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Autore: Jeo 95    20/07/2014    2 recensioni
Due piccole short KagaKuro scritte per la KagaKuro summer del 19 e 20 luglio.
Spero siano di vostro gradimento.
Bacione a tutti e passate, magari lasciando un commentino ino ino.
Jeo 95 =3
***
Day 1: Surf's lessons;
[...] - Per l'ultima volta Kagami-kun, non voglio imparare a fare surf.- era incredibile come ogni parola che uscisse dalla sua bocca, il rosso fosse capace di farla entrare da un orecchio e uscire dall'altro.[...]
- E allora perché hai accettato di venire a fare surf con me idiota?!-
- Mi hai costretto tu.-
***
Day 2: ???
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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KagaKuro Summer 

-Two Days to Love. 
 

Day 2: Dinner. 

Kagami era solito rientrare sempre un'ora dopo la fine del lavoro, poiché si fermava sempre per una partitina di street basket nel campo abbandonato che frequentava anche da ragazzo, per rivivere i vecchi tempi e non sentire troppo la nostalgia degli incontri giocati col Seirin. 

Quella sera non fece differenza. 

Abitava sempre nel suo grande appartamento in Giappone, prossimo era il suo ritorno in America per un breve periodo, una vacanza in cui avrebbe fatto visita ai suoi, per questo l'ingresso e il soggiorno erano completamente sottosopra. 

- Bentornato Kagami-kun.-  

Per poco non fece un infarto mentre si toglieva scarpe e divisa, essendosi ritrovato davanti un Kuroko in grembiulino rosa che, come al solito, era andato all'ingresso per accoglierglielo. Neanche dopo due anni di convivenza e cinque in cui si conoscevano era riuscito ad abituarsi alla sua scarsa presenza. 

- Maledizione Kuroko, prima o poi morirò se continui così!- 

- Scusami.- fu l'apatica risposta del turchino a cui seguì un grugnito sospirato e alterato del rosso. 

Quante volte si era ripetuta quella scena nel corso della loro convivenza? Davvero troppe per i suoi gusti. 

- Sei andato di nuovo a giocare?- Tetsuya lo sapeva dove il suo compagna passava il tempo dopo il lavoro, e l'unica cosa che gli rimproverava era il non portarlo mai con lui. 

Nemmeno la passione di Kuroko per il basket si era spenta, nemmeno affievolita. 

- Già, scusami ho perso l'ora. Preparo subito la cena.- 

- Ehm Kagami-kun... veramente l'ho già preparata io.- 

Ciò che passò per il viso di Kagami fu un susseguirsi di emozioni indistinte e confuse tra loro, quella più visibile fu la grande sorpresa di quell'affermazione. 

Per quanto ne sapeva lui Kuroko non sapeva cucinare! 

Quando però vide la tavola imbandita e piena di leccornie dall'aspetto mangiabile ed invitante, la sorpresa e la diffidenza presero a tormentalo. 

- Dove diavolo hai...- 

- Ho preso lezioni di cucina in questi giorni, volevo farti una sorpresa.- 

Ancora dubbioso ma deciso a far felice il compagno, Taiga si sedette a tavola osservando malamente il cibo, fiondandosi poi a studiare una polpetta di riso che non sembrava avere nulla di pericoloso in apparenza. 

Quando l'assaggiò, dovette ammettere, per la felicità di Tetsuya, che era veramente deliziosa. 

Assaggiò altre delle leccornie che il più piccolo aveva preparato per lui e che, contrariamente a quel che pensava, avevano un ottimo sapore. 

- Mi hai veramente stupito, chi ti ha insegnato a cucinare?- 

- All'inizio avevo chiesto aiuto a Mitobe-sempai, ma poi Riko-san e Momoi-san hanno tanto insistito che ho preso lezioni da loro.- 

Sbiancando per l'orrore, poco ci mancò perché Taiga si strozzasse con le ali di pollo che stava gustando. 

- K-Kuroko maledetto idiota! C-Che ti dic...- cascò a terra come morto, un rivolo di schiuma che gli usciva dalla bocca e che non prometteva nulla di buono. 

Svenne sotto lo sguardo attonito del turchino, che non capiva cosa fosse successo per ridurre così il suo compagno. E dire che aveva seguito alla lettera i consigli delle due ragazze. 

Quando si riprese, Taiga era coricato sul divano in pelle rossa, con la testa poggiata sulle ginocchia di Tetsuya e un gran male dietro la nuca, nonché una nausea disgustosa e lo stomaco che sarebbe tornato normale solo con una lavanda gastrica completa. 

- Cos'è, cerchi di uccidermi?- ironizzò. 

- Non era nelle mie intenzioni, volevo farti una sorpresa per festeggiare ferragosto e il nostro anniversario.- 

Tolse alla svelta il braccio che aveva portato sopra gli occhi per placare il mal di testa, guardando il compagno con occhi sgranati. 

- Anniversario?-  

Kuroko sbuffò ma non perse la pazienza, ricordarsi le date importanti non era proprio da Kagami-kun, si sarebbe preoccupato se fosse successo il contrario. 

- Sono due anni che stiamo insieme e conviviamo. Due estati che in questo giorno cucino io la cena per farti una sorpresa. Come fai a dimenticarlo ogni volta Kagami-kun?- 

Se in quel momento Taiga si fosse alzato in piedi urlando e scusandosi probabilmente Tetsu avrebbe sospirato, l'avrebbe perdonato e sarebbero usciti a mangiare qualcosa al Maji, dove il rosso gli avrebbe offerto un Vanilla Shake per tentare almeno in parte di guadagnarsi il perdono, che avrebbe poi ottenuto alla sera con coccole e carezze a cui il più piccolo non avrebbe saputo resistere. 

Succedeva così ad ogni compleanno, ad ogni appuntamento, perfino all'anniversario dell'anno precedente se ne era dimenticato. 

Contro ogni aspettativa stavolta Taiga ghignò soddisfatto di vedere per una volta, almeno così gli sembrò, il viso di Tetsuya sorpreso. 

- Stavolta la mia memoria ricordava bene, e chi si dimentica la prima dichiarazione alla festa estiva dell'anno scorso?- 

Dalla tasca dei pantaloni Taiga estrasse un piccolo scatolino e lo porse a Kuroko, rigirando il capo rosso vivo da un altra parte e facendogli gli auguri. 

Quando Tetsu aprì la scatola per poco non si mise a piangere, ed il suo cuore perse un battito. 

- Neh, ti va di passare altre estati insieme e di convivere un po' più a lungo con me, Tetsuya?- 

Il più giovane annuì e gli sollevò appena il capo, quel tanto che bastava affinché potesse baciare con passione il compagno. 

Quando il bacio fu finito ed i loro sorrisi ebbero raggiunto la massima apertura, Taiga gemette appena di dolore, massaggiandosi la nuca. 

- Strano, perché mi fa male anche qui?- 

- Chissà, forse ti sei alzato troppo alla svelta.- 

Tetsuya evitò di dirgli che per portarlo sul divano aveva invano tentato di sollevarlo e che, data la mastodontica differenza di taglia, aveva finito per fargli sbattere la testa sul pavimento almeno cinque volte buone. 

Non voleva certo che la sua estate più bella diventasse anche quella del suo funerale! 

   
 
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