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Autore: Alia Corrino    05/09/2008    7 recensioni
C'è sempre chi è più sfortunato di noi. A volte le persone più insospettabili sono quelle più infelici. Un piccolo sfogo di Draco. One-shot senza pretese. Attenzione: ho paura possa rivelarsi un filo OOC.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non te lo sei mai chiesto, eh, Potter??

Stavo in piedi vicino a Harry e vedevo Blaise alle Sue spalle che lo guardava orgoglioso e spaventato, portandosi una mano vicino alla bocca. Quasi indeciso se venire a portarlo via prima che potesse aggiungere altro.

E silenzio.

Gelido. Ghiacciato.

Come Lui. O almeno come ciò che lui aveva sempre dimostrato di essere.

Fin’ora.

Una litigata. La solita.

Una scazzottata. La solita.

Degli insulti. I soliti.

Pesanti. Parecchio pesanti.

Bhè, come al solito.

E poi quella reazione. E quella frase che aveva lasciato tutti sorpresi.

E quello, no, quello non era come al solito.

Eppure, a ripensarci non risultava neanche più tanto strano o fuori luogo.

Sembrava quasi prevedibile.

Anche Lui in fondo è una persona con dei sentimenti. E nessuno l’ha mai interrogato su ciò che sente o su ciò che pensa.

Ognuno di noi si è soffermato a compiangere la propria vita e il ruolo che è costretto a interpretare.

Anche qui ad Hogwarts ognuno di noi lotta, come qualsiasi adolescente, per uscire dagli schemi e non farsi incatenare a un copione.

Ognuno di noi ha lottato per dimostrare che non è un manichino, che non resta indifferente davanti al passaggio del tempo. Che può reagire in modo diverso da quello che ci si aspetta.

L’ho dimostrato io quando sono andata a quel ballo con Krum.

L’ha dimostrato Ginny iniziando a giocare a Quidditch, inaspettatamente.

L’ha dimostrato Harry quando, da semplice neonato quale sembrava, ha sconfitto Voldemort.

L’elenco lo potete benissimo continuare da voi.

Solo Lui è sempre rimasto fedele al suo personaggio e al destino che era stato tracciato per l’erede dei Malfoy, quando gli avevano progettato la vita a tavolino. Magari proprio mentre Lui giocava nell’altra stanza sognando di compiere qualche atto eroico nella sua vita, di farla diventare importante, di salvare una Principessa dalle grinfie di un drago…

Chissà quante volte nella sua vita avrebbe voluto combattere contro quello che è anche il nostro nemico. Chissà quante volte avrà guardato suo padre con odio, urlandogli contro, ma solo nella sua testa, un bel “vaffanculo!” liberatorio.

Chissà quante volte avrà sognato di compiere qualcosa di definitivo per eliminare i Mangiamorte dalla circolazione, un gesto con il quale passare alla storia da eroe.

Non l’ho mai visto appassionarsi alla causa di quelli che in un futuro molto prossimo dovranno divenire suoi simili, i suoi compagni, i suoi soldati.

Non ho mai visto orgoglio quando parlava di Lucius. L’ho sentito vantarsene spesso per la ricchezza, la fama, la potenza o l’influenza che il suo genitore ha nel mondo magico. L’ho sentito vantarsi delle proprie ricchezze o del loro agiato stile di vita. Ma non l’ho mai sentito raccontare di un qualcosa di speciale che usava fare con i suoi genitori da piccolo.

Come poteva essere andare allo zoo della Londra babbana per me, o allenarsi a Quidditch con padre e fratelli nel giardino di casa come fa tutt’ora Ron l’estate.

Persino Harry ha numerose fotografie dei suoi che lo prendono in braccio e lo coccolano, ridono dei suoi sorrisini e lo riempiono di baci. Malfoy avrà delle foto in braccio a sua madre?

Non ne sono poi così certa! Mi chiedo come ho fatto a pensarci solo a ora.

Come mai non mi sono mai messa nei suoi panni prima, per cercare di capirlo.

Ero troppo sopraffatta dall’odio e Lui certo non mi aiutava con le sue battutine pungenti che colpivano spesse volte nel segno.

