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Autore: angel92    23/07/2014    5 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi in una nuova fanfic sui pokemon!
Lucinda e Vera organizzano un piano per far ingelosire Kenny, con Gary... ma se le cose non vanno come previsto??? Se il piano le si rivoltasse contro??
Vera e Drew riusciranno a dichiararsi i loro sentimenti? Sarà tutto rosa e fiori?
Ash riuscirà a conquistare Misty??
e Iris e Spighetto??
Questa sarà una storia incentrata sulle gelosie, intrighi e tanto altro!!
Insomma se vi piacciono questi generi qua, allora state proprio nel posto giusto!
Paring principale (LucindaxGary) secondario (VeraxDrew)
POSTATO L'EPILOGO.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Gary, Kenny, Lucinda, Vera | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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parte 5

UN WEEKEND MOLTO MOVIMENTATO PARTE QUINTA



-Gary sei proprio tu?-

Sussultai, e il mio cuore perse improvvisamente un battito. Quella voce.. come potevo non riconoscerla?.
Improvvisamente intorno a me tutto si spense, divenne tutto buio.
Di scatto mi voltai, e il mio cuore fece una capriola.
Sentivo Lucinda chiamarmi, ma qualcosa dentro di me si era letteralmente rotto.
Il mio sguardo era diventato nero, duro e triste.
Erano passati quattro anni d'allora. Kimberly era stata in assoluto la ragazza della mia vita, ci ho passato tanti momenti insieme, belli e brutti come tutte le coppie del resto.
Non riuscivo a spiccicare parola, mentre cercai distrattamente la mano di Lucinda ed intrecciarla alla mia.

-Gary cos'hai?- Domandò preoccupata cercando di scuotermi.
-Scusami- Sussurrai dandole un bacio sulla fronte, e fissando intensamente Kimberly le feci segno di seguirmi. Avevo bisogno di parlare con lei. Come osava farsi viva dopo tutto questo tempo?.



Lucinda rimase immobile, il suo ragazzo..il suo ragazzo se ne era appena andato con un altra ragazza.
E' non era una semplice ragazza. Era la sua “ragazza”.
Lo aveva capito da come, complici, si guardavano. Non aveva mai visto quello sguardo triste, confuso e addolorato negli occhi di Gary.
Una moltitudine di pensieri le invasero la mente...sgranando gli occhi, mentre sentiva gli occhi inumidirsi.


Io ho avuto solo un amore.. mi sono innamorato solo una volta nella mia vita. Ma lei mi ha lasciato, mi ha abbandonato, mi ha distrutto il cuore. I suoi genitori avevano trovato lavoro in Italia, e si sono dovuti trasferire... da quel giorno non l'ho più rivista.”

Mi ha lasciato con una stupida lettera dopo setti mesi di lontananza. Ho sofferto come un cane”

Credevo che dopo di lei non avrei mai più ritrovato la voglia di amare davvero. Ma ho conosciuto te...E' mi sono ricreduto”

Rivederla?Di cosa ti preoccupi? Io ho occhi che per te, lei fa parte del mio passato. Rimarrà sempre un bel ricordo..”

Ora sei solo tu, al centro di ogni mio gesto, di ogni mio pensiero. Sei semplicemente il centro del mondo”



Anche dopo averla rincuorata qualche settimana fa, non era riuscita a rimanerne indifferente.
Kimberly non era di una bellezza semplice, ma era di una bellezza pura, ammaliante.
Aveva dei bellissimi capelli castano chiaro mossi leggermente sulle punte, mentre aveva dei stupendi occhi cerulei da far invidia, un fisico abbastanza slanciato con le giuste forme. Insomma... lei dove si presentava?? Ma soprattutto era stata colei che aveva rubato il cuore del suo ragazzo.. Pensò tristemente.
-Lucinda! Sei qui, ti stavo cercando!- Esclamò Zoey per poi prendere un dolcetto dalla tavolata dietro di lei.
Non ottenendo risposta inarcò un sopracciglio. -Terra chiama Lucinda!!- Le esclamò ad un orecchio.
-Zoey ecco io..- Rispose l'altra ravvivandosi i capelli dietro un orecchio – Mi hai trovata..- Cercò di sforzare un sorriso.
-Cosa c'è? E' successo qualcosa?- Domandò per poi addentare il dolce al cioccolato, stando attenta a non sbriciolarsi addosso.
Lucinda tirò su col naso, doveva stare tranquilla. Gary ora amava lei, Kimberly era fuori dalla sua vita. Ma nonostante tutto non ci riusciva.
-Niente niente, allora procede bene la festa?-
- Direi proprio di si. Ma un attimo- Cominciò perplessa – Dov'è Gary?-
Ecco era cosa le diceva? Si chiese mentalmente mentre sospirando rispose – Non ne ho la più che pallida idea.-



