ne era mai stupito, convinto com'era che la ferocia muovesse il mondo. Non aveva mai avuto il tempo di curarsi delle risse fra ragazzini fuori dai cancelli della scuola, nè lui vi aveva mai preso parte, troppo occupato ad impedire che la ferocia di suo padre lo travolgesse completamente.
Ma adesso – si ripeteva – adesso era diverso.
Adesso era come essere sempre chiusi in quel vecchio congelatore che per anni era stato il suo incubo e il mostro nascosto dietro ogni possibilità di sbagliare. Di quelle esperienze passate in una casa troppo grande da condividere con un uomo che per convenzione chiami "padre", a Isaac restava solo la sensazione della prigionia incastrata fra i pensieri. Quest'ultima era divenuta ormai soltanto mentale e non per questo meno dolorosa.
Adesso, senza Scott sotto gli occhi, quella stessa paura di soffocare comandava di nuovo i suoi arti senza dargli la possibilità di fermarsi. Ethan non aveva smesso un attimo di ghignare e neppure aveva mai guardato Danny che, dal canto suo, cercava di dividerli più confuso che mai.
Per Isaac, evitare l'ostacolo era più facile che mai, adesso che poteva permettersi di sentirsi effettivamente più forte degli altri.
Prima di diventare uno dei beta di Derek, era stato convinto che la violenza – ancora – fosse l'unico mezzo per trovare la pace in fondo al pozzo.
Usare il fuoco per scoprire una sorgente, e non era troppo assurdo.
Quella ferocia era l'unico modo, per lui, di proteggere la sua personalissima pace, e il sangue di Ethan era solo un altro irrilevante prezzo da pagare. Quella serenità portava il nome di Scott.
Scott.

"Isaac!"
Un girdo si leva dalla folla più forte degli altri. Quella particolare inflessione della voce lo aveva fatto voltare all'istante, come se fosse stata il premio per tutti quei colpi tanto forti sul viso di Ethan.
E infatti, proprio come se fosse stato un premio per la sua sconsiderata violenza, Scott è lì che lo guarda e con una mano stringe forte una spalla di Boyd. Non si concentra sul viso degli altri che lo guardano senza sapere bene cosa pensare e tutto ciò che è effettivamente reale nel suo campo visivo è solo Scott.
Non se ne accorge neppure per un secondo, Isaac, mentre continua a guardarlo, eppure ad un certo punto sorride.
Con le nocche ancora sporche del sangue di Ethan e gli occhi del resto della scuola puntati addosso, sorride sollevato in direzione di Scott, a pugni chiusi.
Quando gli occhi castani di quest'ultimo si spalancano nei suoi, illuminati da una qualche consapevolezza, Isaac si accorge di aver fatto il passo più lungo della gamba.
Lascia all'istante la maglietta di Ethan prima di lanciarci in mezzo alla folla per poter abbandonare in fretta il luogo ormai sovraffollato.
"Isaac, io -" la voce di Scott lo ferma, flebile e alquanto indecisa.
"Torna sul pullman" è tutto quello che riesce ad articolare prima di suoerarlo con una leggera e involontaria spallata e rivolgere un'occhiata fugace a Stiles che gli restituisce uno sguardo carico di consapevolezza.
Non gli è difficile credere che Stiles sappia e che magari capisca. Quando lo pensa, i suoi sospetti non sono rivolti a Lydia, ma a Derek.
Stiles sa; esattamente come Isaac sa cosa significhi per quel ragazzino tanto iperattivo guardare l'alpha senza potersi sbilanciare troppo, perchè per Derek è già abbastanza pericoloso avere qualcuno accanto, figurarsi poi fidarsi di qualcuno.
Figurarsi, poi, se quel qualcuno è Stiles ed ha un cuore troppo grande che ne sa ben poco di sangue e sensi di colpa.


Quando Isaac è ormai abbastanza lontano dal resto degli studenti, Stiles afferra prontamente la maglietta di Scott e lo tira a sè.
"Stiles!"
"Cosa stai aspettando?!" - gli intima indignato prima di fare un cenno allo spiazzale sgombro – "vai!".
Lancia il suo migliore amico lontano dal resto della scolaresca senza troppe cerimonie e lo guarda allontanarsi senza voltarsi indietro.
Sorride alle proprie scarpe prima di alzare la testa e offrire gli occhi al coach, il cui sguardo sembra però passargli attraverso.
"Okay, recuperiamo McCall e Lahey e ripartiamo, va bene?" urla rigirandosi il fischietto fra le dita col viso rivolto al nulla.
Gli studenti sembrano recepire comunque il messaggio e si radunano lentamente intorno al bus.
"Greenberg!" - urla di nuovo il coach ergendosi improvvisamente davanti allo sfortunato studente – "porta il tuo culo pieno di vomito di nuovo al suo posto e non aprire la bocca neppure per dettare le tue volontà testamentarie in caso di morte, okay? Quanto a te, Bilinski, aspetta qui McCall e Lahey, okay? Servirà qualcuno nel caso Lahey decida di fare un occhio nero anche al tuo amico."
"Non si preoccupi, coach" - aveva risposto senza curarsi della nuova assenza dell'insegnante – "non ci sarà affatto bisogno di me."
 

