Fanfic su attori > Logan Lerman
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Autore: Susy07    23/07/2014    2 recensioni
Un incontro fortunato avvenuto nel bar dove Alexandra spesso trascorreva il suo tempo libero. Uno sconosciuto, che si rivela essere il fratello di quello che una volta era il suo migliore amico.
Lei: Alexandra, 22 anni.
Lui: Logan, 21 anni.
Si rincontrano dopo tanto tempo e si ritrovano a parlare degli aneddoti del passato. Cosa potrà mai succedere quando si ritroveranno da soli in casa, bevendo forse un bicchiere di troppo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un incontro fortunato

 

Sono seduta al solito posto, al solito bar, mentre sorseggio una fumante cioccolata calda e cerco di prevedere la monotona serata che mi attende. Fra circa una settimana sarà Natale, e la città è già addobbata con nastri e palline coloratissimi e di varie dimensioni. La neve ha già cominciato a cadere ricoprendo New York con un velo bianchissimo e gelato ed i bambini si divertono a giocare con quella che al primo cenno di sole diverrà una poltiglia di fango e neve sciolta. Mi stringo nel mio maglione verde, caldo ed accogliente quando vedo in lontananza una sagoma familiare. Un ragazzo, sulla ventina d’anni si aggira per il bar, nascosto in un cappotto lungo ed in una cuffia di lana. Sorrido, trovandolo buffo e poco dopo lui si siede al tavolino accanto al mio. C’è qualcosa di tremendamente familiare in un lui. La sua voce, il modo che ha di spettinarsi i capelli fanno risvegliare in me una sensazione di nostalgia. E la mia mente si perde nei ricordi di quando ero ancora una bambina e mi divertivo a giocare con il mio migliore amico. Poi purtroppo l’ho perso di vista ed entrambi abbiamo preso strade diverse che ci hanno portato ad essere quello che siamo tutt’oggi, ovvero due perfetti sconosciuti. Osservo attentamente il ragazzo accomodato accanto a me, riflettendo sul fatto che non può essere lui, perché so per certo che vive a Los Angeles, ma quando la persona che ha scaturito in me i ricordi dell’infanzia si toglie la cuffia dal capo, capisco di chi si tratta - Logan!- dico, con un sorriso, attirando immediatamente la sua attenzione. Quando mi vede, un sorriso caloroso e dolce prende forma sulle sue labbra - Alexandra…- sussurra, meravigliato - Quanto tempo- annuisco, invitandolo a sedersi al mio tavolo. Logan non è altro che il fratellino minore di quello che una volta era il mio migliore amico. Ricordo come il fratello lo trattasse malissimo e le sue lacrime ogni volta che non gli permetteva di giocare con lui e con i suoi amici. Un po' lo capivo, e mi dispiaceva vederlo stare così male, perciò quando potevo gli davo il mio sostegno ma penso che l’unica cosa che Logan desiderasse veramente era ricevere attenzione dall’unica persona che sembrava non accorgersi della sua esistenza: suo fratello Lucas. - Come stai?- gli chiedo, non potendo non notare l’enorme cambiamento che ha affrontato nel corso di questi anni. E’ diventato alto, e le dolci curvate che aveva da bambino sono sparite, per lasciare posto ad un corpo scolpito e quasi perfetto. I capelli lunghi fino alle orecchie, di color castano gli incorniciano il volto, mettendo in evidenzia gli occhi color dell’oceano. E’ sempre stata la cosa che più mi colpiva in lui, il colore dei suoi occhi, tanto simili alle profondità marine, quante differenti da quelli di suo fratello. Se è vero che gli occhi sono le finestre dell’anima, Logan è esattamente quello che sembra. Dolce, tenero, quasi innocuo ma pieno di vita e vivace - Bene e tu?- gli chiedo, con un sorriso talmente vero da causarmi quasi una paralisi facciale - Bene, grazie- lo sprono a raccontarmi del resto della sua famiglia - Beh, Lucas si è trasferito a Los Angeles e frequenta una maestra d’asilo … Credo- e capisco che il rapporto tra lui e suo fratello non è cambiato affatto, nonostante siano passati quasi cinque anni dall’ultima volta in cui l’ho visto - Mentre io e il resto della famiglia viviamo qua, da circa un anno. Abbiamo deciso di tornare a vivere nella vecchia casa di famiglia, che mio padre non ha mai avuto il coraggio di vendere, tormentato dai sensi di colpa anche solo immaginando che il posto dove lui e i suoi figli sono cresciuti, non gli appartenesse più. Volevamo fare un tuffo nel passato, incontrare la gente che ci aiutato a crescere e solo qui potevamo farlo. Insomma, siamo tornati alle origini- annuisco e più lui parla,più io mi incanto, meravigliata dalla sua parole e dal suono accogliente della sua voce dolce. Rido leggermente - Logan Lerman… Chi l’avrebbe mai detto!