Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: V@le    04/09/2008    8 recensioni
Nell'oscurità di una tarda sera, la malinconia Tenten estranea dall'allegria di una festa. Una passeggiata l'aiuterà a riflettere e a capire che il nero non è poi un così brutto colore...
[3^ Classificata al concorso 'Scegli un colore' indetto da Lady Vampire]
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I COLORI MATURANO LA NOTTE


Konoha era in festa quella sera, due mesi dopo la fine di una terribile guerra.
La Guerra Nera, l'avevano chiamata, perché troppe erano state le vittime.
Ma, benché il cielo stranamente nero potesse richiamare quel tragico evento, nessuno ci pensava: i festeggiamenti delle nozze di Kiba Inuzuka e Hinata Hyuuga era l'unica cosa a cui badavano. O quasi.
Seduta in un angolo con la testa sostenuta da una mano, Tenten osservava distrattamente la gente ridere e scherzare, con la mente da tutt'altra parte.
"Ehi, che ti prende?"
La ragazza si riscosse, accorgendosi che Rock Lee le stava sventolando una mano davanti alla faccia.
"Scusa, ero sovrappensiero..."
"Ho visto. Ma perché te ne stai qua tutta sola? Vieni a divertirti anche tu..."
Fece per prendere un bicchiere su un tavolo lì vicino, ma Tenten lo precedette.
"No, Lee, no: è saké, non puoi berlo!" spiegò allontanando la bevanda dall'amico.
"Ah, sì, giusto... allora mi accompagni a prendere da bere?" chiese indicando alla loro destra, dove alcuni ninja della loro età stavano chiacchierando.
"Beh... veramente preferirei restare qui, ti dispiace andare da solo?"
"Oh..." Rock Lee, con espressione delusa, si grattò la nuca "certo che non si capisce proprio cosa avete in testa stasera tu e Neji... tutt'altro che festaioli..."
La ragazza trasalì un attimo al nome dello Hyuuga, ma grazie al minimo di autocontrollo che manteneva sempre l'amico non lo notò e andò a prendere da bere.
Tenten sospirò: in effetti quella sera non era proprio il ritratto della felicità.
Presto o tardi Hinata se ne sarebbe accorta e avrebbe lasciato il suo sposo per andarle a chiedere cosa non andava.
Non poteva rovinarle il matrimonio, così si alzò e si allontanò dalla folla di invitati.
Pensava ancora e solo a lui, e sentì il suo umore annerirsi ulteriolmente, diventando dello stesso colore dei nastrini che le cingevano i codini quella sera.

Konoha era in festa quella sera e, benché un matrimonio rallegrasse le anime del villaggio, Neji non si divertiva affatto.
Un tarlo fastidioso gli scavava la mente, provocandogli una tutt'altro che piacevole sensazione allo stomaco.
Sembrava qualcosa di simile al rimpianto, ma non poteva dirlo con certezza, non avendolo mai provato prima.
Rimuginava su tutto questo ammaliato da nero del cielo, quando gli cadde l'occhio su un'ombra che si allontanava dalla folla. Era Tenten.
Perché se ne stava andando? Forse anche lei aveva qualche pensiero per la testa...
Forse lei...
La formazione di una certa ipotesi fu interrotta da Lee che per la seconda volta gli chiedeva di accompagnarlo a prendere da bere.
"Ti ho già detto di no e non ho cambiato idea" disse fermamente.
"Uffa... ma tu e Tenten vi siete messi d'accordo?"
Rimase leggeremente stupito da quella frase.
Mentre il compagno si metteva a chiacchierare con chissà chi, lui pensò di andare a fare una passeggiata per riflettere per bene.

