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Autore: Akeryana    23/07/2014    6 recensioni
Di giorno era solo un ragazzo di 22 anni con delle doti da prestigiatore e da cantante, di sera era il più famoso e amato ladro di tutto il mondo. Il suo nome era Ladro Kid.
Ma era anche un ragazzo normale e come tale anche lui si era innamorato, ma per sua sfortuna l’amata era la figlia del commissario di polizia, l’uomo che aveva sempre cercato di catturarlo.
[Dal terzo capitolo]
Con un balzo incredibilmente agile atterrò di fronte a me, il suo mantello ancora svolazzava per aria ma la mia attenzione fu attirata da lui che si inginocchiò di fronte a me prendendomi la mano, intanto mio padre gli gridava incessantemente di allontanarsi da me, puntandogli anche la pistola ma non sembrava importargliene. < Io non sono né un poliziotto né un detective, sono solo un ladro che adesso vuole rubare il tuo cuore >
Paring:Jortini, Dievica, Mechibiani e Falba
(l'ho cambiato perché non mi piaceva e le coppie all'inizio non saranno queste. Buona lettura)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sono solo un ladro che adesso vuole rubare il tuo cuore

Ladro Kid e la passeggiata nel cielo –seconda parte-

Pov Jorge
Entrammo nella scuola ed ero molto nervoso, non tanto perché era il mio primo giorno di scuola ma perché ero curioso della reazione di Tini
<<  Jorge se non ti calmi qualcuno inizierà a credere che sei pazzo  >>  si intromise Facu tra me e i miei pensieri
<<  Jorge i miei piani non falliscono mai quindi puoi stare tranq…  >>  Mechi non riuscì a terminare la frese che sentimmo delle grida  
<<  SEI UNA TRADITICE E DIRE CHE TI CONSIDERAVO MIA AMICA  >>   noi corremmo fino ad arrivare davanti la nostra nuova classe e a discutere erano tini e lodo.  <<  Lodo lasciami spiegare …  >>  tini sembrava veramente dispiaciuta ma non riuscivo a capire perché stessero discutendo  <<  Non chiamarmi più Lodo, io per te sono Lodovica Comello anzi non sono nulla per te. Non cercarmi  >>   Lodo se ne andò e io andai da tini.
<< Tini  cosa è successo con Lodo?  >>  speravo con tutto me stesso che non fosse per colpa di Ladro Kid
<<  Oh Jorge , sei tu. Ieri sera Ladro Kid mi ha dichiarato, di fronte alla stampa, ai poliziotti e a tutte le altre persone, tra queste mio padre, Lodo e lo zio di Lodo, che è innamorato di me  >>  raccontò Tini con tristezza
<<  Devi essere contenta, vero?  >>  chiesi con l’ultimo granello di speranza che mi era rimasto 
<<  Contenta?! Ma stai scherzando?! Grazie a Ladro Kid i giornalisti sono rimasti davanti casa mia per tutto il giorno, mio padre mi ha tenuta sveglia tutta la notte per farmi un interrogatorio su me e quel ladro da strapazzo e come se non bastasse Lodo ce l’ha con me perché dice che le ho rubato l’uomo della sua vita  >>  tini era veramente infuriata e se ne andò. Mechi mi avrebbe sentito.
Pov Lodo
Che razza di amica era!? Per fortuna odiava Ladro Kid, mi chiedevo cosa avrebbe fato se l’avesse amato. Camminavo per i corridoi cercando di sbollire il mio bollente spirito ma non servì a nulla, anzi senza accorgermene scivolai e chiusi gli occhi ma un ragazzo mi prese prima che cadessi. Aprii gli occhi e vidi due occhi castani che mi fissavano preoccupati  <<  Stai bene?  >>  mi disse alzandomi e senza perdere il contatto visivo  <<  bene, grazie  >>  Mi separai da lui. 
<<  Come ti chiami?  >>  mi chiese molto gentilmente, dopo notai meglio il suo viso, aveva i capelli neri e ordinatamente scompigliati e le sue labbra carnose.
<<  Lodovica, ma tu puoi chiamarmi Lodo. Tu come ti chiami?  >> 
<< Xabiani, ma puoi chiamarmi Xabi  >>
<<  Cosa ti stava distraendo?  >>  mi dovevo aspettare questa domanda
<<  Ho appena litigato con la mia migliore amica ma adesso mi rendo conto che era per una cosa stupida  >>  infatti era vero, Xabi mi stava per rispondere ma in quel momento arrivò Tini che non mi diede nemmeno il tempo di parlare  <<  Lodo mi dispiace per quello che è successo, ma io non ho fatto nulla è stata tutta colpa di …  >>  gli tappai la bocca prima che dicesse il nome, se Xabi avesse saputo che avevamo litigato per Ladro Kid mi avrebbe ritenuta una bambina  <<  Tini ti ho già perdonata  >>.
