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Autore: Princess Kurenai    22/07/2014    1 recensioni
[KagaKuro | OUAT!AU] Pur temendo la realtà che avrebbe dovuto affrontare - non aveva dubbi sul fatto di trovarsi in un luogo sconosciuto -, Kuroko riuscì ugualmente a mantenere la calma, rassicurato dal fatto che i suoi ricordi erano ancora presenti. Dalle memorie della sua infanzia fino alla sua adolescenza, ricordi lieti ed altri meno gioiosi... fino ad arrivare a quelli ben più recenti riguardanti il sortilegio che la Regina Cattiva aveva lanciato sulla Foresta Incantata per privare tutti i suoi abitanti del loro lieto fine.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The future doesn’t scare me anymore
Fandom: Kuroko no Basket
Personaggi: Kagami Taiga, Kuroko Tetsuya
Pairing: KagaKuro
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: SAFE
Avvertimenti: OneShot, Leggerissimo Shonen ai, Alternative Universe
Conteggio Parole: 975
Note: 1. Proveniente dal mio askblog Sharara ☆ Goes On per il prompt: KagaKuro, OUAT! AU.. Kuroko è l'unico abitante della Foresta Incantata ad essere sfuggito all'incantesimo, grazie al fatto di essere pressochè invisibile, e arriva a Storybrooke dove incontra il suo amato, il quale però non si ricorda di lui..
2. Non ho avuto voglia di creare un vero e proprio motivo all’invisibilità di Kuroko XD scusate XD


Kuroko esitò ad aprire gli occhi.

Rimase fermo su quello che sentiva essere un letto sconosciuto, con le mani strette in un pugno ed il corpo teso come la corda di un violino.

Pur temendo la realtà che avrebbe dovuto affrontare - non aveva dubbi sul fatto di trovarsi in un luogo sconosciuto -, Kuroko riuscì ugualmente a mantenere la calma, rassicurato dal fatto che i suoi ricordi erano ancora presenti. Dalle memorie della sua infanzia fino alla sua adolescenza, ricordi lieti ed altri meno gioiosi... fino ad arrivare a quelli ben più recenti riguardanti il sortilegio che la Regina Cattiva aveva lanciato sulla Foresta Incantata per privare tutti i suoi abitanti del loro lieto fine.

Tutti nel regno conoscevano la Regina Cattiva - la sua fama ed il nome la precedevano -, ma Tetsuya aveva avuto modo di incrociarla solo una volta… ma la donna non l’aveva neanche visto. A quei tempi ancora non riusciva a controllare la sua ‘maledizione’ - o dono, come lo definiva sua nonna -, e solo in seguito era riuscito a gestire la sua capacità di rendersi invisibile ed immune alla magia.

Tuttavia, pur non avendo mai avuto a che fare con la Regina, per Kuroko era stato impossibile sfuggire a quel sortilegio che aveva colpito tutti. Nessuno escluso.

Certo, si disse riuscendo finalmente ad aprire gli occhi, era immune alla magia ma quel suo 'dono' non l'aveva protetto dal sortilegio che l'aveva condotto in quel mondo sconosciuto. Ma almeno i suoi ricordi erano ancora intatti!

Si guardò lentamente attorno mettendosi seduto sul letto, scorgendo in quella stanza estranea degli oggetti a lui sconosciuti.

Solo poche cose era in grado di riconoscere e, superato quel momento di confusione, abbandonò il letto per esplorare quella casa nella speranza di incrociare qualcosa di familiare... di scorgere la rassicurante figura di Kagami, il suo compagno.

Ma era solo, e quella certezza - insieme all'assenza di Kagami -, contribuirono a renderlo quasi inquieto.

Si morse le labbra, chiudendo gli occhi nel tentativo di calmarsi.

Ricordava di aver stretto la mano del suo compagno mentre la nube di fumo viola avvolgeva la Foresta - poteva ancora sentirne il calore e la consistenza... e ricordava anche la voce di Kagami dirgli: « Cerca di non scomparire, Kuroko».

Alla fine però, quello che era scomparso era stato Kagami.

Era spaventato anche se non lo dava a vedere, e l'unica cosa che riuscì a fargli mantenere la calma fu la certezza che anche Kagami si trovasse in quel luogo.