Tenten cominciava a pensare che il nero fosse un colore decisamente troppo cupo, quasi di lutto, specie per un matrimonio, così slacciò i nastrini, lasciando che due grandi ciocche a boccolo scendessero sulle spalle.
Si rese conto solo dopo che nessuno la poteva criticare per una stupidaggine del genere, essendo ormai sola.
Alzò lo sguardo: le piaceva camminare fra alberi così alti e appoggiare ai loro fusti rugosi i palmi della mani, mentre una leggera brezza le accarezzava la pelle.
Provava un senso di pace immane.
Purtroppo questo era disturbato dal pensare ad una certa persona.
Probabilmente in quel momento se ne stava da una parte a guardare gli altri apatico, anche se magari con uno sguardo leggeremente critico.
Un po' come lei qualche minuto prima.
Peccato si trattasse di una vicinanza tutt'altro che materiale...

Il cuore è chimico
Che notte magica
Tu lo sapevi
mi hai già incontrata

Pensò ad uno scherzo del destino quando, voltandosi alla sua sinistra, Neji vide Tenten avanzare lentamente accarezzando le cortecce degli alberi.
Sembrava che fosse nel suo ambiente naturale e, allo stesso tempo, che risaltasse in mezzo a quella natura.
Aveva sciolto i codini: non le aveva mai visto quei due grandi boccoli molleggiare dolcemente sulle spalle.
Aveva un che di etereo.

Non è possibile
ma quanto bella sei
Muoio di luce
in fondo agli occhi

Perdutamente mia
così impaziente e viva
Un raggio della luna
caduto su di me

Perdutamente tua
chissà da quanti inverni
Che Dio mi fulmini
La morte in cuore avrò

Niente. Non riusciva proprio a toglierselo dalla testa: marchiato a fuoco nel suo cuore.
Se solo avesse potuto capire in qualche modo se lui la ricambiava o meno...
Se solo non fosse stato tutto così maledettamente oscuro e incerto!

Non seppe perché, ma cominciò a seguirla da lontano.
Errava, ecco cosa faceva: vagava senza meta, assorta nei suoi pensieri.
Chissà che stava pensando... Chissà cosa le aveva rubato, seppur per poco, quel sorriso che sembrava esserle stampato sul viso.
Ora che lo notava, era la prima volta che non la vedeva veramente serena.

Ed era cieco il mio destino
così cieco a quel sorriso
Chi lo ha scansato
Chi tagliò la strada

Onestamente, credeva che ormai tutti sapessero quali erano i suoi sentimenti per Neji...
Hinata lo sapeva e aveva cercato molte volte di consolarla dicendole che se era destino sarebbe successo.
Ma forse non era destino.
Forse il suo compagno non doveva accorgersi di quello che lei provava.
Però, che ingiustizia...

C'erano segni
C'erano segnali
Numeri indecifrabili
forse nascosti sotto ai mari

La vide mordersi piano un dito, come a sfogare un malcontento.
Doveva essere seriamente preoccupata per qualcosa...
Mosso da chissà quale impulso, si decise a raggiungerla.

Perdutamente mia
così impaziente e viva
Un raggio della luna
caduto su di me

Perdutamente tua
chissà da quanti inverni
Che Dio mi fulmini
La morte in cuore avrò

Forse avrebbe dovuto parlargli; dirgli in faccia come stavano le cose.
Scosse forte il capo.
Non era una buona idea, l'avrebbe presa per pazza.
O, ancor peggio, per disperata.

Era ormai a pochi passi di distanza e, più si avvicinava, più si stupiva del suo aspetto.
Gli dava l'impressione di uno spirito dei boschi, di una qualche ninfa in lutto.
In quel momento era molto più ammaliato da quell'immagine che dal cielo nero.

Bella, bella, bella
cerco scampo anch'io

Tenten si voltò di scatto, con lo sguardo basso, senza cambiar oggetto di pensiero.

