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Autore: Luna White    20/07/2014    0 recensioni
Non posso dimenticare un ricordo infelice.Non riesco a trovare la forza di volerlo fare,non voglio dimenticare una parte di me che e ancora legata ad essa.
Potevo cancellare quei sentimenti come la felicità,amicizia o il divertimento,ma non volevo perdere quello più importante, l'amore.
Eppure so quanto possa essere doloroso quel sentimento dopo essersi distrutto.
La persona per cui ero legata era stata l'unica che amassi davvero,l'unica in cui mi potessi sentire di nuovo felice.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fuori dalla stazione.

Vidi una macchina nera,ne entrai all'interno chiudendo la portiera.
-Allora sorellina,com'è andato il viaggio?-mio fratello mise in moto il mezzo.
-Sono stata seduta per più di cinque ore a causa del maltempo,e stato abbastanza noioso-gli dissi,sprofondando nel sedile.
Annuì semplicemente,partendo ferso la destinazione.
Per tutta la durata del viaggio avevo pensato a Rose,al suo incontro e tutto sommato era stata piacevole la sua compagnia.
Gli avrei raccontato più tardi della ragazza.Ormai stanca, mi addormentai poco dopo.


Qualche ora dopo...
-Ehi principessa,svegliati-Cercò di scuotermi facendomi svegliare.
-Che c'e?-la mia voce era ancora impastata dal sonno. -Siamo arrivati-
La macchina si era fermata davanti ad un grande edificio. Uscì quindi dall'auto,non sembrava di essere una casa ma più ad una scuola.
-E un università-confermò i miei pensieri l'altro,uscendo anche lui dalla vettura.
-Cosa ci facciamo qui?-gli chiesi,ci doveva pur esserci un motivo.
-Sarà la tua nuova casa-disse semplicemente.
-Cosa?-quasi urlai,non volevo crederci.
-Calmati-sospirò-ora entriamo dentro-mi trascinò per un braccio all'interno.
“Io vivere in una scuola?Scherziamo?”pensai,so che poteva essere altamente noioso passare gli anni su un banco e la confusione dei tuoi “compagni” ad ogni ora ma avrei preferito andarmene il più velocemente possibile.
Ci volle qualche minuto prima che ci fermammo davanti ad una porta con la scritta “Presidenza” Mio fratello bussò alla porta,sentendo un “avanti” dall'altro lato girò la maniglia.
Mentre entravamo in quell'ufficio sentivo un profumo intenso simile alla vaniglia.
La stanza era molto luminosa,persino gli scaffali pieni di libri ai lati della stanza sembravano lucenti.
-Ma che piacere vedervi-
Vedi un'uomo seduto sulla scrivania,doveva avere all'incirca trent'anni,con i capelli biondi e gli occhi azzurri,sapevo più che bene chi fosse.
-Zio,la vedo in forma-replicò,sorridendogli.
Ci sedemmo sulle sedie davanti a lui.
-Finalmente posso rivedermi,siete cresciuti un po' troppo-rise appena.
-Sono passati solo dieci anni-disse l'altro come se fosse la cosa più naturale.
-Solo?-fece una faccia negativa-Devo ammettere che mi mancava le vostre facce correre per la casa-si riprese subito,sorridendo ai bei vecchi tempi.
-Io invece ricordo tutte le sgridate che mi davi-sbuffò mio fratello.
Prima,quando avevamo solo nove anni,eravamo una famiglia tutta unita in un unica casa,eppure anche se era piena di persone non era mai stata vuota.
-Comunque Luna-tornò a guardarmi serio-In questa scuola ci sono parecchi dormitori molto spaziosi,credo che per te non sia un problema- -No,no-gli sorrisi,infondo era pur sempre mio zio non potevo mica lamentarmi.
-Bene e deciso,da stasera dormirai qui-il preside ne sembro felice che non ci fossero problemi.
“Da stasera? Avrei dovuto dormire qui,già da questa notte?"mi sentì a disagio pensandoci.

Fuori dalla mia nuova “casa”

