Qualcosa da proteggere

Tuonava.

A Kuraigana i fulmini si scagliavano con violenza sulla fitta boscaglia, rendendo ancor più lugubre l'atmosfera che la circondava, proiettando ombre minacciose .

Neanche questo però, poteva fermare quei due!

Dalla finestra del suo castello Drakul Mihawk poteva scorgere due insolite testoline, una verde, l'altra rosa;

i suoi due coinquilini erano giunti nella sua dimora per mano di Orso Bartolomew (gliela avrebbe fatta pagare a quel bastardo) già da parecchio tempo e li avrebbe avuti intorno per ancora 2 anni come minimo.

Lo spadaccino sospirò;

da quando abitavano con lui, le rovine del regno di Shikkearu non erano più state le stesse:

il silenzio tombale aveva ceduto il posto a litigi, urla e alle risate stridule della mocciosa fantasma, i i babbuini non se ne stavano più tranquilli e si organizzavano per venire a sfidare Roronoa, che d'altronde mai una volta che rifiutasse una sfida!

Ma, la cosa peggiore era che doveva nascondere LEI.

L'aveva cercata per anni prima di ritrovarla, si era unito alla flotta dei sette per non metterla in pericolo e l'aveva tenuta nascosta a tutti per il medesimo motivo.

La persona che più gli stava a cuore.

Aveva viaggiato per tutti i mari cercando lei, chiedendo informazioni, ascoltando voci di corridoio e ricorrendo a qualsiasi mezzo possibile.

Poi quel giorno era arrivato;

era stremato dal viaggio e deluso per l'ennesimo fallimento.

Sembrava che Melissa fosse scomparsa nel nulla, in fondo, erano passati molti anni, poteva anche darsi che non fosse più in questo mondo, ma Occhi di Falco non si sarebbe arreso!

Ciononostante rimaneva il fatto che aveva bisogno di riposo, così entrò nella prima locanda che vide e si sedette ad un tavolo.

-C-cosa le porto signore?-chiese tremante la cameriera.

-Un bicchiere di vino rosso, grazie.-rispose lui con noncuranza: era abituato a venir trattato come una minaccia, ma era del tutto naturale, il fatto che fosse entrato nella flotta dei sette non cambiava niente, per gli altri lui era semplicemente un pericolo.

Ma non per Melissa, lei si era fidata subito di lui!

Quegli anni di lontananza, invece di scalfire il loro amore, lo avevano levigato e rafforzato,

e lui non faceva che pensare a lei.

Questi pensieri affioravano alla mente dello spadaccino mentre guardava intensamente il suo bicchiere, vuoto;

ma quanto ci metteva quella cameriera!!

-Signora, perfavore!-

-NO!-

-Ma signora!-

-Ho detto che non se ne parla!-

Una ragazza dai capelli color miele e gli occhi color ambra stava entrando in cucina per iniziare un'altra giornata di lavoro, ma non era neanche arrivata che sentì la capo chef litigare con una cameriera.

-Cosa succede?-chiese lei mettendosi fra le due.

-Oh, Melissa-sama, per fortuna che è arrivata!C'è un cliente spaventoso nella sala!-

Corrucciò le sopracciglia, imbronciandosi.

-Sta causando problemi?-

La cuoca sbuffò, era magra ed aveva dei corti capelli biondo chiaro, la bocca sottile e gli occhi leggermente allungati, il tutto le conferiva un'aura severa ed autoritaria.

-No, solo che questa novellina si rifiuta di servirlo e continua a lagnarsi!-

La cameriera tremò poi rispose:

-E come potrei?Ma lo sa chi è quello?!E' uno della flotta dei sette!!-

“La Flotta dei Sette?” pensò l'ambasciatrice di pace, possibile che...no, si stava illudendo, solo illudendo.

-Perché non lo serve lei, visto che è un cliente come tutti gli altri?-

-Non se ne parla!Io devo restare in cucina!-

Alla bionda scappò un sorriso.

-Lo servo io, avanti.-in fondo, lei era abituata a trattare con gente del genere!

