Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: _BestSongEver_    22/07/2014    2 recensioni
"...io non potevo fare altro che sorridere. Sì sorridere perché non avevo mai visto un ragazzo più bello di lui. Non sexy o carino, bello!
La bellezza, come ripete sempre fino all'esaurimento il mio prof di filosofia non è soggettiva, non deriva dal gusto di ogni persona, ma è un fatto puramente oggettivo e di cui non si poteva discutere. Se una cosa è bella può non piacere ma rimane indiscutibilmente bella."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MIDNIGHT MEMORIES

Big house party with a crowed kitchen

Manca solo la punta dell'albero di Natale e poi ho finito. Fatto! Ora era tutto perfetto. La taverna così allestita sembrava uno di quei locali con la luce soffusa e la musica solo di sottofondo. Quella sarebbe stata la mia prima vera festa a casa mia. Sì perché convincere Anne non era semplice! Quella donna che poi era mia madre aveva sempre da ridire su tutto, qualsiasi cosa facessi. Quindi avere circa trenta persone a casa per la notte di capodanno era una sorta di miracolo. Era stata tutta un' idea di Niall: lui e le sue voglie di festeggiare ogni avvenimento - fosse per lui avremmo organizzato una festa anche per il compleanno del suo pesce rosso-; ma dopotutto gli volevo bene, era il fratello che non ho mai avuto: abbiamo legato da subito, già il primo giorno di liceo. Grazie a Niall dunque ora mi ritrovavo a mettere il puntale sull' albero di natale in taverna e ad aspettare i circa trenta invitati, vestito di tutto punto, pronto a brindare per l'arrivo dell'anno nuovo.

"Eccoti qua!" esordì Niall vedendomi "Harry, lo smoking ti dona proprio, lasciatelo dire" Lo lasciai perdere, lui e il suo sarcasmo mi rallegravano le giornate ma stasera ero troppo concentrato, volevo che tutto filasse per il verso giusto: insieme avevamo organizzato i vari momenti della serata, dalla cara e vecchia tombola fino al "pigiama party" finale. "Dai, aiutami a sistemare le ultime cose prima che arrivi Anne con la pizza". "Subito Harreh!" mi canzonò lui, trattenendo una risata. Niall è fatto così, ride e basta, ma la sua risata è di quella che resteresti ad ascoltarla per ore ed ore. Come una vecchia canzone che ti rimane impressa e anche dopo anni riesci ad apprezzare ogni singola nota, ogni singolo verso.

La festa è iniziata e gli invitati entrano nel salone. Le prime furono Eleanor e Danielle: mie compagne di classe dalla prima insieme a Niall e le uniche con cui abbia veramente legato. "Wow Harry, sei proprio elegante! Hai superato te stesso, complimenti!" fece la prima, da sempre appassionata di moda e stile. Arrossii al suo complimento, non ero abituato a riceverne. "Beh che dire, il posto è magnifico e tu stai divinamente in smoking... sono senza parole!" ringraziai Danielle e Eleanor affrettandomi a raggiungere la porta d'ingresso. Era infatti arrivato Liam e il suo amico a sorpresa. Liam ed io siamo cresciuti insieme: vicini di casa, mamme amiche tra loro e cose così. Ma lui scelse di frequentare un liceo in centro Londra mentre io e gli altri della "compagnia" decidemmo di rimanere a frequentare quello della zona. Così qualche giorno prima, mentre io e Niall organizzavamo la festa, Liam chiese se un suo compagno di classe avrebbe potuto unirsi a noi alla festa. Liam è sempre stato troppo buono con tutti: il ragazzo, disse, si chiamava Louis e a causa della complicata situazione familiare non poteva uscire troppo con gli amici a divertirsi come un normale adolescente. Liam aveva definito il suo atteggiamento come quello di un "cane bastonato e per di più in catene!". Io e Niall accettammo e ora ci ritrovavamo con un ospite in più alla nostra festa.

