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Autore: Rumple_bumple    22/07/2014    4 recensioni
Vidi i fari della Cadillac entrare nel vialetto. Il mio cuore non si sarebbe mai abituato a battere normalmente ogni volta che o vedevo tornare a casa, da me.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Heartbeat.




 
Il vento leggero  di quella sera mi accarezzava il viso dolcemente, chiusi gli occhi e mi feci coccolare per qual he istante. Rumple doveva ancora tornare e io ne approfittavo per godermi  la pace della casa così silenziosa. Inspirai profondamente la leggera brezza che preannunciava un ormai imminente temporale. Poco prima della pioggia l’aria ha un profumo diverso, più intenso. Osservo il cielo, che sembra nervoso e assume più sfumature di grigio e di nero che si fondono con il blu della notte. I temporali mi hanno sempre affascinata. Mi ritrovo a sorridere, ho sempre trovato divertente accomunare i temporali al mio Rumple, soprattutto le tempeste estive. All’apparenza così minacciose, sembrano  annunciare un tornado o una catastrofe imminente e invece, il più delle volte poi, qualche folata di vento, qualche borbottio e lampo di luce e tutto sparisce,  così com’è venuto. Oppure quando piove abbastanza violentemente ma con il sole ben alto e caldo nel cielo. In entrambi i casi, quando il vento spazza nuovamente via tutto, il vero spettacolo è l’arcobaleno. Anche il mio Rumple era in grado di scatenare le peggiori bufere, soprattutto dentro di sé, che poi faceva magicamente scomparire in un bellissimo arcobaleno.
Decisi di rientrare in casa per prendermi un po’ di quel gelato che aveva comprato Rumple la sera prima e di rimettermi fuori a sedere. Da quando avevo scoperto il gelato, non potevo più vivere senza. Un altro punto in favore a Storybrooke rispetto alla foresta incantata. Continuai a gustarmi il gelato troppo in fretta e mi accorsi che il temporale era ormai sempre più vicino e non avevo ancora nessuna notizia di Rumple.
Fortunatamente , proprio all’ultima cucchiaiata, vidi i fari della Cadillac entrare nel vialetto. Il mio cuore non si sarebbe mai abituato a battere normalmente ogni volta che o vedevo tornare a casa, da me. Aprì la portiera e scese, prese la giacca e la appoggiò sul braccio, chiuse la macchina, vide che lo stavo aspettando in veranda e mi sorrise mentre percorreva il vialetto. Salì gli scalini e mi appoggiò un tenero bacio sulla fronte accarezzandomi dolcemente il viso.
Buonasera Belle. Mi sorrise nuovamente.
“Buonasera Rumple, sbaglio o sei tornato tardi stasera?” dissi mentre lo presi per mano e lo accompagnai sulla panchina.
“Si.. ho avuto giusto un paio di impicci, ma ho sistemato tutto il più in fretta possibile per tornare a casa da te. Mi guardava con quel luccichio strano negli occhi e mi spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio per poi passarmi il braccio dietro le spalle. Colsi l’occasione per affondare il viso nel suo petto mentre mi stringeva stretta, per poi appoggiarmi alla sua spalla.
“Avrai avuto una giornata pesante immagino…”
“Giusto un po’. Ma mi devi spiegare che tipo di magia utilizzi su di me, cara. Ogni volta che ti vedo, anche dopo una giornatina così, dimentico qualsiasi problema e la stanchezza non mi sfiora minimamente.”
Sorrise e cercò il mio sguardo per vedere la mia reazione. Gli sorrisi.
“Credo che la magia che uso si chiami pazienza… altre volte bontà… altre volte ancora sopportazione, per non parlare  di quando uso la formula del perdono. Conosci questo tipo di magia, Signore Oscuro?” gli occhi fissi su di lui cercando di non ridere.
Aveva spalancato  la bocca e sgranato gli occhi, era così buffo! Rimase così per qualche secondo fino a che cominciò a sprofondare le dita  nei punti in cui sono più sensibile al solletico e ormai li conosceva alla perfezione.
“Ah si? E’ così che funziona dunque?” esclamò offeso.
Mi dimenai  così tanto che  finii a terra. Rumple , ancora seduto mi guardava soddisfatto. Mi porse una mano per aiutare a rialzarmi ma declinai gentilmente l’aiuto. “Bastardo!”
Belle, tesoro, credo che tu abbia dimenticato la tua inconfondibile finezza al corso di magia di bontà, non credi?”
“Veramente, Signor Gold..”
“Ah, ora passiamo alla formalità?”

Un tuono parecchio forte e improvviso mi fece sobbalzare e in una frazione di secondo mi trovai quasi in braccio a Rumple.
“Nella tua famosa scuola di magia, non avevano fondi per il corso di coraggio, non è così?”
“Ma quanto str…”
non feci in tempo a finire la frase  un Rumple divertito mi prese dolcemente per la nuca e mi premette un tenero bacio sulle labbra. Incuriosito approfondì il secondo bacio, mi guardò intensamente passandosi la lingua sulle labbra. “Mmm….cioccolato?”
Sorrisi ed annuii.Gelato al cioccolato!”
Improvvisamente cominciò a piovere. Rimanemmo in silenzio ad osservare la pioggia cadere. Non ci fu più bisogno di parole, mi strinsi a lui e sentii che ricambiò la stretta. Gli presi la mano e intrecciai le dita alle sue, giocherellai con la fede che con luccicava orgogliosa sul suo anulare. Chiusi gli occhi e pensai che non c’erano momenti più belli  di quelli che passavamo  stretti l’uno a
ll’altra  a colmare i vuoti di parole con  la pienezza dei nostri abbracci. Capii che in notti come quelle tutto quello che contava, mi stava stringendo così forte che potevo sentire i battiti del suo cuore sulla mia pelle.
   
 
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