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Autore: Rijaa    23/07/2014    1 recensioni
1967.
[ ... ] Quella tale cercava di mostrarsi a lui gentile e ben disposta a chiacchiere, quando in realtà il corvino sapeva benissimo che si trattava di una mera maschera sotto la quale si nascondeva; aveva parlato più e più volte con lei - a dire il vero, la lasciava parlare a ruota libera, mentre lui pensava a tutt'altro. Aveva scoperto che era un'allieva della Santa Caterina, che era figlia di due immigrati arrivati in Inghilterra dalla Grecia, che avevano trovato un posto di lavoro ben retribuito e che avevano investito gran parte del loro danaro nell'istruzione della figlia, ragion per cui avevano deciso di mandarla in un collegio prestigioso del genere.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Gabriel, Tony Banks
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Boarding Houses
8.50 pm

Mancavano pochi minuti alle nove di sera, ed in genere a quell'ora gli altri studenti che alloggiavano alle boarding houses stavano già dormendo, oppure erano comunque in procinto di addormentarsi.
Nel loro piccolo appartamento non era così: beh, sì, Peter era quello che andava a dormire più presto di tutti, una volta finiti i suoi compiti e una volta preparata la cena agli altri ragazzi, ma non si era comunque mai addormentato alle nove di sera da quando era lì.
Mike lo seguiva a ruota, dopo una manciata di minuti, mentre Tony ed Ant erano probabilmente quelli che facevano più tardi, tanto che a volte addirittura tornavano oltre la mezzanotte all'alloggio.

Peter si guardò attorno, notando che tutte le luci negli altri appartamenti erano spente, e le finestre erano socchiuse in modo sapiente, giusto per lasciar entrare un pochino d'aria.
Si avvicinò con un ansito e un po' di timore alla porta del loro alloggio, oltre la quale era già possibile udire un vociare acceso e abbastanza colorito ; bussò alla porta con decisione, sfidando ogni sua paura e ogni sua fragilità, ma sapeva che era solamente l'inizio delle torture al quale sarebbe stato sottoposto quella sera.

La porta gli fu aperta da un Mike seminudo che teneva indosso solamente un paio di pantaloncini corti, con un sorriso enorme stampato sulle labbra.

"Oh mio dio Peter, ma sei tu? In carne ed ossa? Che ci fai qua? Ritorni da noi?" gli pose interrogativi a raffica, uno dopo l'altro, non dandogli nemmeno il tempo di rispondere singolarmente a ciascuna domanda.
Mike era fatto così, magari poteva essere un po' chiacchierone, ma era comunque il miglior amico che potesse mai desiderare, senza ombra di dubbio.

"Ehm ... no ... sono venuto giusto a prendere le ultime cose che ho lasciato" si liquidò brevemente Peter, dando una pacca sulla spalla all'amico ed avviandosi per il breve e stretto corridoio.

Durante la sua camminata a passo lento ed impacciato, sentì un mugolare senza dubbi femminile provenire dal soggiorno; dato che non aveva veramente più nulla da perdere, decise di andare a dare uno sguardo a quello che stava succedendo.
La porta a soffietto del soggiorno era completamente aperta, dunque non c'era bisogno di escogitarne una più del diavolo per riuscire a buttare un'occhiata nella stanza.
Tony e Rena erano seduti sul divano, lei era addirittura seduta in braccio a lui, e stavano baciandosi in un modo che di sentimentale e dolce aveva veramente ben poco, e chissà da quanto tempo quella porcheria stesse andando avanti.
Okay, era un semplice bacio accompagnato da tipiche effusioni da fidanzati, e soprattutto non era nulla di più serio ed intimo. Ma ad ogni modo la visione di Rena mugolante e seduta in braccio a Tony era completamente indigesta a Peter.

