Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: ElenaWriter    21/07/2014    1 recensioni
Se il buongiorno si rovina a fine giornata, buonanotte un cazzo!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buonanotte un cazzo. Se è stata una giornata merdosa come questa.
Partiamo dal mio buongiorno. Credo che sia stata l’unica cosa di bella in questa giornata.
“ Ciao cuccioletta! “ ha detto con la sua voce squillante dalla sala colazioni. Credo sia il miglior buongiorno della mia vita, meglio della brioches col cappuccino a letto. Non volevo salire in camera pensando che ci fosse lui al piano di sotto, volevo stare in sua compagnia.
Le risate. La sua poi, è contagiosa, non posso trattenermi dal ridere col lui, è più forte di me.
Le chiaccherate, anche discorsi seri a volte; ed ogni volta che parlava i nei suoi occhi mi ci perdevo totalmente. L’ascensore, sarei voluta restare bloccata li con lui a lanciarci sguardi provocanti tutto il giorno.
Il contatto fisico, dio mio, quanti brividi.
E poi lei. Iniziamo a parlare della sua ragazza. Quante coltellate che sento. Quanti battiti perdo.
Soprattutto, quanto sorriso perdo.
A pranzo, come sempre, ci lanciamo sguardi, e, come se ci capissimo scoppiamo a ridere. Meno male che nessuno ci caga.
Poi torno con lui e gli do una mano a finire un lavoro. Altre risate e scherzi, altro contatto fisico e il mio cuore di nuovo in fibrillazione.
Dopo tutto una sigaretta, quella ci sta sempre se quella puttana della reception non venisse a rompere i coglioni unendosi a noi. Meno male che sono arrivati clienti ed è dovuta rientrare, così siamo potuti tornare i soliti.
Torno in camera e inizio a passare dei film nel suo hard disk, e, per sbaglio, mentre aspettavo che si copiassero, inciampai nella sua cartella delle foto. L’avessi mai fatto.
Se non ho tentato il suicidio, c’è mancato poco.
Tutte foto di lei o con lei.
Inizio ad odiarla.
Ho bisogno di un abbraccio.
Arriva la mia amica e decidiamo di andare a prendere il sole sulla spiaggetta del fiume. Dopo circa un’ora che eravamo li sdraiate a friggere, mi arriva un messaggio da lui.
“Siete giù al fiume?”
“ Si, siamo in spiaggetta “
“ Da che parte del ponte “
“ Dopo il ponte! “
La mia amica lo vede arrivare e gli va incontro per aiutarlo a trovare un posto dove poter stare con noi e tener d’occhio la bicicletta.
Era bellissimo anche con quella ridicola tutina.
Restammo li a friggere al sole per un’oretta, ogni tanto parlavamo, a volte ci guardavamo solo in giro a volte ci schizzavamo con  l’acqua.
Poi decidemmo di andare a mengiare un toast sulla strada del ritorno, la mia amica aveva la sera libera, io e lui invece dovevamo essere a lavoro un’ora dopo, quindi ci salutammo e ci avviammo.
Prima e dopo aver fatto la musica finii di mettere file nel suo hard disk e corsi a lavoro.
Li lo trovai e scendemmo a cambiarci, io ormai ero senza pudore e non mi preoccupavo neanche di chiudere la porta che divideva il mio “spogliatoio” dal suo.
A lavoro stava andando tutto bene.
Poi la depressione.
Mi sono depressa di colpo, non avevo neanche la forza di rispondere alle sue provocazioni.
Mi accompagnò fuori, diceva che una sigaretta forse mi avrebbe tirato su. Invece mi venne voglia di piangere, ma non lo feci. Non davanti a lui.
Finimmo lavoro e lui mi portò nelle celle dei cuochi a mangiare una cucchiaiata di crema al mascarpone, quella mi tirò un po su.
Poi ci cambiammo e ognuno andò per la sua strada.
Lui dalla sua ragazza.
Io in camera.
Che giornata rovinata.
Quindi buonanotte un cazzo.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: ElenaWriter