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Autore: Miss Francy    20/07/2014    1 recensioni
Mi sono divertita ad immaginare un primo appuntamento fra Sora e Matt, spero tanto che vi piaccia.
Ogni commento e critica costruttiva è sempre ben accetto :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sora era nella sua stanza, tremendamente ansiosa, cercava di calmarsi per prepararsi al meglio, quella sera sarebbe dovuta essere al meglio, insomma, il giorno prima Matt le aveva finalmente chiesto di uscire, non poteva trascurare niente. Mentre si sistemava i capelli il telefono squillò, il cuore le balzò nel petto, e se fosse stato Matt che diceva che non sarebbe venuto? Si decise a calmarsi e rispose. "Si pronto?" "Ehi Sora! Sono Mimi! Come va la preparazione? Hai bisogno di un consiglio?". Sora si rilassò, era semplicemente l'amica, l'unica che lei avesse informato dell'appuntamento di quella sera. "No Mimi, non preoccuparti." "Ne sei sicura sicura?" Insistette l'amica. "Beh, ecco, forse un consiglio mi servirebbe, non so come sistemare i capelli e ho paura di fare casini col trucco." L'agitazione era palpabile, così tanto che Mimi rispose "Non preoccuparti, dammi due minuti e sono da te." "Grazie Mimi, sei veramente un'amica." Sora riattaccò il telefono.

 

 

Nel frattempo a casa di Matt

 

"Ehi Matt, dove stai andando?" Suo padre, appena rincasato, lo vide nel pieno dei preparativi per l'appuntamento, stava infatti sistemandosi i capelli. "Ecco, esco con degli amici." Fu la risposta evasiva di Matt. "Ne sei certo? Non ti ho mai visto così in tiro per andare fuori con gli amici." Il padre sembrava molto incuriosito, forse proprio perchè non aveva mai visto suo figlio così vestito bene: camicia bianca, jeans tirati a lucido, scarpe di pelle, inoltre si stava sistemando i capelli in un modo molto strano, quasi imbarazzante. "Ti ho già preparato la cena papà, è in frigorifero, è solo da scaldare." Matt cercò di cambiare discorso ma il padre era irremovibile. "Vieni qua, ti sistemo io i capelli in modo che vadano bene per un appuntamento. Dimmi, chi è la ragazza?" Matt cercò di fare resistenza ma il padre iniziò a lavorare con i capelli così si trovò costretto a rispondere. "Ecco, è Sora." "Sora? Mi piace quella ragazza, spero tu faccia colpo." Matt arrossì visibilmente, probabilmente il padre se ne accorse perchè si ritirò in camera sua lasciando suo figlio alle prese coi capelli.

Dopo qualche minuto la sua voce uscì dalla stanza. "Comunque ho ordinato un bouquet di rose, arriveranno fra poco."

 

 

Casa di Sora

 

Il campanello suonò e Sora andò ad aprire per abbracciare l'amica venuta in suo soccorso. "Caspita Sora, hai un vestito bellissimo! Conoscendoti non avrei mai pensato che avessi potuto scegliere qualcosa di simile." Sora infatti indossava un vestito rosso, elegante e un paio di ballerine nere. "Dai, andiamo in camera tua che ti aiuto con trucco e capelli." Le due amiche si diressero nella stanza in questione, Sora si sedette e Mimi iniziò ad armeggiare coi suoi capelli mentre spiegava alla prima cosa pensava di fare col trucco. "Allora, visto che è un primo appuntamento pensavo ad un semplice ombretto azzurro che si intona coi tuoi occhi, un po' di mascara, un fondotinta leggero e un lucidalabbra, semplice ma efficacie." "Grazie Mimi, senza di te avrei fatto veramente fatica a pensarci." "Lo so mia cara, è per questo che ti ho telefonato prima." Le due amiche sorrisero mentre Mimi continuava la sua "creazione" rendendo lisci i capelli di Sora.

Finiti i preparativi Sora prese il "tocco finale" del suo look: una spilla per capelli, gliela aveva regalato Matt per invitarla ad uscire, non era una semplice spilla, aveva attaccata una farfalla blu.

Mimi la salutò con un lungo abbraccio e le augurò buona fortuna, a Sora non rimase che aspettare.

 

Non dovette attendere molto, dopo pochi minuti il campanello suonò, la ragazza agitatissima andò ad aprire, si trovò davanti un Matt, forse ancor più agitato di lei, con un mazzo di rose rosse in una mano e una scatola di cioccolatini nell'altra. "Questi sono per te." Disse il ragazzo arrossento visibilmente. "Grazie, sei veramente molto gentile." Rispose a fatica Sora. Matt alzò leggermente lo sguardo e sorrise, aveva notato che la ragazza portava il suo regalo fra i capelli. "Allora andiamo? Ho prenotato in un ristorante qui vicino." Matt si era leggermente tranquillizzato e, mentre parlava, le aveva offerto il braccio che Sora aveva preso volentieri.