*-*-*-*-*-*


Seduto sulla riva sabbiosa del mare, sentivo il suo soave e tranquillo rumore miscelato della leggera brezza marina.
-Cosa ci fai qui?- Domandai sprezzante. Mentre alzai lo sguardo per
osservarla meglio. In quattro anni non era cambiata per niente. Stesso taglio di capelli, stessi occhi. Stesso modo di guardarmi.
-Sono in vacanza con i miei genitori, sai abbiamo deciso di ritornare a Kanto.- Rispose timidamente per poi affiancarsi accanto a me. Sensualmente si ravviò una ciocca di capelli dietro ad un orecchio. - Ti ho cercato tanto.- Concluse infine guardandomi attentamente negli occhi.
-Ah... davvero? Sei arrivata troppo tardi.- Risposi fulminandola con lo sguardo, ed era la pura verità. Ero innamorato di Lucinda, ed anche se Kimberly era tornata non avrebbe fatto più parte della mia vita.
-Perché dici così Gary? Mi hai dimenticata?- Esclamò prendendomi un mano e stringerla forte tra le sue, la guardai negli occhi. Incapace di risponderle.
-Io..io... non l'ho fatto. Ti ho sempre pensato, sei stato costantemente al centro dei miei pensieri. - Ammise a cuor leggero. - Io sento di volerti ancora molto bene...-
Abbassai lo sguardo a terra. Sentivo una stretta di morsa all'altezza dello stomaco. - Io ora sono felicemente fidanzato. -
Kimberly fece un mezzo sorriso – Non mi interessa. Io lotterò per te! Per un noi!-
Sgranai gli occhi sorpreso, lottare? Noi? Ma cosa si è messa in testa? - Levatelo dalla mente, sei stata importantissima per me, ti ho amata come non avevo mai amato nessuno nella mia vita. Ma sei andata via...- Le ultime parole risultarono davvero deboli e senza consistenza – Io.. non ti amo più, mi hai lasciato. -
Kimberly inarcò un sopracciglio mentre i suoi occhi si inumidirono lentamente, alzando di poco il tono della voce esclamò – Io non ti ho lasciato! Non è colpa mia! Lo sai bene... se non fosse stato per i miei genitori ora...ora io e te stavamo ancora insieme!- Passarono pochi attimi di silenzio, dove i nostri sguardi si specchiarono perfettamente. Continuò. - Io..è vero ti ho lasciato con una misera lettera... ma non c'è la facevo più! Soffrivo immensamente a non averti accanto. Che ti credi? Pensi che per me sia stato facile?. Io ti amavo davvero! Ed in tutti questi anni il mio sentimento è rimasto tale! Perché sono qui secondo te?. Ho appena compiuto diciotto anni. Ho il diritto di fare come voglio. I miei genitori non mi influenzeranno più. -
-Quello che faranno, o non faranno i tuoi genitori oramai non mi interessa più. Sono cambiato Kimberly, ho un altra vita e ho un altra ragazza di cui sono innamorato.-
Feci un mezzo sorriso e alzai lo sguardo al cielo...- Ti ho pensata immensamente in questi anni, mi chiedevo sempre come sarebbe stato rivederti...ora lo so.-
-Cosa sai?- Debole sussurro.
-Che non provo più niente per te, sei stata il mio primo amore... porterò sempre nel cuore tutti i bellissimi momenti vissuti insieme.. ma...- Dissi insicuro del mio discorso. Rivederla non mi ha lasciato del tutto indifferente...
-Aspetta!- Sussurrò avvicinandosi leggermente al mio viso, per poi posarmi una dita sulle labbra. - Dammi una sola possibilità, devi darcela...-
Voltai lo sguardo dall'altro lato, per poi alzarmi velocemente.. non potevo rimanere li. Non con lei. - E' finita tra noi Kimberly. Da quattro anni.- E così facendo dandole un ultimo sguardo mi allontanai..