"Ehy Liam! Vedo che anche tu non hai badato a spese per quanto riguarda lo smoking!" lo canzonai. Lui fece spallucce e disse: "Questo è Louis!"

...

Il mondo si era fermato per un secondo e io potevo vedere le persone che prima stavano bevendo e chiacchierando tranquillamente bloccarsi di colpo. E' bastato un secondo. Uno soltanto e io ho potuto goderne ogni millesimo. Era alto, viso squadrato, un soffio di barba appena accennato come ogni adolescente di questo mondo, gli occhi erano di un colore indescrivibile, color lapislazzuli con qualche rigatura dorata. Non era vestito da sera, in modo elegante come mi aspettavo: indossava dei semplici jeans e una camicia bianca. I prime due bottoni sbottonati facevano intravedere la pelle arrossata e attorno ad un tatuaggio, una scritta. Solo più tardi avrei capito che si trattava di una dichiarazione. Era lì davanti a me io non potevo fare altro che sorridere. Sì sorridere perché non avevo mai visto un ragazzo più bello di lui. Non sexy o carino, bello! La bellezza, come ripete sempre fino all'esaurimento il mio prof di filosofia non è soggettiva, non deriva dal gusto di ogni persona, ma è un fatto puramente oggettivo e di cui non si poteva discutere. Se una cosa è bella può non piacere ma rimane indiscutibilmente bella. In quell'attimo infinito potei ammirare i suoi occhi scavare i miei alla ricerca di una anima che non ero sicuro nemmeno io esistesse. Mi sentii vulnerabile, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora che mi aprisse il cuore e mi facesse sentire amato come non mai da nessuno.

"C-ciao" spiaccicai imbarazzato. Mi sentivo il viso in fiamme e ringrazia la luce soffusa della stanza che permetteva al mio viso di nascondersi nella penombra. "Sono Harry, questa è casa mia" dissi mostrando con un gesto largo la taverna " Benvenuto". Avrei voluto aggiungere quanto mi avrebbe fatto piacere conoscerlo, ma il cervello non me lo permise: era controllato dal cuore e si sa che quando comandano le emozioni il cervello non connette più e la figura degli scemi impacciati ce la facciamo sempre noi.

La festa procedeva alla grande. In seguito erano arrivati Tiffany e Richard: lei una mia compagna di classe, lui il suo fidanzato da Manchester. Come si siano conosciuti rimane un mistero fatto sta che sono follemente innamorati l'uno dell'altra e insieme sono bellissimi. Dopo la cena a base di pizza iniziò la vera e propria festa: Niall e Zayn in pista scatenati come non li avevo mai visti, Liam e Louis seduti sui divanetti insieme ad Eleanor e Danielle e agli amici di Zayn. Mi avvicinai interessato e notai che a parlare era proprio Louis. Stava raccontando di lui, della sua vita passata dei suoi cinque anni in America e altre sue avventure. Rimasi estasiato dal modo di fare che aveva. Il modo in cui si toccava il mento con fare indeciso, come le sue dita in quel movimento così naturale sfioravano le sue labbra rosse e sottili. Come i suoi occhi diventavano sottili quasi a sembrare lame quando si concentrava ed ascoltava gli altri fargli delle domande. Solo dopo qualche minuto mi svegliai quasi come fossi stato sotto un incantesimo perché "Ehy Harry, sai che Louis è stato per ben cinque anni in America!" gridò Perrie tutta esaltata. "S-Sì stavo ascoltando... ma continua pure, non volevo interrompere." Risposi rosso come un peperone maturo sotto il sole estivo. Lui mi guardò per un solo istante e poi ritornò ad intrattenere gli ospiti con i suoi racconti. Così mi sedetti al posto di Perrie che era andata a prendersi un drink e rimasi ad ascoltare incantato da lui e dalle sue parole. Nonostante non colsi nemmeno una parola di ciò che disse mi innamorai del suo gesticolare quando voleva sottolineare un concetto. Mi innamorai di quando con un gesto secco della mano si spostava i capelli dalla fronte. Mi innamorai dei suoi occhi che sembravano leggere l'anima di chiunque li incontrasse. Mi innamorai di quel pezzo di tatuaggio che intravedevo ogni volta che si spostava chiedendomi se mai fossi stato in grado di leggere l'intera scritta. Ma soprattutto mi innamorai. Punto. Non serviva capire altro.