Non sapeva dove ma... 'sentiva' la sua presenza e doveva trovarlo.

Animato da quel pensiero Kuroko abbandonò senza troppe esitazioni la casa nella quale si era trovato al suo risveglio, preparandosi ad affrontare quel mondo che sin da subito apparve ai suoi occhi caotico e strano.

Nessuno parve quasi notarlo nel suo vagabondare per le strade di quella città - non era invisibile, ma la sua presenza era sempre stata poco 'tangibile' -, neanche quando si fermò in mezzo alla strada, attirato da una bottega non dissimile dalle altre che aveva incrociato.

Era colorata e piena di dolci, con un cartello che riportava la scritta "Cercasi aiutante"... ma ciò che attirò davvero il suo sguardo fu il volto familiare al di là dei vetri.

Sbatté gli occhi come per assicurarsi di non avere le allucinazioni, sentendosi quasi rassicurato nello scorgere Kagami ancora lì davanti a sé.

Attraversò la strada senza distogliere lo sguardo, insinuandosi poi nella bottega piena di dolci - "pasticceria" diceva il cartello colorato.

Si mosse silenzioso e quasi timoroso, osservando il ragazzo che leggeva qualcosa con aria annoiata, il gomito sul bancone ed il palmo premuto sulla guancia.

Sembrava quasi a suo agio in quel mondo così strano, ed anche se l'espressione di Kuroko non mutò, poté chiaramente sentire il suo cuore mancare un battito per la gioia.

Sarebbe rimasto ad osservarlo in silenzio, imprimendo nella sua memoria ogni tratto di quel viso così familiare come per timore di vederlo sparire da un momento all'altro, ma non riuscì a trattenersi dal mormorare un basso: « Kagami-kun», che attirò immancabilmente l'attenzione dell'altro sulla sua persona.

Kagami saltò spaventato sulla sedia, emettendo un verso stupito quasi senza rendersene conto.

Era da tanto che non accadeva, pensò laconico Kuroko senza mostrare nessuna particolare emozione, rimanendo inespressivo anche quando l'altro gli chiese da quanto tempo fosse lì.

« Da un po'», rispose calmo, sorreggendo lo sguardo indagatore ed un po' timoroso di Taiga.

Non aveva bisogno di altre conferme. Kagami non si ricordava di lui. Aveva perso la memoria - non era immune alla magia come Kuroko -, così come tutti gli altri abitanti della Foresta Incantata che aveva avuto modo di incrociare durante la sua ricerca.

« Cerchi qualcuno? Un certo... Kagami?», domandò il giovane e Kuroko, dopo un breve momento di esitazione, si apprestò a scuotere il capo. Sarebbe stato inutile spiegargli tutto, perché chi, in un mondo strano come quello, avrebbe creduto alla storia di una maledizione lanciata dalla Regina Cattiva?

Kagami lo avrebbe preso per pazzo e l'avrebbe allontanato... e Kuroko non poteva permettersi di perderlo, non di nuovo.

« Un lavoro», rispose semplicemente, aggiungendo poi un: « Per favore», che spiazzò per qualche attimo l'altro.

« Uhm... credo si possa fare», borbottò incerto, lanciando un’occhiata al cartello appeso fuori dalla bottega di dolci, « Sai preparare dolci?»

« No. Sono completamente negato», ammise sincero.

« E vuoi lavorare qui?!», esclamò Kagami, placandosi poi davanti all’espressione seria di Kuroko.

Si concesse quindi un sospiro, grattandosi poi la nuca quasi sconsolato.

« Okay… troverò qualcosa da farti fare. Io sono Kajin Tora», si presentò.

“ Kajin Tora”, ripeté mentalmente Kuroko, tenendo per sé lo stupore nel sentire quel nome così diverso da quello che aveva imparato a conoscere e ad assaporare sulle labbra.

« Kuroko Tetsuya», rispose allora, esibendosi in un piccolo inchino, « Grazie per l’opportunità, Kajin-san».

Non era quello che desiderava, e dentro di sé sentiva l'inquietudine, la tristezza e la rabbia crescere senza alcun freno... ma era con Kagami, e il futuro non gli faceva più così tanta paura.



   
 
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