Kimberly lentamente si alzò portandosi una mano sul cuore, mentre delle leggere lacrime le solcarono il viso.
Il venticello fresco le scompigliava leggero i suoi lunghissimi capelli castano chiaro.


Amore...promettimi che non mi lascerai mai..” Sussurrò una ragazza dall'incirca quindici anni raggomitolata tra le braccia del suo ragazzo. Avevano appena passato la loro prima volta insieme. Senza ombra di dubbio, fantastica.
Gary le alzò il mento con due dita per poi combaciare il suo sguardo penetrante a quello dubbioso e passionale di lei “Mai...”


La ragazza pianse ancora più forte. Quel mai... le era rimasto impresso nella mente.


Amore..devo parlarti..” Sussurrò Kimberly tra un bacio ed un altro, mentre i due ragazzi stavano teneramente accoccolati sul letto.
Gary baciandole delicatamente la fronte l'abbracciò più a sé e rispose “Dimmi”
Kimberly non sapeva come parlargliene, aveva paura... ma doveva pur cominciare da qualche parte “I_I miei si trasferiscono in Italia...” Sussurrò stringendosi più forte a lui, con la sensazione di poterlo perdere da un momento all'altro.
Gary si irrigidì di colpo, mentre il suo cuore cominciò a battere velocemente “Cosa??!!”
Si scostò e si mise seduto, guardandola negli occhi “E' uno scherzo vero?”
Kimberly non riuscì più a trattenersi scoppiò in lacrime, mettendosi entrambe le mani sul viso.

No, non è uno scherzo!!!Hai notato che quest'ultimo periodo sono stata più triste che mai?” Continuò singhiozzando.
Gary confuso l'abbracciò stringendola più forte a lui “ IO non ti lascerò partire. Non voglio perderti Kimberly!!” Disse disperato mentre sentiva gli occhi pizzicare.
Kimberly tirò su con il naso e rispose “Parliamo ai miei genitori, ti prego convinciamoli a farmi rimanere insieme a te”
Gary annui stringendola sempre più a lui, per poi baciarla delicatamente. Le accarezzò dolcemente i capelli mentre tra un bacio ed un altro si ritrovarono a fare ciò che più li univa. Fare l'amore.”



Un singhiozzo strozzato la percorse, Gary... lei non lo aveva mai dimenticato. Si ricordò infine del tentativo invano, di convincere i suoi genitori.
Mi prenderò io ogni responsabilità verso vostra figlia, ma vi prego.. non portatemela via!”Esclamò Gary mentre stringeva la mano della sua ragazza.
Mi dispiace figliolo, so che sei un bravo ragazzo... so che ami nostra figlia. Ma non ci è possibile questo. Kimberly ha solo quindici, non posso assumermi una tale responsabilità...partiremo domani all'alba. Questa è la vostra, ultima notte insieme” Rispose seriamente il genitore.
Kimberly, tesoro... non pensare che lo facciamo per farti del male.. lo sappiamo quando voi due vi amiate. Ma noi abbiamo bisogno del lavoro che ci può offrire un'azienda dell'Italia.” Disse la madre della giovane ragazza, per poi con lo sguardo d'intesa al marito, si dileguarono in cucina.

Gary non riusciva a proferire parola, sentiva solo il suo cuore lentamente sanguinare.
Gary io...” Cominciò tristemente la giovane fanciulla chiamandolo con lo sguardo “Come farò... come farò a vivere senza di te??” Esclamò infine buttandosi letteralmente tra le sue braccia, mentre Gary, ferito la strinse più forte a lui. “Lo troveremo un modo amore mio. Il nostro amore è vero.. non sarà ne la distanza e né il tempo a separarci!” Le sussurrò ad un orecchio, Kimberly rincuorata annui.

Un mezzo sorriso incorniciò le labbra della ragazza, “il nostro amore è vero... non sarà ne la distanza e né il tempo a separarci”


Ci rivedremo presto amore..” Sussurrò tra le lacrime Kimberly prima di baciare un ultima volta il suo ragazzo.. Prima di imbarcarsi su quel maledetto aereo. In un altro stato, in un altra regione, in un altra VITA. Lontano da lui.
Gary fissò il punto dove mano mano la ragazza sparì. Un dubbio lo percorse, Riuscirà davvero il loro amore a superare un ostacolo così grande?.”


