Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: pikychan    20/07/2014    4 recensioni
Ciao a tutti ^^...
Torniamo per un attimo ai tempi di Pokèmon DP, a Nevepoli.
Ash e Lucinda si sono separati da Brock senza accorgersene, Nevepoli non è certo la città adatta a perdersi, per complicare le cose comincia anche a nevicare.
I nostri eroi la faranno franca anche stavolta? Ma soprattutto, cosa centra tutto questo con una certa combina coppie?
(Pearlshipping-AshxLucinda-)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agente Jenny, Ash, Brock, Infermiera Joy, Lucinda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon: Le mie fanficition sulla pearlshipping'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 La “diabolica” combina-coppie 

 

I nostri eroi erano arrivati alla città di Nevepoli, stavano ancora camminando.

Stranamente nei paraggi non si vedeva Brock, c'erano solo Ash e Lucinda, l'uno affianco all'altra, con espressione un po' preoccupata.

La blu indossava il cappotto rosso e la sciarpa bianca che le aveva regalato la madre, mentre il corvino la giacca blu.

«Chissà dov'è finito Brock.» emise la ragazza.

«Eppure qualche minuto fa era con noi.» precisò l'altro. «Forse andavamo troppo veloci per lui.».

«Oppure ha, semplicemente, deciso di andare da un'altra parte.».

Ash si fermò all'istante, mentre Lucinda proseguì.

«Come puoi dire certe cose?! Brock è nostro amico!».

La blu si fermò voltandosi verso di lui.
«Era solo un'ipotesi azzardata!» esclamò. «Comunque anch'io penso, più che altro, che siamo andati troppo veloci.».

«Oppure troppo lenti.»

«Vedi che ti smentisci da solo?! Non avrebbe senso se camminava più indietro di noi!».

«Scusami se sto ipotizzando come hai fatto tu! E poi scusa chi ha detto che camminava più indietro di noi!?».

«Se prima dici una cosa poi non puoi dire l'esatto contrario di essa!».

«Se tu puoi ipotizzare allora anch'io ne ho il diritto!».

«Tonto!».

«Antipatica!».

Dissero infine voltando le spalle l'uno all'altro a braccia conserte e occhi chiusi.

 

♥ ♥ ♥

 

Brock era fermato ad osservare la situazione.

«Accidenti! Mi chiedo dove siano finiti Ash e Lucinda. Se mi aspettassero una volta tanto...»

 

Cosa è successo in verità:

Ash e Lucinda camminavano affianco a Brock che stava guardando la mappa.

«Manca poco al Centro Pokèmon.» disse.

«Evvai! Settima medaglia arrivo!» esclamò l'allenatore a occhi chiusi lanciando un pugno verso il cielo.

«E noi parteciperemo alla Gara Pokèmon della prossima settimana, giusto Piplup?» commentò Lucinda dando una rapida occhiata a Piplup, che si trovava tra le sue braccia, che alzò, a sua volta, lo sguardo su di lei.

Gli amici procedettero regolarmente, finché il ragazzo scuro non vide due ragazze che parlavano tra di loro.

Voltò subito la testa e i suoi occhi divennero un paio di cuoricini rosa.

Dopo quasi un minuto si stampò, letteralmente, contro un palo e quindi cascò a terra.

«Ahy che botta...» commentò con gli occhi, ormai a spirale.

«Ash e Lucinda? Dove sono finiti?» si rialzò.

Fine del cosa è successo in verità...

 

«... proprio a Nevepoli ci dovevamo perdere! Per giunta con questo freddo…» disse Brock abbracciandosi. «... brrrr, che freddo! Si congela …».

A un tratto il ragazzo si accorse di un edificio all'angolo.

«Grazie al cielo! Un Centro Pokèmon, forse hanno anche visto Ash e Lucinda.».

 

♥ ♥ ♥

 

«Scusate non è che per caso avete visto un ragazzo, con un Pikachu, e una ragazza, con un Piplup, di circa quattordici e quindici anni?» chiese a un gruppetto di allenatori una volta entrato.

Prima che potessero rispondere, però, l'allevatore cadde a terra tra lo stato cosciente e non cosciente sotto lo sguardo incredulo dei presenti.

L'infermiera Joy arrivò all'armata.

«Oh mio dio! Permesso! Fate largo!».

Si fece largo tra la folla e afferrò, per un braccio, il ragazzo correndo via.

