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Autore: cosnic    23/07/2014    0 recensioni
OS scritta di getto nelle sere di luna piena (be' in realtà non sempre con la luna piena)
Parla di una delle mie OTP fanon preferite di Once Upon A Time: la Red Hunter (Cappuccetto Rosso/Ruby x Cacciatore/Graham)
*Probabili spoiler della prima stagione in questa trama e nella storia*
Le vicende a Storybrooke si ambientano prima della rottura del sortilegio (e dove Regina non ha deciso di stritolare un cuoricino)
Le vicende nella Foresta Incantata si ambientano il giorno dopo l'uccisione di Peter (Cappuccetto ancora non sa di essere un licantropo)
Buona lettura a tutti :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Graham/Cacciatore, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Red Wolf

Era una notte come le altre al Granny’s di Storybrooke. Ruby stava sistemando gli ultimi tavoli prima di tornare a casa dalla Nonna. Su una sedia in fondo al locale c’era seduto Graham, il giovane sceriffo della città, che si divertiva a lanciare freccette e a sorseggiare del whiskey.
La ragazza si avvicinò al tavolo dello sceriffo a prendere il bicchiere e la bottiglia, ormai vuota e notò che il ragazzo non aveva centrato neanche una volta il bersaglio: le freccette erano tutte sul pavimento. Ruby capì subito che era ubriaco.
«Graham, ti riporto a casa io, non sei in grado di guidare.» disse con un tono dolce.
«Grazie m-ma non ce n’è bisogno… Sto benissimo» Provò ad alzarsi ma ricadde subito sulla sedia.
«Ne dubito» concluse Ruby ridacchiando.
Ruby arrivò con la sua auto rossa a casa di Graham. Lo accompagnò fino all’ingresso, aiutandolo a stare in piedi. Aveva la sensazione che il ragazzo pesasse come una piuma; si era sempre chiesta per quale motivo, pur essendo una ragazza magra, avesse la forza di sollevare i pacchi che arrivavano ogni mese alla tavola calda e non sentirne la fatica. Graham aveva difficoltà a trovare il chiavistello così Ruby appoggiò la sua mano smaltata di rosso sopra quella dello sceriffo, infilò la chiave e aprì il portone.
«Grazie» disse Graham con la voce impastata.
«Di nulla» rispose Ruby.
I loro visi erano vicinissimi, ma in cuor suo la giovane non se la sentiva di “approfittare” di una persona poco sobria, nonostante lei avesse un debole per lui da sempre.
«Ora io vado, ce la fai ad andare a letto da solo?»
«Ceeeerto» rispose Graham ed entrò subito in casa.
Ruby si diresse verso l'auto e prima di entrare si soffermò a guardare la luna piena. Da piccola sua nonna le raccontava sempre favole sui licantropi e aveva sognato di essere uno di loro: correre nella foresta e sentire il vento scorrere tra il lungo pelo nero e grigio.
Ma purtroppo le sue fantasie non sarebbero mai potute diventare realtà.

Il profondo cielo blu della Foresta Incantata era illuminato da un’argentea luna piena, quella notte. Cappuccetto Rosso era entusiasta di aspettare che i cacciatori la invitassero ad unirsi alla loro spedizione. Quelli erano i cosiddetti “Giorni del Lupo”, durante i quali, appunto, un lupo si aggirava nel villaggio facendo strage di bestiame e di… persone. Sapeva che sua nonna le avrebbe schiaffato un altro “no”, ma stavolta Cappuccetto aveva l’aiuto di Mary, una fanciulla che scappava da una persona che le voleva fare del male
Appena il sole scese tra le colline, bussarono alla porta. Cappuccetto Rosso corse ad aprire la porta, seguita dalla nonna che si era già armata di balestra, pronta a difendere la loro casetta. Con grande sorpresa della ragazza, tra il gruppo di cacciatori ce n’era uno nuovo. Un giovane uomo alto e muscoloso, con i capelli castani mossi e la barba dello stesso colore. Fissò Cappuccetto con i suoi occhi verdi: profondi e intensi. Lei rimase un momento a con la bocca spalancata, ma il parlare della nonna con i cacciatori la riportò alla realtà.
«Assolutamente no!»
«Ma nonna! Ti prego! Non mi succederà niente! Ci sono loro a proteggermi. E tu rimarrai con Mary, che in caso di pericolo è bravissima a usare arco e frecce.» disse Cappuccetto tenendo gli occhi fissi sul nuovo ragazzo.»
«Ho detto di no! E non farmi ripetere le cose mille volte! Ora va’ a letto e tieni il mantello!
«Sì nonnina.» concluse Cappuccetto con un tono di voce scocciato.
Ma la ragazza non poteva assolutamente lasciarsi scappare quest’occasione. Dopo l’uccisione del suo ragazzo da parte del lupo, era ancora più curiosa di vedere che razza di creatura assetata di sangue si aggirasse per il suo villaggio. Quindi si tolse il mantello e lo mise addosso a Mary che già si era addormenta. Aprì lentamente la finestra e sgattaiolò fuori. Sentì la neve scricchiolare sotto i suoi piedi mentre camminava seguendo le tracce dei cacciatori. Appena inoltratasi nella foresta, una scarica di adrenalina le invase tutto il corpo e subito dopo, molto stranamente, cadde svenuta sul suolo ghiacciato.