 

Dopo poco arrivarono al locale, era un posto molto carino, un ristorante italiano, Sora ne aveva sentito parlare molto bene, Matt aveva fatto un'ottima scelta. I camerieri li fecero accomodare, il posto che il ragazzo si era fatto riservare era coperto una tovaglia bianca e aveva tre candele di quelle lunghe rosse al centro. Entrambi ordinarono un piatto di pasta che fu loro servito in poco tempo. La cena trascorse tranquilla, i due parlavano e piano piano l'agitazione spariva. A cena finita Matt pagò il conto e portò fuori Sora "Ho un altro posto dove portarti." La ragazza si fece guidare dal suo cavaliere che la portò lungo un vialetto alberato, era primavera quindi gli alberi erano tutti in fiore. "E' un bel posto, vero?" Esordì il ragazzo "Già, molto, perfetto per un appuntamento." Nessuno dei due aveva nominato quella parola fino a quel momento ed entrambi arrossirono visibilmente. "Ecco, Sora, dovrei dirti una cosa." L'agitazione cresceva, la voce era impastata e a fatica parlava, lei non era da meno, tanto che iniziò a balbettare "D-dimmi." "Ecco, vedi, io... Sora io... Io ti amo." Aveva iniziato a parlare a bassa voce ma l'agitazione l'aveva portato ad alzare il volume e le ultime due parole quasi le aveva urlate. Sora rimase muta, con l'aria persa, quasi colpita da un proiettile. Solo dopo un attimo che parve un'eternità si rese conto di ciò che Matt le aveva detto, arrossì così tanto che si sentiva bollire e, sottovoce, disse: "Ti amo anche io Matt."

Alla risposta della ragazza Matt, che era rimasto teso fino a quel momento, si rilassò visibilmente. Prese le mani di Sora chiudendole nelle sue, la guardò negli occhi e strinse fra le sue braccia, strinse forte, ora che l'aveva con lui non voleva lasciarla scappare. La ragazza ricambiò l'abbraccio e appoggiò delicatamente la testa sul petto di lui, sentiva il suo cuore battere, batteva forte, così come il suo. Spostò le braccia, portando le mani all'altezza del petto e lo scostò delicatamente. Posò lo sguardo sui suoi occhi e vide che anche lui la guardava fissa. Avvicinò il suo viso, sentiva il respiro di Matt sulla sua pelle, respiro affannato, come anche il suo, quasi come se avessero fatto una corsa assieme. Matt era rimasto colpito dal fatto che Sora lo avesse allontanato per poi riavvicinarsi, ma aveva capito cosa desiderava, aveva capito bene. Prese coraggio e, senza pensarci due volte, la baciò. Era come se il mondo all'esterno fosse sparito, erano solo loro due, stretti in quell'abbraccio, con le labbra unite, ancora rossi per l'imbarazzo.

Mentre ancora erano uniti il cellulare della ragazza fece un breve squillo, era un messaggio, ma ovviamente nessuno dei due se ne curò. Quando si divisero Matt appoggiò il braccio sulla spalla di Sora e tornarono alla loro passeggiata. La ragazza si ricordò del messaggio, prese il telefonino e controllò, era di Mimi, il testo era semplicemente "E' andata bene ^^" Sora sembrava confusa, poi alzò lo sguardo e se ne accorse, erano quasi sotto casa di Mimi, era così presa da Matt che se n'era completamente scordata.

Il ragazzo la riaccompagnò a casa e sulla porta "Beh, allora a domani." Sora sorrise "A domani." "Buona notte." A quelle parole la ragazza si avvicinò e gli diede un fugace bacio. "Buona notte anche a te." Chiusa la porta si appoggiò felicissima, finalmente quello che sperava da molto tempo si era avverato, scrisse un messaggio all'amica. "Eh si, è andata proprio bene."

 

Matt tornò a casa, suo padre era ancora sveglio che guardava la televisione, al sentirlo rincasare si voltò, lo squadrò e disse con un sorrisetto "A quanto vedo è andata molto bene." "E tu come fai a saperlo?" Replicò il ragazzo "A meno che tu non hai messo il lucidalabbra quando sei uscito te ne ha lasciato un po' Sora." Matt arrossì e si chiuse in camera sua. Ritornò a prima, era felicissimo di quello che era successo. Prese il cellulare e vide che c'era un messaggio, non se n'era accorto. "Grazie della bellissima serata. Ti amo." La felicità aumentò ulteriormente, rispose al messaggio. "Grazie a te. Ti amo Sora, ti amo dal profondo del cuore."

   
 
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