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Autore: Chilemex    22/07/2014    2 recensioni
Dopo averne combinata un'altra delle sue, Mushu viene severamente sgridato dallo spirito dell'antenato principale della famiglia Fa. Così, decide di allontanarsi definitivamente dal villaggio ed abbandonare tutte le persone che gli vogliono bene. Tuttavia, un ostacolo si presenterà sulla sua strada più presto di quanto potesse aspettarsi... Un ostacolo che lo aiuterà a ritrovare la strada giusta.
[Un piccolo tributo a Mushu, uno dei personaggi migliori mai creati da Disney, ambientato pochi mesi dopo gli eventi del primo film.]
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mushu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Cosa?! Spero davvero che tu stia scherzando, vecchio! Non sono stato io!»
«Ti ho visto personalmente, non fare il finto tonto! Hai causato tu tutto il disastro di oggi!»
Era ormai notte fonda nel paese in cui viveva Mulan con la sua famiglia, eppure c’era ancora una conversazione piuttosto animata in corso, nel tempietto all’esterno.
I protagonisti della discussione erano lo spirito dell’antenato principale della famiglia Fa e Mushu, il piccolo draghetto rosso che a malapena pochi mesi prima aveva aiutato Mulan a salvare l’intera Cina dalla minaccia unna.
«Andiamo, e cosa vuoi che sia!» stava dicendo Mushu, portando le braccia in alto con un gesto esasperato «Non è successo nulla di grave! Soltanto una mandria di cavalli imbizzarriti che hanno, come dire… Dato un po’ di vitalità a questo villaggio!»
«Scatenando il panico, rischiando di ferire parecchie persone nonché gli animali stessi, distruggendo quel poco raccolto che la gente era riuscita a produrre quest’anno…» continuò l’antenato, interrompendo Mushu con uno sguardo sempre più severo impresso sul volto.
«Ma non l’ho fatto apposta!» esclamò il drago, stavolta con un tono seriamente disperato e in cerca di comprensione.
«Non metto in dubbio questa tua affermazione, ti conosco abbastanza…» rispose l’antenato, senza cambiare atteggiamento «Ma il danno è stato fatto. Ne hai combinata una delle tue, Mushu… Di nuovo. Sei sempre più deludente»
La coda e le orecchie di Mushu, che fino a poco prima erano erette e sollevate, si abbassarono lentamente, insieme alla curva della sua bocca che si piegò verso il basso; la tristezza si era impossessata del  suo volto.
«D-Deludente…? Sempre di più?» mormorò, con una voce triste e seria che nessuno aveva mai sentito prima.
«Mi spiace, Mushu, ma ad ogni giorno che passa mi rendo conto di aver commesso un errore a nominarti nuovamente Guardiano. Hai salvato ed aiutato Mulan durante la sua impresa, è vero, ma dimostri un’immaturità ed una scarsa preparazione che non ti si possono perdonare… Non sono sicuro di volerti concedere un’altra opportunità»
Mushu si fece ancora più triste, quindi voltò le spalle all’antenato ed iniziò a camminare con estrema lentezza verso l’uscita del tempio.
«Va bene… Hai ragione. Non merito una seconda opportunità. Anzi, grazie per avermene concessa una prima. Arrivederci…» disse, uscendo.
«Mushu…» sussurrò l’antenato, senza però aggiungere nient’altro. Dopo che il draghetto fu uscito dalla sua visuale, lo spirito scomparve e tornò nella sua dimora.
Intanto, l’ex guardiano si stava allontanando dal tempietto e, con esso, dall’intero villaggio. Diretto verso una zona indistinta del bosco limitrofo, sotto ad un’improvvisa pioggia piuttosto fastidiosa, egli non riusciva a sorridere di nuovo, a ritrovare il suo solito ottimismo, o semplicemente a camminare ad una velocità normale.
Prima che potesse allontanarsi troppo, qualcosa di molto piccolo si avvicinò a lui saltellando, e gli si fermò di fronte.
