UN WEEKEND MOLTO MOVIMENTATO PARTE QUINTA
-Gary
sei proprio tu?-
Sussultai,
e il mio cuore perse improvvisamente un battito. Quella voce.. come
potevo non riconoscerla?.
Improvvisamente
intorno a me tutto si spense, divenne tutto buio.
Di
scatto mi voltai, e il mio cuore fece una capriola.
Sentivo
Lucinda chiamarmi, ma qualcosa dentro di me si era letteralmente
rotto.
Il
mio sguardo era diventato nero, duro e triste.
Erano
passati quattro anni d'allora. Kimberly era stata in assoluto la
ragazza della mia vita, ci ho passato tanti momenti insieme, belli e
brutti come tutte le coppie del resto.
Non
riuscivo a spiccicare parola, mentre cercai distrattamente la mano di
Lucinda ed intrecciarla alla mia.
-Gary
cos'hai?- Domandò preoccupata cercando di scuotermi.
-Scusami-
Sussurrai dandole un bacio sulla fronte, e fissando intensamente
Kimberly le feci segno di seguirmi. Avevo bisogno di parlare con lei.
Come osava farsi viva dopo tutto questo tempo?.
Lucinda
rimase immobile, il suo ragazzo..il suo ragazzo se ne era appena
andato con un altra ragazza.
E'
non era una semplice ragazza. Era la sua “ragazza”.
Lo
aveva capito da come, complici, si guardavano. Non aveva mai visto
quello sguardo triste, confuso e addolorato negli occhi di Gary.
Una
moltitudine di pensieri le invasero la mente...sgranando gli occhi,
mentre sentiva gli occhi inumidirsi.
“Io ho avuto solo un amore.. mi sono innamorato solo una volta nella mia vita. Ma lei mi ha lasciato, mi ha abbandonato, mi ha distrutto il cuore. I suoi genitori avevano trovato lavoro in Italia, e si sono dovuti trasferire... da quel giorno non l'ho più rivista.”
“Mi ha lasciato con una stupida lettera dopo setti mesi di lontananza. Ho sofferto come un cane”
“Credevo che dopo di lei non avrei mai più ritrovato la voglia di amare davvero. Ma ho conosciuto te...E' mi sono ricreduto”
“Rivederla?Di cosa ti preoccupi? Io ho occhi che per te, lei fa parte del mio passato. Rimarrà sempre un bel ricordo..”
“Ora sei solo tu, al centro di ogni mio gesto, di ogni mio pensiero. Sei semplicemente il centro del mondo”
Anche
dopo averla rincuorata qualche settimana fa, non era riuscita a
rimanerne indifferente.
Kimberly
non era di una bellezza semplice, ma era di una bellezza pura,
ammaliante.
Aveva
dei bellissimi capelli castano chiaro mossi leggermente sulle punte,
mentre aveva dei stupendi occhi cerulei da far invidia, un fisico
abbastanza slanciato con le giuste forme. Insomma... lei dove si
presentava?? Ma soprattutto era stata colei che aveva rubato il cuore
del suo ragazzo.. Pensò tristemente.
-Lucinda!
Sei qui, ti stavo cercando!- Esclamò Zoey per poi prendere un
dolcetto dalla tavolata dietro di lei.
Non
ottenendo risposta inarcò un sopracciglio. -Terra chiama Lucinda!!-
Le esclamò ad un orecchio.
-Zoey
ecco io..- Rispose l'altra ravvivandosi i capelli dietro un orecchio
– Mi hai trovata..- Cercò di sforzare un sorriso.
-Cosa
c'è? E' successo qualcosa?- Domandò per poi addentare il dolce al
cioccolato, stando attenta a non sbriciolarsi addosso.
Lucinda
tirò su col naso, doveva stare tranquilla. Gary ora amava lei,
Kimberly era fuori dalla sua vita. Ma nonostante tutto non ci
riusciva.
-Niente
niente, allora procede bene la festa?-
-
Direi proprio di si. Ma un attimo- Cominciò perplessa – Dov'è
Gary?-
Ecco
era cosa le diceva? Si chiese mentalmente mentre sospirando rispose –
Non ne ho la più che pallida idea.-
*-*-*-*-*-*
Seduto
sulla riva sabbiosa del mare, sentivo il suo soave e tranquillo
rumore miscelato della leggera brezza marina.