«Infermiera Joy?» emise, con voce stridula, Brock in stato confusionale, con gli occhi a spirale.

-... Ash, Lucinda … Spero che voi stiate bene ...- pensò.

 

♥ ♥ ♥

 

«Allora Ash, noi dobbiamo fare un patto, non dobbiamo litigare almeno finché non troveremo Brock.» stabilì Lucinda.

«Ok, basta solo che non sia tu a trasgredirlo per prima.».

«Se è per questo puoi stare tranquillo.».

I due si scambiarono il cinque per ufficializzare il giuramento.

«A proposito speriamo stia bene...» concluse infine la ragazza blu guardando l'orizzonte un po' preoccupata.

 

♥ ♥ ♥

 

L'infermiera aveva portato Brock in una stanza, su una sedia, con i piedi immersi nell'acqua e si era seduta di fronte a lui.

Il ragazzo si svegliò improvvisamente.

«Infermiera Joy!» era sorpreso e perplesso, quindi, tirò un calcio al secchio d'acqua. «Oh, scusa» continuò poi calmo guardando cosa aveva combinato.

«Meno male che ti sei svegliato, credo si trattasse solo dello sbalzo di temperatura, da troppo freddo a caldo. Anche i tuoi Pokèmon sono in osservazione, sai, non vorrei mai che in futuro potessero risentirne in qualche modo...».

Brock la interruppe prendendole le mani.

«Infermiera Joy, grazie di tutto, sei in assoluto la ragazza più bella e più buona...» recitò con voce profonda inginocchiandosi, ma non finì che…

Croagunk lo colpì con un potente Velenospina.

«CHE ABBIA… MAI VISTO...» terminò dolorante, in piedi, prima di cascare a terra.

«... eccetto Croagunk, anzi, sembra che a lui il freddo gli faccia bene.» terminò la frase, con una risatina che coprì con la mano, che prima era state interrotta.

«Infermiera Joy, non è che le è capitato di vedere una ragazza, con un Piplup, e un ragazzo, con un Pikachu?» domandò tornando serio.

«Uhm… non mi pare… sono tuoi amici?».

«Sì e penso proprio si siano persi.».

«Persi?!» si allarmò.

 

♥ ♥ ♥

 

I due ragazzi più la coppia di Pokèmon erano nuovamente in marcia.

Piplup camminava a passo svelto, finché non affondò fino al collo in un cumulo di neve. Fu lì che prese a scaldarsi e dimenarsi. Pikachu accorse subito in suo aiuto e dopo averlo tirato ripetutamente riuscì a liberarlo.

Anche la padroncina era semi incastrata, con i piedi, in un cumulo di neve. Ash arrivò in suo aiuto tirandola, delicatamente, per il braccio. I due si sorrisero per una frazione di secondi.

«Diventa sempre più faticoso camminare con questa neve, speriamo di trovare Brock al più presto.» disse Lucinda guardando l'orizzonte.

«Lo troveremo vedrai, in fondo non c'è niente di cui preoccuparsi.».

Ad un certo punto, dal cielo cadde un fiocco di neve candido, candido.

«Guarda Ash! Sta iniziando a nevicare!» esclamò entusiasta la blu. «Sai, dicono che quando vedi, mangi, bevi… qualcosa per la prima volta dell'anno se esprimi un desiderio sarà realizzato.» spiegò, guardando il cielo, con quel filo d'entusiasmo che non le manca mai.

«Dici davvero?» disse per poi guardare il cielo e prepararsi a fare un discorso con aria decisa. «Ascoltami bene candida neve del cielo di Nevepoli, io sono Ash Ketchum, voglio diventare Maestro Pokèmon e lo diventerò a tutti i costi!».

L'amica sorrise poi chiuse gli occhi per una manciata di secondi.

Quando li riapri notò, dietro di loro, un grande edificio.

«Ash! Un Centro Pokèmon! Siamo salvi!».

«Che fortuna! Arceus ci vuole proprio bene.».

 

♥ ♥ ♥

 

Intanto nel centro Pokèmon di Nevepoli l'infermiera Joy aveva effettuato una video-chiamata all'agente Jenny.

Il viso della poliziotta si espanse su tutto lo schermo.

«Non credo di aver ancora visto dei ragazzini che corrispondano alla vostra descrizione, ma non me ne starò con le mani in mano, se necessario invierò delle squadre di ricerca. Ora l'importante è che tu ti metta in contatto con il Centro Pokèmon dall'altra parte della città.».

