Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: darken_raichu    21/07/2014    3 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Laghia, Zona di attracco navi, 06/06/4783, circa le 13
Il pokémon col terrorpanno fissò la costa di Laghia allontanarsi sempre di più mentre la nave prendeva il largo. La prossima destinazione era Velenia, il Porto Venefico da cui bisognava partire per seguire la strada di Arceus.
“Ci vogliono otto giorni per arrivare a Velenia, salvo imprevisti” prese a rimuginare “Invece da Aeria ne servono solo tre. Dannazione, se Eelektross si muove in fretta rischio di perderlo. Spero che non mi sfugga. Queste dannatissime indagini dovevano concludersi proprio quando lui partiva per Laghia?”
Si voltò, e prese a camminare avanti e indietro sul ponte. Aveva fretta, e gli sembrava che la nave non si muovesse. “Dannazione Eelektross, perché proprio ora?”.
 
La Tifone, In Cielo, 06/06/4783, circa le 14
Raichu guardò fuori dall’oblò della sala pasti, dove si erano radunati i membri del gruppo per discutere. Non che ci fosse molto da discutere. La nave procedeva verso l’alto, e quella mattina avevano già incontrato i primi scogli volanti. Erano, a detta di Fan, a circa 2000 metri di quota, e ormai erano in prossimità dei 3000. Sarebbero arrivati ad Aeria entro la fine della giornata.
«Quante volte sei andato ad Aeria?» Domandò Raichu.
«Solo altre due volte. E mai a bordo di una nave. Sono sempre salito da solo. Si fa più fatica, è vero, però è molto più veloce.»
«Ah, se potessimo tutti volare. Tutto questo tempo al chiuso ci annoia.» Dissero all’unisono Plusle e Minun.
«La noia sarà l’ultimo dei vostri problemi. Arrivati ad Aeria, dovrete evitare gli sforzi.»
«Sì, ce l’hanno detto. Non si preoccupi, faremo attenzione.»
«D’accordo. In tal caso io vi lascio. Devo andare a controllare che sia tutto a posto davanti a noi.»
Quando Fan si fu allontanato, i nove ripresero a parlare. Surskit e Skrelp in quel momento erano nella loro stanza. A quanto pare ai pokémon d’acqua può venire il mal d’aria. «Allora, avete capito?» chiese Luxray.
«Sì. Una volta arrivati ad Aeria, atterreremo nel lago che si trova al centro dell’isola. Dopodichè ci dirigeremo a Cloud Town, la città sopra le nuvole, capitale di Aeria. Lì dovremo fare richiesta per un’udienza con il re.» rispose Raichu.
«Quanto credete che ci vorrà?» domandò Tri.
«Dovremo essere convincenti con gli addetti, dimostrando l’urgenza del messaggio che portiamo. E sperare che ci diano la precedenza. In caso contrario, potrebbero volerci diversi giorni.» Rispose Eelektross.
«Speriamo di no. Sarebbe un disastro. Rallentare così tanto a Laghia è già stato un problema.» commentò Raichu.
«Già. Speriamo di riuscire a finire in fretta.»
 