Bello bello bello
Nell'abbraccio mio

Si scontrarono, finendo l'una tra le braccia dell'altro.
Quando la ragazza si rese conto di chi era il petto contro cui era finita, indietreggiò bruscamente con il viso rosso, andando a sbattere contro il fusto di un albero.
"Di che hai paura? Guarda che sono io" fece Neji, anche se dubitava che si fosse allontanata per paura.
"Sì, certo... è che, così all'improvviso, mi hai spaventata" si giustificò lei, non riuscendo ad essere comunque molto convincente, anche perché le gote non accennavano a perdere quel rossore che risaltava troppo anche nel buio.
Seguì un momento di silenzio, in cui i loro occhi s'incontarono.
E sembrò che si capissero come mai avevano fatto.

Perdutamente noi
chissà da quanti inverni
Che Dio ci fulmini
La morte in cuore avrò

Fu Neji a rompere il ghiaccio.
"Perché sei qua tutta sola? La festa non ti divertiva?"
"Potrei fare la stessa domanda a te" finalmente la ragazza riusciva a riacquistare un po' di autocontrollo "comunque, diciamo che oggi non mi sento in vena di feste."
"Allora siamo in due."
Tenten lo fissò, per poi fare qualche passo, così da ritrovarselo alle spalle e parlargli con meno imbarazzo.
"Tu non sei un tipo festaiolo, è normale. E' di me che ci si dovrebbe preoccupare" nel mentre si rigirava una ciocca di capelli tra le dita.
Per una delle poche volte in vita sua, lui non sapeva che dire, benché sentisse di doverlo fare. Così si lasciò uscire di bocca la prima cosa che gli venne in mente.
"Hai sciolto i codini" fece una pausa, durante il quale Tenten s'irrigidì impercettibilmente "non te li avevo mai visti sciolti."
"Beh, per gli allenamenti mi è scomodo portarli così... e poi non è che cambi gran ché."

Perdutamente mia
ora più che mai viva
Un raggio della luna
caduto su di me

Quanto si sbagliava... o forse no: non erano stati i capelli a farlo avvicinare.
C'era qualcosa in lei quella sera.
No, c'era qualcosa in lei, e basta.
E ora che l'aveva capito lui, sembrava non capirlo lei.

Tenten sentiva che sarebbe impazzita se fosse rimasta ancora lì da sola con Neji.
Con tutto quello che covava dentro avrebbe potuto cedere e combinare qualche pasticcio.
Doveva assolutamente defilarsi: non voleva perdere la dignità davanti a lui...
Almeno quella se la voleva tenere.

Perdutamente tua
d'amore e d'incoscienza

Poi, ad un tratto, sentì una goccia d'acqua caderle sul naso. Fece appena in tempo ad alzare lo sguardo, che la pioggia scrosciò giù, inondandoli entrambi.
Indietreggiò, guardandosi il vestito ormai completamente bagnato.

Prendimi sotto la pioggia

Stringimi sotto la pioggia

Neji se la ritrovò di nuovo tra le braccia.
Questa volta, però, la prese per la vita, senza stringere.
Pur non forzandola, la costringeva a non scappare.

Gli sguardi s'incontrarono nuovamente, provocando un tremito ai cuori.
Non si accorsero di non sentire più la pioggia: ormai erano troppo presi l'una dall'altro.
I respiri di entrambi si appesantirono e, non più consapevoli delle proprie azioni, cominciarono ad avvicinarsi.
Le loro labbra si erano appena sfiorate, quando un richiamo lontano fece scattare e voltare Tenten.
Era Rock Lee: tutti si erano ritirati al chiuso per il mal tempo e, mancando loro all'appello, era andato a cercarli.
La ragazza sospirò delusa, senza tentare minimamente di nasconderlo, per poi rispondere:
"Sì, Lee, siamo qui, adesso veniamo."
"Va bene. Presto, o vi prenderete un malanno!"
Quando finalmente tornò il silenzio, Tenten si sentì ancora più imbarazzata e disse a mezza voce:
"E' meglio andare, prima che ritornino a cercarci..."
Neji non fece altro che annuire tacitamente, rimanendo comunque fermo.
La pioggia continuava a cadere, ma tutti e due non accennavano ad abbandonare quell'ambiente oscuro e pieno di significati reconditi, nel quale però si trovavano quasi come a casa.
Poi, d'improvviso, un impeto.
Tenten non seppe cosa fu a spingerla a fare una cosa del genere, ma lo fece.
Si voltò completamente verso di lui, si avvicinò tutto d'un tratto e, afferratogli gentilemente il viso con entrambe le mani, abbracciò le sue labbra con le proprie, come a riprendersi quello che era stato interrotto.

