Titolo: Adverse reaction
Personaggi: Aomine daiki, Kuroko Tetsuya, Kagami Taiga
Pairing: AoKuroKaga (implied)
Genere: generale, perché non trovo nulla che la descriva
Avvisi: NN
Rating: giallo
Note:
Uh, niente, ispirazione improvvisa per una drabblina <3
Adverse reaction
Kagami si dà del cretino per la milionesima volta. Ormai dovrebbe sapere che frequentare gente come Aomine Daiki non è decisamente salutare per la salute del suo cervello; d’altro canto, pensava (o per meglio dire, sperava) che la presenza di Kuroko avrebbe in qualche modo mitigato le assurdità che la mente bacata di quel deficiente è in grado di partorire.
Kagami si dà del cretino ancora una volta, perché dopo mesi passati fianco a fianco a cercar di far funzionare una combinazione degna di questo nome per potenziare la squadra di basket, dovrebbe sapere che Kuroko non mitiga proprio un bel niente. Anzi. Ha un effetto ancora peggiore sulle sue sinapsi.
E non è esattamente facile reprimere il brivido che lo infiamma da capo a piedi quando le dita scure di Aomine si posano sulle cosce bianche di Kuroko, proprio lì dove gli terminano gli shorts e la carne è morbida e cedevole, e gliele allargano.
È decisamente ancora più complicato ricordarsi come si deglutisce e come si muovono le braccia quando Kuroko batte le palpebre e lo fissa, lo sguardo degli occhi azzurri che si incastona nel suo, e lo prende per i polsi per fargli posare le mani sulle sue ginocchia.
Cretino, Kagami, cretino.
Oh beh. Ormai è tardi per ripensarci.
Kagami si dà del cretino ancora una volta, perché dopo mesi passati fianco a fianco a cercar di far funzionare una combinazione degna di questo nome per potenziare la squadra di basket, dovrebbe sapere che Kuroko non mitiga proprio un bel niente. Anzi. Ha un effetto ancora peggiore sulle sue sinapsi.
E non è esattamente facile reprimere il brivido che lo infiamma da capo a piedi quando le dita scure di Aomine si posano sulle cosce bianche di Kuroko, proprio lì dove gli terminano gli shorts e la carne è morbida e cedevole, e gliele allargano.
È decisamente ancora più complicato ricordarsi come si deglutisce e come si muovono le braccia quando Kuroko batte le palpebre e lo fissa, lo sguardo degli occhi azzurri che si incastona nel suo, e lo prende per i polsi per fargli posare le mani sulle sue ginocchia.
Cretino, Kagami, cretino.
Oh beh. Ormai è tardi per ripensarci.