La Tifone, 06/06/4783, circa le 18
Raichu, guardandò fuori dall’oblò, vide una enorme massa nera in avvicinamento. Fissandola meglio, capì cosa aveva davanti. Per lo stupore, la bocca gli si aprì completamente. Aveva visto gli scogli volanti, ma l’isola di Aeria era tutta un’altra cosa. Era grande quanto Laghia. Guardando bene man mano che la nave si avvicinava, Raichu scorse grandi prati, foreste e alcune città. Quella più grande, che sorvolarono rapidamente, doveva essere la capitale. Raichu avrebbe voluto scendere lì, ma sapeva che era impossibile. Dovevano atterrare nel lago Wind. Per l’ora successiva, lui e il resto del Gruppo fissarono le pianure, le foreste e i piccoli paesi che passavano sotto di loro. Poi, finalmente, videro il Lago Wind, circondato da un grosso borgo. A quel punto la nave si fermò, e iniziò a calare lentamente. Un metro alla volta, la nave scese fino a toccare l’acqua, e ritornò al suo elemento. Poi fu silenzio. Fino a quel momento, anche dall’interno delle stanze, si era sentito il ronzio di decine di ali che battevano. Ora quel suono era sparito, e a Raichu ci volle un attimo per adattarsi a quel silenzio. Poi uscì all’aperto. In effetti, l’aria era diversa a quella quota. Era più fredda, anche se non lo era quanto aveva pensato. Probabilmente era dovuto al calore interno dell’isola. Eelektross lo raggiunse in quell’istante.
«Raichu, muoviamoci, dobbiamo partire subito se vogliamo arrivare a Cloud Town entro domani. Forza.» Spinto dal pokémon, Raichu entrò nella sua cabina, afferrò le sue cose, che mise nella sacca, e uscì. Quando l’intero gruppo, inclusi Surskit e Skrelp, fu pronto a partire, Eelektross scese dalla banchina. Uno dopo l’altro, i pokémon lo seguirono e si avviarono verso Cloud Town, seguendo l’indicazione di un cartello.
«È proprio vero, respirare a questa quota è più difficile. Sento come un vuoto.»
«Davvero? Io non sento nulla.» commentò Emolga, che sembrava sentirsi particolarmente a suo agio sull’isola.
«Ovviamente, tu per metà sei di tipo Volante. Scommetto che se ora mi mettessi a correre, riuscirei a fare si e no cinquanta metri prima di dovermi fermare con il fiato corto.» Rispose Luxray.
«D’accordo. Comunque non vi pare strano? Non è affatto tardi, siamo in un porto commerciale, e sicuramente avranno visto la nave arrivare, eppure non c’è nessuno.»
«Non abbiamo molta voglia di commerciare ultimamente in effetti.» Una voce colse tutti di sorpresa. Si guardarono intorno, poi alzarono il capo. Un Noctowl li fissava con i suoi grandi occhi.
«Io sono Noctowl, borgomastro della città. Sono felice di vedere dei visitatori. Mi dispiace però, se siete qui per commerciare devo disilludervi. Da quando ha avuto inizio il calo di potere, l’isola versa in pessime acque.»
«Quale calo di potere?»
«Quello del cuore interno dell’isola. L’aria è più fredda, i venti sono più forti, e i raccolti sono più scarsi. Crediamo che sia per via di una diminuzione nell’energia termica dell’isola. Speriamo che sia un calo momentaneo, come quello di cinquant’anni fa. Purtroppo però sono ormai anni che questo calo va avanti.»
«Quanti anni per la precisione?»
«Uh, vediamo, direi circa dieci anni.» A quelle parole il gruppo impallidì «Beh, comunque vi ho avvisati. Se siete mercanti, vi consiglio di recarvi a Cloud Town, dove potrete trovare dei compratori. Buona fortuna.» E detto ciò si allontanò.
«A quanto pare hanno già agito anche qui.»
«Probabilmente hai ragione. Maledizione, ma quanto possono essere forti per aver portato via tutti quei Loro?»
«Preferisco non pensarci.»
 
Laghia, zona d’attracco navi, 07/06/4783, circa le 15
Empoleon, Azumarill e Blastoise fissarono l’enorme esercito davanti a loro. La Marina di Laghia, schierata praticamente al completo, era pronta a partire a un segnale di Re Kingler, che si trovava davanti a i tre ammiragli. Si era deciso di schierare tutti i pokémon disponibili, tranne una guarnigione di 1000 pokémon, tra cui due Utilizzatori e Portatori, che sarebbe rimasto a Laghia. Non si poteva certo lasciare il paese sguarnito. Inoltre, alcuni uomini del re si sarebbero adoperati per cercare di reclutare altre forze da inviare in seguito.
Il re si voltò verso l’esercito, e diede il segnale. Come un sol pokémon, la Marina si immerse e iniziò a nuotare verso Elettria.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: darken_raichu