«Oh, Cri Cri… Sei venuto a salutarmi. Almeno tu…» mormorò Mushu, fermandosi di fronte al suo amichetto. Lui squittì qualcosa, e prima di rispondere, il drago cercò di accennare un sorrisetto.
«Non preoccuparti per me, starò bene. Quando rivedi Mulan, dille che… Beh, che la saluto. E che è stato divertente affrontare quell’avventura con lei e con te» disse, senza cambiare espressione o tono di voce. L’insetto rispose ancora qualcosa, e Mushu concluse la conversazione.
«Vedrai che andrà tutto bene. Tu rimani qui, e proteggi Mulan e la sua famiglia. La tua, heh… Fortuna li aiuterà moltissimo. Arrivederci, Cri Cri»
Il draghetto si allontanò dal grillo, che invece rimase dov’era, con uno sguardo triste quanto quello del suo amico, che se ne stava andando per sempre di fronte ai suoi occhi.

Addentratosi nella zona fitta del bosco, Mushu stava già iniziando a pentirsi della sua decisione. Era buio pesto, la pioggia ed il vento rendevano l’atmosfera ancora più inquietante e, soprattutto, il draghetto aveva la costante sensazione di essere inseguito da qualcuno.
«Okay, allora, è… T-tutto a posto, Mushu» si disse da solo, per darsi coraggio «È solo un bosco tenebroso, infestato, terrificante e probabilmente mortale… Nulla di cui aver paura! Hai affrontato il capo degli Unni, insomma!»
Si diede uno schiaffo.
«Già… E nessuno ha apprezzato questo tuo gesto. Ma non importa! Ormai sono un drago indipendente!»
Un cespuglio si mosse in maniera poco naturale alle spalle di Mushu, il quale sussultò e cacciò un urlo, voltandosi ed indietreggiando.
«O-Okay, bello. Chiunque tu sia, so che non ti piaccio. Ma ne possiamo parlare! E non fare brutti scherzi, so sputare fuoco da dove non ti aspetteresti!»
Mentre camminava indietro, il drago si accorse che una strana ombra si stava ingrandendo sempre di più ai suoi piedi. Quasi in preda al panico, si voltò un’altra volta e guardò in faccia la persona o la cosa che lo stava seguendo.
Si rese conto che non si trattava di un solo individuo, ma bensì di una banda. Erano tutti molto simili tra loro: alti, grossi, armati e con un’espressione poco amichevole sul volto.
Banditi.
Mushu deglutì, terrorizzato, non trovando la forza di gridare. Il bandito di fronte a lui stava stringendo la sua spada, e l’aveva già sollevata pronto ad infliggere un solo colpo letale…
«Naaah, è solo un pidocchio, ragazzi. Proseguiamo!» sbottò l’uomo, riabbassando l’arma e facendo segno ai suoi compagni di seguirlo. La banda aggirò il povero draghetto, che si stava ancora coprendo gli occhi. Saranno stati più o meno cinquanta.
Quando si guardò di nuovo intorno, si rese conto del guaio che stava nascendo.
«C-cosa? Vanno verso il villaggio!»
Improvvisamente preoccupato, Mushu iniziò a chiedersi cosa sarebbe stato meglio fare. Non era più il guardiano della famiglia Fa, non aveva più alcun motivo per tornare indietro e salvare (o almeno provarci) il villaggio. Era stato ripudiato, considerato “immaturo” e non pronto a svolgere il suo ruolo…
Ma non poteva semplicemente ignorare la situazione e proseguire verso una meta non stabilita. C’era di mezzo la sicurezza dell’intero villaggio, delle persone che lo abitavano, di quelle che gli volevano bene. Mulan, Cri Cri, l’intera famiglia Fa, perfino gli spiriti degli antenati…
No, non poteva far finta di niente. Doveva fare il possibile per evitare che i banditi si avvicinassero al villaggio, che ne fosse in grado o meno.
