Freddo…
gelo
pungente in quel luogo.
Buio…
la
più fitta oscurità.
Solitudine…
nessun amico, solo topi e scarafaggi.
Fame…
gli
insetti erano l’unica fonte di cibo.
Invidia…
di
tutti gli altri, quelli al di fuori.
Odio…
verso
l’artefice di tutto ciò.
Vergogna…
per quello che gli succedeva.
Si stava
trasformando
in un animale, no peggio, in un mostro.
Ezekiel, il
fiocco di neve, lo sfigato che nessuno voleva.
Passava le
sue giornate nella stiva, non sapeva come uscirne e piangeva, lacrime
amare lo
accompagnavano ogni giorno, puntuali come un orologio, un orologio
nero, impregnato
di tristezza.
Si trovava
in quella stiva sterile che contribuiva ad accentuare l’alone
di angoscia che
ormai lo accompagnava da un tempo per lui immemore.
Perché
tutto
questo? Per quale motivo si trovava la?
I soldi,
cercava solo questo, se ne era finalmente reso conto, e bestemmiava.
Insulti di
tutti i tipi uscivano dalla sua bocca, malediceva il denaro, il
reality, Chris
ed in generale i mondo crudele, mondo che già da tempo non
aveva più la
possibilità di esplorare.
E mentre
parlava al nulla la sua voce si alterava lentamente, i vestiti si
facevano
laceri, la pelle prendeva un altro colore, più sul verde,
perdeva i capelli e i
tratti si facevano meno umani.
Presto
avrebbe perso la ragione, ma prima che accadesse voleva lasciare un
segno.
Prese
una
scheggia e se la piantò nella mano facendo uscire sangue,
con il macabro
liquido scrisse queste parole:
In
questa lugube topaia sono statto
rinchiuso, la mia umanita mi stà abbandonando
così com la sanità mentale, e
questa condana ha segnato per semple la mia vita.
Angolo
dell’autore.
Allora: visto
che sto
portando avanti una storia comica mi andava di cambiare e mi sono
gettato sul
triste, l’idea che mi è venuta è la
sofferenza di Ezekiel intrappolato nella
stiva dell’aereo.
Nell’ultima
frase ho
inserito volutamente degli errori grammaticali (accenti e lettere
mancanti o
aggiunti) per il fatto che il protagonista va perdendo la sua
civilizzazione e
istruzione.
Ora ho bisogno
di alcuni
accertamenti: prima di tutto, il rating va bene? E poi,
l’avvertenza contenuti
forti è necessaria?
Adesso vi saluto
e vado a
scrivere un altro capitolo della mia long.
Tanti
saluti da U.S.