Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: JeyCholties    24/07/2014    2 recensioni
La mente umana gioca brutti scherzi a volte, la pazzia in alcuni momenti schiarisce il caos.
Regulus Black, nei suoi ultimi momenti, aveva capito quello che voleva e desiderava capire.
Aveva visto Sirius perchè voleva vederlo, voleva osservare quelle somiglianze fra di loro per l'ultima volta, convincersi che nonostante la lontananza erano più simili di qualsiasi altro James Potter.
Aveva sentito la urla della madre perchè aveva paura per lei, aveva sentito la sua angoscia affiorare e aveva assaporato cosa stava per lasciar andare.
Aveva visto Mary perchè l'aveva amata come si ama l'ultimo tramonto estivo.
Aveva visto Mary perchè non aveva avuto più occasioni, e lui desiderava chiarire con sè stesso.
Aveva visto Mary perchè desiderava perdonarsi prima di morire.
Quello che non aveva visto, ma che era sempre rimasto al suo fianco, era Kreacher.
L'ultimo legame che lo univa alla sua famiglia.
L'ultimo legame che conosceva di fedeltà, che lui stesso aveva spezzato con il Signore Oscuro.
L'ultimo legame che lo teneva ancorato al vecchio Regulus, che aveva imparato ad accettare.
E che aveva perdonato.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mary MacDonald, Regulus Black, Sirius Black, Walburga Black
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho imparato da te, fratello.


《 Padron Regulus... Kreacher beve pozione... Kreacher l'ha già fatto... Padron Regulus... 》l'elfo si accasciò a terra, piangendo e implorandomi in ginocchio. 
Lo guardai serrando le labbra, le dita chiuse intorno a un calice colmo di pozione.
《Quando l'avrò finita... Tu scambierai i medaglioni, chiaro? Te ne andrai con l'originale... Tornerai a casa e non dirai una parola a chiunque della famiglia su questo fatto, intesi?》sussurrai, gli occhi fissi sull'elfo che tentava di coprirsi le orecchie con le mani. 
Kreacher annuì, la bocca colma di sussurri muti e gli occhi sbarrati.
' Mi mancherai, Kreacher.' pensai, ma non lo dissi ad alta voce, per non angosciare l'elfo ancora di più. 
Poi senza pensarci due volte, svuotai il calice. 
Una fitta mi lacerò il petto, ma non emisi nessun suono.
Riempii il calice e lo svuotai, di nuovo.
La pozione era limpida come l'acqua, eppure aveva un sapore metallico, che mi ricordava il sangue.

Regulus...

Mi si svuotarono i polmoni,  boccheggiai per un secondo, temendo di non riuscire a concludere il lavoro.
《Kreacher...》annaspai, artigliando una roccia.
L'elfo alzò lo sguardo, gli occhi erano rossi e pieni di lacrime.
《Devi aiutarmi... 》sussurrai, porgendogli il calice.
Lessi il suo muto rifiuto, impresso negli occhi.
《È un ordine... 》ringhiai, serrando per un secondo le palpebre, colpito da altre fitte.
L'elfo arrancò verso di me, mi sfilò il calice dalle dita e lo riempì.

Regulus... 

Mi voltai di scatto, sentendo una voce maschile chiamare il mio nome.
All'improvviso il calice ricomparve nel mio campo visivo e lo bevvetti, mantenendo lo sguardo vigile, fra le pareti della caverna. 
All'improvviso mi lasciai sfuggire un gemito strozzato, mi portai le mani al petto, gli occhi annebbiati.
Allontanai il calice con una manata maldestra, intimando a Kreacher di riempirlo nuovamente.

Regulus! Smettila, dannazone...

Una voce simile alla mia si insinuò fra il mio dolore, e io visualizzai il viso di Sirius, di fronte al mio.
《Fratello... 》sussurrai, un sorriso divertito increspò le mie labbra umide.

Fallo fare a quel maledetto elfo! Regulus!

Mi lasciai sfuggire una risata priva di gioia, mentre sorseggiavo la pozione con più fatica.
A Kreacher avevano cominciato a tremare le mani, non aveva smesso un secondo di sighiozzare.
《 Sto facendo la cosa giusta, Sirius》dissi, sputacchiando amareggiato.
《Non è quello che hai sempre voluto?》chiesi, premendomi una mano sulla tempia.

