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Autore: 21plts    21/07/2014    0 recensioni
Louis è seduto sopra la tavola con una birra in mano. Triste e scoraggiato.
“Scendi dal tavolo Louis, lo rompi”
“Ma che ti importa? Tanto non ci stai più qui”
Harry si ferma a centro stanza. Immaginava che sarebbe dovuto rimanere con Niall e non inviare nessun messaggio.
“Ma sai Louis, non dovevo neanche inviartelo il messaggio. Vado via”
“No, resta solo un attimo. Devo dirti una cosa”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“La prendi tu quella bevanda? Perché ho sete, sai com’è”
“Puoi berla tutta, se è questo quello che vuoi. Gli obiettivi da raggiungere non si dovrebbero ostacolare, no?”
“Louis, è una bottiglia d’acqua, non sto mica andando a  conquistare il mondo”
“ Scusami Harry”
“Cos’hai?”
“Mi hanno preso per il culo”

Si alza e va via. Esce fuori dal locale per andare chissà dove e Harry non sa che fare.

“Mi sa che vado, Niall”
“Non credo sia giusto Harry, non è come una volta”
“Mando un messaggio allora”

“ Louis scusami per prima, non ne sapevo nulla. Mi dispiace; dove stai andando?”

“Ora mi risponde, vero?”
“Ne dubito Harry”

Invece Louis risponde. E anche in fretta.

“Sto andando a casa. Casa nostra; vieni”

Harry spalanca gli occhi.

“Niall, casa nostra. Ha scritto casa nostra, me ne sto andando scusami”
“Casa nostra?”

In meno di dieci minuti Harry si catapulta a “casa nostra” e corre agitato a cercare Louis.

“Louis, sei qui?”
“In cucina, vieni”

Louis è seduto sopra la tavola con una birra in mano. Triste e scoraggiato.

“Scendi dal tavolo Louis, lo rompi”
“Ma che ti importa? Tanto non ci stai più qui”

Harry si ferma a centro stanza. Immaginava che sarebbe dovuto rimanere con Niall e non inviare nessun messaggio.

“Ma sai Louis, non dovevo neanche inviartelo il messaggio. Vado via”
“No, resta solo un attimo. Devo dirti una cosa”

Harry si avvicina. Sa di sbagliare.

“Però stai qui, vicino a me”

Louis fa segno ad Harry si salire sul tavolo.Harry lo segue.

“Si, però non mi avvicino tanto”
“Va bene Harry, lo capisco”
“Allora, cos’hai da dirmi?”
“Che mi manca dirti cosa mi succede. Mi manca quando torno a casa e tu sei già pronto a sentirmi parlare. Mi manca lamentarti con te dei miei problemi. Per questo oggi, alla fine, sono scoppiato e te l’ho detto in quel modo”
“Louis, troverai qualcuno che saprà farlo meglio. Mi hai lasciato. Siamo stati insieme due anni, è normale che ti manca qualcuno con cui parlare, ma non ti manco io”
“Non è così”
Harry purtroppo scuote la testa contrariato.
“Io l’amore lo capisco. E quello che tu provi non è amore Louis”
“Adesso quando torno a casa, la sera, non immagino di parlare dei miei problemi e quindi mi manchi, ma immagino di parlare con te e quindi mi manchi”
“Ma mi hai appena detto che ti manca parlare con me dei tuoi problemi, non parlare con me”
“Harry, ascolta. Ieri sera ho invitato Liam a casa. Gli ho detto di venire prima di me. Ho fatto la prova perché mi sono posto il problema che tu adesso mi stai dicendo”
“E quindi?”
“E quindi mi manchi. Harry, mi manchi”

Adesso Harry si alza. Prende le chiavi dell’auto e va via.
Louis rimane fermo ad osservare il tavolino e poi sbraita “La cosa del tavolino me la potevo risparmiare, povero coglione”
Harry si presenta dopo un quarto d’ora con una valigetta. Louis sta sistemando il soggiorno quando si ritrova davanti Harry che lo saluta.
La porta si chiude con un rumoraccio.

“Allora Louis, facciamo una prova. Dato che dici che con Liam non ha funzionato, proviamo a vedere se ti manco davvero io o è tua impressione. Perché tu mi odiavi, giusto?”

Louis sta per aprire bocca, ma Harry non lo lascia iniziare.

“Non dirmi nulla, lo so. Ho sbagliato. So di essere un coglione e te l’ho già detto almeno una centinaia di volte e tu hai fatto benissimo a lasciarmi. Per questo, ho deciso, di restare”
“Hai deciso di restare perchè ti ho lasciato?”
“No Louis, volevo dire un’altra cosa. Lasciami perdere, sono troppo euforico”
“Perché?”
“Perché mi hai detto che ti manco-

Harry si guarda intorno.

-E a me manca tutto. Tu per primo”

Poggia la valigia sul divano e Louis lo rimprovera.

“Harry mi sporchi il divano”
“Ma l’ho comprato io, che ti frega”

Louis sorride divertito.

“Allora io sto in camera da letto, mentre tu ti prendi il divano. E’ saggio dormire separati stanotte Louis”
“Mi sembra giusto”
“E tu devi uscire ad allenarti a calcio tra dieci minuti, così stasera poi mi racconti i tuoi problemi e vediamo come andrà”

Louis fa silenzio per un attimo.