Baby you and me, stumbling in the street, singing singing singing singing

Ero impressionato da quanto bene era riuscita la festa! Tutti si stavano divertendo e io mi sentivo davvero, per la prima volta in tutta la serata felice e rilassato se non fosse per un unico ed insistente pensiero: Louis. Cercavo di non darlo a vedere ma ogni occasione che si presentava mi mettevo a fissarlo, quasi a contemplarlo come un dio greco. "Dai Harry tocca a te!" Eleanor mi stava chiamando. Aveva inscenato una sorta di karaoke mettendo i video da youtube e usando come microfono una spazzola trovata in bagno. Era esilarante vedere lei e Niall che si esibivano con mosse alquanto compromettenti, imitando le grandi rock-star. "Io? Stai scherzano vero? Io canto solamente sotto la doccia.."mi lamentai. "Dai muovi quel tuo bel sederino e scegli una canzone mentre io ti vado a trovare con chi cantare" Mi arresi e mentre cercavo una canzone che conoscessi continuando a sperare che El scegliesse qualcuno di decentemente bravo a cantare. "Louis si è offerto per cantare con te!" Mi voltai incredulo. "Allora hai scelto? Sei sempre il solito, ci metti un'eternità!" El mi spinse via dal PC e smanettò per qualche secondo per poi annunciare: "Ecco, cantate questa, non mi sembra difficile e poi è adatta a voi."disse facendomi l'occhiolino. La squadrai dalla testa ai piedi fulminandola: aveva capito tutto di ciò che provavo per Louis, ma Cristo, poteva farne anche a meno!. "Grazie" risposi cercando di nascondere le mie guance che prendevano sempre più colore. Louis era lì accanto a me, concentrato che cercava di non sbagliare le parole fissando lo schermo. Venne il momento di cantare il ritornello insieme. Mi voltai. I nostri sguardi si incrociarono:
"When I see your face There's not a thing that I would change 'Cause you're amazing Just the way you are
* Le nostre voci si mescolavano perfettamente l'una sull'altra formando una melodia nuova, ma decisamente perfetta. Per tutto il ritornello non ci muovemmo. Rimanemmo a fissarci con immobilizzati dalla musica e dal significato che quelle parole assumevano in quel contesto. Le luci soffuse attorno sembravano incorniciare il quadro più bello di sempre: ed era tutto per me. non mi resi nemmeno conto che la canzone era finita. Ero rimasto in piedi in fronte a Louis come un ragazzina alla quale passa davanti il ragazzo più popolare della scuola, come quando si ammirano gli invitanti dolci nella vetrina di una pasticceria. Ero rimasto a fissare quella che per me era la perfezione, sicuro che non avrei mai avuto altra occasione di ammirare cotanta bellezza così da vicino. Non sapevo infatti se fosse fidanzato o se quantomeno uscisse con qualcuno. Mi sentii uno stupido a pensare che avrei avuto un opportunità di esprimere i miei sentimenti a lui, ma in quel momento tra gli applausi per la canzone che avevamo cantato e Louis che sorrideva imbarazzato non potei far a meno di pensarci.