L'infermiera era seduta su una sedia girevole e Brock si trovava in piedi affianco a lei.

«Ha ragione, sarà fatto.» rispose seria.
La chiamata finì.

«Centro Pokèmon dall'altra parte della città? Allora potrebbe anche essere che si trovino lì.».

«Può anche darsi, ma le provabilità sono minime, non penso che abbiano camminato così tanto da essere arrivati dall'altra parte della città.» disse lei mentre premeva una lunga serie di tasti sulla, grande, tastiera.

«Sì, chi è?» disse una voce giovanile apparendo sullo schermo dopo pochi secondi.

Era una ragazza coi capelli rosa affiancata da uno strano Pokèmon.

«Sorellina, abbiamo un problema, due ragazzini si sono persi, hanno circa quindici e…» ma non terminò la frase che nella schermata si intromisero due amici, un ragazzo e una ragazza.

«Brock!».

«Allora stai bene, meno male.».

Commentarono sorridenti. Si trattava di Ash e Lucinda. L'allenatore aveva in mano un pacchetto di biscotti, mentre la coordinatrice un succo di frutta alla mela.

«Ash! Lucinda!» esclamò l'amico più grande sollevato.

Joy tirò la schiena contro lo schienale tirando un sospiro di sollievo.
«Per fortuna stanno bene.» emise poi.

«Ma Brock, dove sei?» domandò la blu.

«Non ti trovavamo più.» aggiunse il corvino.

«A un Centro Pokèmon della città ma, non vi preoccupate, adesso vi raggiungo sub... AHHHH!»

Nel bello che stava concludendo l'ultima parola l'infermiera dai capelli rosa lo prese per l'orecchio.

«Dov'è che vorresti andare tu?!» richiese retorica stringendo sempre di più la presa.

Il moro, agonizzante dal dolore, non seppe neanche rispondere.

L'infermiera mollò la presa.

«Forse non hai capito: ne tu ne nessun altro uscirà da questo Centro Pokèmon con il tempaccio che c'è la fuori! E ti garantisco che sarà così!» spiegò severa.

«Va bene, se me lo chiedi con così tanta insistenza...» disse infine con voce stridula e occhi a cuore.

Prontamente però fu steso dal Velenospina di Croagunk.

«Mi raccomando non uscite dal centro Pokèmon finché il tempo non si sarà ristabilito.» disse Joy ai due ragazzi.

«No! Come?! Io non posso starmene qui con le mani in mano!» si lamentò Ash.

«Smettila di lamentarti Ash, ricordati quanti anni hai, non fare il bambino capriccioso.» lo rimproverò Lucinda.

«Uff però...».

«Certo che voi due siete proprio dei personaggi, che carini...» commentò l'infermiera camuffando una risatina con la mano.

«Ah, beh grazie!» ringraziò il ragazzo prendendolo come un complimento.

L'amica, invece, al contrario, si allarmò quasi terrorizzata.
«C-che cosa intende...?».

«Oh, nulla d'importante, ora vi lascio, devo tornare al lavoro, e tenete a mente quello che vi ho detto.». 
L'infermiera Joy chiuse la chiamata spegnendo in grande computer.
Lanciò un'occhiata a Brock ancora sul pavimento.
«Mi sa che lo dobbiamo portare in sala rianimazione...» sussurro tra se e se, dopo poco arrivò il suo Pokèmon assistente Chansey trascinando un lettino a rotelle.

«Chansey!» si fermò per un attimo guardando la padrona, poi continuò a spingere il lettino e in seguito caricò il povero Brock.

 

♥ ♥ ♥

 

Ash e Lucinda erano seduti sui divani del Centro Pokèmon l'uno di fronte all'altra.

«Uff però… cavolo, passare tutta la giornata a non fare niente... ormai sto sprecando i miei giorni nel nulla più assoluto, mi ritroverò vecchio senza neanche accorgermene...». 
Ash si stava lamentando ancora.

«Ash smettila di lamentarti, nella vita bisogna anche annoiarsi.».

«Non è vero! Con tutto quello che si può fare! Che senso a sedersi a non fare niente? Fosse per me andrei a sfidare la Lega anche oggi stesso!» l'amico aveva un tono decisamente entusiasta.

«Con il tempaccio che c'è la fuori è meglio non gonfiarsi troppo, l'infermiera Joy ha detto che il tempo non si ristabilirà sicuramente per tutta la giornata...».

