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Autore: RoloChan105    23/07/2014    9 recensioni
Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, l'osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.
Alzò lo sguardo verso di me e l'osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo. Titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
( Dato che me lo chiedono in molti, ripeto e ribadisco, che la storia è ZONAMI. C'è del LAWNAMI? Si. Perchè all'autrice piace. Se volete una trama avvincente -per quanto posso- abbiate fede e soprattutto PAZIENZA.)
Genere: Parodia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
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-Regret-

Potevo condividere la loro preoccupazione nel non volermi portare con loro.

Potevo comprendere anche la loro difficoltà d'azione nel caso ci fosse stato un combattimento, cosa che credevo scontato anche da pensare. Ero una donna ragionevole e paziente, molto paziente.

Avevo addirittura pensato che in un modo o nell'altro mi avrebbero portato nel mondo oltre lo specchio, dalla famosa Doctrine che Bonney insisteva nel farmi conoscere.

Non appena raggiungemmo la nostra destinazione grazie all'abilità di Law nello smaterializzarci, lo stomaco mi si contasse. Respirai una, due, tre volte e con forza, strinsi la mia valigia piena zeppa dei miei nuovi effetti.

Sembravano passati mesi e non una settimana.

Più guardavo il giardino di casa mia e più avevo voglia di scappare.

-Da Roronoa sarai al sicuro.-Borbottò Law dandomi finalmente una spiegazione. Era vero, ma avevo paura.

Una grossa paura.

Una paura così grande da farmela nei pantaloni.

Ingoiai a fatica la saliva e mi costrinsi a fissare la porta di casa. Le luci erano accese e nessun rumore proveniva dall'interno.

-Muoviamoci-Digrignò i denti Kidd già stufo dei miei tentennamenti. Ma lui non capiva. Dovevo prendermi tempo... tempo per riuscire a comprendere e per rendermi conto degli eventi che si sarebbero susseguiti.

Riesaminai il mio caso mentalmente e, se fossimo stati una coppia “normale” , ci saremmo buttati addosso tutto il servizio di piatti.

Ma dato che entrambi eravamo, più lui che io, “sovrannaturali”, prevedevo la nostra discussione tra sangue e ossa rotte. Mossi leggermente le dita della mano ammaccata e digrignai i denti.

Peggio di così...

Inoltre, non ero io quella in torto, anche se ero tornata a casa con un vampiro.

No”, mi dissi: “con un vampiro e un lykae”.

Scrocchiandomi mentalmente le nocche, mi costrinsi a seguire i due energumeni verso la mia abitazione. Percepivo il cuore battere forte, tanto che i miei passi e quello dei miei due compari sembrava ovattato.

Non mi sentivo così dall'ultima ceretta...

Con movimenti impacciati, estrassi dalla tasca dei pantaloni le chiavi di casa e mi appresta, sempre tremolante, ad entrare.



A differenza di quello che pensavo, la casa non era andata a fuoco e non trovai nemmeno bottiglie di birra spaccate e vetri rotti. Zoro era riuscito a tenere la mia casetta della nonna, perfetta e pulita come quando l'avevo lasciata.

Entrai per prima, annunciando un balbettante: “sono a casa” come avvertimento della mia presenza. Law e Kidd chiusero la porta, chi imprecando per il fetore di cane, chi annusando l'odore di quello che sembrava essere stata una bistecca.

La tv era spenta e immaginai quindi che fosse al piano superiore.

Dubitai fortemente che Zoro non avesse sentito o almeno avvertito la presenza dei due uomini accanto me, ma stranamente, non arrivava.

-Dov'è finito?-Ringhiò Kidd avvicinandosi al divano e gettandosi, con malagrazia, sopra.

Oh, prego...fai come se fossi a casa tua.

-Che abbia lasciato la luce accesa per sbaglio? -Domandai guardandomi attorno.