Tra la musica di Richard che si era improvvisato Dj della serata, altri karaoke molto più imbarazzanti del mio (Niall e Liam avevano tentato di cantare la colonna sonora di Titanic senza molto successo) e la tombola a premi il tempo passò in un lampo e ci ritrovammo già fuori di casa sotto il lampione da cui si vedeva la piazza di Holmes Chapel a fare il conto alla rovescia per l'arrivo dell' anno nuovo
"10...9...8.."
Vidi Zayn e Perrie abbracciati sul balcone di casa mia mentre tutti noi eravamo di sotto aspettando di vedere i fuochi d'artificio: Niall e Liam vicino a me e con noi Louis; Tiffany e Richard in una angolo a baciarsi senza aspettare minimamente lo scoccare della mezzanotte - dopotutto a loro nemmeno Importava della festa, le loro labbra si cercavano ogni singolo secondo e mezzanotte o meno a loro non faceva alcuna differenza-. Tutti gli altri attorno a me e a Niall con i flûte ancora vuoti in attesa che aprissimo lo Champagne.
"...7....6...."
Vidi scendere anche mia madre e Gemma mia sorella, pronte a festeggiare per niente imbarazzate sebbene indossassero la camicia da notte e la vestaglia. Vidi in lontananza già alcuni fuochi d'artificio di qualche paese che li aveva fatti esplodere in anticipo. Vidi non più Liam accanto a me ma Louis con due bicchieri in mano
"Te lo preso anche per te" disse cercando di non badare alle urla degli amici che gridavano in modo disumano i secondi che passavano. "grazie mille" arrossii e questa volta non c'erano luci soffuse a nasconderlo " davvero gentile da parte tua" ,il lampione sopra di noi sembrava accentuare ancora di più il rossore delle mie guance che a parer mio andavano a fuoco.
"...5...4.."
I secondi stavano passando velocemente quando gli andai a sbattere addosso. Per poco non fece cadere i bicchieri di cristallo. Il contatto della mia spalla con la sua mi fece percorrere un brivido per tutta la schiena, provai una sensazione unica, mai provata prima; e quando mi girai per chiedergli "scusa" i suoi occhi mi fissavano divertiti e comprensivi dell'enorme pasticcio che stavo per fargli combinare. Rimanemmo così per qualche millisecondo come se il tempo quella notte si fosse fermato un'altra volta, solo per noi. I miei occhi verde smeraldo con i suoi mi sembravano essere una cosa unica, e -ma forse fu solo una mia percezione alterata della realtà- mi parve di riuscire a percepire quel ritmo estremamente regolare scandito dai nostri cuori.
"...3....2.."
Niall, Liam, Danielle ed Eleanor sembravano bambini tanto eccitati che erano. Dopo tutto la festa fu un successo fino a qual momento tanto atteso. Perrie e Zayn erano ancora accoccolati sul balcone come Romeo e Giulietta, Tiffany e Richard nel loro mondo pieno di zucchero filato e arcobaleni tanto da far venire le carie ad un dentista e poi c'erravamo io e Louis. Non eravamo una coppia questo era certo ma qualcosa si muoveva dentro e tra di noi. Una sorta di forza esterna che governa ogni nostro movimento ci spingeva ad essere sempre più vicini, nonostante le uniche parole che ci fossimo detti arrivavano a contarsi su una mano. Dato l'imminente scoccare della mezzanotte mi affrettai a prepararmi a stappare la bottiglia di champagne. Armeggiavo come un cretino, non ne avevo mai aperta una in vita mia, ma cercavo di fare la mia figura davanti ad amici ed invitati vari.
"Ti serve una mano? Lavoro in un bar se vuoi..."
Non lo feci nemmeno finire la frase che li lasciai la bottiglia tra le mani arrendendomi. E' stato in quel momento che ne ebbi la prova. Lui sentiva esattamente quello che sentivo io: le stesse emozioni, le stesse sensazioni, tutto. Ne ero assolutamente certo. Come? Semplice, fu lui ad accarezzarmi la mano sfiorandola con il dorso della sua mentre gli passavo la bottiglia. Fu lui dopo a sollevarmi il mento con l'altra mano con un gesto quasi materno. Fu lui dopo a guardarmi come mai nessuno. A leggermi l'anima proprio in quel momento esatto. E io non aspettavo altro. Sentimmo entrambi una scintilla, una scossa percorrerci la schiena mentre
"1....0!!!! BUON ANNO!!! AUGURI!!!!"
Fu lui che allo scoccare preciso della mezzanotte lasciò cadere la bottiglia a terra che andò in mille pezzi cospargendo il marciapiede di Champagne. Fu lui che se ne infischiò altamente dei fuochi d'artificio e degli auguri degli altri invitati. Fu lui che prese l'iniziativa e mi baciò.