<<  Veramente?  >>  piegò di poco la testa da un lato e alzò un sopracciglio
<<  Certo amica mia. Adesso lascia che ti presenti Xabiani  >>  il mio talento nel cambiare discorso mi aveva tirato un’altra volta fuori dai guai.
<<  Ma puoi chiamarmi Xabi  >>  allungando la mano
<<  Io sono Martina ma puoi chiamarmi Tini  >>  stringendogli la mano
In quel momento suonò la campanella e dovemmo entrare in classe, avevamo scoperto che Xabi era nella nostra stessa classe e quindi andammo tutti e tre insieme.
Pov Jorge
Non ero riuscito a trovare Tini e mi ero preoccupato molto, fino a che non la vidi entrare in classe con Lodo e … un ragazzo.
Chi era? Quanti anni aveva? Ci si poteva fidare? Cosa provava per Tini? E Tini cosa provava per lui?
Gelosia, rabbia, furia, tristezza, depressione e malinconia si facevano spazio nel mio cuore e nella mia testa come se dovessero vincere una gara e per ora in testa c’era la gelosia.
Iniziò la lezione di Angy su la storia della musica e non persi per un secondo quel ragazzo. Alla fine mi alzai e corsi verso il banco di Tini.
<<  Ciao Tini  >>  dissi con un finto sorriso, volevo saperne di più su quel ragazzo
<<  Ciao Jorge, è successo qualcosa?  >>  mi sembrava preoccupata e infatti se era come credevo io doveva veramente preoccuparsi, ma non tanto per me quanto per quel ragazzo.
<<  Si, quel ragazzo con cui sei entrata chi è?  >> 
Pov Tini
Non ci potevo credere, Jorge era geloso. Significava che … no, non dovevo illudermi lui era così bello, carino, intelligente … cosa stavo dicendo? Ah si, insomma perché uno così perfetto doveva amare una come me?
<<  Si chiama Xabiani, se vuoi te lo presento  >> 
Pov Jorge
Era un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire
<<  Certo, mi farebbe molto piacere  >>  la rabbia e la furia rimontarono
Tini chiamò Xabiani che mi guardava sorridente, al suo più minimo errore gli avrei rotto quel sorriso con i miei pugni
<<  Ciao io sono Jorge  >>  dissi allungando la mano e facendo un altro dei miei finti sorrisi
<<  Piacere io sono Xabiani ma per gli amici Xabi  >>  allungò la mano e gliela stinsi con forza, stava per gridare ma aveva capito il mio intento e non si tirò indietro anzi strinse più forte la mia mano.
Dopo un paio di minuti che aumentavamo la stretta ci lasciammo, entrambi con le mani doloranti e iniziammo a ridere. Era simpatico infondo ma ancora non sapevo se avevo ragione o meno.
<<  Xabi possiamo andare un secondo fuori?  >>  lui mi rispose di si e andammo nelle scale
<<  Volevi sapere se provo qualcosa per Tini?   >>  questo ragazzo aveva dei poteri?! Leggeva nel pensiero?!
<<  Come fai a saperlo?!  >> 
<<  Si nota lontano un miglio che lei ti piace  >>  alla faccia dei poteri
<<  Allora ti piace o no?  >>  speravo che dicesse no, odio arrivare alle mani ma io amavo Tini
<<  No, a me piace la ragazza bionda. Tini e Lodo mi hanno detto si chiamava Mechi e che me l'avrebbero fatta conoscere, ecco perché le ho accompagnate  >>  SIII!! Allora Dio esisteva
<<  Bene, posso farti un’ultima domanda?  >>  rimaneva l’ultima cosa
<<  Dimmi  >> 
<<  Cosa ne pensi di Ladro Kid?  >>  ci stava questa domanda
<<  Ladro Kid è il mio eroe, pensa che anche solo per imitarlo mi sono fatto una certa immagine  >>  mi stava molto simpatico
<<  Cioè?  >>
<<  Io so rimediare ogni cosa, dimmi cosa vuoi e in meno di un giorno l’avrai  >>  Xabi poteva essermi molto utile
<<  Aspettami davanti il portone secondario alla fine della scuola, va bene?  >>  dovevo avvisare gli altri e ne dovevamo parlare tutti insieme, per fortuna lui scosse il capo per dire e si e dopo tornammo in classe.
