Il dolore
m’invadeva, bruciava in ogni mia cellula.
Non riuscivo
a muovere un muscolo.
Le mie
gambe erano come paralizzate, le braccia stavano inerti lungo i miei
fianchi.
Come avevo
fatto a ridurmi così? Come ero finito in quella situazione?
Disteso a
terra mi facevo quelle domande, senza la forza di fare
nient’altro, che sapevo
sarebbero rimaste senza risposta.
Perché
non
mi ero tirato indietro finché potevo? Tutta quelle belle
parole sul coraggio, sul
sacrificio di se stessi…ecco dove mi avevano portato. Alla
disfatta totale.
-Harry!-
L’ombra
di una sagoma che gravava su di me oscurò il sole. La voce
del mio migliore
amico mi arrivava ovattata. Ero troppo stanco per rispondere. Troppo
stanco per
reagire.
-Harry!-,
ripeté
Ron, -Ogni anno questa storia! Se non ti alleni per tutta
l’estate, come
pretendi di non rimanere senza fiato durante la preparazione atletica?!-
Maledetto
Quiddich.
--My
spaces--
Hello Moto! Questa è una piccola cavolata, frutto di una folle ispirazione improvvisa. La colpa è della mia allenatrice che ha iniziato a farci fare in questi giorni la preparazione atletica…T_T spero perlomeno di avervi fatto sorridere! (così almeno i miei muscoli a pezzi saranno serviti a qualcosa). By egip