“E allora Louis?”
“Harry ho spostato le tue cose in camera degli ospiti perciò devi salire a risistemarle”
“Ma io credevo di prendere il divano”
“Hai detto di voler stare in camera”
“Si, ma stavo aspettando che tu mi dicessi che il divano è scomodo per dormire”
“Ah” ride. “Harry”
“Si, Louis?”
“Il divano è scomodo, io voglio la mia camera”

Harry ride divertito.

“Louis vado a fare la doccia”

Sale le scale.

“Harry, ma dici che quando torno ci possiamo baciare come facevamo di solito?”
 “Neanche per sogno” gli urla da lì sopra.
“Non consumare tutta l’acqua calda Harry”
“Tanto la bolletta dell’acqua la paghi tu”

Solita risposta che dava alla solita raccomandazione. Quando ancora si divedano i costi per la casa. Quando ancora stavano insieme.
Louis va nello sgabuzzino e prende tutto l’occorrente per il calcio. Saluta Harry con un urlo e lui ricambia. Sono entrambi così felici.
Passa l’intero pomeriggio. Harry prepara la cucina, come ha sempre fatto. Louis torna a casa.

“Haroold” gli urla.
“Solito posto, Louis”

Entra in cucina.

“Ma è bellissimo Harry”
“Oggi ho comprato la rosa e l’ho messa a centro tavola”
“Non lo fai quasi mai Harry”
“Lo faccio quasi sempre”

Louis sorride. La solita conversazione.

“E allora Louis, pronto?”
“Prontissimo”

Si preparano per il discorso.

“Louis, tesoro, andato tutto bene oggi?”
“No Harry, purtroppo non è andata bene per niente”

Stavolta Harry capisce che le cose da raccontare son parecchie, perché ‘stavolta’ non è per niente come le altre.

“Cosa succede Louis?”

Harry si preoccupa.

“Mi hanno preso per il culo”
“Questo me lo ricordo. Ma chi? Credevo fosse una cosa leggera”
“Quelli del calcio. Ricordi che stavo quasi per comprare la squadra? In pratica mi hanno usato per prendere soldi in più e poi mi hanno cacciato. Mi hanno ingannato dicendomi che il contratto non centrava con la somma che avremmo dovuto raggiungere, ma invece era così. Non sono riuscito a raggiungere la quota e mi hanno buttato fuori. Mi sento uno straccio Harry”

Harry rimane senza parole. Deglutisce e cerca di farsi uscire qualcosa.

“Louis, ‘sti gran cessi”

Louis sorride.

“Louis, veramente, ‘sti gran cessi non avrebbero dovuto mai provarci. Tu sei così gentile e loro si approfittano”
“Il calcio è la mia vita”
“Lo so perfettamente. Ti conosco meglio di me. Veni qua Louis”

Lo abbraccia.

“Adesso cosa vuoi fare?”
“Io voglio continuare a sostenere la squadra”
“Troveremo un modo insieme, te lo prometto. Ti sosterrò qualsiasi cosa accadrà tra noi. Anche se finiremo con l’odiarci”
“Grazie Harry. Adesso voglio piangere. Tu potresti stringermi?”
“Va bene Louis”

Così Louis inizia a piangere stringendo Harry a sé. Harry lo consola in tutti i modi
.
“Louis, ma allora stasera dove sei stato?”
“Ho provato a distrarmi”
“Dovevi dirmelo prima”
“E’ stato meglio adesso. Sai cosa intendo”
“Sì”
“Harry” dice quasi singhiozzando “ Grazie”

Harry gli bacia la fronte.

“Sh, stai tranquillo”

Louis si scosta e asciuga le lacrime alzandosi in piedi.

“Mangiamo. Cos’hai preparato?”
“Pollo”
“Perché?”
“Perché è buono”
“Ma tu non lo mangi quasi mai”
“Non è vero”

Louis adora il pollo. Ed Harry invece quasi lo vomita. Però lo prepara solo perché vuole vedere Louis felice.

“Siediti che ti passo il piatto”

Così, poi dopo aver mangiato quando capiscono che la serata è finita Harry aspetta le conclusioni di Louis.

“Allora Harry”
“Meglio non parli Louis. Adesso vado a letto e niente, poi domani quando vado me lo dici”
“ Quando mi hai detto che anche se ci fossimo odiati tu saresti rimasto io stavo quasi per baciarti. Mi manchi. Non è impressione. Però ho pensato che tu mi hai detto di non farlo e quindi”

Louis sorride. Si avvicina ad Harry lo bacia. Un bacio veloce perché poi a tutta velocità si dirige verso le scale e urla:

“Non ti ascolto mai” sale in fretta le scale “Chiudo la porta a chiave così prima di scendere e combinare qualche casino come quello che ho appena fatto ci penso un po’”

Harry di tutta risposta rimane interdetto. Urla un sì e poi va a sparecchiare la cucina.
Dopo tre minuti Harry urla a Louis.

“Dimmi Harry”
“Ma se ti senti solo ad hai bisogno di qualcuno? Non voglio lasciarti solo un’altra sera”
“Non ne ho bisogno, stai tranquillo”
...
“Ci sono i messaggi Harry”
“Ah già, hai ragione. Però non bastano e tu lo sai”
“Sali sopra Harry, ho già aperto la porta”
   
 
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