-è qui-Mi comunicò invece Law drizzando le orecchie.-Posso sentirlo...-

Bhe, se era in casa, perchè non veniva a salutarmi? Era arrabbiato? Sicuramente, Gli ero mancata? Lo speravo...

-Ah...-Sospirò il vampiro distanziandosi da me.-La cosa andrà per le lunghe...-Ci avvertì.

Che voleva dire!? Odiavo i giochini intricati e pieni di misteri. Dopo l'interrogatorio di ieri sera, pensavo che fosse stato chiaro. La sera precedente avevamo deciso di comune accordo di ricaricare le batterie. Dopo colazione, nonostante le imprecazioni di Kidd di muovere i nostri pallidi culi dalla sedia, avevo fatto le valige e si era tornati al punto di partenza. Mi ero congedata da Franky dicendo che stavo veramente male, inventando una qualche intossicazione alimentare che non ricordo granchè. Non che fosse vero, ma in quella settimana avevo rischiavo la morte non so quante volte.

Sembrava comunque aver abboccato all'amo e mi rassicurò sulla prossima uscita del mio libro. Bene, il mio lavoro con lui era chiuso...a parte i romanzi gotici che promisi di inviarglieli al più presto.

-Non abbiamo tutto questo tempo-Gli fece presente Kidd portando gli stivali sopra il divano. I miei nervi urlarono dall'orrore! Il mio divano bianco...rovinato!

-EUSTASS KIDD!-Mi avvicinai infuriata e con gli occhi fuori dalle orbite-LEVA QUEI CAZZO DI PIEDI DAL MIO DIVANO!- Li indicai con la mano sana-SUBITO!-

-Calmati dolcezza...-Ghignò divertito dalla mia reazione. Avevo compreso che a quel bestione piaceva vedermi andare in escandescenza. A colazione mi aveva mormorato un “ hai le palle per essere una strega...” e dopo per ringraziarlo, gli avevo versato addosso il cartoccio del latte.

-Non dirmi quello che devo fare!-Lo ripresi fissando poi il soffitto-ZORO!-Chiamai il mio lupo-SONO A CASA!-Urlai al limite dell'isteria.

Perchè diavolo non era sceso!?

Con passi pesanti, mi diressi verso le scale, ma mi fernai immediatamente. Lenti, chiari e forti, udii i passi di Zoro sul pianerottolo. Scese tranquillamente le scale e smisi di respirare.

L'aria diventò pesante e il mio corpo, iniziò a tremare. Potevo avvertire ...un afflusso di potere e di rabbia provenire da lui.

Sgranai gli occhi quando dopo tanto tempo, incontrai le sue pupille dorate. Non era un buon segno.

Erano guai, casini, problemi. Potevo finalmente comprendere l'affermazione di Law.


Non era mai un buon segno quando Zoro teneva quello sguardo. Per quanto le sue iridi fossero calde e con sfumature dorate, il suo sguardo era glaciale. Avevo pensato molto al nostro incontro: me lo immaginavo che con un sorriso, tornava da me e mi prendeva tra le braccia. Mi diceva “ben tornata” e mi avrebbe baciata fino a farmi perdere il respiro.

La fantasia si scostava dalla realtà in quel momento.

-Zoro...-Mormorai il suo nome e la sua attenzione, si focalizzò su di me. Per la prima volta da quando lo conoscevo, avevo paura.

-Nami...-Pronunciò il mio nome e un forte senso di malinconia si fece largo dentro di me.

Mi era mancato.

Che stupida ero stata, come avevo anche solo potuto dimenticarmi di lui. Mossi dei passi in avanti e gli andai incontro, sempre più vicino. Mi sentii morire però, quando mi oltrepassò.

Il freddo che avevo avvertito si fece sempre più intenso e tutti i miei pensieri divennero confusi. Terrorizzata, mi voltai e solo allora compresi che Zoro era pronto per attaccare.