Durante la permanenza in Italia, precisamente a Roma, Kimberly sentì molto la mancanza del suo Gary, ci aveva provato...provato sul serio a far funzionare la loro storia. Ma ben presto le difficoltà arrivarono. Le lettere. Arrivavano con settimane, ma anche mesi di ritardo. Le telefonate erano brevi e poche a causa del fuso orario e dell'elevato costo.
La loro storia, purtroppo... terminò esattamente sette mesi dopo.
Si ricordò ancora dell'ultima lettera che scrisse al suo ragazzo. Eccome.. se non la ricordò.





Caro Gary..
Abbiamo passato tre anni meravigliosi insieme, mai nessuno è riuscito a farmi vivere una vita meravigliosa come ci sei riuscito tu..
Ci abbiamo provato a far funzionare questa storia, ma a questo punto mi chiedo..Ne vale davvero la pena?
In questi ultimi setti mesi ho sofferto tantissimo, non faccio altro che chiedermi come stai, come te la passi senza di me, se hai altre ragazze più belle e simpatiche di me attorno a te, eh...il solo pensiero mi fa venire una stretta forte al cuore. Odio..Odio immensamente i miei genitori, è solo a causa loro se noi ora ci troviamo in questa brutta difficile situazione. Ho capito che non posso tenerti legato a me per tutta la vita, così soffriremo soltanto. Quindi...da oggi sei libero Gary. Ti ho amato tantissimo, e credimi.. non finirò mai di farlo. Magari un giorno ci rincontreremo.
ADDIO amore mio.
Tua Kimberly



Kimberly sospirò sorridendo tra le lacrime, non ci riuscì, tutti i suoi tentativi sono risultati un buco nell'acqua... Gary per lei era indimenticabile



*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*




Nel frattempo Lucinda dopo aver assunto due bibite alcoliche, si sentiva più brilla che mai.
Il suo pensiero volava a Gary, che l'aveva lasciata sola per raggiungere quella ragazza. Se fosse stata una sua amica, una sua conoscente, l'avrebbe accettato volentieri. Ma lei non era una semplice ragazza. Lei era il suo primo vero amore.

-Lucinda ma cos'hai? Non stai esagerando nel bere?- Domandò Vera preoccupata. Mentre la musica si espandeva sempre più forte nel piccolo locale.
La ragazza dai capelli lucenti azzurri scostò lo sguardo e sorrise – Mai stata meglio Vera. Tranquilla. -
Vera la guardò dubbiosa, era preoccupata. Lucinda non era il tipo di ragazza che si ubriacava. -Si certo...vado a cercare Gary-
Lucinda annui distrattamente mentre confusa si lasciò cadere sopra i morbidi divani di allestimento.
So portò una mano sulla fronte, le iniziava a girare vertiginosamente la testa.


-Lucinda tutto bene?- Domandò Kenny preoccupato sedendosi affianco alla ragazza.
Lucinda si ricompose e gli sorrise – Certo perché?-
Kenny inarcò un sopracciglio – Ma non ti vedi? Sei letteralmente ubriaca!-
Lucinda sorrise gesticolando con le dita – Ma io ti piaccio ancora?- Domandò poi stranita. Ma che domande le venivano in mente? Era proprio presa dall'alcool.
Kenny confuso più che mai sgranò gli occhi. Lanciò uno sguardo al bancone degli alcolici dove stavamo chiacchierando animatamente Leona e Zoey.
-P_Perchè... insomma perché ti interessa?-
Lucinda sorrise e lo abbracciò di slancio, accoccolandosi contro il suo petto.
Il povero Kenny divento bordeaux – M-M-Ma Lucinda c-che ti prende?- Cercò di scuoterla invano.
-Abbracciami.. non ti chiedo niente. Dopo tutto prima di fidanzarci siamo stati grandi amici no?- Sussurrò socchiudendo gli occhi. Si sentiva improvvisamente triste. Una lacrima solcò il suo pallido viso.
Kenny dolcemente con i polpastrelli delle dita l'asciugò – Ma certo, nonostante tutto...- Sospirò...



