Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Chrystal_93    21/07/2014    5 recensioni
-Rumple ma tu...-
Lui le sorrise e disse: -Avevi ragione Belle, sta meglio qui-
Una lacrima scese sul suo volto e Belle ne rimase così sorpresa che la sua bocca si spalancò un attimo prima di sorridergli di rimando.
Belle lo abbracciò e lo tenne stretto a sé. Non erano molti i momenti in cui Rumple si apriva così.
Ma era proprio in quei momenti che lei si sentiva quasi fusa a lui, capendo che, nonostante tutti gli ostacoli che potevano presentarsi sulla loro strada, il loro amore sarebbe sopravvissuto a qualsiasi cosa, a qualsiasi distanza e a qualsiasi maledizione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Better place, dearie
 




Fuori c'era ancora luce nonostante fossero le sei e mezza passate e fossimo sempre più in autunno inoltrato. Il cielo aveva qualche nuvola ma i raggi del sole le permettevano di non accendere ancora le luci.

Era seduta in cucina, da sola, e continuava a fissare un punto sulla tavola. Aveva spostato di pochi centimetri il centrotavola pieno di frutta fresca che a Gold piaceva così tanto.

Ogni mattina, prima di uscire dalla porta, proprio mentre lei correva da una parte all'altra perchè come al solito era in ritardo e le rimanevano solo dieci minuti per aprire la biblioteca, lui prendeva un chicco d'uva e lo mangiava piano, gustandolo fino in fondo, osservando la frenesia della ragazza.

Belle sorrise e accarezzò stupidamente e sovrapensiero il grappolo d'uva che si ergeva sopra il resto della frutta.

Il suo sguardo di colpo si soffermò su una mela e i ricordi, quegli indelebili ricordi, della sua cattura da parte di Regina si fecero imponenti nella sua mente.

-Se solo non mi avesse catturata chissà come saremmo ora.-  Pensò mentre la tristezza faceva capolino.

Non era mai riuscita a scordare il tormento che aveva provato appena imprigionata. L'impotenza di non poter raggiungere il suo vero amore, Rumplestiltskin, e la consapevolezza di sapere che solo lei poteva salvarlo da se stesso.

I ventotto anni seguenti non erano stati quasi niente in confronto a quella consapevolezza. Non ricordarsi di lui però la sconvolgeva ancora. Era vero, Rumple ne aveva combinate molte, non solo a lei, ma lei non riusciva a pensare a un solo attimo senza di lui. Lo amava, nonostante tutto, e niente avrebbe cambiato ciò che il suo cuore provava.

Nemmeno quella volta che aveva giocato con le parole e aveva tentato di far uccidere Regina nonostante lei non volesse, e nemmeno quando aveva continuato a usare la magia. Lì però il problema era un altro, si era sentita inutile e priva di significato.

Fu solo dopo aver assaggiato un po' di indipendenza che l'aveva capito.

Non contava tanto avere uno spazio tutto suo, come il monolocale sopra la biblioteca, ma poter condividere quello spazio con lui, con l'amore della sua vita.

Certo, vivere in due in meno di quarantacinque metri quadrati non era stato possibile e non avrebbe giovato neanche all'immagine di Mr. Gold, così era tornata da lui, in quella immensa, anche se ogni tanto, quando lui la faceva arrabbiare o lei voleva ottenere qualcosa ritornava nel monolocale e faceva sentire la sua mancanza. Sapeva che Gold immancabilmente la stessa sera o la mattina dopo si sarebbe presentato con due hamburger in mano e lo sguardo di un cucciolo che chiedeva perdono.

Si alzò dalla sedia e girò intorno alla tavola. Le tende ora erano diverse, Belle le aveva scelte appositamente nel negozio di Lou, facendole ordinare di un bellissimo colore blu brillante.

 

 

-Dai Rumple, saranno sicuramente migliori di quelle marroni che hai messo!- gli aveva detto appendendosi al suo braccio.

-Non lo so Belle, sono solo tende!-

Belle allora aveva stretto le labbra e le aveva arricciate sorridendo con gli occhi, come faceva ogni volta con lui.

-Lo dicevi anche di altre cose che poi sono diventate molto preziose- gli aveva sussurrato baciandogli la punta del naso.

Lui si era addolcito (anche se in realtà le avrebbe fatto ristruttura anche l'intera cantina) e l'aveva presa con li braccia sinistro libero dal bastone per la vita, avvicinandola al suo corpo.

