Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: S h i n d a    19/07/2014    3 recensioni
[Comico; Fluff -forse-] [1.026 words]
~
«Credo ti stiano cercando.»
«Oh, ma davvero? Pensavo che urlassero il mio nome solo per il piacere di farlo.»
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlotte Branwell, Gabriel Lightwood, James Carstairs, William Herondale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata Costretta da: Maria
Personaggi: Charlotte Branwell, Gabriel Lightwood, James Carstairs, William Herondale.
Pairings: Nessuna. Wow. La prima volta-
Parole:  1.026, ci comunica Word.
Note Autrice: In fondo alla pagina. ↓

 
 LONDRA, 1874
 



Quel giorno, il 24 Dicembre, c’era molto trambusto all’Istituto.
La signorina Charlotte correva di qua e di là, assegnando alla servitù dei compiti da ultimare e rimproverando il proprio marito, il signor Henry, che cercava a sua volta di sgattaiolare nel proprio laboratorio.
«Henry, almeno la Vigilia di Natale, potresti evitare di rinchiuderti in quella prigione?!»
«Ma tesoro… quella non è una prigione, è il mio laboratorio.» rispose lui, mettendo su il broncio ed incrociando le braccia al petto.
Charlotte si fermò un attimo ad osservare il coniuge. «Ma come ti sei vestito? Non potresti mettere qualcosa di più… elegante?» provò a chiedergli, osservando sconsolata il panciotto a pois dell’altro. «Perlomeno quest’anno vorrei fare una buona figura davanti ai Lightwood, non come l’anno scors…»
La ragazza si bloccò di colpo, spalancando gli occhi terrorizzata. 
«Tesoro mio, che ti prende? Ti senti male?» si preoccupò Henry, poggiandole una mano sulla fronte.
«Dove si è cacciato Will…?»
 
 
«Credo ti stiano cercando.» pronunciò una voce calma e pacata.
Will centrò il bersaglio per l’ennesima volta. «Oh, ma davvero? Pensavo che urlassero il mio nome solo per il piacere di farlo.»
Jem ridacchiò. «Forse è il caso che tu vada a prepararti di tua spontanea volontà, oppure è la volta buona che Charlotte ti mette in punizione sul serio.»
«Beh, l’unica punizione che potrebbe davvero spaventarmi è quella di dover passare un giorno intero chiuso in una stanza con Jessamine.» replicò il ragazzo dagli occhi azzurri, andando a riprendere il coltello che aveva lanciato.
Il ragazzo dai capelli argentati rise di nuovo. I due si conoscevano a stento da un anno ma già erano diventati grandi amici; in effetti, formavano una strana coppia loro due.
William “Will” Herondale era il solito ragazzino agitato, che finiva sempre nei pasticci, di origine gallese; non andava d’accordo con nessuno – al di fuori di Jem – e si rivolgeva agli altri prendendoli in giro o rispondendogli male.
James “Jem” Carstairs, invece, era calmo e gentile con tutti, di origini metà inglesi e metà cinesi; soffriva di una “malattia” che lo costringeva a prendere una droga chiamata yin fen e che gli aveva schiarito ormai totalmente sia gli occhi che i capelli, rendendoli quasi argentati.
Nel mentre i due ridacchiavano, la porta si spalancò.
«William Herondale.» scandì bene il suo nome la padrona dell’Istituto, Charlotte. «Tra poco arriveranno i nostri ospiti e spero per te che quest’anno non ci siano strani scherzi.»
«Ma se l’anno scorso ti ho visto rider…» il ragazzino si bloccò, leggermente intimorito dallo sguardo della propria tutrice. «Bisognava invitare quelli là per forza?» borbottò.
«Dobbiamo rimediare in qualche modo, non credi?» e afferrandolo per un braccio, Charlotte si trascinò dietro Will – che si dibatteva inutilmente – seguiti da un Jem che cercava di nascondere un sorriso divertito.
 