Graham si sentiva proprio in colpa.
Dall’arrivo di Emma a Storybrooke sentiva che qualcosa stava cambiando. Sentiva che finalmente non doveva più essere lo “schiavetto” di Regina. Voleva ricominciare una nuova vita e trovare persone di cui fidarsi veramente. E Ruby era forse la persona più adatta. Appena ricevuto l’incarico di sceriffo, ogni mattina si recava a prendere caffè e pancakes e nel frattempo scambiava due parole con la ragazza. Nonostante le gonne corte e il trucco esagerato, era matura e intelligente, ma si sentiva intrappolata in quella minuscola città con sua nonna. Graham sperava che lui potesse essere la sua via di fuga, ma si rese conto che per avvicinarsi a una ragazza, far finto di essere ubriaco era la cosa più inadeguata. Quindi gli venne una brillante idea per “rimediare”.
L’indomani come d’abitudine si andò al Granny’s a ordinare una colazione da asporto e quando Ruby gliela servì, Graham si decise.
«Senti Ruby… Volevo chiederti se stasera sei impegnata.»
«No, mia nonna mi ha lasciato mezza giornata libera, ma non so proprio cosa fare se non guardare l’ennesimo film strappalacrime spalmata sul divano.» rispose Ruby.
«E allora vieni con me, andiamo alla Tana del Coniglio a prenderci qualcosa da bere, e poi magari facciamo un giretto al parco… O nel bosco a caccia di lupi dato che stasera c’è la luna piena.»
«Okay!»
«Passo a prenderti alle otto» e uscì di corsa. Si rese conto della battuta idiota che aveva fatto sui lupi: da piccolo era stato trovato solo in una cesta in una tana di una lupa vicino ai suoi cuccioli e da allora amava molto quegli animali. Ma probabilmente per Ruby non era la stessa cosa.

«Io vado da quella parte!» urlò Graham al resto del gruppo.
«Vuoi che qualcuno ti accompagni? Potrebbe essere molto pericoloso!» disse il più anziano dei cacciatori.
«Non preoccupatevi per me. Io non ho una famiglia che mi aspetta a casa. Posso rischiare» e detto questo si addentrò nella foresta.
In realtà lui non era venuto per cacciare il lupo, ma bensì per proteggerlo. Non poteva sopportare l’idea che un altra creatura venisse uccisa. La sua unica e vera famiglia erano i lupi, che l’avevano cresciuto e protetto come uno di loro.
La luna era alta e splendente in cielo. Si fermò un attimo a contemplarla, accertandosi che il resto del gruppo si fosse allontanato un bel po’.
Dopo dieci minuti decise di ripartire, ma era difficile trovare traccia del lupo, con la poca visibilità. Nonostante la luna, le fitte chiome degli alberi facevano filtrare qualche raggio argenteo.Poi tutto ad un tratto udì un forte ululato provenire dalla sua destra. Si rese conto ben presto che in realtà si trattava di un lamento. E se qualcun altro fosse arrivato prima di lui? E se lo stessero per uccidere? Accantonò queste idee, che lo agitavano e basta. Chiuse gli occhi e si concentrò solo su quella povera creatura che si lamentava sempre di più. Si fece guidare dal senso del suo udito.
E poi lo vide, disteso a terra e quasi morente, con le zampe legate da un filo ricoperto di spine. Si avvicinò cautamente, mentre l’animale ringhiava. Lo guardò fisso negli occhi; gli sembravano molto familiari.
«Ah ma sei una femmina. Non ti preoccupare, piccola, ti libererò io.» sussurrò mentre accarezzava la sua testa. Poi tolse con cura il filo spinato,che gli sembrava essere fatto d’argento. “Molto strano” pensò.
La lupa non riusciva ancora a camminare, ma si fidava di Graham. Era piccola e snella:  così lui la prese in braccio e la portò in una grotta lì vicino, dove avrebbero passato la notte al sicuro.