Belle era quasi arrossita sapendo che il commesso sarebbe potuto tornare da un momento all'altro. Tuttavia gli lasciò un bacio leggero sulle labbra e mettendogli le mani sul petto lo allontanò dolcemente da sé.

-E poi se non fosse per me la tua casa sarebbe piena di polvere e cianfrusaglie-

Gold però strinse la presa sulla sua vita e riavvicinando il corpo della giovane al suo le disse, prima di baciarla di nuovo: -La nostra casa, dearie-

 

 

Già la loro casa.

Belle si appoggiò alla finestra. Quel giorno aveva chiuso prima la biblioteca e, dopo essere passato un attimo al negozio di Gold, era tornata a casa con l'idea di aspettarlo e preparargli un'ottima cena al lume di candela.

Gli hamburger si stavano scaldando sulla piastra, i panini era già tagliati e pronti sul tavolo assieme a una busta di insalata che aveva appena estratto dal frigorifero.

Belle fissava fuori dalla finestra aspettando il suo ritorno. Probabilmente sarebbe arrivato entro pochi minuti ma lei comunque non riusciva quasi ad aspettarlo.

Sentì un rumore provenire dal soggiorno e di colpo si accorse di non avere con sé il cellulare.
Forse Rumple l'aveva chiamata per avvisare che sarebbe arrivato in ritardo.

Belle corse verso la borsa appoggiato su una poltrona e per poco non inciampò su un tappeto.

-Maledetto tappeto...e maledetti tacchi!- disse, togliendoseli senza tanti complimenti, e raggiungendo di corsa la borsa.

Ci frugò dentro per un po' e quando finalmente trovò il cellulare vide che non c'era nessuna chiamata persa e nessun sms ricevuto.

Sbuffò e rimise, senza troppa delicatezza, il telefono in borsa. Mentre lo fece però gli sembrò che avesse urtato qualcosa e controllò cosa potesse essere.

Si ritrovò con in mano la tazzina sbeccata e si fermò a osservarla, quasi senza respiro.

Quello era il simbolo del loro amore, dell'inizio della loro storia. Era l'oggetto più prezioso che avessero e sapeva che anche per Rumplestillskin significava tantissimo.

L'aveva portato via dal negozio proprio ieri ma si era dimenticata di averlo lasciato in borsa.

L'aveva visto sullo scaffale, in mezzo ad altri oggetti. Gold lo teneva con molta cura, lo sapeva, ma non era riuscita a trattenersi. Non poteva lasciarlo lì. Era come se una forza si fosse impossessata di lei tanto da farle allungare la mano senza che lei se ne accorgesse pienamente.

Accarezzò il bordo della tazzina e tutti i ricordi la sommersero.

Il suo sguardo preoccupato quando l'aveva fatta cadere, Rumple che la prendeva in braccio mentre lei cadeva, l'abbraccio nel bosco di Sherwood, lui che la scortava in una torre completamente adibita a biblioteca, la rosa che le aveva donato, il luccichio dei suoi occhi quando gli aveva confessato che non era per niente interessata a Gaston e il loro primo bacio sull'arcolaio.

Un sorriso si dipinse sul suo volto. La strinse al petto e decise che quella tazzina ora doveva stare in un posto speciale, non più in quel polveroso negozio in mezzo a tanti altri oggetti. Si avvicinò al camino e la mise là sopra.

-Così dovrò pulirla ogni giorno, ma poterla vedere al nostro risveglio vale ogni sforzo- mormorò tra sé.

Fece alcuni passi indietro e si mise a guardarla.

-Oh Rumple, non puoi neanche immaginare quanto io ti ami- disse portandosi una mano sul cuore.

-Io invece penso di si, dearie- Gold la cinse per la vita e affondò il volto tra i ricci di lei, posando le sue labbra sul suo collo.

Belle sobbalzò, non si era nemmeno accorta che lui fosse entrato in casa.

-Non ti ho sentito aprire la porta, come hai fatto?-

-Con la magia, ovvio, tesoro- bofonchiò senza staccarsi dal baciare il suo collo.

Belle lo scansò e si voltò con uno sguardo tra il rimprovero e il divertito.

-O forse eri troppo presa dai tuoi pensieri- Lei gli si avvicinò e intrecciò le braccia dietro la sua testa.