Era il momento dei saluti adesso,mio fratello lavorava quindi non poteva mica restare a scuola no?pensando che non l'avrei potuto vedere mi rendeva triste.
-Ehi va tutto bene-capì come mi sentivo anche se la maggior parte delle volte nascondevo la mia tristezza.
Mi abbracciò cercandomi di rassicurarmi.
-Si si ho capito-gli dissi dopo qualche minuto.
Staccandomi da lui lo vidi sorridere.
-Vedi di fare la brava ok?-mi scompigliò i capelli come quando eravamo bambini.
-Lo sono-sbuffai,come se potessi combinare guai bah.
Salutandomi per l'ultima volta partì,scomparendo dalla strada e dalla mia vista.
-Perfetto,ora dove vado?-
Mi guardai intorno,non c'era nessuno ma pensandoci,se c'erano i dormitori ci sarà anche qualcuno.
Entrai di nuovo nella scuola trascinandomi la grande valigia,l'edificio sembrava grande come un castello. Accogliente e luminosa. Camminavo per i corridoi,con la testa fra le mani mi chiedevo se ci fosse un uscita.
Avrei chiesto di sicuro allo zio di darmi la piantina della struttura se no mi sarei di sicuro persa.
Distraendomi dai miei stessi pensieri sbattei contro qualcosa,o meglio contro qualcuno.
-Ma guarda dove vai-rispose arrabbiato un ragazzo,riprendendosi dalla botta.
Alzai lo sguardi e con tutta me stessa avrei voluto non averlo mai incontrato.
Castiel. Si proprio lui:quel teppista dai capelli rossi che si diverte a far cadere le donne ai suoi piedi.
Ed ora era proprio davanti a me,che mi sgridava contro. Fu sorpreso però quando mi vide.
-Ma guarda un po',tu dei essere la nuova studentessa-fece un sorriso malizioso .”tipico di lui quando vede belle ragazze”
-Già-volsi lo sguardo da un altra parte per non guardarlo.
-Che ci fai qui tutta sola.Non dovresti passare per questo corridoio dopo le lezioni-mi rimproverò,come se rispettasse le regole.
-Cercavo solo i dormitori-mi difesi,non era colpa mia infondo.
-Ti ci porto io allora-si avvio dalla parte opposta da dove ero venuta.
Lo seguivo in silenzio,nessuno dei due accennava di aprir bocca,era fatto così.
Eravamo amici quando andavo alle superiori,scherzavamo per le stesse cose ed amavamo la stessa musica.Ma sapevo che le belle cose sono destinate a finire prima o poi.
Si!,era stato proprio per un incidente che mi ha rubato ogni mio amico ,ho dovuto cambiare tutto,dal carattere all'aspetto esteriore.Portavo persino un nome diverso,quello che dicessi al rosso e ai suo amici era solo un nome inventato.
-Però.Il preside non aveva detto che sarebbe arrivata una ragazza così carina-spezzo,quel momento di totale silenzio per po avvicinandosi di più a me.
-Non ti allargare,sono venuta solo per studiare musica-mi allontanai a mia volta,ribattendo che non mi interessava nessuno.
-Ci sarà da divertirsi.Mi chiamo Castiel-non riuscì a capire per cosa intendesse “divertirsi” ma non gli prestai ascolto.
Si fermò davanti a quello che sembrasse un dormitorio. Dove, dalle finestre si vedeva ancora la luce accesa.
-Luna piacere-sorrisi.
All'interno potei vedere alcuni ragazzi,e ragazze che chiacchieravano tra di loro.Alcuni mi guardarono come se avessero visto chissà quale bella ragazza (anche se io mi reputavo una ragazza normale)rimasero sorpresi quando videro il ragazzo che avevo accanto,forse scoraggiati o magari invidiosi,perché Castiel riusciva a far innamorare qualsiasi donna nelle suo vicinanze.Pensai subito ad Ambra,di come fosse divertente vederla urlare di gioia quando nei corridoi delle superiori solo per il rosso,che gli aveva solo detto un complimento.
-Siamo arrivati-lo fermai davanti ad una porta.
Indicava lo stesso numero che avevo sulla chiave,l'aprì.
-Beh,non merito un premio?-incrociò le braccia al petto,offeso.
-Quale premio?-entrai guardandolo sullo stipite.
-Che ne dici di un bacio?-il suo sguardo non prometteva bene.
Io tranquillamente gli chiusi la porta in faccia.
-Buonanotte Castiel-gli dissi dall'altra parte in modo che potesse sentirmi.
Per tutta risposta lanciò un insulto per il malo modo in cui mi ero comportata,ma non potei far altro che ridere.Non era cambiato di una virgola.
Rimasi meravigliata quando vidi l'arredamento che avevo davanti:le grandi pareti bianche erano state disegnate da vari fiori dal colore nero,le finestre abbastanza grandi da poter vedere il cortile avevano delle tende bianche.
Aveva uno stile abbastanza moderno,giocava sopratutto quest'ultimi colori,creando un contrasto tra di loro.
Infatti,quasi tutti i mobili avevano queste tonalità solo il pavimento era di un lucido beige.
Mi buttai sul letto. Era estremamente morbido,in confronto a quei letti ad una sola piazza che cigolavano sotto il tuo peso,invece quello in cui giacevo era quasi più grande di una piazza e mezzo.
Pensai all'incontro con il rosso,era stata una sorpresa per me rivederlo dopo ben tre anni.Sperai che non ci fosse anche “lui” rivederlo mi avrebbe fatto di nuovo ricordare e di sicuro non l'avrei voluto.
Ma non mi preoccupai,infondo, quante probabilità ci sono per incontrarlo nella stessa scuola,c'e n'erano molte università musicali sarebbe la cosa più assurda se me lo dovessi trovare davanti.
Mi addormentai ormai stanca,senza nemmeno accorgermene. Avrei pensato l'indomani alla valigia e chissà forse avrei di nuovo incontrato Castiel.
Di sicuro non mi avrebbe trattato molto bene dopo che lo avevo “rifiutato”la sua proposta.
Credo che questo anno sarà il migliore che avessi mai avuto.

Angoletto
*si nasconde*si che bello e uscito un capitolo dopo natale. Non o scuse lo so.Sono passati più di tre mesi ma un motivo per cui avete aspettato c'e.
La mia idea iniziale e andata in frantumi quando la mia fantasia non riusciva a trovarne un filo logico,così ho pensato e dico pensato (tre mesi gente) alla fine ho deciso di rimanere sul classico della "fantastica" scuola.
Ho dovuto modificare anche la trama della storia perché non spiegava na ceppa. :)
Per perdonarmi farò due o tre capitoli entro la settimana anche se dovrò stare seduta ore a correggere gli errori che di sicuro saranno anche su questo capitolo (pazienza,tanto sono io a farlo)
Gli scrivo più lunghi promesso,metterò colpi di scena e sorprese (si metti castiel nell'armadio e usalo come cuscino)Cosa sto dicendo? boh non lo so.
Mi sembra di aver detto tutto,con questo angolo durato tre ore,che nessuno fregherà "troppo" impegnati a leggere.
Fatemi sapere che ne pensate e naturalmente errori che ci sono.
Grazie a tutti dell'attenzione.
  
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