Il ragazzo mise una mano vicino alla bocca, per isolare la voce da una parte, e si sporse un po' verso l'amica.
«A proposito dell'infermiera Joy, hai visto com'è piccola rispetto alle altre che abbiamo conosciuto? E poi ha un Pokèmon strano, sono sicuro di non averne mai visto uno così...».

«Ash, tu sei troppo sospettoso...».

A un tratto qualcuno abbracciò da dietro Lucinda.
«Lusiana!».

La ragazza si voltò incredula.
«Cetra… sei proprio tu?!».

«Già già, vi sono mancata?!» disse rialzandosi in piedi e mettendo le mani sui fianchi per poi puntare il dito e fare l'occhiolino.

«Ehy Cetra ciao! Come vanno le cose?» si intromise Ash.

«A gonfie vele direi … ehy, e Brock dove lo avete lasciato?» la ragazza riguardo il due amici. «Ah, forse ho capito!» emise energica come se avesse appreso le sette verità del mondo.

«Wow Cetra! Leggi nel pensiero?!» chiese il ragazzo corvino, retorico, con tutta la sua ingenuità.

«Aspetta, cos'hai capito?! ...» domandò la coordinatrice, terrorizzata, più come affermazione che come domanda.

«È molto semplice, Brock non c'è perchè...».
Però Lucinda la interruppé prima che potesse finire la frase.

«Brock non c'è perchè l'abbiamo perso di vista e ora non possiamo uscire per raggiungerlo!».

«Lusiana perchè sei così agitata? Guarda che non pensavo mica che l'aveste ucciso.» puntualizzò l'allenatrice di Johto con aria ingenua.

«Ah, ragazze mi sono ricordato che devo fare una video-chiamata!» ricordò l'allenatore correndo via.

Le due, la blu e la mora, lo guardarono andare via perplesse. Cetra però a un certo punto, ancora da in piedi, guardò Lucinda, che aveva sguardo fermamente incantato in avanti, facendo un piccolo sorriso furbo, senza che se ne accorgesse. Tornò a guardare avanti come se niente fosse.
«Allora, ci hai pensato?».

Lucinda la guardò stupita.
«Come scusa?».

Cetra si voltò completamente verso di lei.
«Eh dai non ti ricordi!? Se rimarremo bloccati qui dentro significa che ci sposeremo qua, le opzioni sono tre tu chi sceglieresti?».

La ragazza scattò in allarme.

«Stavolta non accetterò un non ci ho mai pensato come risposta, scegli: Cory, Brock o Ash.» la ragazza ricorda le opzioni sporgendosi verso Lucinda per guardarla bene negli occhi.

Lucinda deglutisce e poi abbozza un sorriso ebete.
«... a proposito di Cory, lui dov'è adesso …?».

L'allenatrice mora si allontanò subito dalla coordinatrice.
«Beh… diciamo che ti posso dire dove non è, ecco… se non lo vedi di sicuro non è qui… e comunque non è di quello di cui stiamo parlando!» disse Cetra agitando energicamente le mani.

«Dì la verità, ti sei persa anche tu.» commentò tranquillamente.

«Proprio no! Caso mai è Cory quello che mi ha perso di vista!».

«Ma davvero...» Lucinda la guardò con aria di sfida.

«... d-diciamo che la cosa è stata reciproca, ecco tutto, comunque dipende dai punti di vista… Lusiana non cambiare discorso! … allora, adesso ti do un ultimatum, o me lo dici o ti becchi una doccia d'acqua fredda!» la minacciò con una PokèBall in mano.

«Cosa? No, mi inzupperai tutti i capelli...» la ragazza si abbracciò con le mani i capelli blu e chiuse gli occhi voltando lo sguardo come un Growlithe bastonato.

Cetra ritraé la sfera e rilassò la faccia comprensiva.
«Va bene, credo proprio di avere esagerato.» detto ciò si sedette accanto all'amica che subito riaprì gli occhi e la guardò confusa.

«Se non vuoi non sei obbligata a dirmelo.».

«G-grazie e… se tu dovessi scegliere chi avresti detto…? Se vuoi dirmelo se no non importa...».

«Nono, non ho problemi a risponderti, se avessi dovuto scegliere avrei detto Ash!» disse voltandosi completamente, a fine frase, nella direzione di Lucinda.

La ragazza dai capelli blu sgranò gli occhi sorpresa.
«Hai detto Ash? Davvero?!».