Ruby e Graham passeggiavano mano nella mano nel parco.
«Avevi detto che mi avresti portato a caccia di lupi.» disse la ragazza con un sorriso stampato in faccia.
«Oh… Be’, pensavo non avessi preso sul serio la mia battuta idiota» rispose arrossendo.
«Ahahah, io adoro i lupi,. Mia nonna, quand’ero piccola, mi raccontava sempre favole sui lupi mannari e ogni luna piena tenevo la finestra aperta per aspettare di ricevere il morso. E la mattina rimanevo delusa dal fatto di non avere alcuna cicatrice.»
«Io invece sono stato trovato in una cesta in una tana di un lupo. O almeno così mi hanno raccontato all’orfanotrofio delle Sorelle di Storybrooke.»
Mentre camminavano Graham notò qualcosa che scintillava su una panchina. Aguzzò meglio la vista e vide che era un piccolo portachiavi a forma di lupo rosso come se qualcuno (che vende molte cianfrusaglie) l’avesse messo lì apposta.
«Perché non ci sediamo lì?» propose Graham.
«Okay!»
Il ragazzo prese in mano l’oggettino e lo porse a Ruby.
«Questo è per te.»
«Ma che carino!! Grazie mille per tutto, - e qui prese un respiro profondo - per regalarmi un sorriso ogni mattina.»
«E io te lo regalo, perché forse è la cosa più bella che mi rimane.
E senza pensarci due volte, entrambi si fissarono negli occhi e si baciarono. Le mani di Graham strinsero la sua vita, quelle di Ruby si avvolsero sulla sua nuca. Quando staccarono le labbra, dissero una strana cosa all’unisono e neanche sapevano da dove venisse fuori.
«Ti amo, mio Cacciatore»
«Ti amo, mia Lupachiotta Rossa»

Era appena sorto il sole. Graham si svegliò. E con suo grande stupore vide che il lupo non c’era più: al suo posto c’era una ragazza mora distesa a faccia in giù. Si avvicinò e la scrollò leggermente per svegliarla. Lei si alzò immediatamente e Graham la riconobbe. Era Cappuccetto Rosso.
«Che diavolo ci faccio in questa grotta qui con te?!?!»
«Allora è tutto vero»
«Vero cosa?»
«I lupi mannari. Sono reali. E tu lo sei.»
«Come fai a dirlo? Io sono svenuta ieri sera e stamattina mi sono trovata qui. Non ho fatto nulla.»
«Ne sono certo perché ieri notte eri un lupo. Ti ho trovata legata a un filo d’argento - e intanto le prese i polsi - vedi, hai ancora le cicatrici.»
La ragazza iniziò a credergli. Ora tutti gli svenimenti nei giorni di luna piena avevano un senso. E così il graffio sul braccio della nonna.
«E allora perché non mi hai ucciso?» chiese Cappuccetto.
«Perché sono in debito… con i lupi. E ora va’ tua nonna ti starà già cercando.»
Si alzarono entrambi in piedi e uscirono dalla caverna.
«Ci rivedremo mai un giorno?» chiese la ragazza sorridendo.
«Lo spero» rispose il ragazzo, anche lui con un sorriso.
«Allora.. Arrivederci Cacciatore!»
«Arrivederci… Lupacchiotta Rossa.»

   
 
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