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Autore: Ai Khanum    24/07/2014    7 recensioni
Seconda al contest I migliori anni della nostra vita intetto da Luna003
C'è un motivo se nella famiglia Malfoy si viene trattati diversamente quando non si è purosangue. Anche Draco dovette impararlo se voleva essere all'altezza dei suoi avi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dobby, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Il Modo migliore di rapportarsi con il mondo
 

Lucius Malfoy quel giorno era di pessimo umore. Aveva avuto nuovamente il dispiacere di incontrare Arthur Weasley al Ministero e puntualmente aveva udito la sua voce odiosa difendere i babbani e le loro inutili vite. Avrebbe pagato un giorno, come tutti i filobabbani d’altronde!
Si smaterializzò dal Ministero per riapparire nell’Ingresso di Malfoy Manor, subito raggiunto dall’Elfo domestico più giovane del castello. “Buongiorno Signore, ha passato una buona giornata al lavoro?”
Ecco, un’altra… “cosa” che Lucius odiava incontrare e che puntualmente ogni giorno si ritrovava davanti. Diede un calcio a Dobby e infastidito sibilò “Stai alla larga da me, stupido essere inutile.”
L’Elfo abbassò le enormi orecchie e si inchinò, dolorante, piagnucolando: “Sì signore, Dobby non la importunerà più signore.”
Draco aveva assistito a tutta la scena in silenzio ma non si era fatto avanti, timoroso delle ire del padre. Attese che Lucius sparisse alla vista per avvicinarsi all’Elfo, che era rimasto piegato per il dolore. “Come ti senti?” chiese. Dobby alzò la testa e nei suoi occhi si dipinse il terrore. Cercò di mettersi dritto ma il dolore al ventre lo fece squittire e ripiegare su sé stesso. Tuttavia, con voce gentile, rispose al ragazzino, che non superava i cinque-sei anni: “Padroncino va tutto bene! Non-non dovete preoccuparvi di Dobby, Dobby sta bene!!!” L’Elfo annuì vigorosamente, in pieno principio di crisi di pianto.
“Papà ti ha fatto male?” Chiese ancora Draco, con le mani dietro la schiena. Ogni giorno vedeva le stesse scene, in cui il padre se la prendeva con i servitori del Castello. Era una cosa di una normalità disarmante, ma non poteva che chiedersi il perché di tutto questo.
“C-cosa? Oh no padroncino, vostro padre è un bravo padrone, sì, molto molto bravo!” Annuì ancora Dobby, riabbassando lo sguardo. “E’ colpa di Dobby, Dobby non deve infastidire il padrone. Dopo una giornata di lavoro è molto stanco e Dobby lo irrita con la sua presenza.” L’Elfo si inginocchiò e cominciò a dar testate al pavimento. “Questa è la punizione! Dobby è un cattivo Elfo domestico, cattivo e impiccione!”
Draco sgranò gli occhi e d’istinto fermò l’essere dagli enormi occhi a palla. Dobby guardò il ragazzino e s’impietrì alla vista di Narcissa, che camminava alle spalle del bambino.
“Cielo! Draco cosa stai facendo? Dobby torna immediatamente nelle cucine!” Sebbene il tono di Narcissa fosse decisamente più dolce di quello di Lucius, l’Elfo annuì convulsamente e con uno schiocco di dita sparì dall’ingresso.
Draco si fece prendere in braccio dalla madre e la guardò, domandandole corrucciato: “Perché papà ha dato un calcio a Dobby?”
Narcissa cominciò a camminare verso la stanza del figlio, al piano superiore. Sospirò, non del tutto d’accordo con l’atteggiamento del marito. Dopo tutto era grazie ad esseri come Dobby se la casa splendeva e la cucina era ottima. Tuttavia rispose con tono non curante: “Perché è così che gli esseri inferiori vanno trattati, Draco. Dimmi, se un cane ti aggredisce gli fai le carezze o cerchi di difenderti?” Draco ci pensò un po’ su ma poi rispose con convinzione: “Cerco di difendermi, mamma.”
“Benissimo! Ecco, noi purosangue abbiamo un compito in questo mondo: guidare le razze più deboli e governare sui nostri simili. Ma se chi sta al di sotto di noi non ci rispetta, dobbiamo difenderci. Sono sicura che tuo padre aveva le sue ottime ragioni per mettere a posto Dobby. Non credi anche tu?”
Draco abbracciò sua madre e guardò nella direzione della propria stanza. Annuì, dopo tutto non poteva essere diversamente da quanto sua madre gli diceva. I suoi genitori facevano tutto nel modo più giusto e gli avevano garantito sempre la felicità. Che motivo avrebbero avuto di raccontare bugie o fare qualcosa di sbagliato?
“Bravo il mio Draco. Ricorda, noi purosangue abbiamo il dovere di governare sui più deboli e i mezzo sangue. Chi meglio di noi potrebbe insegnare al mondo come vivere?”
“Nessuno mamma” rispose ancora il piccolo Malfoy, e si lasciò abbracciare da Narcissa che lo baciò tra i serici capelli biondi.
Da quel giorno in poi non ebbe più dubbi su come trattare il prossimo.  

Note dell'Autrice!

Salve a tutti! Comincio con il ringraziare Luna003 per la gentilezza dimostrata nei miei confronti (ha prorogato il contest solo per me, mi sento una schifezza nei confronti delle altre partecipanti e nei suoi stessi confronti >.<).
E' la prima volta che scrivo di Draco Malfoy e sono terrorizzata al pensiero di essere andata OOC! Perciò vi prego, VI PREGO, fatemelo sapere voi che siete più esperti/e così da migliorare la prossima volta che scriverò di lui e della sua famiglia! ;)
A presto!
  
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