«Che hai Lusiana? Sorpresa?».

«No, è solo che non immaginavo che Ash ti piacesse in quel modo...» il suo tono però era un po' più mogio, come se avesse appena ricevuto una grande delusione.

«E infatti non mi piace, almeno non in quel senso, è un allenatore straordinario e un bravo ragazzo, anche se ha solo i Pokèmon per la testa, però decisamente non è il mio tipo, era solo per vedere come reagivi, lo lascio a te Lusiana.».

«C-Cetra che dici?! Smettila, io e Ash siamo solo amici, niente di più!» l'amica cominciò ad agitarsi.

«Che noia, sempre a dire le stesse cose, tutte le persone che incontrate, nessuno escluso, pensano che voi siate più che due semplici amici, è un dato di fatto.».

«Ma che stai dicendo? Sono dell'idea che tu guardi e leggi troppi anime e manga, questa tua teoria non ha ne capo ne coda.».

«Pensa quello che vuoi, però ricorda che un giorno una dolce e ingenua bambinatta vi chiederà Voi per caso siete fidanzati? e quel giorno, cara Lusiana, spero proprio di esserci, sarò curiosa di vedere la tua reazione.» a fine frase la ragazza fece l'occhiolino.

Una bimba, di circa sei o sette anni, bionda con i codini e gli occhi verdi scuro, corse verso Lucinda.

«Tu sei una coordinatrice vero!? Ti ho vista in TV sei bravissima!».

«Ciao, sì mi chiamo Lucinda e gareggio alle Gare Pokèmon per poter partecipare al Gran Festival e diventare così supercoordinatrice, tu come ti chiami?».

«Mi chiamo Aika.».

«Che bel nome, Aika ti presento Piplup.» sorrise mostrandole il pinguino tra le sue braccia.

La bimba bionda gli strapazzò un po' le guance tirandole e mollandole.

«Che carino! Lucinda me lo faresti un autografo?».

«Ma certo!».

La blu firmò il figlio della bambina, poi lo restituì.

«Ah, grazie!». 
Aika guardò con occhi sognanti il foglio, poi tornò a guardare la ragazza.
«Lucinda senti, ma sei venuta a Nevepoli per partecipare a una Gara?».

«Esatto, una Gara Pokèmon che si terrà la prossima settimana.».

«Allora manca ancora molto tempo, cosa farai intanto che aspetti?».

«Prima devo andare a vedere un incontro in palestra di Ash, quel ragazzo laggiù.» indica l'amico corvino con la mano.

«Ah capisco, l'incontro del tuo ragazzo...»

Lucinda non fece in tempo a controbattere che la piccola corse via lasciandola di sasso.

«Cosa ti aveva detto la tua amica Cetra?!».

«Ti prego, dimmi che è tutto un piano che hai forzato tu per dimostrarmi che hai ragione...» la coordinatrice si trovava in stato confusionale.

«Ti piacerebbe, vero? Ma non è così, anzi, spero che ti basti a capire che per la gente tu e Ash siete tutto meno che amici, ora devi porti la seguente domanda, cosa provi tu realmente per lui? ...».

Gettò lo sguardo su Ash, che in tanto stava ancora parlando alla video-chiamata, e le guance, gradualmente e inspiegabilmente, presero colore.

«Ah-ah! Ti sei tradita è fin troppo facile!».

La coordinatrice getto in dietro tutto il rossore accumulato sulle guance.
«Cetra! Sei diabolica, le tue frasi riescono, con successo, a manipolare le menti altrui!».

«Che ti devo dire, fa parte del mio lavoro di combina coppie, è uno dei segreti del mestiere» disse come se fosse motivo di vanto.

Angoletto dell'autrice:
Ciao a tutti ^^
Questa era una vecchisssima fanfiction, scritta chi sa quanto tempo fa, che non ho pubblicato perchè non trovavo il titolo e il finale giusto ^^" (alla fine poi non ho cambiato quasi niente, ho solo messo il titolo)
Va beh, non è un gran che, una Pearl leggera ma credo che quando l'ho scritta mi sia divertita e questo è l'importante ^^
Va bene, vi saluto a prestissimo (devo pubblicare una ff sempre della Pearl che non mi ricordavo neanche di avere scritto ^^")
Vi saluto! ^^
PS: ho pubblicato questa fanfiction per la prima volta il 20/07/14 e oggi, 11/12/14 l'ho aggiornata stilisticamente.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: pikychan