Mentre sbuffando rientrai nel locale qualcosa, o qualcuno attirò la mia attenzione.
-Lucinda!- Sgranai gli occhi incredulo a ciò che i miei occhi stavano assistendo.
La ragazza si staccò dall'abbraccio con Kenny e ripresosi leggermente rispose acidamente – Ah.. sei tornato.. dove hai lasciato Kimberly?-
Il mio sguardo vagava da Lucinda a Kenny, avevo capito che il ragazzo non stava facendo niente di male. Ma la cosa che mi dava fastidio era vedere Lucinda così rossa in volto. Aveva decisamente bevuto.
-Andiamo, ti porto alla villa.- Esclamai prendendola per una mano. Lanciai uno sguardo d'intesa a Kenny, e salutai tutti gli invitati.


- Non mi porti da nessuna parte, io voglio rimanere alla festa!- Rispose atona staccandosi dalla mia presa.
Inarcai un sopracciglio – Ma insomma che ti prende??-
-Che mi prende??? - Urlò quasi offesa. Mentre camminava a qualche passo più avanti di me.
Meno male che grazie ai lampioni, il lungo mare era abbastanza illuminato.
-Certo, che hai?- Risposi esasperato.
Lucinda, dopo aver ripreso un po' di lucidità esclamò inviperita -Cos'ho? Ma non lo immagini? Mi hai lasciata da sola nel bel mezzo di una festa, te ne sei andato in spiaggia con la tua ex ragazza! E' in più ti rivedo dopo ben quaranta cinque minuti. Ti basta come motivazione?-
Mi sentì improvvisamente in colpa, non volevo assolutamente che lei soffrisse..- Mi dispiace, io..io non volevo davvero. Ma non è successo niente tra me e la mia ex.- Le dissi seriamente. - E' poi...che ci facevi abbracciata a Kenny?- Continuai inarcando un sopracciglio.
La mia risposta sembrava quella più adatta perché improvvisamente si calmò – E'...lei? Cosa vuole lei da te?- Domandò cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime. Ed evitò di rispondere alla mia seconda domanda.
Scostai lo sguardo verso il mare.. sospirando risposi – Lei è ancora innamorata di me...vuole tornare con me.-
Lucinda sgranò gli occhi e mi fissò intensamente – Cosa?-
-Oh.. non fare finta di non aver capito...- Le dico avvicinandomi lentamente a lei.
Qualcosa attirò il mio sguardo, erano le sue lacrime. Sgranai gli occhi sorpreso. - Piccola, perché piangi?- Esclamai attirandola in un abbraccio istantaneo.
Lucinda accoccolata contro il mio petto, non riuscì più a resistere. Pianse tutte le sue lacrime, la verità è che aveva paura...aveva paura di non riuscire a competere con una ragazza come Kimberly. Dove era finita tutta la sua vitalità?. Si ritrovò a pensare aumentando la stretta attorno alla vita del ragazzo.
-I-Io..- Cercò di dire, ma preso dal momento la baciai, e con le labbra le baciai tutto il viso per cancellarle il tracciato delle lacrime.
-Ti amo- Le sussurrai prendendole il viso tra le mani. - Non avere timore.-
Lucinda intontita annui per poi unire nuovamente le nostre labbra. Tutti i suoi pensieri svanirono, doveva fidarsi di Gary. Lui non l'avrebbe mai fatta soffrire.
Dopo essere arrivati davanti alla maestosa villa, entrammo e senza darle il tempo di pronunciare una parola, la presi tra la braccia e la portai nella mia stanza chiudendocela alle nostre spalle.


-Ti voglio- Pronunciai carico di desiderio, ed era vero. In quel momento volevo solo lei, tutto il resto poteva aspettare.
-Prendimi allora. - Un sussurro, due sole parole.
La fissai intensamente, poi di scatto la liberai da quel vestito lungo rosa confetto. Sicuramente era molto bello e sensuale, ma sotto c'è altro di più bello.
La distesi sotto di me mentre con una mano andai a sganciarle il reggiseno, mentre con l'altra le accarezzavo il viso, Lucinda si faceva sempre più a vicina e nel frattempo gli accarezzavo i capelli.
-Ti voglio- sussurrò rauca sbottonandomi impazientemente la camicia nera. Mentre con le dita mi percorreva la forma dei pettorali.
-Sei solo mia- Esclamai dolcemente prima di incatenare i miei occhi sui suoi. Era bellissima, i suoi occhi erano ancora lucidi per il pianto, le sue labbra erano umide e vogliose di un altro mio bacio, le guance erano di un rosa porpora. Qualcosa dentro di me si svegliò ed impaziente di attendere oltre le scivolai dentro. Lucinda gemette, quando le piaceva stare con lui, divertirsi con lui. Ma fare l'amore con lui era qualcosa di incredibile. Qualcosa che ti stravolgeva il cuore. Qualcosa che rimaneva impresso dentro e fuori di te.