-Cosa
ci fai qui?- Domandai sprezzante. Mentre alzai lo sguardo per
osservarla
meglio. In quattro anni non era cambiata per niente. Stesso taglio di
capelli, stessi occhi. Stesso
modo di guardarmi.
-Sono
in vacanza con i miei genitori, sai abbiamo deciso di ritornare a
Kanto.- Rispose timidamente per poi affiancarsi accanto a me.
Sensualmente si ravviò una ciocca di capelli dietro ad un orecchio.
- Ti ho cercato tanto.- Concluse infine guardandomi attentamente
negli occhi.
-Ah...
davvero? Sei arrivata troppo tardi.- Risposi fulminandola con lo
sguardo, ed era la pura verità. Ero innamorato di Lucinda, ed anche
se Kimberly era tornata non avrebbe fatto più parte della mia vita.
-Perché
dici così Gary? Mi hai dimenticata?- Esclamò prendendomi un mano e
stringerla forte tra le sue, la guardai negli occhi. Incapace di
risponderle.
-Io..io...
non l'ho fatto. Ti ho sempre pensato, sei stato costantemente al
centro dei miei pensieri. - Ammise a cuor leggero. - Io sento di
volerti ancora molto bene...-
Abbassai
lo sguardo a terra. Sentivo una stretta di morsa all'altezza dello
stomaco. - Io ora sono felicemente fidanzato. -
Kimberly
fece un mezzo sorriso – Non mi interessa. Io lotterò per te! Per
un noi!-
Sgranai
gli occhi sorpreso, lottare? Noi? Ma cosa si è messa in testa? -
Levatelo dalla mente, sei stata importantissima per me, ti ho amata
come non avevo mai amato nessuno nella mia vita. Ma sei andata
via...- Le ultime parole risultarono davvero deboli e senza
consistenza – Io.. non ti amo più, mi hai lasciato. -
Kimberly
inarcò un sopracciglio mentre i suoi occhi si inumidirono
lentamente, alzando di poco il tono della voce esclamò – Io non ti
ho lasciato! Non è colpa mia! Lo sai bene... se non fosse stato per
i miei genitori ora...ora io e te stavamo ancora insieme!- Passarono
pochi attimi di silenzio, dove i nostri sguardi si specchiarono
perfettamente. Continuò. - Io..è vero ti ho lasciato con una misera
lettera... ma non c'è la facevo più! Soffrivo immensamente a non
averti accanto. Che ti credi? Pensi che per me sia stato facile?. Io
ti amavo davvero! Ed in tutti questi anni il mio sentimento è
rimasto tale! Perché sono qui secondo te?. Ho appena compiuto
diciotto anni. Ho il diritto di fare come voglio. I miei genitori non
mi influenzeranno più. -
-Quello
che faranno, o non faranno i tuoi genitori oramai non mi interessa
più. Sono cambiato Kimberly, ho un altra vita e ho un altra ragazza
di cui sono innamorato.-
Feci
un mezzo sorriso e alzai lo sguardo al cielo...- Ti ho pensata
immensamente in questi anni, mi chiedevo sempre come sarebbe stato
rivederti...ora lo so.-
-Cosa
sai?- Debole sussurro.
-Che
non provo più niente per te, sei stata il mio primo amore... porterò
sempre nel cuore tutti i bellissimi momenti vissuti insieme.. ma...-
Dissi insicuro del mio discorso. Rivederla non mi ha lasciato del
tutto indifferente...
-Aspetta!-
Sussurrò avvicinandosi leggermente al mio viso, per poi posarmi una
dita sulle labbra. - Dammi una sola possibilità, devi darcela...-
Voltai
lo sguardo dall'altro lato, per poi alzarmi velocemente.. non potevo
rimanere li. Non con lei. - E' finita tra noi Kimberly. Da quattro
anni.- E così facendo dandole un ultimo sguardo mi allontanai..
Kimberly
lentamente si alzò portandosi una mano sul cuore, mentre delle
leggere lacrime le solcarono il viso.
Il
venticello fresco le scompigliava leggero i suoi lunghissimi capelli
castano chiaro.
“Amore...promettimi
che non mi lascerai mai..” Sussurrò una ragazza dall'incirca
quindici anni raggomitolata tra le braccia del suo ragazzo. Avevano
appena passato la loro prima volta insieme. Senza ombra di dubbio,
fantastica.
Gary
le alzò il mento con due dita per poi combaciare il suo sguardo
penetrante a quello dubbioso e passionale di lei “Mai...”