La vita ti darò

Non lo sentì opporre resistenza, anzi le sue braccia la strinsero e la avvicinarono.
Nessuno dei due seppe quanto stava durando e non lo seppero neanche quando lei si staccò di colpo, rossa come mai in viso, e  dopo aver mormorato qualcosa di simile a "Scusami..." scappò via.

Quando Tenten raggiunse tutti gli altri, era bagnata fradicia, con un bel mal di gola in agguato e i codini  raccolti alla meno peggio, poiché si era persa uno dei due nastrini neri nella fuga.
Hinata la raggiunse subito con una coperta tra le mani e la fronte aggrottata dalla preoccupazione.
"Ma dico io, stare fuori a passeggiare con questa pioggia" fece coprendola da dietro "ti porto subito qualcosa di caldo."
Senza dare all'altra la possibilità di replicare, sparì subito fra la folla.
A Tenten non restò che sospirare ancora e pensare un po' al nastrino perso, un po' a quello che era successo.
Aveva baciato Neji...
Lei aveva preso l'iniziativa e l'aveva baciato!
Si batté una mano sulla fronte, come a punirsi di aver fatto una stupidaggine del genere.
Alla fine la dignità davanti a lui l'aveva persa comunque... lo sapeva che non doveva restare da sola con quel ragazzo così a lungo!
Fece appena in tempo ad alzare lo sguardo che vide l'oggetto dei suoi pensieri, bagnato anche lui, senza però curarsene.

Appena entrato, l'aveva individuata.
Infreddolita e spaesata, sembrava un pulcino bagnato.
Sorrise tra sé e sé: era talmente disorientata da fargli tenerezza.
Scosse appena la testa, quasi incredulo di quello che stava pensando.
Chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe ritrovato a guardare la sua compagna con tutt'altro sguardo?
E chi l'avrebbe mai detto che non gli sarebbe dispiaciuto affatto?


Quando la guardò dritta negli occhi, si sentì avvampare.
Ma poi stranamente si calmò subito, come se l'avesse ipnotizzata.
Rimase in quello stato di trance anche quando lui sollevò appena la mano, attorno a cui era svogliatamente avvolto un nastrino nero.
"Ten, tieni" la riscosse Hinata con una tazza fumante in mano "ti sentirai meglio."
Ci mise un po' per afferrare quelle parole, ma poi fece un gran sorriso.
"Grazie, mi ci voleva proprio."
L'amica, stupita da un tale cambiamento d'umore, la baciò su una tempia comunque confortata e ritornò da Kiba.
Tenten bevve un sorso per riscaldarsi, poi cercò ancora Neji con lo sguardo e fu enormemente sollevata quando lo vide sorridere, seppur discretamente.
Sembrò allora che tutto l'ambiente circostante mutasse in quella ormai familiare oscurità presente prima tra gli alberi, sotto la pioggia, riservando un po' di luce solo a loro due perché potessero vedersi e continuare a guardarsi.
Da allora Tenten non pensò più che il nero fosse un colore di lutto.

Fine
N.d.A. Ed ecco qua la mia seconda songfic NejiTen. Era da molto che volevo scrivere una storia con la magnifica canzone 'Colpo di fulmine' (scritta da Gianna Nannini, cantata da Lola Ponce e Giò di Tonno) e grazie al concorso indetto da lady vampire ce l'ho fatta.
Quindi grazie mille, giudice, e tanti complimenti agli altri!
Spero che vi sia piaciuta!
Baci, V@le

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: V@le