*-*-*-*-*-*-*





Paul stava seduto sopra le poltrone del locale accanto a Drew, il suo sguardo vagava sull'esile figura di Zoey. Durante tutto il pomeriggio e durante anche la serata non gli aveva rivolto parola. Ci aveva provato più volte ad avvicinarsi alla rossa, ma niente. Lei lo evitava con grazia.

Sospirò, doveva parlarle, doveva spiegarle del bacio.. sapeva bene che se Zoey non gli rivolgeva la parola era appunto per quel fatto accaduto qualche tempo fa.


-Si vede lontano un miglio che vuoi andarle a parlare, vai-
Paul si voltò di scatto sorpreso. Era stato Drew a rivolgergli la parola.
I due ragazzi non si erano mai parlati, solo un saluto per rispetto. Si chiese il perché di tanta premura.
Inarcando un sopracciglio rispose – Prego?-
Drew sospirò e si accomodò meglio – Parla con Zoey, Vera mi ha raccontato tutto. Si vede che tieni a lei. Cosa aspetti quindi?-
Paul sbatté le palpebre più volte, ma come si permetteva? Lui sapeva bene cosa fare. - Non sono affari tuoi comunque.-
Drew sorrise misticamente – Suvvia non fare il difficile. Se continui così prima o poi la perderai!- E così facendo gli indicò con lo sguardo un ragazzo che si era appena avvicinato a Zoey.
Paul guardo attentamente la scena, il ragazzo dai folti capelli biondi dall'incirca vent'anni cercava un possibile contatto con la ragazza.
Si ritrovò a stringere con forza le mani a pugno. Drew per poco non scoppiò in una celebre risata.
Paul lo fulminò con lo sguardo – Non eri fidanzato tu? Dove hai lasciato la tua ragazza?-
Drew si alzò e si mise le mani nelle tasche annoiato, e catturò la sagoma della sua ragazza. Stava parlando con il suo migliore amico.
-Non ti preoccupare per me, pensa a te- E' così facendo raggiunse la sua ragazza. Dopo la scenata che le aveva fatto nella mattinata, Drew capì che doveva starsi calmo e non far uscire troppo fuori i suoi sentimenti, la sua gelosia. Non voleva farsi vedere da Vera debole. Non era da lui, ma soprattutto... doveva assolutamente fidarsi di Vera.


Paul sbuffò, ma sorrise... quel Drew assomigliava in una maniera quasi incredibile a lui.
Gli doveva dare ragione però. Se non si dichiarava prima o poi l'avrebbe persa.
Doveva smettere di avere paura dei propri sentimenti, doveva buttarsi, doveva rischiare.
Deciso si avvicinò cauto ai due ragazzi che stavano animatamente parlando di un qualche argomento, che sinceramente alle orecchie di Paul sembrava l'inferno di Dante.

-Zoey dobbiamo parlare- Disse secco parandosi difronte ai due ragazzi.
Ma la ragazza non era della sua stessa aspettativa. - Non vedi che sto parlando con Ryan?-
Rispose accigliata mettendosi a braccia conserte. Mentre il ragazzo biondo confuso esclamò – Chi è questo ragazzo?-
Zoey stava per ribattere, ma Paul tappandole volontariamente la bocca con le proprie mani rispose – Il suo ragazzo, e se permetti ora viene con me!- E' cosi facendo la portò fuori dal locale, nonostante le lamentale della ragazza che si dimenava con la grazia di un elefante.
Ryan guardava confuso la scena, e alzando le mani all'aria pensò “Tutte a me capitano”