La
ragazza pianse ancora più forte. Quel mai... le era rimasto impresso
nella mente.
“Amore..devo
parlarti..” Sussurrò Kimberly tra un bacio ed un altro, mentre i
due ragazzi stavano teneramente accoccolati sul letto.
Gary
baciandole delicatamente la fronte l'abbracciò più a sé e rispose
“Dimmi”
Kimberly
non sapeva come parlargliene, aveva paura... ma doveva pur cominciare
da qualche parte “I_I miei si trasferiscono in Italia...”
Sussurrò stringendosi più forte a lui, con la sensazione di poterlo
perdere da un momento all'altro.
Gary
si irrigidì di colpo, mentre il suo cuore cominciò a battere
velocemente “Cosa??!!”
Si
scostò e si mise seduto, guardandola negli occhi “E' uno scherzo
vero?”
Kimberly
non riuscì più a trattenersi scoppiò in lacrime, mettendosi
entrambe le mani sul viso.
“No,
non è uno scherzo!!!Hai notato che quest'ultimo periodo sono stata
più triste che mai?” Continuò singhiozzando.
Gary
confuso l'abbracciò stringendola più forte a lui “ IO non ti
lascerò partire. Non voglio perderti Kimberly!!” Disse disperato
mentre sentiva gli occhi pizzicare.
Kimberly
tirò su con il naso e rispose “Parliamo ai miei genitori, ti prego
convinciamoli a farmi rimanere insieme a te”
Gary
annui stringendola sempre più a lui, per poi baciarla delicatamente.
Le accarezzò dolcemente i capelli mentre tra un bacio ed un altro si
ritrovarono a fare ciò che più li univa. Fare l'amore.”
Un
singhiozzo strozzato la percorse, Gary... lei non lo aveva mai
dimenticato. Si ricordò infine del tentativo invano, di convincere i
suoi genitori.
“Mi
prenderò io ogni responsabilità verso vostra figlia, ma vi prego..
non portatemela via!”Esclamò Gary mentre stringeva la mano della
sua ragazza.
“Mi
dispiace figliolo, so che sei un bravo ragazzo... so che ami nostra
figlia. Ma non ci è possibile questo. Kimberly ha solo quindici, non
posso assumermi una
tale
responsabilità...partiremo domani all'alba. Questa è la vostra,
ultima notte insieme” Rispose seriamente il genitore.
“Kimberly,
tesoro... non pensare che lo facciamo per farti del male.. lo
sappiamo quando voi due vi amiate. Ma noi abbiamo bisogno del lavoro
che ci può offrire un'azienda dell'Italia.” Disse la madre della
giovane ragazza, per poi con lo sguardo d'intesa al marito, si
dileguarono in cucina.
Gary
non riusciva a proferire parola, sentiva solo il suo cuore lentamente
sanguinare.
“Gary
io...” Cominciò tristemente la giovane fanciulla chiamandolo con
lo sguardo “Come farò... come farò a vivere senza di te??”
Esclamò infine buttandosi letteralmente tra le sue braccia, mentre
Gary, ferito la strinse più forte a lui. “Lo troveremo un modo
amore mio. Il nostro amore è vero.. non sarà ne la distanza e né
il tempo a separarci!” Le sussurrò ad un
orecchio, Kimberly rincuorata annui.”
Un mezzo sorriso incorniciò le labbra della ragazza, “il nostro amore è vero... non sarà ne la distanza e né il tempo a separarci”
“Ci
rivedremo presto amore..” Sussurrò tra le lacrime Kimberly prima
di baciare un ultima volta il suo ragazzo.. Prima di imbarcarsi su
quel maledetto aereo. In un altro stato, in un altra regione, in un
altra VITA. Lontano da lui.
Gary
fissò il punto dove mano mano la ragazza sparì. Un dubbio lo
percorse, Riuscirà davvero il loro amore a superare un ostacolo così
grande?.”
Durante
la permanenza in Italia, precisamente a Roma, Kimberly sentì molto
la mancanza del suo Gary, ci aveva provato...provato sul serio a far
funzionare la loro storia. Ma ben presto le difficoltà arrivarono.
Le lettere. Arrivavano con settimane, ma anche mesi di ritardo. Le
telefonate erano brevi e poche a causa del fuso orario e dell'elevato
costo.
La
loro storia, purtroppo... terminò esattamente sette mesi dopo.