All’improvviso divento triste. Triste per Lui. Per tutto quello che la vita offre di bello, per tutto ciò che si è perso, per tutto l’affetto che gli è mancato. Non mi stupisco che odi tanto il mondo e tutto ciò che lo circonda. Non mi stupisco che si lasci trattare come un pupazzo, qualche panno cucito insieme nei punti giusti e riempito di paglia, senza cuore e senza anima. Come i Mangiamorte.

Ma Lui non lo è ancora. E comunque non sarà mai come loro. Il Destino non vuole questo per Lui.

Ma bisogna dare una mano al Destino qualche volta, e Lui non sembra intenzionato a farlo.

-E’ vero, Sfregiato, mio padre è ricco e il tuo invece è morto: ma pensi che non vorrei fare a cambio, se solo potessi?-

Ecco che spezza il silenzio e ripete quella frase. La stessa di prima.

-Potter pensi davvero che i soldi facciano la felicità? Ti facevo più sveglio… Pensi davvero che siano ciò che veramente più conta per me… Una volta lo pensavo anch’io, certo, ora ho capito che è quello che devo credere. Perché è quello che a casa mia credano tutti per davvero. Ma pensi che tutto il denaro che possiede la mia famiglia abbia sostituito mio padre? Pensi che non abbia mai sentito la sua mancanza, che non abbia mai voluto -non dico abbracciarlo, troppo sdolcinato per noi Malfoy- ma vederlo rientrare dal “lavoro” felice o soddisfatto almeno una volta. Una volta sola, porco Giuda!- si fermò a riprendere fiato, dopo aver sputato quelle parole cariche di rabbia che da troppo, evidentemente, lo opprimevano. Non sembrava un discorso preconfezionato come i suoi insulti (ho sempre insinuato che quelli li inventasse la notte, per sperimentare il loro effetto su di noi il giorno seguente!).

-Sai perché ho iniziato a odiare i Mezzosangue, i Babbani, i servitori o tutti quelli che non erano dalla parte del Lord Oscuro?! Perché era contro tutte queste persone che mio padre inveiva di ritorno dal lavoro. Sempre cupo, sempre pensieroso. Arrabbiato. Pensavo che fossero loro i cattivi, quelli che toglievano il sorriso dal volto di mio padre. Lo vedevo come un eroe: fiero e combattivo. Non sapevo che andava orgoglioso della causa sbagliata, ma sentivo solo parlare di quanto fosse odioso “quel Weasley” che lavorava con lui… E anche lì, mio padre faceva un lavoro troppo umile, avrebbe meritato molto meglio… E allora sai cosa facevo Potter?! Aspettavo fiducioso l’arrivo del Lord che avrebbe dato a mio padre la carica che più gli si addiceva, ecco cosa facevo!-

-Pensi che sia stato bello essere montato come una sveglia, giorno per giorno, per diciassette lunghi anni?? Pensi che sia stato bello mangiare in silenzio oppure sentendo parlare i miei delle “potenzialità di Draco” come se fossi un nuovo elettrodomestico?! E pensi che sia bello ritrovarsi sbattuto qui per “seguire le orme di mio padre” e iniziare ad “avverare il mio Destino”… Chissà cos’ero convinto di trovare qui, poi… Forse la Fata Madrina che avrebbe rimesso a posto tutto… -

Sbuffò, passandosi una mano tra i capelli e sul viso. Calò il silenzio, ma proprio quando stavamo iniziando a pensare che non avrebbe aggiunto altro, proprio quando stavo per aprir bocca, continuò.

-Sai quali erano le uniche occasioni in cui mio padre mi prendeva sulle ginocchia, eh, Lenticchia?! Me lo sai dire? No? Allora te lo dico io: quando mi doveva spiegare quale sarebbe stato il mio futuro! Si, mio padre lo spiegava a me!! Al posto della favola della buona notte io avevo la solita raccomandazione: “Draco tu sai che devi portare avanti l’onore dei Malfoy, vero?” e io dovevo annuire “Bravo ragazzo!”…Mi hanno fatto il lavaggio del cervello! Ed è ancora per colpa loro che adesso mi trovo così, completamente confuso e combattuto. Ma poi sai che penso? Che tanto non ho alternative ed è inutile che mi faccia troppe domande… Devo smettere. Avevo smesso di farle anche da piccolo, dopo le prime tre volte che sono stato chiuso in camera mia senza cena.