-Paul lasciami! Cosa vuoi?- Esclamò indispettita Zoey staccandosi dalla sua presa. E puntò il suo sguardo a quello nero e penetrante del ragazzo – Che vuoi da me?-
Paul annui, doveva dichiararle il suo amore. Ora o mai più. Pensò. - Ecco vedi io...-
Zoey inarcò un sopracciglio – Allora?- “Che mi deve dire? Perché mi ha trascinata qua fuori? Perché ha detto che sono la sua ragazza? Non ha senso”
-Oh insomma non mi interrompere! E' già dura di suo!- Esclamò l'altro alterato per poi sospirare rumorosamente.
-Qualunque cosa tu voglia dirmi, penso che può aspettare! - E' così facendo si voltò per poi girare i tacchi, si sentiva estremamente arrabbiata e delusa con lui.
-Se te ne vai sappi che non mi ritroverai più!- Gli rispose di rimando l'altro non arrendendosi per poi afferrarle saldamente un braccio.
Zoey non resistette più, quella domanda le frullava continuamente nelle sua mente.
-Perchè hai baciato Lucinda?- E' il suo sguardo da fiero divenne triste e abbassò lo sguardo a terra.
Paul sorpreso disse – Perché mi andava, è una bella ragazza. Volevo solo divertirmi, ma non era importante!-
Zoey infastidita e delusa esclamò – Mi fa piacere che per te un bacio conta così poco.- Fece nuovamente per girare i tacchi, ma ancora una volta Paul la fermò – Non è come pensi, non era il bacio a non essere importante, ma era lei. Se dovessi baciare la persona che amo. Il bacio diventerebbe per me molto, ma davvero molto importante.- Ammise a cuor leggero per poi avvicinare il suo viso a quello imbarazzato di lei. Zoey dal canto suo si sentiva estremamente imbarazzata, era una dichiarazione d'amore quella?.
-C-Cosa stai cercando di dirmi?- Disse in un solo sussurro, mentre tutta l'indifferenza covata andò a farsi fottere.
-Che ci ho messo del tempo a capirlo, ma penso di essermi innamorato di te.- Concluse il ragazzo per poi posare delicatamente le labbra su quelle rosee di Zoey.
Si staccò immediatamente per cercare nei suoi occhi una possibile risposta, reazione.
Ma Zoey sorridendo gli accarezzò i capelli e unì nuovamente le loro labbra in un nuovo ed interminabile bacio.




*-*-*-*-*-*-*



-Allora amore? Ti è piaciuta la festa?- Esclamò Ash stiracchiandosi, purtroppo la festa era appena terminata, erano le cinque di mattina. Il locale stava chiudendo.
-Abbastanza, grazie per la bellissima sorpresa! Non potevo chiedere di meglio, perché sei tu il mio meglio!- Esclamò sorridendo abbracciando di slancio il ragazzo.
-Misty ti sono piaciuti i regali?- Commentò Iris comparendo dal nulla con accanto Spighetto.
-Siii tantissimo, grazie mille ragazzi- Tuonò felicemente rafforzando saldamente la presa della busta contenente i regali.
Durante il tragitto dal locale verso la villa, Drew e Brandon ebbero un litigio leggero che terminò grazie all'intervento di Vera.
Kenny era molto soddisfatto della piega che aveva preso la serata, aveva capito finalmente di non essere più innamorato di Lucinda, e questo per lui era un punto a suo favore. Sopratutto per una possibile relazione futura con la sua amica Leona.



Iris e Spighetto camminavano fianco a fianco a disagio per ciò che era avvenuto ad inizio serata.
Entrambi erano ben consapevoli che da li a poco avrebbero dovuto parlare, ma erano entrambi molto imbarazzati. Sopratutto Iris che ancora doveva dare una risposta a Spighetto.
D'un tratto la mano di Iris sfiorò quella di Spighetto, ed entrambi si guadarono complici e imbarazzati. Iris ritirò la sua mano e la portò all'altezza del viso.
Si sentiva profondamente a disagio.
La luna quella sera era più grande che mai e risplendeva di luce propria. Non c'erano nubi a coprirle, e quindi si potevano vedere le stelle. Sorrise, avrebbe tanto voluto esprimere un desiderio.

-Iris non credi che beh... dobbiamo parlare?- Pronunciò di scatto il ragazzo, prendendole una mano.
Ash e gli altri erano appena rientrati nella villa e si prepararono per la notte.