Si
ricordò ancora dell'ultima lettera che scrisse al suo ragazzo.
Eccome.. se non la ricordò.
Caro
Gary..
Abbiamo
passato tre anni meravigliosi insieme, mai nessuno è riuscito a
farmi vivere una vita meravigliosa come ci sei riuscito tu..
Ci
abbiamo provato a far funzionare questa storia, ma a questo punto mi
chiedo..Ne vale davvero la pena?
In
questi ultimi setti mesi ho sofferto tantissimo, non faccio altro che
chiedermi come stai, come te la passi senza di me, se hai altre
ragazze più belle e simpatiche di me attorno a te, eh...il solo
pensiero mi fa venire una stretta forte al cuore. Odio..Odio
immensamente i miei genitori, è solo a causa loro se noi ora ci
troviamo in questa brutta difficile situazione. Ho capito che non
posso tenerti legato a me per tutta la vita, così soffriremo
soltanto. Quindi...da oggi sei libero Gary. Ti ho amato tantissimo, e
credimi.. non finirò mai di farlo. Magari un giorno ci
rincontreremo.
ADDIO
amore mio.
Tua
Kimberly
Kimberly
sospirò sorridendo tra le lacrime, non ci riuscì, tutti i suoi
tentativi sono risultati un buco nell'acqua... Gary per lei era
indimenticabile
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Nel
frattempo Lucinda dopo aver assunto due bibite alcoliche, si sentiva
più brilla che mai.
Il
suo pensiero volava a Gary, che l'aveva lasciata sola per raggiungere
quella ragazza. Se fosse stata una sua amica, una sua conoscente,
l'avrebbe accettato volentieri. Ma lei non era una semplice ragazza.
Lei era il suo primo vero amore.
-Lucinda
ma cos'hai? Non stai esagerando nel bere?- Domandò Vera preoccupata.
Mentre la musica si espandeva sempre più forte nel piccolo locale.
La
ragazza dai capelli lucenti azzurri scostò lo sguardo e sorrise –
Mai stata meglio Vera. Tranquilla. -
Vera
la guardò dubbiosa, era preoccupata. Lucinda non era il tipo di
ragazza che si ubriacava. -Si certo...vado a cercare Gary-
Lucinda
annui distrattamente mentre confusa si lasciò cadere sopra i morbidi
divani di allestimento.
So
portò una mano sulla fronte, le iniziava a girare vertiginosamente
la testa.
-Lucinda
tutto bene?- Domandò Kenny preoccupato sedendosi affianco alla
ragazza.
Lucinda
si ricompose e gli sorrise – Certo perché?-
Kenny
inarcò un sopracciglio – Ma non ti vedi? Sei letteralmente
ubriaca!-
Lucinda
sorrise gesticolando con le dita – Ma io ti piaccio ancora?-
Domandò poi stranita. Ma che domande le venivano in mente? Era
proprio presa dall'alcool.
Kenny
confuso più che mai sgranò gli occhi. Lanciò uno sguardo al
bancone degli alcolici dove stavamo chiacchierando animatamente Leona
e Zoey.
-P_Perchè...
insomma perché ti interessa?-
Lucinda
sorrise e lo abbracciò di slancio, accoccolandosi contro il suo
petto.
Il
povero Kenny divento bordeaux – M-M-Ma Lucinda c-che ti prende?-
Cercò di scuoterla invano.
-Abbracciami..
non ti chiedo niente. Dopo tutto prima di fidanzarci siamo stati
grandi amici no?- Sussurrò socchiudendo gli occhi. Si sentiva
improvvisamente triste. Una lacrima solcò il suo pallido viso.
Kenny
dolcemente con i polpastrelli delle dita l'asciugò – Ma certo,
nonostante tutto...- Sospirò...
Mentre
sbuffando rientrai nel locale qualcosa, o qualcuno attirò la mia
attenzione.
-Lucinda!-
Sgranai gli occhi incredulo a ciò che i miei occhi stavano
assistendo.
La
ragazza si staccò dall'abbraccio con Kenny e ripresosi leggermente
rispose acidamente – Ah.. sei tornato.. dove hai lasciato
Kimberly?-
Il
mio sguardo vagava da Lucinda a Kenny, avevo capito che il ragazzo
non stava facendo niente di male. Ma la cosa che mi dava fastidio era
vedere Lucinda così rossa in volto. Aveva decisamente bevuto.