Don't look back baby follow me


Che fossi omosessuale lo sapevano oramai tutti. Mia madre e Gemma furono le ultime a scoprirlo e le ultime ad accettarlo, ma era passato circa un anno e a nessuno sembrava pesare. Che lo fosse anche Louis, nemmeno Liam, suo compagno di classe, ne era al corrente. Fu una cosa inaspettata ma decisamente apprezzata. Quel bacio mi lasciò di stucco e con gli occhi spalancati per almeno i primi tre secondi. Mi lasciai andare, non perché volevo si staccasse al più presto, ma perché non volevo proprio che smettesse di cercare le mie labbra. Le sue, fini e di un rosa appena più scuro della sua carnagione si posarono perfettamente come tessere di una puzzle sulle mie, carnose e rosso sangue. I baci dei tipici film americani non erano niente confrontati al nostro. La mia bocca cercava la sua e viceversa, in una danza unica e di cui il ritmo era scandito dal battito ora decisamente accelerato dei nostri cuori. Una sua mano mi teneva la guancia accarezzandola lentamente mentre l'altra si aggrappava ai miei ricci ribelli. In quel momento mi dissi "ora o mai più", me lo tirai a me con colpo secco, prendendolo per la camicia candida. Sentire il suo odore misto di acqua di colonia e alcool mi fece gemere dentro la sua bocca. Un sorriso appena accennato mi fece capire che lui non aspettava altro. Come me. Quando ci staccammo, ansimanti mi aspettavo di avere tutti gli occhi puntati addosso ma invece vidi che tutti brindavano e si abbracciano sotto il cielo colorato ed illuminato dai fuochi d'artificio. Notai poco dopo che Zayn era riuscito a conquistare Perrie baciandola sul balcone, che Niall e Liam stavano brindando con Danielle ed Eleanor e che perfino Tiffany e Richard si staccarono l'uno dall'altra e corsero a far gli auguri di buon anno. Gli unici occhi che avevo puntati erano quelli di Louis e mi guardavano come si guarda la cosa più bella del mondo. Sì bella. Lo sguardo di intesa che ci scambiammo ci fece correre fino dentro in casa, chiuderci nel ripostigli ed amarci. Quella notte ci amammo come due amanti di cui uno conosce ogni singolo particolare dell'altro. E io sentivo di conoscere Louis come nessun'altra persona al mondo avrebbe potuto conoscere in quel momento. Forse fu lo spazio ridotto in cui ci infilammo per sfuggire agli sguardi altrui o forse fu proprio il fatto di voler andare fino in fondo che rese la situazione ancora più eccitante, per entrambi. Ci spogliammo di ogni insicurezza, di ogni pregiudizio. Quella notte ad scivolarci via non erano solo i vestiti ma tutto ciò che non ci apparteneva. Eravamo nudi uno di fronte all'altro, non solo in senso stretto, eravamo nudi perché ci donavamo l'uno all'altro la nostra anima così com'era senza maschere, senza costruzioni artificiose che la rendano falsa. Il suo corpo statuario, nonostante fosse più basso di me sembrava imporsi. Finalmente riuscii a leggere la scritta con i bordi ancora arrossati: "IT IS WHAT IT IS". Quella che pensavo sarebbe stata una di quelle stupide frasi tratte da canzonette di boy band per ragazzine o tratta dall'ultimo film strappalacrime uscito nelle sale, era invece la più bella e profonda dichiarazione di sempre. Una dichiarazione che avrei sostenuto e condiviso fino al mio ultimo respiro. Quella notte, in quello stanzino che diventò il nostro cielo in una stanza facemmo l'amore e fu la notte più BELLA di tutte.
I rombi dei fuochi d'artificio richiamavano i battiti dei nostri cuori come a riprodurre quella sinfonia che era solo e soltanto nostra. Quelle scintille colorate che attraversavano il vetro appannato della minuscola finestra dello stanzino coloravano a chiazze i nostri corpi nudi e incastrati l'uno nell'altro. Il piacere che provai quella notte nel sentire Louis gridare il mio nome era indescrivibile, come quando ti regalano inaspettatamente proprio ciò di cui hai bisogno.