Le altre ore le avevamo passate tutti insieme, io, Diego e Xabi che prendevamo in giro il professore che sembrava Fantozzi, Tini, Lodo e Mechi che chiamavano la supplente Lady Gaga per i suoi vestiti. Così doveva essere una giornata di scuola. Appena finite le ultime io e i miei amici ci incontrammo con Xabi, che era molto confuso dalla situazione.
<<  Perché mi volevate parlare?  >>  sembrava più impaurito che confuso
<<  Xabi ti piacerebbe lavorare per Ladro Kid?  >>  chiesi e lui sorrise subito dopo
<<  Sarebbe un sogno che si avvera, ma voi cosa centrate con Ladro Kid?  >> 
<<  Se lo vuoi sapere devi venire con noi  >>  rispose Diego
<<  Va bene  >> 
Andammo a casa nostra e portammo Xabi nel laboratorio, all’inizio credeva che lo stessimo prendendo in giro ma poi si ricredette quando vide in uno dei tanti computer le piantine di tutti i luoghi dove Ladro Kid aveva fatto la sua magia.
<<  Cos’è questo posto? Voi come lo conoscete?  >>  Xabi continuava a girare per la stanza con gli occhi che gli brillavano
Mi avvicinai a un baule con i lati dorati e di colore nero pece, lo aprì e tirai fuori il mio vestito di Ladro Kid, Xabi lo riconobbe e corse per ammirarlo
<<  N-non è possibile, questo è il vero vestito di Ladro Kid  >> posai l’abito e mi misi il cappello a cilindro che copriva metà del mio viso e Xabi capì tutto
<<  T-tu sei Ladro Kid!  >>  si lasciò scappare delle grida come quelle di una tredicenne che va al concerto dei suoi idoli per dopo stringermi la mano come se fossi il Papa.  <<  Tu sei il mio ero, io ti ammiro  >>.
<<  Xabi calmati, sono sempre tuo amico e non devi comportarti così. Ti ho portato qui per chiederti di essere mio socio, come gli altri che sono anche miei amici  >>  si riprese dalla notizia e mi abbracciò normalmente, lo volevo in squadra con me ma doveva capire che doveva essere se stesso. Ma non avrebbe corso pericoli perché loro non sono mai stati presi e mai verranno presi, di solito stanno nel laboratorio o si mascherano, grazie a Mechi e Alba, da poliziotti o da altre persone, quindi Xabi era al sicuro.
Pov Tini
Era sera e Ladro Kid doveva agire come aveva promesso, sul tetto dello stesso palazzo delle sera precedente c’eravamo io, Lodo che non smetteva di farsi film mentali su me e Ladro Kid e dire che prima mi odiava per questo, suo zio Alfredo che aveva un sorriso quasi maligno sulle labbra sapeva che avrebbe catturato Ladro Kid o almeno lo sperava, mio padre che non mi perdeva d’occhio e un gruppo di dieci poliziotti pronti a prendere il ladro in qualsiasi momento.
<<  Tini ti immagini se dopo avere preso la statua della sirena decide di portare via anche te. Una fuga romantica, che sogno  >>  a Lodo brillavano gli occhi ma se non la finiva gli diventavano neri. Lei lo sapeva più di chiunque altro quanto detestassi quel presuntuoso e l’unico motivo per cui non gli avevo tirato uno schiaffo era per i suoi occhi, mi ricordavano quelli di … Jorge, ma non era possibile o forse si? Mio padre mi aveva chiesto perché non avevo reagito e gli avevo risposto che non mi andava, non volevo sapesse dei miei dubbi perché sapevo che era capace di mandare Jorge in prigione dicendo che era Ladro Kid.
Ma subito dopo i miei pensieri vennero interrotti dal boato delle persone di sotto, era arrivato Ladro Kid.
 
Nota autore: Salve a tutti, eccomi con un nuovo capitolo che spero vi piaccia e lo dedico alle lodobiane, essendo che arriva Xabi. Ma adesso andiamo al capitolo. I piani di Jorge e Mechi non vanno come avevano sperato, infatti Lodo e Tini litigano e Tini ci soffre molto. Intanto Jorge, fraintendendo la situazione, diventa geloso di Xabi ma dopo lo conosce e diventano amici. Jorge scopre una qualità molto utile in Xabi e dopo la scuola, lui e i suoi amici lo portano nel laboratorio di Ladro Kid dove rivelano il loro segreto a Xabi e lui accetta di fare parte della squadra. Intanto arriva la sera … Cosa succederà? Recensite.
  
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