-Andiamo,
ti porto alla villa.- Esclamai prendendola per una mano. Lanciai uno
sguardo d'intesa a Kenny, e salutai tutti gli invitati.
-
Non mi porti da nessuna parte, io voglio rimanere alla festa!-
Rispose atona staccandosi dalla mia presa.
Inarcai
un sopracciglio – Ma insomma che ti prende??-
-Che
mi prende??? - Urlò quasi offesa. Mentre camminava a qualche passo
più avanti di me.
Meno
male che grazie ai lampioni, il lungo mare era abbastanza illuminato.
-Certo,
che hai?- Risposi esasperato.
Lucinda,
dopo aver ripreso un po' di lucidità esclamò inviperita -Cos'ho? Ma
non lo immagini? Mi hai lasciata da sola nel bel mezzo di una festa,
te ne sei andato in spiaggia con la tua ex ragazza! E' in più ti
rivedo dopo ben quaranta cinque minuti. Ti basta come motivazione?-
Mi
sentì improvvisamente in colpa, non volevo assolutamente che lei
soffrisse..- Mi dispiace, io..io non volevo davvero. Ma non è
successo niente tra me e la mia ex.- Le dissi seriamente. - E'
poi...che ci facevi abbracciata a Kenny?- Continuai inarcando un
sopracciglio.
La
mia risposta sembrava quella più adatta perché improvvisamente si
calmò – E'...lei? Cosa vuole lei da te?- Domandò cercando in
tutti i modi di trattenere le lacrime. Ed evitò di rispondere alla
mia seconda domanda.
Scostai
lo sguardo verso il mare.. sospirando risposi – Lei è ancora
innamorata di me...vuole tornare con me.-
Lucinda
sgranò gli occhi e mi fissò intensamente – Cosa?-
-Oh..
non fare finta di non aver capito...- Le dico avvicinandomi
lentamente a lei.
Qualcosa
attirò il mio sguardo, erano le sue lacrime. Sgranai gli occhi
sorpreso. - Piccola, perché piangi?- Esclamai attirandola in un
abbraccio istantaneo.
Lucinda
accoccolata contro il mio petto, non riuscì più a resistere. Pianse
tutte le sue lacrime, la verità è che aveva paura...aveva paura di
non riuscire a competere con una ragazza come Kimberly. Dove era
finita tutta la sua vitalità?. Si ritrovò a pensare aumentando la
stretta attorno alla vita del ragazzo.
-I-Io..-
Cercò di dire, ma preso dal momento la baciai, e con le labbra le
baciai tutto il viso per cancellarle il tracciato delle lacrime.
-Ti
amo- Le sussurrai prendendole il viso tra le mani. - Non avere
timore.-
Lucinda
intontita annui per poi unire nuovamente le nostre labbra. Tutti i
suoi pensieri svanirono, doveva fidarsi di Gary. Lui non l'avrebbe
mai fatta soffrire.
Dopo
essere arrivati davanti alla maestosa villa, entrammo e senza darle
il tempo di pronunciare una parola, la presi tra la braccia e la
portai nella mia stanza chiudendocela alle nostre spalle.
-Ti
voglio- Pronunciai carico di desiderio, ed era vero. In quel momento
volevo solo lei, tutto il resto poteva aspettare.
-Prendimi
allora. - Un sussurro, due sole parole.
La
fissai intensamente, poi di scatto la liberai da quel vestito lungo
rosa confetto. Sicuramente era molto bello e sensuale, ma sotto c'è
altro di più bello.
La
distesi sotto di me mentre con una mano andai a sganciarle il
reggiseno, mentre con l'altra le accarezzavo il viso, Lucinda si
faceva sempre più a vicina e nel frattempo gli accarezzavo i
capelli.
-Ti
voglio- sussurrò rauca sbottonandomi impazientemente la camicia
nera. Mentre con le dita mi percorreva la forma dei pettorali.
-Sei
solo mia- Esclamai dolcemente prima di incatenare i miei occhi sui
suoi. Era bellissima, i suoi occhi erano ancora lucidi per il pianto,
le sue labbra erano umide e vogliose di un altro mio bacio, le guance
erano di un rosa porpora. Qualcosa dentro di me si svegliò ed
impaziente di attendere oltre le scivolai dentro. Lucinda gemette,
quando le piaceva stare con lui, divertirsi con lui. Ma fare l'amore
con lui era qualcosa di incredibile. Qualcosa che ti stravolgeva il
cuore. Qualcosa che rimaneva impresso dentro e fuori di te.