*

Quando il rumore di una foglia secca calpestata giunge al suo udito, Isaac sa con precisione che Scott è poco lontano da lui.
Lo aveva sentito avanzare anche prima, quando ne aveva percepito distinto l'odore, ma aveva avuto paura di voltarsi.
Non voleva sorridergli ancora, consapevole di quello che quel gesto avrebbe significato. Nessuno dei due sembrava essere pronto a troppe domande nè a dare un peso al significato delle parole, degli occhi o dei gesti.
Inoltre, Isaac ribadiva spesso a se stesso quanto Scott fosse una semplice persona come le altre, una di quelle che popola un mondo mosso dalla ferocia. Mai come allora gli era sembrato che un sorriso potesse farli precipitare.
Ma lui, Isaac Lahey, stava già cadendo.
"Isaac, sto bene"
La voce di Scott è incerta ma terribilmente rassicurante. Isaac si volterebbe volentieri, ma non lo fa.
"Ethan se lo meritava."
"Sai che quella ferita ha poco a che vedere con Ethan"
"E' uno dei responsabili" continua con un tono di voce più duro del solito.
"Ascolta, se hai avuto paura che morissi, io non - "
"Non avevo paura di niente" – sputa a fatica costringendosi a guardarlo – "sapevi che volevo dargli una lezione, tu non hai niente a che vedere con tutto questo."
Scott apre prima la bocca, come a voler parlare, ma la richiude subito dopo. Gli occhi sono ancora fissi in quelli di Isaac e sembrano quasi dargli la colpa per qualcosa.
"Capisco che sia più semplice metterla così." – dice, recuperando le parole che un attimo prima non aveva pronunciato – "E' effettivamente molto più facile che parlarne"
"Non comportarti come se capissi" ringhia Isaac prima di piantare con più forza i suoi occhi in quelli dell'altro senza accorgersi di essersi fatto molto più vicino.
"Allora aiutami a capire" dice alzando le braccia e facendole ricadere sui fianchi con aria di sfida.
Isaac stringe la mascella e vorrebbe davvero raccogliere la provocazione e fargli finalmente capire.
Si è chiesto giorno e notte come sarebbe stato baciarlo, magari fargli male per tutte le volte che ne aveva fatto a lui con un'occhiata più dolce, una parola più gentile che lo avesse spiazzato.
Avrebbe potuto, tuttavia non accorcia le distanze e tutto quello che riesce a fare è intimare a Scott di spostarsi.
"Spostati."
"Isaac - "
"Spostati, Scott."
Le sue mani sul viso si posano delicate e sorprendenti, facendogli spalancare gli occhi fino all'inverosimile.
"Isaac" aveva ripetuto a bassa voce ad un palmo dal suo viso, come se lo stesse richiamando alla realtà.
A quel punto, sotto il fuoco incrociato del castano di Scott, gli aveva sorriso di nuovo.
"Cosa c'è?"
"Dio, ti bacerei" aveva risposto senza pensare prima di registrare con un gremito la propria confessione.
"Potresti." – aveva sussurrato Scott in risposta, stupendolo per la seconda volta in quella giornata - " Non ho mai detto che non te lo lascerei fare."
E così l'altro aveva riso di cuore sotto lo sguardo incerto di Scott che, seppur corrucciando le sopracciglia, non aveva distolto per un attimo i proprio occhi castani da quelli azzurri.
"Lo farei, ma non qui. Non qui"

Una, due, tre.
Una, due, tre carezze.
IL suo nome è ripetuto ancora come un mantra, questa volta in un sussurro. Questa volta a parlare è Scott.
Si guardano.
Uno, due, tre sguardi. Isaac sbatte le palpebre e imprime tutto nella memoria, in una scena continua e a rallentatore che nella sua testa non avrà mai fine. Nei suoi ricordi, Isaac Lahey avrebbe per sempre guardato il viso di Scott McCall.

Note dell'autrice:
Okay, ci tengo a precisare che è la prima volta che scrivo qualcosa fuori dal fandom di Harry Potter e sono molto insicura per quello che riguarda questa os, che per me è una sorta di "palestra" per poter scrivere finalmente una sterek.
Questa os era nata inizialmente come totalmente scisaac e poi Stiles e Derek si sono messi in mezzo, quindi dategli la colpa di tutto.
Non so se i personaggi siano un po' OCC, è che ogni volta che guardo Isaac e Scott vedo tante di quelle cose non dette e non comprese che penso che se fossi io in quella situazione (e non è detto che non ci sia, umpf) sarei davvero arrabbiata col mondo.
Quindi boh, ho finito qui con le mie note rompi scatole e spero di non aver fatto troppo schifo. Grazie per le eventuali recensioni e per il tempo che mi avete dedicato se siete arrivati fin qui.
Gabs.


 



 

   
 
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