-FERMATEVI!-

Avrei dovuto prevedere la sua reazione.

Non avrei dovuto dare per scontato le mie ragioni. Non avrei dovuto andare a quella convention. Sarei dovuta rimanere qui, con lui, nella nostra casa a vivere felici e spensierati.

L'ordine che prima regnava in assoluto nella casa, adesso era solo un vecchio ricordo.

Era come se un enorme tornado fosse entrato a forza e avesse distrutto tutto. Il divano così come la televisione, i mobili e l'intera cucina, era ridotta peggio di una discarica.

-Fermatevi!-Urlai nuovamente tra le braccia di Kidd: quel deficiente, senza che me ne accorgessi, mi aveva salvato la vita trascinandomi fuori dalla loro portata.

Zoro e Law stavano combattendo.

Combattendo tra di loro...con l'intenzione di uccidersi.

-Questa è solo una gran rottura di palle!-Ringhiò il rosso tenendomi ben stretta. Non era stupido, sapeva che se avesse anche solo mollato di poco la presa mi sarei precipitata a fermare entrambi. Perchè non mi sentivano? Perchè non ascoltavano la mia voce?

-Zoro!-Chiamai il suo nome-Zoro ti prego! Smettila!- Ma più lo incitavo a frenarsi, più i suoi colpi sembravano potenti. Law, d'altro canto, non si risparmiava.

Lo avevo visto all'opera contro Kidd, ma sembrava quasi un altra persona. La sua esile figura però, schivava e scappava dai potenti e forti artigli di Zoro.

Si era trasformato, la rabbia si era come impossessato di lui e una bestia, guidava i suoi fendenti.

-Osserva mocciosa- Sbraitò Kidd-Non si fermeranno...lo sai bene!- Con dolore, continuai ad assistere a quello spettacolo mentre il sangue iniziava ad imbrattare le candide pareti.

-Questo è il nostro mondo!-Dichiarò quasi con sdegno-Un mondo di violenza e di rabbia.- I miei occhi iniziarono ad inumidirsi e debole e senza forze, mi arresi a quello scontro.

-Sai assistendo alla lotta per una donna.-



Chiedo scusa.

Lo so.

Quanto sarà passato? Un annetto buono di sicuro.

Non so che dirvi se non: SALVE!

Eccomi di nuovo qua con questa storia. Di recente mi era stato chiesto di aggiornarla e alla fine, l'ho fatto.

Lo stile è diverso, lo so, ma perdonatemi. Per mandare avanti questa fic, ho bisogno di leggere una certa autrice per poterne ricavare delle informazioni su le varie razze e forze all'interno del raftel.

Non rileggendo niente di suo da tanto, avevo perso un po' il filo.

Diciamo che questa autrice è la batteria che serve per poterla mandare avanti. Non l'ho dimenticata, ma ho ancora tanto da fare. Questa fic è un impegno, la storia quasi più ambiziosa e intricata che abbia scritto.

Ne ho scritte tante, ma questa è veramente così difficile che mi crea un sacco di casini.

Ne approfitto comunque, per dire a tutti: GRAZIE.

Grazie per averla letta e per aver continuato a recensirla.

Adesso, sono un po' a stop con le storie e non so bene quando riprenderò a scrivere. In casa mia manca la concentrazione, la voglia e il tempo.

Ho altre cose di cui occuparmi e la scrittura, lo voglio ricordare, è solo un hobby.

Non significa però che smetterò di scrivere. Se non aggiorno da molto, non vuol dire che non ci penso. Per molte sono solo bloccata, per altre ho bisogno di ispirazione... Insomma, incidono un sacco di cose.

Se comunque siete interessati per le novità o gli aggiornamenti per le mie storie, mi potete trovare come sempre, nel mio portfolio. ( nella mia presentazione c'è il link)

Bando alle ciance, adesso mi metto a rispondere a tutte le vostre recensioni! Sono rimasta così indietro...


   
 
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