-Ecco si..di cosa vuoi parlare?- Esclamò Iris leggermente rossa in volto. Si andò a sedere sopra un altalena che stava insieme ad altri giochi per bambini nel giardino della villa.
Spighetto lentamente girò intorno all'altalena fermandosi poi a pochi centimetri dalla ragazza.
-Lo sai bene...-
-Che vuoi sentirti dire?- Sussurrò la ragazza, mentre il cuore iniziava improvvisamente a battere forte.
Spighetto sorrise nella chiara notte – Voglio solo sapere se sei intenzionata o no a diventare la mia ragazza, naturalmente solo se Ash lo hai veramente dimenticato. Non voglio che mi prendi in giro-
Iris inarcò un sopracciglio mentre prese a dondolare – Prenderti in giro? Io non lo farei mai..-
Spighetto fece un mezzo sorriso – E Ash? Lo hai dimenticato Ash?-
La ragazzina alzò lo sguardo e i suoi occhi si specchiarono nelle sue iridi verde smeraldo. - Non mi interessa più nulla di Ash, per me rimarrà un dolce ricordo... ma oltre a questo niente. -
-Quindi ora sei sicura di non provare più nulla per lui? Da cosa lo hai capito?- Domandò ancora curioso.
Iris abbassò lo sguardo a terra – L'ho capito da poco, quando lo vedo o ci parlo non provo più nulla, non ho più le farfalle nello stomaco. Ma sopratutto.. ho un altra persona ora nel cuore. Ed è solo grazie a lui se adesso sono felice.- A Iris costava molto ammettere i suoi sentimenti, era molto imbarazzata, e ad ogni parola il cuore le batteva sempre più veloce.
Spighetto sentiva il cuore uscirgli dal petto – Quindi?- La intimò di continuare per poi avvicinarsi ancora di più alla ragazza.
Iris decisa esclamò – Mi piaci, sto bene in tua compagnia. E' si... voglio essere la tua ragazza!-
Nel buio della notte, i due ragazzi timidamente si scambiarono un dolce bacio al chiaro di luna. Proprio in quel momento cadde una stella segnando nel cielo una lunga striscia luminosa.

*-*-*-*-*-*-*



-Quindi sei proprio sicura?- Disse titubante una signora dall'incirca quarantacinque anni.
-Si mamma, ho deciso. Resterò qui, mi iscriverò all'università.. ma sopratutto riconquisterò il “mio” ragazzo.- Concluse una voce, seria e decisa. Gary, sarebbe stato nuovamente
suo, costi quel che costi.



 SPOILER

Kimberly inarcò un sopracciglio – Ma perché mi tratti in questo modo? Cosa ti ho fatto?-
Tzè, che mi ha fatto? Mi ha semplicemente rovinato la vita. - Kimberly senti come ti avevo ribadito ieri sera, per me questa è assolutamente una storia chiusa. Quindi per favore sparisci dalla mia vita.-
La ragazza sgranò gli occhi, mentre da essi iniziarono a scorgere alcune lacrime. - Credevo di essere stata importante per te, ma a quando pare non lo sono mai stata!-




Ciao a tutti ragazze ^_^
Allora? Cosa ve ne pare di questo capitolo? Vi avverto, è stato un vero è proprio parto :/
E' sinceramente non mi convince più di tanto purtroppo. Ma spero comunque che sia stato di vostro gradimento.
Allora in questo capitolo succedono tante, ma davvero tante cose!.Non so se vi piace il Pov Gary, ma dal prossimo capitolo tutto tornerà alla normalità...
Chi è Kimberly? Ebbene come avete appena letto, è stata la prima vera fidanzata di Gary, i due sono stati fidanzati per ben tre anni. A causa del trasferimento dei genitori di lei si sono dovuti purtroppo separare.
Per fortuna o per sfortuna? XD io direi per fortuna per la nostra Lucinda! Eheeh
Paul e Zoey finalmente dopo tanto si sono dichiarati, spero che vi sia piaciuto :)
Iris e Spighetto idem, spero che (Fedina) ti sia piaciuto, anche se è stato leggermente veloce.
Ma era da tanto che sti due si vanno dietro ahahah xD Prima o poi doveva succedere...
Purtroppo scene Contest e Poke non ci sono state quasi per niente, ma questo è stato un capitolo gran parte dedicato alla Cavalier, e a questa new entry Kimberly, ci riuscirà a riconquistare il cuore del suo amato?.
Lo scoprirete presto.

Un veloce ringraziamento a _Miki_ , FirePsychic, Fedina , Helyharu, schneider 08, Sharon Johanson <3 Un bacio e a presto ^_^

  
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