Stai facendo il ribelle nel momento sbagliato.

Scoppiai a ridere, mi era quasi sembrato di sentire le unghie di Sirius affondarmi nel braccio.
《Ho imparato da te, fratello》sussurrai, facendo una smorfia.

Regulus... no.

《Tranquillo, Sirius. Tu probabilmente non lo saprai mai...》 sussurrai, mentre una lacrima mi solcava la guancia.
《Padron Regulus...》gracchiò Kreacher, allungando il calice.
Lo spinsi via, maldestro.
《Basta... Kreacher, non voglio vedere nessun'altro...》sibilai, mentre una fitta mi lacerava il petto.
《Padron Regulus... Lei deve bere tutto...》 pianse l'elfo, porgendo il calice con più insistenza.
Scossi la testa, ma mi obbligai a bere.
《Padron Regulus... Kreacher si ricorda di una domanda...》singhiozzò l'elfo, mentre riempiva nuovamente il calice.
Mi inumidii le labbra, e cercai di concentrarmi sulla sua voce.
《Il padrone aveva chiesto a Kreacher se Kreacher avrebbe eseguito qualsiasi ordine... 》la voce di Kreacher era carica di sofferenza 《Kreacher non sapeva rispondere... ma ora sa, ora Kreacher sa quello che non avrebbe mai voluto fare... 》.
Mi sfuggì un rantolo strozzato, ma non riuscii a dire nulla.
Forse perchè non sapevo nemmeno cosa dire.
Svuotai nuovamente il calice, questa volta a piccoli sorsi.
Mi sembrava di impazzire.

Dov'è Regulus?

Una voce femminile fin troppo familiare, mi fece trasalire.
Mi guardai intorno, terrorizzato, alla ricerca della figura slanciata di mia madre.
Ma la sua voce sembrava persa nell'eco.
Lontana miglia e miglia.

Dov'è mio figlio? Dov'è il mio amato figlio?

Le urla di sua madre irruppero violente fra le pareti della caverna. 
Mi coprii le orecchie, scosso da sussulti senza fine.
Quando le urla cessarono , riuscii ad articolare : 《Mi dispiace, madre》.
A Kreacher sfuggì il calice dalle mani, ma si affrettò subito a raccoglierlo.
Quando intravidi nuovamente la pozione, scossi la testa violentemente, cercando di allontanarla.
《Devo farla bere padron Regulus...》.

Regulus, ti perdono.

Lanciai un grido, di terrore.
Mi guardai intorno, cercando la fonte di quella voce, accanto a me Kreacher mi guardava, piangendo.
《Mary!》urlai, con tutto il fiato che avevo in corpo.
Assaporai quel nome che non pronunciavo da così tanto tempo.
 
Non è stata colpa tua.

《MARY!》gridai, dinnanzi a me si stagliava una figura femminile, i lunghi capelli castani incorniciavano il viso di una ragazza pallida.
Caddi in ginocchio davanti a lei, e lasciai che il mio petto si squarciasse di sussulti.
《È colpa mia... sei morta a causa mia》sussurrai fra le lacrime. 

Sono morta a causa del nostro amore.

Mi sporsi in avanti, il viso innondato di lacrime, cercando di toccarla.
Ma la mia mano incontrò il nulla.
Lei, semplicemente, non c'era.
《Ho sbagliato tutto... tutto quanto》singhiozzai, cercando di soffocare i miei sussulti premendomi una mano sul petto.

Stai rimediando a tutto.

Alzai lo sguardo sulla ragazza e sussurrai: 《Ti amerò finchè avrò aria nei polmoni, Mary McDonald. 》
Mi sentii meglio dopo averlo detto, la mia anima sembra dibattersi più leggera.
《Padron Regulus... L'ultimo sorso》disse Kreacher, con voce roca.
Guardai per un'ultima volta Mary, perdonandomi.
Perdonando i silenzi, la falsa indifferenza. 
Perdonando i baci rubati e le torture inflitte.
Perdonando quella sera di novembre in cui le urla di Mary avevano scosso Hogwarts.
Perdonai il mio amore, che l' aveva condannata.