«Buonasera, signor Lightwood. Io, a nome di tutti, le do il benvenuto nel nostro Istituto.» malvolentieri Charlotte fece un inchino dinanzi pronunciando queste parole. «Noi siamo… lusingati che lei abbia accettato anche quest’anno di passare il Natale con noi.»
Will trattenne una risata, ricevendo così un’occhiataccia da Charlotte.
Benedict Lightwood parve ignorare il ragazzino. «Ovviamente la mia Tatiana è ancora molto scossa e il mio povero Gabriel a volte risente dei dolori, ma noi non potevamo declinare un invito del genere.»
«Puah! Sta solo fingendo.» sussurrò Will a Jem. «Non è vero che quel bastardo» ed indicò un ragazzino dai capelli castani e gli occhi verdi, più o meno loro coetaneo «sente ancora dei dolori… un iratze e via.».
«Mi vuoi spiegare cosa è successo?» mormorò curioso l’albino.
«Tatiana, quella lì, era innamorata di me e teneva un diario pieno di sue poesie dove lodava ogni aspetto del mio corpo…» non poté nemmeno concludere la frase che già Jem si era spiaccicato una mano sul volto. «Beh, io l’ho trovato e l’ho letto davanti a tutti; poi, è salito Gabriel, furioso, ed ha tentato di farmi del male… allora io gli ho rotto un braccio.»
«Come gli hai rotto un braccio?!» ripeté a sua volta l’amico. «Lo dici come se fosse la cosa più normale al mondo.»
«È la cosa più normale al mondo quando si tratta di lui!» ribatté Will.
«… allora ragazzi, che ne dite?» li richiamò alla realtà Charlotte. «Perché non andate un po’ a parlare con Gabriel e Gideon? Su Will, presentagli Jem. Jessamine, tu potresti stare con Tatiana.»
Charlotte ricevette tante occhiatacce da parte dei suoi protetti, ma fece finta di nulla.
 
«Ehi, che ne dici se quest’anno te lo rompo io il braccio? Oppure preferisci una gamba?» lo stuzzicò Gabriel, avvicinandosi ai due ragazzini.
«Gabriel.» lo richiamò Gideon, il più grande ed il più calmo tra i due.
«Vedi di non piangere anche questa volta.» gli rispose a tono Will.
«Ragazzi, vi prego.» li separò Jem.
Il più piccolo dei Lightwood parve rendersene conto solo in quel momento della presenza del Carstairs. «E tu chi sei? Sembri un malato.» lo prese in giro Gabriel, non che avesse qualcosa contro di lui ma era amico di Will. «A quando il funerale?»
Jem aprì bocca ma poi la richiuse, rimanendo il silenzio.
«Tu, brutto bastardo, io giuro che-» ma Will fu fermato da Gideon che, non volendo ripetere la scena dell’anno prima, si era già messo sull’attenti pronto a dividere un eventuale litigio.
«Vieni Gabriel, andiamo da nostro padre.» e dicendo ciò i due fratelli scomparvero dalla loro vista.
«Perché non gli hai detto nulla?» gli ringhiò contro il ragazzo dai capelli castani e gli occhi blu. «Perché non gli hai tirato un pugno?!»
Jem gli sorrise. «Non ne valeva la pena, davvero.»
«Io… io mi sento in colpa.» bisbigliò Will. «Anche io ti ho detto quelle cose e…» si zittì di colpo appena Jem lo abbracciò.
«Oh Will… tu hai già fatto tanto per me e ben presto diventeremo parabatai*. Non devi sentirti assolutamente in colpa.»
L’Herondale lo guardò in silenzio dritto negli occhi, come per dirgli ‘grazie’, poi scoppiò a ridere.
«Eeh? Perché stai ridendo?» gli domandò confuso l’albino. «Ho detto qualcosa che non va?»
«Oh no. Stavo pensando alla faccia che faranno quando berranno la limonata… sai, è la preferita di Gabriel.»
«… non cambierai mai, eh?» 










*Questa fanfiction è ambientata il Natale dopo che Will rompe il braccio a Gabriel - eddaje - e in teoria dovrebbe avere tredici anni, come Jem. Ho letto che quando Will chiede a Jem di diventare parabatai avevano tredici anni e che poi lo sono diventati ufficialmente a quattordici. 
In poche parole, questo asterisco serve a dire che loro sanno di dover diventare parabatai ma ancora non lo sono. Okay? Okay. 




♦♣Angolo Autrice♥♠

Cià a tutti. Stasera sono dislessica, non fatemi causa caso. 
È la mia prima fanfiction che scrivo su Shadowhunters ed anzi, pensavo che fosse stata una Malec ma Maria mi ha costretto a scrivere una cosa """"fluff"""" su loro due. 
Non ho ancora finito di leggere la Principessa (l'ho comprato oggi-) ma okay, mi sono documentata sulla Wiki inglese e boh. 
Se ci sono cose strane scritte, sappiate che è colpa di mio fratello che mi distraeva con barzellette stupide e squallide. Davvero. 

#Questa fanfiction è stata approvata da mia cugina, quindi va bene. (???) 
"Tu sei Rob? (Jessamine si chiama ormai Rob per mia cugina-)" "VINOOH" 

S h i n d a



 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: S h i n d a