*-*-*-*-*-*-*
Paul stava seduto sopra le poltrone del locale accanto a Drew, il suo sguardo vagava sull'esile figura di Zoey. Durante tutto il pomeriggio e durante anche la serata non gli aveva rivolto parola. Ci aveva provato più volte ad avvicinarsi alla rossa, ma niente. Lei lo evitava con grazia.
Sospirò, doveva parlarle, doveva spiegarle del bacio.. sapeva bene che se Zoey non gli rivolgeva la parola era appunto per quel fatto accaduto qualche tempo fa.
-Si
vede lontano un miglio che vuoi andarle a parlare, vai-
Paul
si voltò di scatto sorpreso. Era stato Drew a rivolgergli la parola.
I
due ragazzi non si erano mai parlati, solo un saluto per rispetto. Si
chiese il perché di tanta premura.
Inarcando
un sopracciglio rispose – Prego?-
Drew
sospirò e si accomodò meglio – Parla con Zoey, Vera mi ha
raccontato tutto. Si vede che tieni a lei. Cosa aspetti quindi?-
Paul
sbatté le palpebre più volte, ma come si permetteva? Lui sapeva
bene cosa fare. - Non sono affari tuoi comunque.-
Drew
sorrise misticamente – Suvvia non fare il difficile. Se continui
così prima o poi la perderai!- E così facendo gli indicò con lo
sguardo un ragazzo che si era appena avvicinato a Zoey.
Paul
guardo attentamente la scena, il ragazzo dai folti capelli biondi
dall'incirca vent'anni cercava un possibile contatto con la ragazza.
Si
ritrovò a stringere con forza le mani a pugno. Drew per poco non
scoppiò in una celebre risata.
Paul
lo fulminò con lo sguardo – Non eri fidanzato tu? Dove hai
lasciato la tua ragazza?-
Drew
si alzò e si mise le mani nelle tasche annoiato, e catturò la
sagoma della sua ragazza. Stava parlando con il suo migliore amico.
-Non
ti preoccupare per me, pensa a te- E' così facendo raggiunse la sua
ragazza. Dopo la scenata che le aveva fatto nella mattinata, Drew
capì che doveva starsi calmo e non far uscire troppo fuori i suoi
sentimenti, la sua gelosia. Non voleva farsi vedere da Vera debole.
Non era da lui, ma soprattutto... doveva assolutamente fidarsi di
Vera.
Paul
sbuffò, ma sorrise... quel Drew assomigliava in una maniera quasi
incredibile a lui.
Gli
doveva dare ragione però. Se non si dichiarava prima o poi l'avrebbe
persa.
Doveva
smettere di avere paura dei propri sentimenti, doveva buttarsi,
doveva rischiare.
Deciso
si avvicinò cauto ai due ragazzi che stavano animatamente parlando
di un qualche argomento, che sinceramente alle orecchie di Paul
sembrava l'inferno di Dante.
-Zoey
dobbiamo parlare- Disse secco parandosi difronte ai due ragazzi.
Ma
la ragazza non era della sua stessa aspettativa. - Non vedi che sto
parlando con Ryan?-
Rispose
accigliata mettendosi a braccia conserte. Mentre il ragazzo biondo
confuso esclamò – Chi è questo ragazzo?-
Zoey
stava per ribattere, ma Paul tappandole volontariamente la bocca con
le proprie mani rispose – Il suo ragazzo, e se permetti ora viene
con me!- E' cosi facendo la portò fuori dal locale, nonostante le
lamentale della ragazza che si dimenava con la grazia di un elefante.
Ryan
guardava confuso la scena, e alzando le mani all'aria pensò “Tutte
a me capitano”
-Paul
lasciami! Cosa vuoi?- Esclamò indispettita Zoey staccandosi dalla
sua presa. E puntò il suo sguardo a quello nero e penetrante del
ragazzo – Che vuoi da me?-
Paul
annui, doveva dichiararle il suo amore. Ora o mai più. Pensò. -
Ecco vedi io...-
Zoey
inarcò un sopracciglio – Allora?- “Che mi deve dire? Perché mi
ha trascinata qua fuori? Perché ha detto che sono la sua ragazza?
Non ha senso”
-Oh
insomma non mi interrompere! E' già dura di suo!- Esclamò l'altro
alterato per poi sospirare rumorosamente.
