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Autore: Ashley Holmes    23/07/2014    4 recensioni
" John ha dei sentimenti, Sherlock ha una lista di cose da fare prima di morire. Non che se la ricordi. Ma quando la trova, e John la legge, le cose al 221B potrebbero iniziare a cambiare. "
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Riassunto:  È irritato, perché John non fa domande a proposito della lista. Per niente.

Sherlock sa che John ha letto la lista – il dottore non si vede da nessuna parte (oh, sì, sono le tre del mattino, molto probabilmente John è addormentato), ma la lista, malgrado essere stata posizionata sul tavolino con ovviamente grande cura, non è esattamente dove Sherlock l’ha lasciata precedentemente. Bel tentativo, John, pensa e sorride tra sé.

Appena  se ne accorge, però, la smette. Pensa.

Sorridere è una delle cose che ultimamente si accorge di fare frequentemente. Non quando ci sono persone in giro, sia chiaro.

E quello che è ancora più intrigante del sorridere di per sé è il tempismo di questi avvenimenti – Sherlock, in generale, è contento della sua vita. Ha giocato la partita, ha avuto la meglio su Moriarty (cosa sono sei mesi a nascondersi e cacciare, paragonati ad una vita sapendo che hai battuto il ragno?!) e nonostante a volte senta la mancanza di Jim – non che lo dica a John, perché è molto non-buono – ha tutte le ragioni per essere contento.

Un caso interessante lo fa sorridere, sogghignare di gioia. Un mistero che non riesce a risolvere istantaneamente lo rende felice.

Ma ora – ora sorride senza un mistero, senza un caso. Ora sorride a causa della gente. Beh, non la gente. John non è la gente. Ma John non è nemmeno un caso.

Sherlock ignora queste riflessioni per il momento e si chiede cosa penserà John di lui, ora, che ha letto la lista. Non gli piace suonare così vulnerabile – quasi si beffa quando scorre la lista e legge “Sii amato” – ma qualcosa dentro di lui pensa che sia importante che John veda queste parti della sua vita e mente. E sebbene non sappia perché ciò sia importante al momento, si fida della sua mente.

Di cosa si può fidare, dopo tutto, se non della sua mente?

John, dice la sua mente.

Ah, a volte, la sua mente è sleale.  Ha comunque ragione, però.

Il genio salta dal divano di nuovo, e prende il suo violino. A John non dispiacerà a patto che suoni qualcosa di bello e non provi a comporre. In realtà, il subconscio di John si rilasserà una volta che si sarà accorto della presenza di Sherlock nell’appartamento.

Anche quello è nuovo. Importarsi delle altre persone. Oh, sì, a Sherlock importa di Mrs. Hudson, e probabilmente Lestrade – beh, e John. Ma perché gli importi se John dorme bene – perché nota le abitudini di sonno di John a seconda se il detective è nei paraggi o no – è al di là della sua comprensione, perché quell’informazione non è rilevante per un caso, non è rilevante per la sua vita privata… e comunque, è al sicuro nel suo cervello, insieme a tutto il resto ‘John Watson’.

Al di sopra del violino che suona – le 12 fantasie per violino solo di Telemann, a John piace – pensa alla sua lista, e ai 20 obbiettivi che deve osservare più in dettaglio durante le settimane successive. E senza dubbio, John avrà domande e vorrà discutere la lista.

Fantasia in La maggiore suona per Baker Street. John è profondamente addormentato, gli angoli della bocca che si arricciano in minima parte. Anche Sherlock sorride.

X

Sherlock è irritato.

Tecnicamente, non è troppo insolito, ma la ragione è diversa dal solito.

? irritato, perché John non chiede della lista. Per niente.

Niente commenti, niente occhiate, niente controllo-se-sta-bene. John va avanti con la sua vita e ovviamente si aspetta che Sherlock faccia lo stesso sebbene ci sia questo gigantesco elefante nella stanza. [1]

So che hai letto la lista, John, dice l’elefante. E tu sai che io so.

Aah, parlando di elefanti. Mycroft cammina attraverso la soglia e Sherlock fa una smorfia prima di stringersi addosso la vestaglia più strettamente. Suo fratello parla di una cosa e dell’altra – insensibile su una scena del crimine blabla, mantieni un profilo basso blabla; Sherlock sta già scannerizzando la stanza per qualcosa da lanciare.

