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Autore: holls    21/07/2014    5 recensioni
Un sorriso sepolto è un sorriso nascosto, custodito gelosamente dietro una fortezza invalicabile. Puoi bussare, provare a scavalcare le mura, ma ne uscirai ogni volta sconfitto, perché l'esercito del dolore è sempre pronto a respingere ogni intruso.
Ma se solo riuscissi a trovare un'unica, piccola falla, quel sorriso potrebbe nuovamente vedere la luce del Sole, più splendente di prima.
[Sequel ideale di Naughty Blu]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nathalan'
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Fino alla fine dei nostri giorni
   


«Vuoi vedere una cosa?»
Tu annuisci e io ti prendo per mano, portandoti nel cortile della mia casa a Brighton. Chissà cosa hai pensato quando ti ho mostrato i biglietti per l'Inghilterra, con uno sguardo di stupore misto a un po' di delusione - probabilmente ti aspettavi qualcosa di diverso.
E mentre osservo il tuo sguardo vagare a ogni passo in cerca di una risposta, penso che le tue aspettative, in realtà, saranno soddisfatte: troverai qualcosa di molto diverso da quello che pensi.
Ti trascino in giardino, sotto la grande quercia, e mi fermo all'ombra dei suoi rami, di fronte a un cumulo di terra che attira subito la tua attenzione.
Mi chino e ti invito a fare lo stesso, indicando la terra divelta.
«Sai cosa c'è lì sotto?»
Tu scuoti il capo.
«Cosa?»
Mi lascio cadere sul terreno, sedendomi.
«Quando avevo nove anni, ho nascosto in questo punto tutte le cose che mi rendevano felice. Ti va di scavare?»
Ridacchi, spaesato, forse perché pensi che ti stia prendendo in giro. Poi, però, annuisci.
«Vediamo cosa ti rendeva felice a nove anni.»
Infili le mani nel cumulo di terra e cominci a scavare, mentre io mi mordo le labbra, pregustando già la mia sorpresa. Non hai paura di sporcarti le dita, della terra che si infila sotto le unghie o dell'erba che ti macchia i pantaloni.
Sposti la terra in piccole quantità, il tuo sorriso che si apre sempre più, forse perché ti fa tornare alla mente ricordi felici della tua infanzia.
Continui per un paio di minuti, che vivo con trepidazione; poi ti volti.
«Sei proprio sicuro che sia qua sotto?»
Rido di gusto, all'idea di ciò che verrà dopo. Non l'hai ancora scoperto.
«Scava, scava. Sono sicuro di aver messo tutto qui.»
Tu fai spallucce e prosegui, infili nuovamente le mani in quel piccolo antro, quando, all'improvviso, ti fermi. Mi guardi eccitato, come un bambino in una caccia al tesoro e mi fai cenno di avvicinarmi.
«Mi sa che ho trovato qualcosa!»
Impaziente, continui a liberare l'oggetto dalla terra e provi a delinearne i contorni. L'eccitazione si trasforma in stupore, quando, dalla terra, estrai una piccola scatolina blu di velluto. La scruti da ogni angolazione, la allontani, la avvicini, la scuoti; però non la apri, forse perché quel pensiero comincia a passarti per la testa.
«Sai, Nathan, ci sono alcune cose che ti fanno felice a nove anni.» dico, prendendoti dalle mani la scatolina, senza staccare i miei occhi dai tuoi. «Altre, invece, ti fanno felice per sempre. Per questo ti chiedo...»
Mi guardi negli occhi e ancora non riesci a capire, o forse non vuoi. Ma in quegli occhi leggo la tua speranza, la tua emozione, vedo il tuo fiato sospeso, le tue labbra appena schiuse che non sanno cosa dire, se dire.
Ti siedi pure tu, ancora a bocca aperta, mentre do un'ultima pulizia alla scatolina; poi la giro verso di te e la apro, rivelandone il contenuto.
Sgrani gli occhi.
Ancora non parli.
Sento l'emozione farsi strada dentro di me, il cuore martellarmi.
Emetto un sospiro profondo.
Sono pronto.
«Mi vuoi sposare, Nathan?»
Il tuo respiro si blocca. Io deglutisco. Non temo un rifiuto – ne sono sicuro? Le mie certezze vacillano -, sono quasi certo che dirai di sì – o forse risponderai di non sentirti pronto per un passo del genere?
Mi sembrano infiniti gli attimi che trascorrono dalla mia domanda alla tua prima reazione. Respiri a malapena, esiti, mi guardi senza mutare espressione.
Rompo il ghiaccio.
«Teoricamente dovresti dire ‘sì’.»
È un attimo e il tuo sorriso esplode, i tuoi occhi diventano lucidi e cominci a ridere, una risata spezzata dall’emozione e dai sussulti, fino a che le lacrime non ti solcano il viso e le tue braccia mi circondano il petto, con una presa stritolante che mi butta a terra, facendoci finire entrambi distesi.
«Sì, sì!» urli tra le lacrime, mentre lascio che la felicità mi avvolga completamente, che tu mi avvolga completamente.
Sono felice, sì, come non lo ero da tempo. Incontrarti è stato il mio miracolo, conquistarti la mia sfida, tenerti stretto la mia impresa.  E ormai basta la tua sola presenza a completarmi, a farmi sentire vivo, a rendere questa vita degna di essere vissuta.
Ti amo, semplicemente, e voglio farlo ogni giorno della mia vita, fino a quando ogni bellezza sarà sfiorita, fino alla fine dei nostri giorni; perché non c’è niente che valga più del tuo sorriso radioso, che, come il Sole, è tornato a illuminare la mia vita.

 

Fine
 
Angolino Autrice

Salve a tutti! E così, anche questa raccolta è giunta al termine. Adesso sento di aver raggiunto una vera catarsi, perché ho regalato a questa coppia il futuro che avevo sempre sognato per loro. In realtà avrebbe dovuto esserci un altro capitolo (e forse riuscirete anche a intuirne il contenuto), ma ho preferito concludere qui la raccolta.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita fino a questo punto, lettori silenziosi e non, e a questi ultimi va un mio particolare ringraziamento, per avermi sempre sostenuta e incoraggiata con le loro parole. Grazie!
Spero che siate felici quanto me per il finale che ho scelto e spero anche di tornare presto con qualcosa di nuovo.
Che altro dire, allora?
Alla prossima e un grosso Grazie a tutti quanti!

holls
 
   
 
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