-Qualunque
cosa tu voglia dirmi, penso che può aspettare! - E' così facendo si
voltò per poi girare i tacchi, si sentiva estremamente arrabbiata e
delusa con lui.
-Se
te ne vai sappi che non mi ritroverai più!- Gli rispose di rimando
l'altro non arrendendosi per poi afferrarle saldamente un braccio.
Zoey
non resistette più, quella domanda le frullava continuamente nelle
sua mente.
-Perchè
hai baciato Lucinda?- E' il suo sguardo da fiero divenne triste e
abbassò lo sguardo a terra.
Paul
sorpreso disse – Perché mi andava, è una bella ragazza. Volevo
solo divertirmi, ma non era importante!-
Zoey
infastidita e delusa esclamò – Mi fa piacere che per te un bacio
conta così poco.- Fece nuovamente per girare i tacchi, ma ancora una
volta Paul la fermò – Non è come pensi, non era il bacio a non
essere importante, ma era lei. Se dovessi baciare la persona che amo.
Il bacio diventerebbe per me molto, ma davvero molto importante.-
Ammise a cuor leggero per poi avvicinare il suo viso a quello
imbarazzato di lei. Zoey dal canto suo si sentiva estremamente
imbarazzata, era una dichiarazione d'amore quella?.
-C-Cosa
stai cercando di dirmi?- Disse in un solo sussurro, mentre tutta
l'indifferenza covata andò a farsi fottere.
-Che
ci ho messo del tempo a capirlo, ma penso di essermi innamorato di
te.- Concluse il ragazzo per poi posare delicatamente le labbra su
quelle rosee di Zoey.
Si
staccò immediatamente per cercare nei suoi occhi una possibile
risposta, reazione.
Ma
Zoey sorridendo gli accarezzò i capelli e unì nuovamente le loro
labbra in un nuovo ed interminabile bacio.
*-*-*-*-*-*-*
-Allora
amore? Ti è piaciuta la festa?- Esclamò Ash stiracchiandosi,
purtroppo la festa era appena terminata, erano le cinque di mattina.
Il locale stava chiudendo.
-Abbastanza,
grazie per la bellissima sorpresa! Non potevo chiedere di meglio,
perché sei tu il mio meglio!- Esclamò sorridendo abbracciando di
slancio il ragazzo.
-Misty
ti sono piaciuti i regali?- Commentò Iris comparendo dal nulla con
accanto Spighetto.
-Siii
tantissimo, grazie mille ragazzi- Tuonò felicemente rafforzando
saldamente la presa della busta contenente i regali.
Durante
il tragitto dal locale verso la villa, Drew e Brandon ebbero un
litigio leggero che terminò grazie all'intervento di Vera.
Kenny
era molto soddisfatto della piega che aveva preso la serata, aveva
capito finalmente di non essere più innamorato di Lucinda, e questo
per lui era un punto a suo favore. Sopratutto per una possibile
relazione futura con la sua amica Leona.
Iris
e Spighetto camminavano fianco a fianco a disagio per ciò che era
avvenuto ad inizio serata.
Entrambi
erano ben consapevoli che da li a poco avrebbero dovuto parlare, ma
erano entrambi molto imbarazzati. Sopratutto Iris che ancora doveva
dare una risposta a Spighetto.
D'un
tratto la mano di Iris sfiorò quella di Spighetto, ed entrambi si
guadarono complici e imbarazzati. Iris ritirò la sua mano e la portò
all'altezza del viso.
Si
sentiva profondamente a disagio.
La
luna quella sera era più grande che mai e risplendeva di luce
propria. Non c'erano nubi a coprirle, e quindi si potevano vedere le
stelle. Sorrise, avrebbe tanto voluto esprimere un desiderio.
-Iris
non credi che beh... dobbiamo parlare?- Pronunciò di scatto il
ragazzo, prendendole una mano.
Ash
e gli altri erano appena rientrati nella villa e si prepararono per
la notte.
-Ecco
si..di cosa vuoi parlare?- Esclamò Iris leggermente rossa in volto.
Si andò a sedere sopra un altalena che stava insieme ad altri giochi
per bambini nel giardino della villa.
Spighetto
lentamente girò intorno all'altalena fermandosi poi a pochi
centimetri dalla ragazza.