«Hey, voi!» urlò, con una determinazione nella voce che non credeva di essere capace di sfoderare «Fermatevi immediatamente, o sarò costretto a fermarvi io a modo mio!»
I banditi si bloccarono, effettivamente, ma non dimostrarono alcun tipo di esitazione o paura. Si voltarono semplicemente verso Mushu, continuando a fissarlo con uno sguardo minaccioso.
«Hah! Pensi davvero di poterci fermare, pulce? Sei solo un’insignificante lucertola parlante!» ringhiò il loro capo, prendendo nuovamente la sua spada ed avvicinandosi al drago.
«Ora le cose si fanno serie… Okay Mushu, concentrati, fai come hai fatto quella volta con Shan Yu!»
Incoraggiato dai suoi stessi pensieri, Mushu corse a sua volta verso l’uomo e spiccò  un salto qualche istante prima di raggiungerlo, schivando per un pelo il suo fendente.
«Wohooo!» gridò il drago, in preda ad un’euforia che improvvisamente l’aveva reso felice. Mentre era ancora in volo, poi, prese fiato e sparò una fiammata che colpì il bandito in piena faccia, scottandolo e facendolo urlare.
Quando atterrò, Mushu notò gli sguardi sorpresi di tutti gli altri uomini.
«Haha! Esatto, ragazzi, QUESTO è il potenziale del grande ed indistruttibile Mushu! E questo non era che un assaggio di ciò che state per-»
Purtroppo il draghetto non riuscì a finire il suo auto-elogio, visto che una spada lo colpì in pieno e lo spinse violentemente all’indietro.
Lui si rialzò al più presto, e si preparò a reagire alla prossima azione. Un gruppetto di circa 10 banditi cercò di colpirlo nello stesso istante, correndogli incontro a spada alzata; doveva pensare in fretta.
Senza ragionarci troppo, alzò lo sguardo e notò che non troppo in alto c’era il ramo orizzontale di un albero, che lui avrebbe potuto raggiungere facilmente a differenza degli altri. Così, Mushu spiccò un salto appena prima che il branco di banditi lo prendesse, e riuscì ad aggrapparsi al ramo per poi arrampicarsi su di esso.
«Torna subito giù, piccola canaglia!» gli urlò qualcuno, ma lui non poté far altro che sorridere e ridacchiare.
«Heeey, lo so che hai fretta di passare un po’ di tempo con me, ma prima fammi… Riscaldare un po’!»
Dopo aver evidenziato per bene quella parola, Mushu inspirò profondamente ed iniziò a sparare una raffica di piccole palle di fuoco, che nonostante le dimensioni si rivelarono essere piuttosto fastidiose e pericolose.
Tra urletti poco maschili e grugniti, una parte dei banditi si ritirò senza autorizzazione. Mentre il loro capo si impegnava ad insultarli, il draghetto scese dall’albero e tornò nel mezzo del campo di battaglia.
Uno di loro, probabilmente il più grasso e grosso di tutti, cominciò a caricare in direzione del suo unico avversario; avrebbe potuto essere un colpo davvero devastante, se l’avesse colpito. Per qualche motivo, Mushu pensò che il fuoco non avrebbe funzionato di nuovo così bene contro di lui, anche perché dubitava di essere in grado di prepararne un altro attacco dopo quello che aveva appena sferrato dal ramo dell’albero. Così, quasi improvvisando, abbassò la testa e corse verso il suo grosso nemico, imitandolo. Nel momento in cui i due si scontrarono, il piccoletto venne ovviamente scaraventato all’indietro dalla pancia dell’uomo… Il quale, però, indietreggiò bruscamente a sua volta con un’espressione di dolore sul volto.
«Wow, queste cose qui fanno ancora il loro dovere, vedo!» disse Mushu, ridendo e toccandosi le piccola corna blu con le dita.