"Ehm... buonasera..." fece il suo esordio il cantante, un po' per educazione ed un po' perché era stato costretto.
Fosse dipeso da lui, una volta passato davanti al soggiorno e vedendo una situazione del genere, sarebbe ritornato sui suoi passi senza fare rumore ed avrebbe ignorato la tenera coppietta andando a rifugiarsi in camera sua.
I due non risposero al suo saluto, anzi, continuarono a baciarsi pretendendo che ci fossero solamente loro due in quella stanza.

Peter era stato fermo sotto l'uscio fino a quel momento, ma decise di entrare dentro e di dare a Rena pane per i suoi denti. Si tolse la tracolla scolastica e la poggiò per terra con cura, andando poi a sedersi accanto ai due sul divano.

"Sapete che siete una bellissima coppia? E che state benissimo insieme?" chiese retoricamente, armandosi di capacità di finzione inverosimilmente degne di quelle di un attore hollywoodiano.
Nessuno dei due rispose, di nuovo, ma almeno questa volta Rena si staccò dalle labbra del suo amato con un sorriso a trentadue denti, che lasciava intendere un immenso senso di appagamento per quanto il cantante aveva appena detto.
Quel ragazzino gli sembrava piuttosto affabile, ed era riuscita a sottometterlo in una sola mossa poche ore prima; era bastato solo ricattarlo un po' e toccare il suo punto debole, costringendolo in pratica ad accettare la sua proposta.

"E che cazzo ci fai qua? Non te n'eri andato?" borbottò Tony, alzandosi in piedi e recandosi verso la cucina per prendersi qualcosa da bere, visibilmente seccato dalla visione del ragazzo.
Che diamine ci faceva lì, in effetti? Era stato via per più di un mese, e si era fermato al dormitorio solo un paio di volte da quando aveva conosciuto Rena...
Tornò nella stanza con una piccola lattina di birra in mano, accomodandosi sul divano e dilettandosi ad aprirla.

"Ti ricordo che questo appartamento è anche mio e dunque posso venirci quando mi pare, Tony" Peter fece aderire perfettamente la sua schiena allo schienale imbottito e morbido del divano, accavallando leggermente le gambe, agendo così come se non gliene importasse niente di quella situazione.
In realtà gliene importava eccome, ma la maschera di noncuranza che stava indossando non accennava nemmeno a sgretolarsi; ciò poteva solo significare che Rena stava ottenendo quello che voleva, ma che quello che stava vincendo era senza dubbi lui.

Tony aveva buttato giù tutto il contenuto della lattina in tre o quattro sorsi, e non appena ebbe finito la sbatté con violenza sul tavolino davanti al divano, lasciandola cadere per terra senza preoccuparsi di alzarla.

"Come ti pare, ma alzati e levati dalle palle, che voglio stare con Rena" pronunciò con tono piuttosto alterato e con voce stranamente alta.

Tony non aveva mai alzato la voce con lui, prima ad ora, e se l'aveva appena fatto, probabilmente era davvero, davvero arrabbiato. 
Peter si alzò senza obiezioni, senza proferir parola per paura che la reazione dell'altro, in caso avesse avuto da ridire, sarebbe stata ancora peggiore, stringendosi nelle spalle.
Si chinò leggermente per raccogliere la lattina e la poggiò sul tavolo, perché non sapeva effettivamente cosa fare e dove diamine mettere le mani; afferrò con fare leggermente stizzito la sua tracolla, caricandosela in spalla e sostenendone tutto il peso senza dire una parola.

Prese la via per la sua stanza, ed una volta che fu dentro non poté fare altro che gettarsi sul letto ed affondare la testa nel cuscino, iniziando a piangere per l'ennesima volta a causa di un ragazzo che non riusciva a fare altro che causargli sofferenze.
E che con tutte le probabilità del mondo non era nemmeno interessato a lui.
"Non posso andare avanti così, non posso" singhiozzò a ripetizione, con gli occhi completamente pieni di lacrime e nessuna forza di prendere in mano la situazione.

  
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