- esclamo. Mi guarda,sorridendo e mai come ora il suo viso mi sembra tremendamente bello - E tu? Cos’hai combinato in questi cinque anni?-mi chiede. Abbasso il capo, sorridendo - Nulla di che… Vivo sempre nella stessa casa con i miei genitori e ovviamente sto ancora studiando. Non c’è niente da sapere!- gli dico, e lui mi scruta attentamente - Perché mi guardi così?- ho il coraggio di chiedergli. Lui ride e poi mi espone i suoi pensieri -Mi stavo solo chiedendo se sei ancora follemente innamorata di Lucas…- spalanco le labbra, subito seguita dagli occhi - Mi stai prendendo in giro, per caso? Non sono mai stata innamorata di tuo fratello, gli volevo bene… Tutto qua. Era il mio migliore amico e lo vedevo come una sorta di fratello maggiore.- Logan mi guarda come per dire “ Ma chi vuoi prendere in giro?” - Andiamo, lo sanno tutti che avevi una cotta per lui. Volevi sempre stare dov’era lui, non lo lasciavi mai- scuoto il capo vigorosamente - Ok, forse era un po’ ossessionata da Lucas, ma non ne ero certo innamorata. Il fatto è che volevo che lui mi proteggesse, essendo più grande di me e quindi…- cerco di spiegare e lo vedo ridere. Non posso non ammettere che sia uno spettacolo meraviglioso - L’hai più sentito?- mi chiede. Nego con il capo - E tu? Che rapporto ha tutt’ora con Lucas?- gli chiedo, pentendomene poco dopo. Lo vedo rattristarsi e mi maledico per averglielo chiesto - Non è cambiato nulla… Continua a fingere che io non esista e non riesco a capirne il motivo. L’unica cosa che ho sempre voluto era un po’ di attenzione da parte sua, da parte di mio fratello, che invece sembra non rendersene conto. L’hanno compreso tutti, anche tu, vero? E allora perché Lucas è così cieco? Forse dovrei solo lasciarlo perdere, fingere di non avere un fratello e vivere la mia vita, come ha fatto lui…- vedo una lacrima rigare il suo viso e senza riuscire ad impedirmi di farlo, gli porto un dito al volto e gliela asciugo - Non devi piangere. Una persona così, che non si rende nemmeno conto del dolore che ti sta facendo provare non merita le tue lacrime. Lucas non ti merita, l’ho sempre pensato. Anche quando era il mio migliore amico credevo che tu meritassi di più! E questa è la conferma. Guardati, Logan. Sei un ragazzo fantastico, lo si capisce anche senza conoscerti…- gli sussurro. Logan mi sorride - Grazie, ma se continuerai a riempirmi di complimenti il mio ego già di sé smisurato rischierà di ingrandirsi ancora di più- ridacchio, perdendomi per un breve istante nei suoi occhi, nella forma delicata e dolce del suo sguardo ed è come se con esso lui mi stesse accarezzando. Mi prende una mano e la accarezza con affetto. Non riesco a frenare la mia lingua - Ti va di cenare con me, stasera? Sono sola, come sempre e non mi dispiacerebbe la tua compagnia…- sembra sorpreso, o forse incredulo, ma più probabilmente entrambi - Ehm… Certo! A casa tua o a casa mia?- mi chiedo. Realizzo che a casa sua potrebbero esserci i suoi genitori che incomincerebbero a fare domande, e non ci lascerebbero un momento da soli - A casa mia. E’ a pochi passi da qui, così non ci congeliamo troppo.- annuisce, lasciando una banconota sul tavolino per pagare la cioccolata calda con panna che avevo sorseggiato nel mentre della nostra conversazione e ci alziamo, dirigendoci verso l’uscita del bar - Sei qua a piedi?- gli chiedo e lui annuisce. Camminiamo uno a fianco dell’altra,diretti verso casa mia ed un silenzio imbarazzante cade su di noi. Ho forse sbagliato a domandargli di cenare con me? Forse si è fatto l’idea sbagliata… - I tuoi genitori come stanno?- è lui a rompere il ghiaccio, domandandomi dei miei genitori e gliene sono grata - Direi benissimo. In questo momento sono a Dubai, dove passeranno tutte le vacanze natalizie- inarca un sopracciglio - Perché non sei con loro?- mi chiede. Sorrido - Beh, sapevo che preferivano stare un po’ da soli ed io non ci tenevo a fare il terzo incomodo. Quindi li ho lasciati partire da soli, ben sapendo che desiderava questa vacanza solo per loro da qualche tempo…- mi sorride - Gesto gentile- sussurra. Arriviamo a casa mia, un appartamento in un palazzo di New York, abbastanza grande da poterci vivere in tre. Saliamo in ascensore e nessuno dei due proferisce parola. Apro la porta di casa, ed il mio cane mi corre incontro, per farmi darmi il “bentornata”. Mi dedico un po’ a lui e poi mi tolgo il cappotto e la sciarpa, deponendoli su un attaccapanni, facendo poco dopo lo stesso con gli indumenti di Logan - Da quando hai un cane? - mi chiede, accarezzando il