Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Cable    22/07/2014    3 recensioni
Un insieme di frasi sconnesse, di immagini prive di logica, un esperimento in cui la trama scompare e rimangono solo squarci su quella che può essere stata una vita, o molte vite, o un delirio alla fine di tutto.
Tre anni su EFP.
Genere: Generale, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando arriva lo storpio hanno tutti paura.
Devi stare attento a non annegare mentre guadi il fiume. Non puoi camminare sul fondo se prima non ti sei tolto le scarpe.
Il carpaccio non è una novità dei nostri tempi. Un tempo non esisteva il fuoco.
Gli ustionati portano bende sugli occhi per non guardarsi allo specchio.
Mai uccidere un farmacista corrotto se lavora sotto casa.
Sono evaso di prigione perché non ero mai entrato davvero.
Il sordo ama guardare film muti per sentirsi capito. Non ha granchè da fare durante il giorno, non sente le bombe cadere.
La polvere è cenere di ossa e detriti. La polvere si posa e si dirada ed è tutto quello che rimane.
Quando ti incontro mi inchino fino a terra solo se ho le scarpe slacciate.
Se l'acqua sale allora il cielo scende, e le stelle sono più vicine. 
Non vorrai lasciarmi fuori mentre infuria questa brutta tempesta.
Il miglior rimedio per il freddo è accendere i fornelli. La cucina è una camera ardente per i vegetali.
Se sai barare a poker ti fai senz'altro dei nemici.
Regoliamo i conti per nascondere la verità.
Puoi fissare i miei occhi per ore, ma non mi vedrai sbattere le palpebre.
Esco e vado a fare la spesa. Una mare di cadaveri mi blocca la strada. Decido di aggirarlo con un bisturi da taschino.
Al mio funerale erano tutti vestiti di bianco. La bara era aperta e li ho visti in faccia mentre mi dicevano addio. La terra ha un sapore niente male.
Ho fatto una passeggiata sotto il sole perché avevo troppi segni di bruciature. 
Avevo indosso il vestito da sera quando sono scivolato nel canale.
Ti ho visto scrivere lettere senza penna, le parole erano segni senza senso e avevi uno sguardo folle.
Non chiedere la ricompensa se hai peccato di accidia. Credere nel peccato è come credere nel grande uomo nero.
Controlla bene sotto il letto prima di andare a dormire, non sai chi si nasconde là sotto.
Se penso a qualcosa di divertente mi ricordo di quando i delfini avevano le zampe.
I pantaloni ad altezza caviglie raccolgono rifiuti al passaggio come un aspirapolvere.
Sono scomparsi gli spazzacamini. Qualcuno deve aver mangiato loro il cuore. Il cannibalismo è proibito ma chiunque divora un pezzo di sè stesso quando ha fame.
Camminavo per la strada quando mi sono reso conto di essere già morto e sepolto. Nessuno si è accorto di nulla.
Zoppicavano mentre mi inseguivano, così sono riuscito a seminarli. Stavano dalla mia parte e nessuno se ne è accorto.
Ho sanguinato per la strada con un coltello nella schiena. Nessuno ha visto nulla.
Tutti questi ciechi potrebbero allearsi e dominare il mondo. Almeno diremmo addio agli accostamenti di colori e non ci sarebbero più brutti ceffi.
Prima o poi bisognerà capire dove vanno a finire i fondi di caffè svuotati nel vaso.
Ci sono troppi misteri dietro la scomparsa del mio vecchio zio alla lontana. Secondo me si è dato alla macchia dopo una notte di follia.
Il rapimento in realtà è la codardia di chi non riesce a comprarsi i gioielli da solo.
L'altra notte splendeva il sole come se ci fosse l'aurora boreale, la luce era verde vetro, forse è diventata verde vomito quando il mio morale è precipitato.
Gli antidepressivi servono solo a farmi pensare meno, non a farmi pensare meglio. Mi rendono una bambola di pezza che sa di medicine andate male.
Ho avuto un incubo in cui il fuoco splendeva e le fiamme erano discese dal cielo. Mi sono svegliato e il mondo era di ghiaccio e scottava.
Avevo un forte senso di nausea ma non ero incinta. Una vecchia con la gotta mi ha detto che portavo in grembo il demonio. Ho bevuto un po' di acqua santa e mi hanno portato all'ospedale.
Durante l'epidemia di virus intestinale ho combattuto per espugnare l'ultimo gabinetto libero, ma ho perso e mi sono rimasti solo i boschi di latifoglie.
Mi sono barricato in un fortino di libri ma mi ha preso il panico perché non so leggere.
Sono ricercato ma ho passato con facilità la frontiera perchè tutti erano troppo impegnati a controllare la mia foto segnaletica.
Essendo l'ultimo uomo sulla terra non devo più preoccuparmi della prova costume, e ogni giorno è il giorno del ringraziamento. I tacchini scarseggiano da queste parti.
Sono così solo che parlo con i sassi e vengo umiliato dalla loro proprietà di linguaggio.
Da quando tutti i colori si sono fusi in uno i film in bianco e nero sono tornati di moda.
Sono morti così tanti miei nemici che passo le giornate a ballare il tip tap senza fermarmi un istante.
Ormai sono così stanco che non ho più sangue nelle vene. Mi siederò un momento a riposare dove luccica la ghigliottina.
Mi vedo ormai dall'alto, e non sono più un tipo con la testa sul collo. Ho il collo scoperto, ho perso la testa e tanto di cappello.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Cable