-Lo
sai bene...-
-Che
vuoi sentirti dire?- Sussurrò la ragazza, mentre il cuore iniziava
improvvisamente a battere forte.
Spighetto
sorrise nella chiara notte – Voglio solo sapere se sei intenzionata
o no a diventare la mia ragazza, naturalmente solo se Ash lo hai
veramente dimenticato. Non voglio che mi prendi in giro-
Iris
inarcò un sopracciglio mentre prese a dondolare – Prenderti in
giro? Io non lo farei mai..-
Spighetto
fece un mezzo sorriso – E Ash? Lo hai dimenticato Ash?-
La
ragazzina alzò lo sguardo e i suoi occhi si specchiarono nelle sue
iridi verde smeraldo. - Non mi interessa più nulla di Ash, per me
rimarrà un dolce ricordo... ma oltre a questo niente. -
-Quindi
ora sei sicura di non provare più nulla per lui? Da cosa lo hai
capito?- Domandò ancora curioso.
Iris
abbassò lo sguardo a terra – L'ho capito da poco, quando lo vedo o
ci parlo non provo più nulla, non ho più le farfalle nello stomaco.
Ma sopratutto.. ho un altra persona ora nel cuore. Ed è solo grazie
a lui se adesso sono felice.- A Iris costava molto ammettere i suoi
sentimenti, era molto imbarazzata, e ad ogni parola il cuore le
batteva sempre più veloce.
Spighetto
sentiva il cuore uscirgli dal petto – Quindi?- La intimò di
continuare per poi avvicinarsi ancora di più alla ragazza.
Iris
decisa esclamò – Mi piaci, sto bene in tua compagnia. E' si...
voglio essere la tua ragazza!-
Nel
buio della notte, i due ragazzi timidamente si scambiarono un dolce
bacio al chiaro di luna. Proprio in quel momento cadde una stella
segnando nel cielo una lunga striscia luminosa.
*-*-*-*-*-*-*
-Quindi
sei proprio sicura?- Disse titubante una signora dall'incirca
quarantacinque anni.
-Si
mamma, ho deciso. Resterò qui, mi iscriverò all'università.. ma
sopratutto riconquisterò il “mio” ragazzo.- Concluse una voce,
seria e decisa. Gary, sarebbe stato nuovamente suo,
costi
quel che costi.
Kimberly
inarcò un sopracciglio – Ma perché mi tratti in questo modo? Cosa
ti ho fatto?-
Tzè,
che mi ha fatto? Mi ha semplicemente rovinato la vita. - Kimberly
senti come ti avevo ribadito ieri sera, per me questa è
assolutamente una storia chiusa. Quindi per favore sparisci dalla
mia vita.-
La
ragazza sgranò gli occhi, mentre da essi iniziarono a scorgere
alcune lacrime. - Credevo di essere stata importante per te, ma a
quando pare non lo sono mai stata!-
Ciao
a tutti ragazze ^_^
Allora?
Cosa ve ne pare di questo capitolo? Vi avverto, è stato un vero è
proprio parto :/
E'
sinceramente non mi convince più di tanto purtroppo. Ma spero
comunque che sia stato di vostro gradimento.
Allora
in questo capitolo succedono tante, ma davvero tante cose!.Non so se
vi piace il Pov Gary, ma dal prossimo capitolo tutto tornerà alla
normalità...
Chi
è Kimberly? Ebbene come avete appena letto, è stata la prima vera
fidanzata di Gary, i due sono stati fidanzati per ben tre anni. A
causa del trasferimento dei genitori di lei si sono dovuti purtroppo
separare.
Per
fortuna o per sfortuna? XD io direi per fortuna per la nostra
Lucinda! Eheeh
Paul
e Zoey finalmente dopo tanto si sono dichiarati, spero che vi sia
piaciuto :)
Iris
e Spighetto idem, spero che (Fedina) ti sia piaciuto, anche se è
stato leggermente veloce.
Ma
era da tanto che sti due si vanno dietro ahahah xD Prima o poi doveva
succedere...
Purtroppo
scene Contest e Poke non ci sono state quasi per niente, ma questo è
stato un capitolo gran parte dedicato alla Cavalier, e a questa new
entry Kimberly, ci riuscirà a riconquistare il cuore del suo amato?.
Lo
scoprirete presto.
Un
veloce ringraziamento a _Miki_ , FirePsychic, Fedina , Helyharu,
schneider 08, Sharon Johanson <3
Un bacio e a presto ^_^