Sono inginocchiato a terra e l'unica cosa che mi viene da fare è continuare a piangere e pregare che non entri nessuno almeno fino a quando non avrò esaurito tutte le lacrime e mi sarò ricomposto.
Sento la musica e le risate felici di tutti, probabilmente Niall starà facendo una delle sue mosse più stupide da esperto giocatore di golf quale crede di essere e probabilmente anche tu ti sarai unito a loro facendo finta che non sia successo niente, magari sorridendo ad Eleanor che, anche questa volta, avrà fatto finta di non aver notato la tua misteriosa sparizione nel bagno insieme a me.

Mentre guardo l'interno di quella toilette così lussuosa, dove sicuramente nessuno prima di noi si è mai esibito in cose diverse dai propri bisogni fisiologici, sento la porta principale che si apre piano.
"Che cosa fai ancora qui, Harry?"
Louis. maledetto, stramaledetto Tomlinson!
"Niente, stavo solo guardando il mio mondo andare in pezzi, ancora una volta."
"Non dire così, perché non vuoi capire che per me è difficile.."
"Per te è difficile e pensi che per me sia facile? sono STANCO di fingere indifferenza, STANCO di aspettare che tu mi degni di uno sguardo, STANCO di.."
Sono ancora a terra e mi sto rendendo conto di stare alzando sempre più il tono della mia voce, ormai non mi importa più di niente, che mi sentano tutti, tanto non è un segreto.
"Harry... perché non mi guardi?" mi supplica lui senza avvicinarsi, come se avessi la lebbra o chissà che cos'altro potrei fargli di male.
"Non posso."
"Harry.."
Si siede davanti a me e mi prende il viso tra le mani.
"Guardami.. guardami, ho detto!'
"Se ti guardassi sai cosa succederebbe." dico, continuando a fissare il pavimento, come se potesse darmi quel poco di forza che mi basterebbe, forse, per alzarmi, girare lo sguardo e raggiungere gli altri.
"E allora fallo!'
*fallo* 
*no, Harry, non farlo*
*fallo*
Lo faccio. Lui sta sorridendo. io non smetto di piangere e lui mi raccoglie una lacrima continuando a sorridere, e poi mi bacia.
Non riesco a staccarmi, penso solo ad avvicinarmi di più, ad attirarlo a me dai fianchi nonostante la posizione scomoda, e improvvisamente le lacrime cessano e comincio a sorridere come un ebete.
"Perché sorridi?" mi chiede lui.
A quel punto lo allontano e mi alzo in piedi.
"Harry..."
Sento come se stessi perdendo l'equilibrio, quindi mi poggio ad un lavandino e comincio a respirare profondamente.
"Ti prego..."
"Oh, smettila di pregarmi, Louis, smettila!"
E mentre lo dico alzo lo sguardo cercando di sembrare più duro possibile, come quando l'ho trascinato con violenza dentro quella toilette e quasi scopato senza dare importanza a tutto il resto e a quanto fosse sbagliato.
Purtroppo, però, alzando lo sguardo, incontro il suo attraverso lo specchio: non sorride più, vedo una lacrima, una sola, sulla sua guancia, e allora mi dico che no, io non merito che qualcuno pianga per me, men che meno lui.
"Ti prego, Harry...' ormai la sua voce è quasi un gemito.
*Non ti avvicinare, vai via, Tomlinson, esci di qui!*
Ma non lo fa, e la cosa sadica, triste, masochista, chiamatela come vi pare, è che non lo faccio nemmeno io, no, anzi, lo guardo, mi avvicino alla porta e la chiudo a chiave, al diavolo se qualcuno dovesse tentare di entrare.
Forse è squallido, anzi, senza forse, ma è l'unica cosa che voglio, sdraiarmi sull'amore della mia vita e farlo mio, marcare il territorio, con la lingua, con i denti, mordendo, e baciando, e penetrando, perché è così che deve essere, ed è così che deve sempre andare.
"Io ti amo, pezzo di merda!" gli dico, mentre gli abbasso i pantaloni e i boxer e lo faccio voltare.
"Lo so, stron.. ah!"
Non era la risposta che mi aspettavo, quindi decido di tappargli la bocca con la mano, non dargli modo di dire altro, e con l'altra fare aderire la sua schiena al mio petto per sentire meglio i suoi gemiti di piacere, finchè non mi ritengo soddisfatto, esco da lui e, ricomponendomi, me ne vado lasciandolo lì sul pavimento, incredulo e, probabilmente, ancora eccitato.

Sto sperando che nessuno abbia notato la mia assenza ma, ovviamente, appena mi avvicino al pezzo di parco dove sono tutti radunati, dio solo sa a fare cosa, capisco subito che le mie speranze sono vane.
Tento comunque di tirar fuori il mio sorriso migliore, per lo meno per quei pochi secondi precedenti al momento in cui un enorme moscone si posa sul mio petto e.... oh cazzo, dove sono finiti i bottoni di questa camicia?
*Louis* penso, sorridendo di gusto.
Faccio finta di niente e raggiungo gli altri e il primo a guardarmi è Niall, strano!
"Cos'è successo alla tua camicia?"
"Me lo stai chiedendo veramente, Horan?"
Non risponde, e mi dà una pacca sulla spalla accennando un sorriso.
Niall Horan, senza sarei perso.
In men che non si dica mi ritrovo circondato da chiunque.
"Cosa stiamo aspettando?" chiedo fingendo curiosità.
"Louis. Dovremmo fare un brindisi e manca solo lui" dice Jay un pò indispettita.
Ed eccolo che, finalmente, per la gioia dei presenti, manco lo sposo fosse lui, si avvicina a noi, come se fosse appena arrivato, sistemandosi gli occhiali da sole e il fazzoletto che ha nel taschino della giacca.
Sua madre lo guarda fiera, io lo guardo fiero.. dio, ma da quando sono diventato così imbarazzante?
"Eccoti, finalmente! dove ti eri cacciato?"
"Scusami, mamma, ero in bagno" dice lui, facendomi l'occhiolino e mettendomisi di fianco.
Pazzo di un Tomlinson, sembra quasi l'abbia fatto apposta, perché Eleanor cambia posizione e si mette vicino a Lottie, in pratica in fondo a quella che diventerà la foto di famiglia.
"Ti amo anch'io, stupido" mi sussurra all'orecchio 2 secondi prima che scattino la foto, e sono quasi certo che sarò venuto col sorriso più bello che abbia mai avuto in tutta la mia vita.