Stava per baciarlo quando lo sguardo di lui si fermò sulla tazzina.

-Ma Belle quella è...-

-Si, non potevo sopportare che rimanesse nel tuo negozio- Gold fece per aprire la bocca quando lei gli posò sopra una mano -So cosa stai per dire, ma anche qui sarà al sicuro. E potremmo vederla ogni giorno, al nostro risveglio e quando torniamo a casa-

-A casa?- Gold ciondolò un po' con la testa. Voleva stuzzicarla, non poteva farne a meno.

-Nella nostra casa- disse lei abbassando lo sguardo.

Lui allora lasciò cadere il bastone e la sollevò da terra, baciandola intensamente.

Belle si strinse a lui e si lasciò trasportare dal loro bacio. Lui la portò sul divano e la fece distendere con delicatezza, ma lei, ridendo, gli fece perdere l'equilibrio e finirono per terra, proprio sul tappeto in cui poco prima era inciampata. Si ritrovarono così stesi a terra l'uno sopra l'altra.

I loro visi erano vicinissimi e le loro labbra stavano per fondersi di nuovo assieme quando un allarme suonò di colpo.

-Cosa...- potè solo dire Gold.

-La cena!- Belle si sollevò di colpo allontanando Rumple che scivolò di fianco a lei, lasciandola correre in cucina. Si rimise in piedi anche lui in fretta e, preso il bastone da terra, si diresse verso la cucina.

Belle era in piedi di fronte a due pezzi neri non ben identificati.

-Oh no, gli hamburger si sono bruciati-

-Direi che carbonizzati descriverebbe meglio la loro situazione- disse lui mettendole una mano sulla schiena.

Lei si girò sorridendogli e dandogli un piccolo pugno su un braccio.

-Sei sempre il solito! E ora che facciamo?-

-Potremmo offrirci in sacrificio e gustare questi...mattoni bruciacchiati con l'insalata oppure potremmo uscire a cena.-

-Ma volevamo fare una cena al lume di candela...-

-Forse è meglio lasciare da parte il fuoco, almeno per stasera- disse sorridendole e baciandola su una guancia. - O, se preferisci, possiamo prendere due hamburger da Granny e tornare qui-

-Direi che è un'ottima idea. Aspetta, vado su un attimo a cambiarmi e usciamo.-

Belle si diresse al piano di sopra, aveva ancora più della metà dei suoi vestiti nell'armadio, assieme ai completi eleganti di Gold. Lui non le aveva mai ricordato, nemmeno quando si era trasferita sopra la biblioteca, di aver dimenticato alcuni vestiti e lei, nonostante lo sapesse bene, non aveva mai voluto portarli via.

Quando riscese trovò la cucina deserta.

Trovò il suo amato in salotto, in piedi di fronte al camino, intento ad osservare la tazzina, la loro tazzina.

Lei si avvicinò e gli posò una mano sul braccio, come faceva ogni volta.

Solo allora lui si destò e si girò a guardarla. I suoi occhi non riuscivano a nascondere una certa commozione e cominciavano a divetare lucidi.

-Rumple ma tu...-

Lui le sorrise e disse: -Avevi ragione Belle, sta meglio qui-

Una lacrima scese sul suo volto e Belle ne rimase così sorpresa che la sua bocca si spalancò un attimo prima di sorridergli di rimando.

Belle lo abbracciò e lo tenne stretto a sé. Non erano molti i momenti in cui Rumple si apriva così.

Ma era proprio in questi momenti che lei si sentiva quasi fusa a lui, capendo che, nonostante tutti gli ostacoli che potevano presentarsi sulla loro strada, il loro amore sarebbe sopravvissuto a qualsiasi cosa, a qualsiasi distanza e a qualsiasi maledizione.

Lei strinse le mani tra i capelli di lui e gli baciò teneramente il collo. Dopo un minuto che sembrò interminabile allentò la presa e lo guardò intensamente negli occhi.

-Ti amo Rumple-

-Ti amo anche io Belle, e non potrei mai vivere senza di te-

Dopo quelle parole le loro labbra si avvicinarono e i due si abbandonarono in un bacio sempre più profondo.

-Sai- disse Belle tra un bacio e l'altro -forse potremmo anche non mangiare gli hamburger per una sera.-

Rumple si staccò leggermente da lei e, sorridendo, si abbandonò di nuovo nelle labbra del suo vero amore.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Chrystal_93