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Autore: Princess Kurenai    03/09/2008    2 recensioni
La guardava curioso da ore ormai e non poteva farne a meno [...] era una donna ancora giovane, dai lunghissimi capelli rossi come il fuoco, abbandonati quasi distrattamente sulle spalle e sul pavimento dove sedeva. I suoi occhi invece erano verdi e fissavano, senza mai un battito, il vuoto. Sembrava un angelo, anzi una bambola - una splendida bambola. {SuigetsuKushina}
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Suigetsu
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Altro Crack Pairing per dimostrare che io posso fare tutto ciò che mi viene in testa.
Vi sfido a trovare dei crack più improbabili dei miei in questo fandom e se li trovate vi assicuro che io scriverò su quella coppia e farò anche di peggio creando nuovi crack èOé
Dopo di questo vi invito a leggere e a seguire le note a fine fic che chiariranno alcuni punti che ho utilizzato per scrivere la fic.
Buona lettura!

.: Hooyoo ~ Abbraccio :.

La guardava curioso da qualche ora ormai - da quando era stato rinchiuso in quella cella da Orochimaru - e non riusciva a farne a meno: i suoi occhi color dell'ametista venivano inesorabilmente attratti da lei e dalla sua dolce figura.
Era una donna ancora giovane - non dimostrava neanche trent'anni - dai lunghissimi capelli rossi come il fuoco, abbandonati quasi distrattamente sulle spalle e sul pavimento dove sedeva. I suoi occhi invece erano verdi e fissavano, senza mai un battito, il vuoto.
Sembrava un angelo, anzi una bambola - una splendida bambola - abbandonata in quell'angolo da un bambino capriccioso e Suigestu - nonostante avesse già perso la sua innocenza da tempo - non riusciva a capire come si poteva anche solo pensare di abbandonarla.
Era così bella per lui. Gli infondeva un immensa dolcezza e, stranamente, desiderava tantissimo sfiorarne il viso.
Non sapeva perché ma lo voleva con tutto sé stesso - non era mai stato un bambino capriccioso e neanche tanto incline a dolcezze con altri esseri umani, anzi era solito ucciderli come gli era stato insegnato da suo fratello e dal suo sempai.
Nonostante quello era convinto che quella donna non sarebbe mai riuscito ad ucciderla anche perché, nella sua immobilità, sembrava già morta.
Quello però non gli interessava, il suo unico desiderio era uscire da quella cella per avvicinarsi a lei.
Fu ovviamente semplice per Suigetsu portare a termine quel suo proposito: il suo corpo era in grado di diventare acqua e poteva passare attraverso quelle sbarre senza problemi. Cosa che sicuramente l'uomo che l'aveva 'rapito' non sapeva ancora.
Avanzò incerto guardandosi attorno sospettoso - non conosceva ancora quel luogo e un po' lo metteva a disagio -, e appena fu vicino alla donna si accucciò semplicemente contro di lei.
Incerto, allungò la mano per carezzarle il volto: era come l'aveva immaginato liscio e morbido al tatto, ma era anche freddo.
Vista da vicino sembrava realmente morta e questo inizialmente lo spaventò soprattutto quando, stringendosi a lei e posando la testa sul suo petto, sentì il suo cuore battere lentamente, facendogli capire che era viva anche se debole.
Suigetsu non capiva in che stato si trovava, e nonostante fosse un giovanissimo assassino - ed aveva quasi otto anni, troppo giovane per quel genere di jutsu - c'erano cose al di là della sua comprensione.
Non riguardavano solamente la morte apparente della donna ma anche la sua presenza in quel luogo gli dava da pensare.
Forse per la sua scomparsa nessuno si sarebbe preoccupato, ma era convinto che Kushina Uzumaki - nome poi appreso anni dopo da Orochimaru, che gli aveva anche rivelato che era lì perché era senza la sua anima, persa quando il suo unico figlio era diventato il Jinchuuriki del Kyuubi - avesse qualcuno da cui tornare.
Ma in quel momento niente per Suigetsu era più importante di quella strana compagnia, mentre accoccolato sulla donna come un cucciolo alla ricerca di calore dal cadavere della madre morta, chiudeva gli occhi sentendosi finalmente un bambino tra le braccia materne.

.: Note! :.
1. I due personaggi hanno un passato misterioso. Non ci è mai stato detto se Kushina è morta veramente e non si è capito come facesse Orochimaru ad avere Suigetsu, così come non si sa nulla della famiglia di quest'ultimo (tralasciando che Mangetsu Hozuki era uno degli Spadaccini della Nebbia e che Suigetsu avrebbe seguito le sue orme).
2. Ho voluto descrivere un Suigetsu diverso da quello che conosciamo, un bambino che non è ancora stato sottoposto gli esperimenti di Orochimaru e che, nonostante sia un assassino, sia ancora un parte innocente.
3. Secondo i miei calcoli Suigetsu ha la stessa età di Sasuke e facendo le giuste proporzioni questa fic è stata ambientata poco dopo il 'tradimento' di Orochimaru ai danni dell'Akatsuki, con Suigetsu (e quindi Sasuke) che avevano tra i sette e gli otto anni.
4. La 'perdita dell'anima' di Kushina è una cosa da me inventata, diciamo che è un effetto collaterale del Rito di Minato.
Spero vi sia piaciuta.
Alla prossima (che arriverà pestissimo).

   
 
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