《L'amore non dovrebbe condannare nessuno.》

Presi il calice fra le mani, le dita tremavano leggermente.
Guardai gli occhi di Sirius.
Guardai gli occhi di mia madre.
Guardai gli occhi di Mary.
Guardai negli occhi quello che restava della mia essenza, e svuotai il calice.
Non fece male. 
Fece venire sete. 
Avevo già previsto quel dettaglio, che avrebbe portato a un destino peggiore della morte.
Perciò avanzai, barcollando verso la riva del lago, mentre alle mie spalle Kreacher scambiava i medaglioni.
Immersi il calice nell'acqua inebriata di oscurità, e prima di portarmelo alle labbra, mi voltai verso l'elfo. 
《Voglio che tu distrugga quel horcrux, voglio che tu faccia di tutto per disintegrarlo, ma la cosa che desidero più ardentemente è che tu, almeno tu, non ti dimentichi di cosa sono stato...》avevo pronunciato quelle parole con enorme fatica.
La gola secca richiamava l'acqua, e la mia testa scoppiava di dolore
Ma ero riuscito a formulare le mie ultime frasi, dando un senso a quel momento.
Kreacher non piangeva più, mi guardava in silenzio, rispettoso di quel momento.
Mi avvicinai di più alla riva, e mi concessi l'ultimo sollievo della mia vita.
L'acqua sgorgò animata nella mia gola, ma prima che riuscissi a inghiottirla e a dare pace a quel tormento interiore una mano viscida e bianca lo aveva afferrato per la caviglia.
Non opposi resistenza, mi lasciai scivolare nell'acqua.

Sirius Black era seduto nel salotto di casa Potter, James era andato a prendere del cibo dal freezer e lo aveva lasciato lì da solo.
Lily era uscita per sbrigare delle commissioni e Remus svolgeva il suo turno all'ordine.
Mentre Sirius si portava il calice alle labbra, una fitta di un dolore sordo lo traffisse.
Rimase per un momento senza fiato, sentendo qualcosa scivolargli via dal petto.
In quel momento arrivò James, con un piatto di frittelle in mano, gli rivolse un'occhiata accigliata e chiese:《Tutto bene, fratello?》
Sirius si portò una mano al petto, mentre cercava di riempire totalmente i polmoni.
《Non lo so...》sussurrò Sirius 《È come si mi fossi dimenticato di fare qualcosa di importante...》.

La mente umana gioca brutti scherzi a volte, la pazzia in alcuni momenti schiarisce il caos.
Regulus Black, nei suoi ultimi momenti, aveva capito quello che voleva e desiderava capire. 
Aveva visto Sirius perchè voleva vederlo, voleva osservare quelle somiglianze fra di loro per l'ultima volta, convincersi che nonostante la lontananza erano più simili di qualsiasi altro James Potter.
Aveva sentito la urla della madre perchè aveva paura per lei, aveva sentito la sua angoscia affiorare e aveva assaporato cosa stava per lasciar andare.
Aveva visto Mary perchè l'aveva amata come si ama l'ultimo tramonto estivo.
Aveva visto Mary perchè non aveva avuto più occasioni, e lui desiderava chiarire con sè stesso.
Aveva visto Mary perchè desiderava perdonarsi prima di morire.

Quello che non aveva visto, ma che era sempre rimasto al suo fianco, era Kreacher.
L'ultimo legame che lo univa alla sua famiglia.
L'ultimo legame che conosceva di fedeltà, che lui stesso aveva spezzato con il Signore Oscuro.
L'ultimo legame che lo teneva ancorato al vecchio Regulus, che aveva imparato ad accettare. 
E che aveva perdonato. 


L'angolo dell'autrice: Lo so, è da tantissimo che non aggiorno le mie storie, ma c'èuna spiegazione per tutto: ho rotto il pc. 
ahahahaha ridete pure voi, non è divertente.
ho scritto questo capitolo interamente dal tablet... e dire che ero sul puno di suicidarmi è dire veramente poco.
detto questo: spero via sia piaciuta la one-shot, e sprro che lascerete anche una recensione ♥♥ 
Vi ringrazio infinitamente per tutto il vostro supporto e spero di aggiornare al più presto tutte le storie. 

un bacio, 
- JeyCholties.

ps. Perdonate eventuali errori. ♡

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JeyCholties