morbido pelo del mio cucciolo - Da qualche mese. L’ho trovato che girovagava per strada ed ho deciso di portarlo a casa per nutrirlo e dissetarlo. Come puoi immaginare non se n’è più andato e a me fa piacere così. I miei genitori non ci sono mai, almeno c’è lui a farmi compagnia- annuisce, inginocchiandosi per coccolarlo meglio. Gli domando cosa desideri per cena e alla sua alzata di spalle, decido che è meglio ordinare una pizza. Una volta fatto ciò, lo invito ad accomodarsi sul divano, accendendo la televisione - Allora… Raccontami qualcosa che ancora non so- lo incito - Non saprei…- mi risponde ed allora decido di buttarmi, ben sapendo che la sua risposta potrebbe farmi male - Stai ancora con quella ragazza. Come si chiamava? Betty? - gli chiedo. Logan ridacchia - Patty, intendi?- annuisco - Ecco, Patty! Ci sono andata vicino…- mi complimento con me stessa - No, a dire il vero è da tanto che non la sento. Ci siamo lasciati un anno dopo il nostro trasferimento e non l’ho più sentita. Non che mi interessasse chissà quante, in verità- inclino il capo leggermente - Beh, quello si sapeva. A te nessuna interessava veramente!- lui ride, annuendo - Ero giovanissimo. Un po’ di divertimento ci stava…- si difende. Gli rispondo con un’alzata di spalla, quando udiamo il campanello suonare - E’ arrivata la pizza!- annuncio, aprendo al fattorino e pagandolo. Ci accomodiamo alla tavola, precedentemente apparecchiata dalla sottoscritta ed iniziamo a chiacchierare del più e del meno, quando lui mi domanda - Se non eri innamorata di Lucas, chi ti piaceva?- quasi mi strozzo con l’acqua che stavo sorseggiando e quando riesco a riprendermi rispondo - Nessuno, davvero- ovviamente non mi crede - Quindi mi stai dicendo che a ventidue anni tu non ti sei mai fidanzata, non hai mai baciato nessuno e non hai mai fatto sesso?- mi chiede. Rido - Non esageriamo… Non sono vergine, se è quello che mi stai chiedendo!- poggia i gomiti sul tavolo, avvicinandosi leggermente a me - No?- domanda. Rido maggiormente - Non sono abbastanza ubriaca da raccontarti come ho perso la verginità, Logan!- esclamo. Lui mi versa un po’ di vino nel bicchiere e dice - Allora provvedo subito- scuoto il capo, alzandomi dal tavolo, prendendo il bicchiere e trasferendomi sul divano - Va bene, a patto che poi tu mi racconti come hai perso la tua!- annuisce, sedendosi accanto a me, in religioso silenzio -Avevo diciotto anni ed ero fidanzata con un ragazzo, un certo Mick ed è successo… Fine della storia. - dico. Logan sbuffa - Che noia! Mi aspettavo qualcosa di molto più divertente!- senza rendermene conto mi avvicino ancora un po' - Ah sì? Ti aspettavi qualcosa di più divertente? - gli domando. Lui si avvicina ancora un po’, ed io poggio il bicchiere colmo di vino sul tavolino al centro della stanza - Volevo qualcosa di più eccitante…- mi sussurra - Qualcosa che mi facesse diventare geloso- inarco un sopracciglio -Perché dovresti essere geloso?- gli chiedo. Non sono così ubriaca da non capire ciò che sta per accadere, eppure non posso fare a meno di desiderare le sue labbra premute contro le mie, il suo corpo addosso al mio - Perché tu sei bellissima, ed io vorrei che tu fossi solo mia…- sussurra e mi guarda. Mi osserva con quei suoi occhi azzurri e limpidi e l’unica cosa che desidero è che lui mi baci, ma Logan non si decide a farlo. Forse ha troppa paura di essere rifiutato, avendo un anno in meno di me, allora decido di buttarmi e poggio le mie labbra sulle sue, accogliendo immediatamente la sua lingua nella mia bocca. E tutto succede troppo in fretta. Mi lascio trasportare dai suoi baci dolci e dal ritmo del suo respiro che si mischia con il mio. Quando ci separiamo, Logan appoggia la sua fronte sulla mia e sussurra - Voglio fare l’amore con te…- annuisco - Anche io- 

 

Due anni dopo…

 

Sono trascorsi due anni magici, in cui io e Logan abbiamo consumato il nostro amore ed abbiamo vissuto insieme e felice. Ora aspettiamo un bambino, e non potremmo essere più felici di così. Lucas, dopo una bella chiacchierata con la sottoscritta ha finalmente compreso quanto sia fragile il fratello ed ha provato a ricostruire il loro rapporto. Finalmente siamo tutti un’unica e bellissima famiglia!

 

Note dell’autore…

 

Salve ragazze! Questa è la prima one-shot che pubblico su Logan Lerman e spero vivamente che vi sia piaciuta. Aspetto le vostre recensioni. So che l’idea non è molto originale, ma era un pò di tempo che avevo voglia di scrivere una storia simile! Alla prossima… Un bacio 

Susy! 

  
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