Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |       
Autore: _Fire    22/07/2014    7 recensioni
«Sono incredibilmente serio. Ho finalmente trovato il ragazzo che cerco da ben ottocento lunghi anni. Non ho mai amato nessuno come te. E' come se la mia vita fosse davvero diventata tale quando ti ho visto per la prima volta alla mia festa. Sono annegato nei tuo occhi blu come il mare. Da allora non sono mai più riuscito a tornare a galla, sommerso dall'amore che provo per te.»
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Chapter 1: First Meeting.
 
“You’re my first so many things, Alec Lightwood.”
[Magnus Bane, City of Heavenly Fire]

 
 
 Alexander Lightwood era sempre stato un ragazzo pacato.
Eppure, eccolo lì, che ribolliva di rabbia, gli occhi azzurri scintillanti, mentre lui, Isabelle e Jace, si infiltravano alla festa del Sommo Stregone di Brooklyn per sbloccare i ricordi di un'insulsa ragazzina entrata nella loro vita settimane prima: Clary.
Non riusciva a capire cosa il suo parabatai trovasse in lei.
Cosa ci fosse in quella peldicarota che lui non avesse.
Aveva una cotta per Jace sin da quando erano bambini, con i capelli biondi e gli occhi dorati, era quasi impossibile non essere attratti da lui. Ma non degnava Alec di uno sguardo...quel tipo di sguardo, almeno.
Però poi era arrivata Clary e, per la prima volta da quando lo conosceva, Jace aveva dimostrato interesse per una ragazza.
E a lei non sembrava dispiacere.
Li osservava da dietro, mentre camminavano fianco a fianco, lei che cercava di tenere il passo di lui.
Clary, una ragazza minuta, con una folta chioma rossa, arrivava al mento di Jace, alto e muscoloso.
Accanto a loro, che cercava di fulminare Jace con la sola potenza dello sguardo, c’era il mondano, Simon: capelli ricci e occhiali neri.
Era palese che provasse qualcosa per Clary, anche se lei non sembrava minimante accorgersene.
Per un momento, provò compassione per il ragazzo. Erano sulla stessa barca, a guardare qualcuno con uno sguardo pieno di amore, che quel qualcuno non avrebbe mai ricambiato.
 
La musica dentro l’appartamento era assordante. Alec si guardò intorno stordito: la stanza d’ingresso era piena di gente, e drink colorati luccicavano sul bancone. Quando si accorse di essere rimasto indietro, si affrettò a raggiungere i suoi compagni, intenti a parlare con una figura snella e alta, con i capelli raccolti in delle punte con il glitter. Non riusciva a vedergli il volto, perché Jace gli copriva la visuale.
Si spostarono in un’altra stanza e finalmente Alec potè vedere Magnus Bane in tutto il suo splendore: capelli neri, denti bianchissimi, pelle scura e gli occhi: occhi da gatto, color verde dorato. Decise di non negare a se stesso il piacere di soffermarsi ad osservarlo più a lungo e constatò che lo stregone non sbagliava a farsi chiamare “Il Magnifico”.
Ascoltava solo spezzoni della conversazione tra Clary e lo stregone, che gesticolava con le mani, le dita lunghe e affusolate, ricoperte di anelli con pietre colorate.
Tu sei diversa. Forse non migliore…ma diversa. Ed essere diversi non è una passeggiata.” 
Alec spostò immediatamente lo sguardo su Magnus e Clary, che se ne stava lì con la solita faccia da bimba innocente e ingenua e non faceva altro che autocommiserarsi e farsi commiserare per quanto dura fosse la sua vita.
Certo, aveva appena scoperto di appartenere a un mondo che credeva non esistere: doveva essere un bello shock, ma di sicuro non rimpiangeva di non essere stata una cacciatrice sin da piccola. Aveva vissuto la sua bella vita da mondana, nel suo universo.
E Alec scommetteva che a volte ancora rimpiangeva quel tempo.
Quando sali su un treno come questo, non scendi più.
Quello che davvero gli dava fastidio era che Clary credeva che la sua vita fosse difficile perché era “diversa”.
Ma cosa poteva saperne lei dell’essere diversi?
Di sentirsi fuori dal mondo essendo se stessi?
Il Conclave non accettava l’omosessualità.
Non era cosa da Cacciatori. 

Stronzate.

E la sua famiglia? L’avrebbe sostenuto? Questo Alec non lo sapeva perché aveva sempre avuto troppa paura di deludere i suoi genitori da non dirglielo nemmeno.
A volte invidiava Jace. Tutti lo ammiravano, volevano essere come lui, e per un momento anche Alec lo desiderò. Essere l’immagine del perfetto ragazzo, del perfetto Nephilm, come se fosse stato scelto da Raziel.
Alec non si vergognava di chi era. Un bravo ragazzo, educato, protettivo, onesto, un discreto cacciatore e un buon amico, un buon parabatai.
Quando Jace gli chiese di essere il suo parabatai, si sentì lusingato, come se sapesse che in fondo, alla fine, sarebbero stati qualcosa di più. Ora vedeva le cose com’erano: era un chiaro segnale di Jace per dirgli che lui era solo un amico; anche se Alec dubitava che l'avesse fatto per questo motivo, perchè, se sapeva dei suoi sentimenti, era bravo a fingere il contrario.
Solo un amico, Alec. Mettitelo in testa. Se gli piace Clary, ed è sano di mente, allora è etero.
In quel momento Alec si accorse che la conversazione era finita, e seguì Isabelle all’esterno.
Mentre li congedava, Magnus aggiunse, strizzandogli un occhio glitterato:
“E per quanto riguarda te…chiamami quando vuoi.” 
Alec si sentì avvampare. Un mezzo sorriso gli si stampò in faccia, ma poi distolse subito lo sguardo, posandolo su un bicchiere con una sostanza blu sul bancone, senza vederlo davvero.
Mentre uscivano, l’aria fredda di New York li avvolse,ma Alec non aveva freddo.
Le sue guance talmente calde da poterci cuocere sopra un uovo.
Lui e Isabelle erano in testa, seguiti da Jace e Clary. 
Sua sorella era l’unica a conoscenza della sua infatuazione per Jace,e della sua omossessualità: era sempre stata molto comprensiva e affettuosa con lui.
"E' carino, vero? Magnus,intendo."
Alec le rispose con un mugolio e borbottò qualcosa.
Izzy gli mise in mano un pezzetto di carta spiegazzato, sorridendogli amorevolmente.
Alec aprì la mano, per leggere, scritto con una calligrafia elegante e una penna glitterata verde, un numero.
Il numero di Magnus.
 
Nota della piccola pazza:
Holah! :3
Una nuova storia su Shadowhunters, eggià. Ovviamente ho scelto i Malec come protagonisti in quanto mia OTP **
Non voglio anticiparvi nulla, spero che leggerete anche i prossimi capitoli.
Lasciatemi una recensione! :)
-spazio ringraziamenti-
Un grazie speciale a tutti quelli che recensiscono le mie storie, ma anche a tutti voi lettori silenziosi<3
Un grazie anche alla mia amica Enza, mia fan numero uno <3
Un grazie a tutte le splendide scrittici Malec, che mi ispirano a scrivere su questa splendida coppia <3
XOXO,
Lu_

 
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: _Fire