Era notte fonda quando Hermione si svegliò di soprassalto vedendo davanti a sé due grandi occhi neri. Si guardò le mani, erano tutte sudate, ricordava di aver fatto un incubo, ma non rammentava su cosa. Le uniche cose che la legavano a quel sogno, erano il ricordo di un’anima, di un mantello nero, di un segreto oscuro.
Provò a riaddormentarsi ma non riuscì a chiudere occhio, il pensiero che si potesse trattare di una premonizione, la travolgeva.
Si alzò di scatto:
-Devo andare in biblioteca a informarmi!- mormorò.
In quel momento qualcuno, in quella stanza, spalancò un occhio e dei capelli rossi svolazzarono via dal cuscino:
-Interessante…- pensò quella figura.
Intanto, Hermione, si preparava ad uscire dal dormitorio femminile, ignara dell’ombra che la seguiva.
Una volta fuori dalla sala comune dei Grifondoro, Hermione sentì un rumore e si ritrasse, e così fece anche la figura nera che la seguiva. La piccola Grifondoro sporse leggermente la testa aldilà dell’angolo che portava all’altro corridoio e vide la professoressa McGrannit, in vestaglia e capelli spettinati, che provava un nuovo incantesimo di trasfigurazione.
-Topus Horsus… Topus Horsus… uffa, perché non viene? Topus Horsus!- sentiva mormorare Hermione. Alla ragazzina sfuggì un risolino, ma un rumore la fece tornare alla realtà: con la professoressa di trasfigurazione nel bel mezzo del corridoio, certamente non poteva passare.
Un’idea geniale, tutt’a un tratto, le balenò in mente!
Di corsa entrò nel dormitorio maschile, risentendosi un po’ di dover svegliare gli amici, ma non c’era altra scelta, tuttavia, quando entrò nella stanza in cui dormivano Harry e Ron, li trovò entrambi svegli, tutti sudati, seduti sul letto.
-Hermione, abbiamo fatto un incubo, entrambi lo stesso… - cominciò Harry, ma quelle parole bastarono ad Hermione per capire che quel fatto non era trascurabile.
 
-E così ti servirebbe il mio mantello dell’invisibilità, eh Hermione?- disse Harry una volta ascoltato il racconto dell’amica.
-Ma senza che noi venissimo…- proseguì Ron col broncio.
-Si ragazzi!, è necessario…- .
  - è necessario.- la scimmiottò Ronald gesticolando.
-Ma noi vogliamo venire!- provò a spiegare Harry, intanto qualcuno da dietro la porta, li stava osservando.
-Se ho detto no, è no, Potter!- li ammonì severa Hermione Granger , strappò il mantello dalle mani a Harry e uscì correndo dal dormitorio maschile, mentre l’ombra riprendeva a seguirla.
-Che caratterino la ragazza…- disse il secondo più piccolo dei Weasley.  
In quel momento Hermione era già arrivata il biblioteca, quando la figura nera che la seguiva commise uno sbaglio, e fece rumore. La giovane Granger si girò di scattò e illuminò con la lanterna il volto della sua “pedinatrice”, e appena la riconobbe, fu sorpresa quasi quanto lei:
-Ginni?- mormorò esterrefatta avendo riconosciuto la sorella minore di Ron nonché sua cara amica.
-Si Hermione, mi dispiace, ma volevo venire con te…-
-Okay Ginni, poi mi spighi ma intanto infilati sotto il mantello.-
Dopo circa cinque minuti le due Grifondoro erano sedute attorno al tavolo della sezione proibita della biblioteca di Hogwarts.
-Vediamo un po’- sussurrava Hermione –le parole anima, segreto, mantello nero… sono accomunate in una creatura. Il libro “segreti del mondo magico” dice così- ripeteva a Ginni.
-E poi;- proseguì Hermione- qua dice di guardare pagina 36 del libro “creature oscure”…-
-Ce l’ho io!- la interruppe Ginni, contenta di poter essere utile all’amica studiosa.
-Bravissima Ginni!- esultò Hermione.
In quel momento nella stanza del preside, il direttore della scuola, Albus Silente,  si chiedeva perché non riuscisse a dormire, d’altronde come Hermione, Ginni, Harry, Ron e Minerva McGrannit, ma questo lui non poteva saperlo. Eh si, era una notte infausta proprio per tutti…
Sei piani più in basso Hermione aveva appena voltato la pagina 35 del libro di Ginni, quando in suoi occhi si soffermarono su un’immagine, fu come se una lama di ghiaccio le trafiggesse il cuore, il suo incubo le balenò, intero, come un lampo, davanti agli occhi, e fu certa, anzi certissima, di aver trovato la risposta…
Mormorò:
-Dissennatori…-