Sai che non mi ricordo che profumo ha mia madre?! Di me si è sempre occupato un elfo domestico. E sai che bello sentire, a soli cinque anni, il “tuo” elfo che si lamenta di te, che t’insulta, borbotta, ti guarda storto… Non è fiero di te nessuno. Quante volte ti hanno preso in braccio i tuoi fratelli, Lenticchia? Io sono cresciuto da solo. Mio padre odiava i bambini, ma aveva bisogno di un erede. È contento solo ora che sono un uomo. Ma quand’ero piccolo nessuno mi ha mai consolato per un brutto sogno o per una ferita. L’unica cosa che dovevo fare era imparare a giocare a Quidditch, come ci si aspettava da qualsiasi ragazzo che vuole diventare un attraente rubacuori. Come dev’essere un Malfoy, d'altronde!-

-Credi che qualcuno mi abbia mai spiegato qualcosa sul sesso, eh? Pensi che abbia letto dei libri come te, cara la mia So-tutto-io Granger?! Secondo voi io non mi sono mai fatto delle domande?

O pensate che sia stato piacevole conoscere l’amante di mia madre o vedere che le gambe che guardavo io erano quelle delle avvenenti segretarie di mio padre, le stesse che lui non si limitava solo a guardare…?? La cosa più sgradevole è stata ascoltare per caso la conversazione sbagliata e scoprire che mia madre è un oggetto. Che la sola cosa che si pretende da lei è che sia una presenza silenziosa e che non spenda troppo. Che sia disponibile quando e come decide mio padre e che si presenti in modo decoroso alle cerimonie ufficiali e durante i pasti, dove giochiamo, da sempre, alla famigliola felice… Credete che non mi sia mai sembrata fredda o terribilmente vuota quella casa?! Pensate che non sia stato un sollievo ogni anno venire ad Hogwarts -anche se ho dei doveri anche qui, come prendere in giro voi pezzenti-? Credete che non mi reputi fortunato ad aver incontrato almeno Blaise, in mezzo a tanta gente che mi rispetta solo perché teme la mia famiglia; mentre voi girate sempre in gruppi di tre o quattro e sembrate incollati con il nastro adesivo! Credete mi piaccia sentire mio padre che si esalta quando immagina i corpi delle ragazze che ho conquistato io? Che mi piaccia sapere che sono come Lui alla mia età? E sapere allo stesso tempo che ciò che vivo ora è ciò che lui chiama “divertimento”, perché il vero strazio deve ancora arrivare… Ovviamente- e qui si distinse una nota di sarcasmo nella sua voce resa acuta dall’ira -Nei miei sogni più belli io devo portare un marchio orrendo sul braccio, sposarmi con una donna che non amo, mettere al mondo un erede ad ogni costo, pur sapendo che avrà una vita schifosa, già che ci sono regalargli un cognome che pesa troppo e poi andare tranquillamente a morire per un pazzo mezzosangue che sarà ucciso da te, Potter caro! Eh già, è proprio il mio sogno più bello!- e qui la voce gli si incrinò e la bocca si storse in una smorfia di disprezzo. Tremava leggermente.

Aveva gli occhi lucidi ma non accennava a piangere. Restava in piedi, a testa alta. Orgoglioso, e coraggioso anche, ad avere buttato fuori tutto quello che gli pesava.

E ora ci guardava in attesa di risposta. Pronto a tutto. Il mio Malfoy.

Mio… Da dove mi era uscita?!

Lo guardai meglio.

Oh, Draco. Sbuffai.

Mentre Ron si voltava a guardarmi scioccato.

Stavo piangendo. Stavo pubblicamente (e sonoramente) piangendo.

Anche il Principe degli Slytherin si era volto verso di me, palesemente sorpreso.

La maschera di freddezza e di sfida che portava in volto s’era addolcita un poco e mi guardava diffidente e colto parecchio alla sprovvista.

Tutto si sarebbe aspettato tranne questo.

Mi avvicinai a Lui (o mi fiondai?!) e Lui stranamente non arretrò, troppo sorpreso.

Mi trovai tra le sua braccia e fu in un lampo. Mi alzai in punta di piedi e, con le lacrime che mi rigavano il volto, poggiai le mie labbra su quelle morbide di Lui.

Sentii che s’irrigidì ma che poi rilassò pian piano i muscoli e mi avvolse in un caldo abbraccio, senza stringere troppo ma abbastanza per salvaguardare il mio precario equilibro.

