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Autore: rosaku    21/07/2014    1 recensioni
Nessuno ricordava più niente del proprio passato e andare avanti era sempre più difficile. Il mondo di Maxwell era un luogo in cui venivano portate le persone per pagare i propri peccati. Perchè si trovavano lì?
Ormai quell'incubo è finito. Una suora racconta a degli orfani questa storia. Eppure...
Cos'è successo durante quel viaggio? Son tornati tutti?
Fan fiction su Don't Starve, la sfortunata avventura di Wilson e il suo passato
Genere: Avventura, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Suor Barbara si sedette con calma su quella piccola poltrona in cui ogni sabato raccontava ai bambini una storia prima di andare a dormire, ma quella volta era diverso. La storia che stava per raccontare era successa veramente e ad ascoltare questa volta c'erano anche alcuni giornalisti: nonostante le varie obbiezioni da parte della Madre superiora, alla fine erano entrati lo stesso. Notò con piacere che tra i tanti giornalisti ci fossero anche quei due che, nascosti nell'ombra di una colonna, erano pronti ad ascoltare quella storia per la millesima volta. -La storia che sto per raccontarvi ebbe inizio dodici anni fa in una piccola città il cui nome, assai bizzarro, era Leyndar. Era un piccolo paesino in cui ognuno conosceva il proprio vicino, fatta eccezione dallo giovane scienziato di cui si sapeva solo il nome ma non il fato. Abitava in una casa in fondo alla città nascosta da alcuni alberi cresciuti qua e là, era piccola con due piani e un pò distrutta dal tempo e dalle "esplosioni" causate dagli esperimenti giovane.- dopo le varie lamentele da alcuni giornalisti, smise di cercare di rimare quella storia "Dio, dammi la pazienza di poter continuare questa storia almeno per i bambini" pregò stringendo il rosario, era solo all'inizio ed era già nervosa dal comportamento di quei sciacalli. -Il suo nome era Wilson, alquanto bizzarro, direi come la città! Lui stesso era strano: aveva i capelli neri e gonfi che avevano la forma come quella di un tridente, portava sempre un gilet rosso con delle righe nere sopra una camicia bianca, le maniche alzate fino al gomito con sotto dei lunghi guanti neri che partivano da metà braccio. Nonostante avesse studiato per anni per potersi definire uno scienziato, tutti i suoi esperimenti finivano per ritorcersi contro. Una volta provò a creare una cura per la varicella ma l'unica cosa che ottenne fu un colorito rosso che se ne andò solo dopo un mese.- risate da parte dei bambini, scontento da parte dei giornalisti  -Viveva la sua vita tranquilla con il suo unico esperimento "riuscito" o almeno di cui andava fiero: Spocky. Una bestiolina viola con le dimensioni di un cane, però con l'aspetto di una lucertola col pelo. Per fare un esperimento aveva usato un gatto randagio come cavia, doveva creare un rimedio contro le pulci ma, chissà come e perché, il risultato fu quell'esserino viola che, nonostante l'aspetto grottesco, decise di tenere con sè visto anche il carattere affettuoso. Ma la vita dello scienziato fu del tutto stravolta quando, dopo l'ennesimo fallimento, si accasciò sulla poltrona accendendo la piccola radiolina che trovò quando comprò la casa. Dopo tutti quegli anni in cui era stata abbandonata, la radiolina funzionava ancora. Wilson si stava godendo un po di musica Jazz quando una voce profonda fuoriuscì dal piccolo aggeggio -Sai amico, sembra che stai avendo qualche problema.- lo scienziato sobbalzò dalla poltrona, possibile che si stesse riferendo proprio a lui? -Io potrei aiutarti. Ho una conoscenza segreta posso condividere con te!- la voce usciva tentatrice dalla radiolina "una conoscenza segreta, eh? In fondo cosa c'è di male?" pensò innocentemente lo scienziato afferrando l'aggeggio da cui veniva quell'allettante proposta -Se pensi di essere pronto per questo...- continuò la misteriosa voce, Wilson annui senza staccare nemmeno per un momento gli occhi dal dispositivo -Ok allora!- dalla radio iniziarono ad uscire serie di numeri, segni e scritte, miriade di informazioni vorticarono davanti agli occhi di Wilson per poi andarsi ad insinuare nella sua mente. Il vortice finì e il ragazzo seppe cosa fare. Iniziò a lavorare giorno e notte su quella macchina, avvitare, svitare, saldare, dividere,... -...collegarlo alla corrente e...- prese un coltello e fece un taglio poco profondo sul palmo della mano destra versando il sangue in un piccolo contenitore con dentro altre sostanze in modo da creare una specie di carburante. Terminato il lavoro rimase li ad osservare la sua opera -Eccellente!- esclamo la voce misteriosa -Ora aziona l'interruttore...- Wilson posò la mano sulla piccola leva, titubante della decisione la ritrasse cercando di pensare quali sarebbero state le conseguenze non sapendo neanche che cosa aveva creato -Fallo!- gli ordino arrabbiata la radiolina intimidandolo con quella voce roca e profonda. Lo scienziato azionò la macchina che prese a sbuffare come un treno a vapore, la parte superiore del marchingegno si alzò, due lampadine si accesero come due occhi mentre il resto della macchina lavorava rivelando il busto della macchina che sembravano come dei denti. Wilson arretrò e vide in quella macchina come un volto che ghignava, non fece in tempo ad uscire dalla stanza che due mani nere come la pece uscirono dal pavimento vorticando intorno a lui, questo inizio a divincolarsi cercando di scappare a quelle morse di ferro ma alla fine queste lo presero e lo portarono giù, facendolo sparire in un vortice nero portandolo in un mondo del tutto diverso da quello che conosceva.



Angolo dell'autrice
Ciaoo ragazziiii. Questa è la prima fanfict che scrivo, spero che vi piaccia ^^ Non sono molte le persone che conoscono Don't starve ma spero che ci sia qualcuno che gradisca questa fanfict. Ho notato anche che non ci sono molte fanfiction su di esso ma spero che, in qualche modo, riesca ad incuriosire qualcuno. Se per caso c'è qualcosa di sbagliato o non sò che, vi prego avvertitemi. Sbagliando si impara ^^. Per il primo capitolo mi sono ispirata al video iniziale, spero di averlo rappresentato bene.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
                                                    Byeeeeee

P.S. come cavolo si possono descrivere i capelli di Wilson?
   
   
 
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