Intanto, il bandito che era appena stato respinto stava ancora scivolando all’indietro, e non si fermò fino a quando non incontrò un ostacolo… Ossia i suoi stessi compagni, i quali vennero colpiti e ribaltati dal suo peso. Molti di loro furono incapaci di rialzarsi dopo quel colpo, e ormai rimanevano circa una ventina di banditi.
«Sei una disgrazia, stupida salamandra!» ringhiò il capo, uno dei pochi ancora in piedi «Circondatelo!»
Nel giro di qualche attimo, Mushu si ritrovò letteralmente circondato dai banditi rimanenti, ciascuno di loro dotato di spada e di un’estrema voglia di fare a fette quel povero drago. Il cerchio si stava stringendo sempre di più, e sembrava non esserci via d’uscita.
«Beh, speravo di non arrivare a tanto, ma vedo che voi brutti e, devo dirlo, puzzolenti delinquenti non mi lasciate scelta!» disse Mushu, non dimostrando paura ma avendone effettivamente un bel po’.
Il draghetto prese fiato un’altra volta, ancora più profondamente, e roteò la testa come se intendesse formare un arco intorno a sé. Ripeté la stessa mossa per ben tre volte, finché dalle sue narici non iniziò ad uscire del fumo.
«Ed ora… Frittura!» disse Mushu tra i denti, sorridendo.
Il drago aprì la bocca all’improvviso, proprio nell’istante in cui i banditi lo raggiunsero, ed un’ondata di fuoco si creò improvvisamente intorno a lui, con un’esplosione.
Il cerchio di fuoco rimase attivo per numerosi secondi, durante i quali Mushu non fece altro che rimanere al centro di esso, immune, ridendo e divertendosi come non mai a vedere i suoi nemici che venivano arrostiti dal suo attacco.
Quando il fuoco sparì, nessuno di loro si stava più muovendo ad eccezione di uno, il capo, che da terra stava cercando di avvicinarsi a Mushu per afferrarlo.
«Proprio così, ragazzacci! Pensateci meglio la prossima volta prima di mettervi contro l’inarrestabile Mu-»
Ancora una volta, non fu in grado di finire la sua frase poiché il capo dei banditi riuscì effettivamente ad afferrarlo con una mano. Nonostante non avesse più molte forze, egli lo strizzò cercando di fargli male… Senza troppo successo.
«T-tu… Si può sapere… Che razza di mostro sei? Chi sei tu?» balbettò il bandito, non riuscendo nemmeno a parlare decentemente a causa del fuoco che l’aveva appena ferito.
Mushu sorrise, più divertito che mai, quindi sussurrò la risposta nell’orecchio del nemico.
«Io sono Mushu, guardiano della famiglia Fa. Sono… Il vostro peggiore incubo!»
Detto ciò, il drago fece ciò che sapeva fare meglio: si allungò in modo da tirare un bel morso alle chiappe del bandito, il quale urlò brevemente dal dolore e mollò la presa su di lui, per poi non muoversi più.
«Già, IO sono il più forte! Farete meglio a ricordarlo, belli!» esclamò un’ultima volta Mushu, prima di girarsi e tornare verso il villaggio, avendo cambiato idea già poco prima della battaglia e non volendo più allontanarsi da esso. Intanto, aveva smesso di piovere già da un po’.
Prima che potesse camminare troppo, però, qualcos’altro si mosse ed emise un suono non molto lontano da lui. Guardando in quella direzione, Mushu si accorse che si trattava soltanto di…
«Cri Cri! Che accidenti ci stai facendo tu qua?»
Il grillo, dopo aver saltellato verso il suo amico, rispose qualcosa che soltanto Mushu stesso fu in grado di capire.
«Mi stai dicendo che hai osservato tutta la battaglia? Hey… Ecco perché è andata così dannatamente bene! Già, questa è la prova definitiva, sei veramente un insetto fortunato!» rise il draghetto. Dopodiché, i due si avviarono ancora una volta verso il villaggio.