I'know nothing making sense, for tonight let's just pretend, I don't wanna stop so give me more


Cademmo abbracciati uno sull'altro tra le scope, i detersivi di mamma e i nostri vestiti. Sentii i nostri cuori decelerare lentamente. Le nostre mani si intrecciarono come a formare una unico corpo e fu allora che presi coraggio e "Perché quella scritta? E perché proprio sul petto?" Perché questa domanda non lo so. In quel momento mi sembrò l'unica cosa con un senso che potessi chiedere: in fondo sapevo poco o niente di lui. Sorrise "Me lo sono fatto fare oggi pomeriggio. Era tempo che volevo questa frase impressa sulla mia pelle con un inchiostro indelebile, ma ho sempre aspettato. Aspettato di essere davvero pronto. Aspettato che tutti mi capissero, che tutti mi accettassero per quello che sono. Volevo essere sicuro che non avrei avuto nessuno che mi contraddicesse o che mi facesse soffrire per quello che sono. Ciò che sono infatti per me conta molto più di ciò che gli altri vedono di me, sapere quindi di non essere un mostro agli occhi degli altri mi dà coraggio, mi fa sentire forte. Così ho aspettato a dichiararlo per sempre scrivendolo sulla pelle che ricopre il mio cuore. Ho aspettato tutti. Ho aspettato tutti, anche lei. Ho aspettato mia madre"


Anywhere we go, never say no, just do it do it do it do it


Dopo quella notte io e Louis continuammo ad uscire insieme. Sapevamo che insieme eravamo un'unica cosa, indivisibile, come due parti di un universo che da sempre erano destinati a stare insieme per completarsi finalmente si ritrovano.Ci proteggevamo a vicenda e per tutti questi anni continuammo a fare l'amore spogliandoci ogni volto di giudizi altrui e sentendoci veramente noi stessi, ogni volta come fosse sempre la prima, riscoprendo l'uno il corpo e l'anima dell'altro. Ora che sono infermo nel mio letto d'ospedale non mi resta altro che pensare alla mia giovinezza e a quella notte che cambiò totalmente e radicalmente la mia vita. Louis invece non poù più ricordare con me e ridere delle nostre avventure dopo quella notte: è morto circa tre anni fa. Se ne è andato nel sonno tra le mie braccia a circondargli il petto come facevamo sempre di giovani dopo aver fatto l'amore. Dopo la sua morte i nostri figli hanno deciso che fosse megli per me mandarmi in una di quella case di riposo accoglienti solo nelle brochure che ti spediscono per posta, ma la mia vita ha perso quasi totalmnente il suo significato. Era lui che rallegrava le mie giornate rendendo la mia vita un immenso parco divertimenti. Una cosa sola rimase invariata negli anni a venire: quel ricordo di mezzanotte, e qualla canzone che diventò la colonna sonora della nostra intera vita, e che ancora mi suona in testa mentre sento Louis più vicino a me e il mio corpo sempre più lontano.
*Just the way you are - Bruno Mars

angolo autrice Ciao a tutti se siete arrivati fin qua: Complimenti siete sopravvissuti alla mia prima fanfiction in assoluto!! Questa oneshot è stratta da fatti realmente accaduti di cui ho tolto i personaggi reali e ho sostituito i miei cari Larry *-* Sono spiacente se vi aspettavate anche gli Ziam, ma dovevo tenere fede ai fatti originali quindi sorry. Spero vi sia piaciuta e se volete lasciate una recensione tanto meglio, che non fa mai male a nessuno Thanks. Irene

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _BestSongEver_