Sfortunatamente, John lo sa e raccoglie velocemente ogni cosa a portata di mano di Sherlock con la scusa di pulire. Per un momento, Sherlock è distratto dal divertimento che scaturisce quanto vede la smorfia che John fa portando via un grosso pezzo di formaggio molto peloso e molto ammuffito, ma Mycroft non la vuole smettere di parlare e ciò è estremamente fastidioso.

“Va’ a quel paese, sono impegnato al momento,” interrompe Sherlock, il suo volto una maschera priva di espressione mentre suo fratello solleva un sopracciglio e scannerizza velocemente la stanza. Gli occhi di entrambi gli Holmes cadono sulla lista che è ancora sul tavolino.

“Il pensiero di completare la tua lista di cose da fare prima di cadere dal prossimo edificio ha finalmente attraversato la tua mente?” chiede Mycroft dolcemente, e Sherlock sa che uno dei suoi commenti precedenti – probabilmente ancora qualcosa a proposito del peso di Mycroft, anche se l’ha già cancellato – deve aver ferito suo fratello, altrimenti non direbbe una cosa del genere. Si sente ancora in colpa, dopo tutto. Stupido sentimento, ma cosa ci si aspetta da Mycroft.

“Non sono affari tuoi.”

“Molto bene allora. Buona fortuna per i tuoi piani,” il maggiore degli Holmes conclude e Sherlock è genuinamente sorpreso. Si è aspettato più lotta, ordini di ignorare la lista e lavorare su uno o l’altro noioso caso per la Regina e il Paese, ma quando guarda il fratello attentamente, vede solamente… autentica sincerità.

Huh. Altro sentimento? Mycroft pensa davvero che lavorare sulla sua lista gli farà bene.

Sherlock lo deride – è tutto per la scienza! Forse Lestrade sta avendo un certa influenza su suo fratello, incitando… sentimenti ed emozioni. Oh, sì, John molto probabilmente vuole sapere di Mycroft e l’ID. O Lestrade gliel’ha già menzionato? No, altrimenti John non riuscirebbe a guardare Mycroft negli occhi.

“…Sherlock?”

Alza lo sguardo. John lo sta guardando, incuriosito.

“Dov’è Mycroft?”

“Se ne è andato, 10 minuti fa. Ti stavo chiedendo se eri serio? Vuoi davvero lavorare alla lista?”

Sherlock guarda. La postura di John è amichevole, rilassata. Non sta sorridendo, ma sembra incuriosito e decisamente interessato. Anche curioso.

Beh, se non riesce a far sì che sia John a parlarne,  dovrà solo ‘seguire la corrente’, come si dice.

“Sì. E tu aiuterai! Vestiti, e prepara tutto ciò che ti serve per un pernottamento – partiremo tra 30 minuti!” E con ciò, Sherlock si alza bruscamente e attraversa la stanza, mille possibilità che già gli attraversano la mente.

“Per dove?!” John gli urla dietro, suonando impotente e divertito allo stesso tempo.

“I miei genitori.”

X

Due – perché Sherlock non prepara le sue cose, ma critica qualsiasi cosa John prenda e finisce per lanciare una camicia e un paio di pantaloni nella direzione del dottore per fargli mettere in valigia anche quelli – valigie frettolosamente preparate dopo, si stanno recando a Paddington Station, e John è ancora combattuto tra eccitamento, visto che hanno di nuovo qualcosa da fare, e riluttanza perché incontreranno i genitori di Sherlock, dei quali lui non sa nulla (per quel che sa, potrebbero essere morti se non fosse per i cenni a Mamma Holmes di tanto in tanto).

Ma forse riuscirà anche a saperne di più del giovane Sherlock, e qual è la storia dietro a tutti i punti della lista.

In ogni caso, è felice di sfuggire all’atmosfera tesa del 221B – e alla testa di maiale che ora sta facendo compagnia alla testa di agnello nel frigo.
 
 



.[1] : Questa, in particolare, è un’espressione che potrebbe risultare difficile da comprendere se non si è familiari con l’inglese… Long story short, è un modo di dire che si utilizza per indicare una verità o un problema che, pur essendo noti o appariscenti, vengono ignorati e non affrontati. 
 

Angolo-Ashley-passione-traduttrice-che-non-riesce-a-stare-zitta: Non so davvero come risolvere il problema del corsivo. Ho provato in mille modi (tra cui anche riscrivere a mano tutto l'html a mano), ma la storia continua ad apparire in corsivo. Nel caso qualcuno potesse aiutare, ve ne sarei immensamente grata.
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, e magari hanno anche messo la storia tra le seguite/preferite, grazie mille! Le recensioni mi rendono davvero felice e sono sempre contenta di sapere cose ne pensate! 
  
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