«A quanto pare, sono stato estremamente severo e cattivo con te, Mushu…» stava dicendo lo spirito dell’antenato, parlando di nuovo col piccolo drago rosso.
Era la mattina del giorno successivo, e dopo aver avvisato le guardie del villaggio della presenza (anche se non più minacciosa) dei banditi, Mushu era tornato nel tempietto per parlare col suo “capo”.
«Oh, puoi ben dirlo, vecchio!» replicò lui, assumendo poi un’aria di indifferenza celata malissimo dietro ad un velo di soddisfazione «Però magari potrei perdonarti se…»
«Assolutamente» lo interruppe ancora lo spirito, sorridendo «D’ora in poi, sei nuovamente ed ufficialmente il Guardiano della famiglia Fa… Con le mie più sentite scuse»
La falsa indifferenza di Mushu sparì definitivamente, e tutta la felicità che stava cercando di tenersi dentro scoppiò all’improvviso.
«Eeevvvaaaaaaaaaaaaaaaai! Ti voglio davvero bene, vecchiaccio! Vedrai che stavolta non te ne pentirai, fidati di me! Wohoooo!»
Senza smettere di esultare, il draghetto lasciò il tempio. Lo spirito dell’antenato lo guardò nuovamente mentre si allontanava, però stavolta stava ancora sorridendo.
«Non me ne pentirò… Ne sono certo» disse tra sé e sé, per poi scomparire.
Fuori dal tempietto, Mushu si stava dirigendo verso la casa dei Fa per raccontare loro tutto, ma prima che potesse entrare…
«Hey, ma quella è…»
Dalla casa stava uscendo Mulan, che si stava legando i capelli con aria assonnata.
«M-M-M… Mulan!» gridò Mushu, quasi piangendo, correndo a tutta velocità verso la ragazza senza nemmeno pensarci.
Lei, colta di sorpresa, ebbe soltanto il tempo di voltarsi verso il draghetto prima che questo le saltasse addosso ed abbracciasse teneramente.
«Mushu…? Che è successo?» gli chiese lei, temendo che fosse accaduto qualcosa di brutto.
Lui, inizialmente, avrebbe voluto raccontarle di tutto. Dei banditi, dell’antenato che gli aveva tolto la sua carica di Guardiano, di come lui aveva steso quei brutti ceffi… Ma poi decise che non era affatto necessario, che avrebbe lasciato quel racconto epico per un’altra occasione.
«Ah, Mulan… Sono soltanto felicissimo di rivederti!» rispose quindi Mushu, ormai commosso «Prometto che non me ne andrò mai più e che sarò il miglior Guardiano che tu possa desiderare! Proteggerò la famiglia Fa con tutto me stesso! Sarò uno scudo di drago, un drago di scudo, insomma vi difenderò da tutto! Parola di Mushu!»
Mulan sembrava ancora piuttosto confusa, più che altro perché non aveva mai visto Mushu così “sentimentale”, ma dopo un po’ ricambiò comunque il suo abbraccio, sorridendo e rispondendogli:
«Oh, Mushu… Non c’è bisogno che tu dica così. Tu sei già il miglior Guardiano che la famiglia Fa potesse desiderare!»








 
E così ho finito anche questa one-shot nel giro di appena poche ore!
Che posso dire… Dopo aver finito di rivedere Mulan per l’ennesima volta (credo sia il mio classico Disney preferito, o quasi), ho voluto fare un tributo a quello che è probabilmente il miglior personaggio mai creato dalla Disney. Amo troppo Mushu, e questo è il minimo che potessi dedicargli C:
Non sono molto soddisfatto del finale, ho paura di essere andato un po’ troppo OOC… Però vabbè, volevo inserire un momento tenero ed ho fatto il possibile.
Non so che altro dire. Spero che abbiate apprezzato questo mio piccolo pensierino; in ogni caso grazie mille per averlo letto e… Alla prossima! :D
  
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