Rispose al bacio con passione, rabbia e un disperato bisogno di amore.

Ci staccammo e per una frazione di secondo i nostri occhi s’incatenarono.

Oro nell’argento.

Caldo e Freddo.

Ma non ero poi più tanto sicura di chi fosse il Buono e chi il Cattivo.

Sentii un urlo, Ron, e una risatina compiaciuta, Blaise. Mi staccai dal biondo, ma non mi allontanai.

Continuavamo a guardarci negli occhi e io allungai timidamente una mano a scostargli un ciuffo di quei morbidi capelli dagli occhi.

-Hai ragione- mormorai –Hai completamente ragione-

-Solo su una cosa hai torto- aggiunsi. Mi guardò curioso.

 

-Un’alternativa ora ce l’hai-



Salve a tutti! Sono Lady Style e in questa sezione di EFP non avevo ancora scritto, nonostante io sia da tempo una grande fan di questa coppia (come molti di voi... Dramione Rocks!). Questa storiella l'ho scritta questa sera e devo dire che forse -inconsciamente- nelle parole piene di rabbia di Draco ho sfogato il malumore che mi ha accompagnato questa settimana e che è stato conseguenza di una serie di eventi non molto piacevoli... Oggi mi sentivo bloccata, non riuscivo assolutamente a scrivere neanche una parola, seppure sia perfettamente a conoscenza di come scrivere mi distenda... Poi stasera, dopo aver navigato in rete e aver lasciato correre i pensieri, m'è venuta l'ispirazione per un paio di one-shot... Questa stranamente sono riuscita a concluderla nel giro di breve tempo e in modo abbastanza fluido... Anche per questo motivo ho paura del risultato finale!!! Soprattutto ho paura di quello che potrò pensare quando domani tornerò a rileggerla a mente fredda!!! ^^
Comunque a me è servita anche per tenermi stretto il buonumore che inspiegabilmente ho ritrovato e così ho deciso di pubblicare... Se avete voglia di farmi sapere cosa ne pensate ne sarei stra-stra-stra felice!!!

Non credo si possa ringraziare in una sezione le persone che hanno commentato le storie in archivio da un'altra parte...
In ogni caso: in attesa di scrivere ancora sulla coppia Dasey (telefilm --> la mia vita con derek) ringrazio davvero TUTTE le persone che mi hanno letto, messo tra i preferiti e che mi hanno lasciato un commento... Le vostre parole sono stupende e sono tutt'ora davvero commossa! Non mi aspettavo tanto successo e sono rimasta a bocca aperta per il vostro appoggio ed entusiasmo! Spero di potervi "rincontrare" presto, ora che sono tornata a frequentare EFP dopo la mia assenza dovuta alle vacanza estive... XD

Voglio inoltre ringraziare in anticipo tutte le persone che leggeranno (soprattutto quelle che avranno la pazienza di arrivare fino in fondo! XD) e commenteranno questa storia (sia che i commenti siano di elogio o di critica, a patto che sia una critica costruttiva e non distruttiva! XD) o anche chi la inserirà tra i preferiti (Wow! Che onore!). Grazie davvero di cuore! Spero di ritrovarvi presto in questa sezione...

P.S. Piccola nota che mi sembrava d'obbligo: sentendo la musica in rete ho scoperto la band Draco and the Malfoy's e mi sono informata su Wikipedia. Mi ha colpito il titolo di un brano che mi ha ispirato i pensieri di Draco ed è diventato anche titolo di questa one-shot.
Avverto chiunque si volesse informare per proprio conto che non ho (ancora) tradotto il testo della canzone, anche se sono fortemente convinta che in quella i sentimenti di Draco siano quelli che ci mostrano solitamente, come il disprezzo per Harry Potter e l'orgoglio di essere un Malfoy...
Se la canzone vi piace ci sono su You-tube anche alcuni video carini creati dai fan che accompagnano la canzone con spezzoni tratti dai film... Buona visione!!

Ah, quasi dimenticavo: ovviamente i personaggi di questa one-shot non sono di mia proprietà e sono "usati" senza scopo di lucro, ma per puro intrattenimento/divertimento (mio, ma spero anche vostro!)...

Un Bacio Lady Style







  
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