A bordo del piccolo shuttle c'erano la Hostess, il pilota e il meccanico con sette passeggeri tra cui un professore e la sua assistente, una madre un padre e un figlio, una donna d'affari, un uomo quarantenne padre di una ragazza che era appena salita e un dottore. Il dottore era letteralmente il dottore, si faceva chiamare da tutti così. Il Dottore si era seduta su un sedile in prima fila e si guardava intorno, i due genitori del ragazzo, Val e Biff parlavano animamente tra loro mentre loro figlio Jethro si era seduto in qualche sedile più in là e si vedeva molto che non voleva essere lì. L'assistente Dee Dee Blasco ascoltava animamente quello che le raccontava il Professore Hobbes sulla cascata di zaffiri e la donna d'affari Sky Silvestri era seduta dalla parte opposta del dottore in prima fila.

-Succo di frutta e un pacco omaggio di benvenuto, gli auricolari per il collegamento dei videogiochi 3D, tappi per le orecchie, pantofole, succo di frutta e noccioline omaggio, alcuni prodotti potrebbero contenere noccioline- gli disse la Hostess porgendogli tutte quelle cose

-Saranno le noccioline- le rispose il Dottore

-Si goda il viaggio-

-Oh non vedo l'ora Allons-y-

-Come ha detto?-

-è francese... andiamo...-

La hostess si allontanò per dare gli omaggi a gli altri passeggeri e il Dottore si girò per vedere la ragazza e il padre che si erano seduti dietro a Sky Silevstri

-Vedrai tesoro questo viaggio ti piacerà, vuoi le mie noccioline-

-No, ho le mie-

Poi il Dottore si girò verso gli altri genitori che parlavano con Jethro

-Non fare lo schiocco, vieni a sederti con noi, guarda abbiamo le pantofole- gli disse Val, la madre

-Jethro fa come dice tua madre- si intromise Biff

-Voglio stare qui!- le rispose lui  aprendo il sacchettino delle auricolari

-Oh si vergogna di noi però non gli da fastidio che paghiamo- sussurrò Biff alla moglie ma Jethro lo aveva sentito e gli stava mandando occhiataccie

-Non cominciate voi due!-

Jethro fu attirato da una braccio pallido con una piuma rosa tatuata sull'avambraccio che usciva dal sedile per prendere il succo di frutta che gli porgeva la Hostess, si sporse un pò per vedere una ragazza mora, con gli occhi scuri e profondi, le labbra rosee e altri tatuaggi qua e là come un teschetto sul seno sinistro, e una farfalla sul braccio opposto, non si poteva dire che non era carina...

-Signori e signori benvenuti a bordo del nuovo Crusader 50, vi preghiamo di allacciare le cinture partiremo tra un istante- disse la Hostess, mentre tutti si stavano allacciando le cinture. Sam però si sentiva osservata girò la testa per incontrare gli occhi blu del ragazzo con uno stile Metal, girò subito la testa imbarazzata e guardò la Hostess

-Chiusura portelloni, giù gli scudi, la vista sarà schermata fino all'arrivò... per intrattenervi abbiamo programmi musicali, film animati per i più giovani, quattro ore di divertimento godetevelo-

Nessuno riusciva a rilassarsi, non si capiva niente, musica i cartoni animati che ballavano e parlavano, Sam si mise le mani all'orecchie per non senitre, Jethro indossò le cuffie, e gli altri passeggeri iniziavano ad irritarsi, il Dottore prese il suo cacciavite sonico e si sentì una specie di ronzio poi il sistema di intrattenimento si ritirò spegnendosi mentre la Hostess cercava di riaccenderlo con un telecomando.

-Questa è una benedizione- disse il professore Hobbes

-Scusateci sembra che ci sia un problema con il sistema di intrattenimento- disse la Hostess 

-E che faremo?- domandò Val

-Ne abbiamo per quattro ore... ben quattro ore inchiodati qui?- domandò Biff

Il dottore si girò mettendosi in ginocchio sul suo sedile e li guardò uno ad uno

-Sapete cosa? Dovremmo parlare fra di noi- disse poi sorridendo.

-Che ne dite? Allora partiamo da te come ti chiami?- continuò lui indicando la ragazza

-Sam-

Jethro si tolse le cuffie e la guardò

-Oh Sam piacere di conoscerti io sono il Dottore, e lei è?-

-Suo padre Eric-

-Molto piacere- gli rispose porgendogli mano, poi se ne andò a fare consocenza con gli altri sulla navetta. Invece Sam si alzò e prese un bicchiere d'acqua dalle piccole macchinette che erano in fondo. Riempì il bicchiere e si girò ma spaventata emise un gridolino mentre per sbaglio l'acqua le cadde sulla maglietta

-Accidenti!-

-Scusami non volevo spaventarti- Era Jethro.

-Non fa niente, poi la cambio- Si rigirò con il bicchiere ormai vuoto e lo riempì di nuovo, poi fece lo stesso Jethro

-Perchè hai voluto scegliere di venire qui?-

-Non avevo molta scelta, mio padre è da qualche mese che mi riempie la testa con questo posto fatto di diamanti e non volevo deluderlo-

Jethro annuì e le sorrise ma per fortuna non risuciva a sentire il battito cardiaco di Sam.