Indossò velocemente la divisa, un vestito verde con grembiule bianco, e si diresse a ritirare l'ordinazione.

Mentre si incamminava in sala alla giovane tornò in mente quando, su un giornale, aveva letto che il suo amato era entrato nella flotta dei sette, le era venuto un colpo!

Con suo grande dispiacere nell'articolo non c'era una foto, le sarebbe piaciuto rivederlo.

Sorrise triste, doveva smetterla di illudersi, tanto non poteva essere lui...

Si avvicinò velocemente al tavolo del tanto famigerato cliente con passo svelto, gli avrebbe fatto il suo sorriso migliore, così le avrebbe perdonato il ritardo!

-Eccomi signore, scusi il ritard...!-la cameriera inciampò nella gamba di un tavolo.

La caduta fu qualcosa di impressionante: vediamo la scena a rallentatore!

La ragazza colta alla sprovvista, ancora sorridente inizia a precipitare addosso al “pericolo” mentre il bicchiere di vino si spatacca sulla testa del cliente seduto al tavolo vicino.

Durante la caduta lo spadaccino si volta (ma non fa in tempo a scansarsi).

In quel microscopico secondo, i loro occhi si incrociarono, riflettendosi l'uno nell'altro.

-Mihawk?-

-Melissa?-

SBONK

Era così che l'aveva ritrovata, fra la sorpresa e l'imbarazzo generale lei gli aveva presentato la sua famiglia, erano andati sulla spiaggia, come al loro primo appuntamento, ed avevano parlato, si erano raccontati le loro avventure, le loro delusioni...

...e lui le aveva chiesto di sposarlo.

Tutto in gran segreto però: non voleva metterla in pericolo!

-Non capisco perché mi devi nascondere così!-

Parli del diavolo...

-Almeno a loro potremmo dirlo no?-sbuffò scocciata Melissa guardando il suo amato.

-Sei troppo geloso!-

-Sono solo prudente.-ribatté lui.

-Ma piantala! Ammettilo che quei due ti piacciono!-

Lei sorrise, si vedeva fin troppo bene che la compagnia di Roronoa Zoro e di Perona non gli dispiaceva, ormai lei lo sapeva leggere!

Poi, anche se il suo sposo non era noto per la sua loquacità, ogni tanto le aveva parlato di quello spadaccino e del suo stile a tre spade, ed anche se non vi si era dilungato più di tanto, si vedeva troppo bene che lo adorava!

-Chi? Quelle due pesti?-sbuffò lui alzandosi e guardando fuori dalla finestra.

Mihawk si raggelò;

non c'erano!

Dov'erano finiti?!

-Cosa c'è amore?-chiese la bionda abbracciandolo.

La porta dietro di loro si spalancò di colpo!

-TU! Spadaccino despota! Diglielo anche tu a questo idiota che il nord non è in alto!!-

-Ti dico che è così, invece!Se ti dicono di andare a nord devi salire!-

Non è difficile immaginare chi dei due avesse detto cosa.

Quindi io mi soffermerei sulla faccia che fecero quando videro i due sposini abbracciati.

Entrambi strabuzzarono gli occhi ed aprirono leggermente la bocca, in simbiosi richiusero la porta e la riaprirono lentamente, no: non avevano le allucinazioni!

-EEEEEEEH?-gridò Perona arrossendo.

-Occhi di Falco...una cosa del genere dovevi dircela.-ghignò Zoro mentre il pirata sudava freddo.

La prima ad adattarsi fu la donna.

-Salve sono la moglie di Mihawk, mi chiamo Melissa!-

Il suo tono amichevole e solare stonava completamente con l'atmosfera lugubre della sala, tanto che Zoro dovette resistere alla tentazione di scoppiarle a ridere in faccia, mentre Perona non trattenne la sua curiosità e si fiondò sulla donna per sapere tutti i dettagli.

Mihawk si riprese dallo shock solo all'ora di pranzo (poverino) ed i quattro tra risate e bisticci mangiarono allegramente, sembravano proprio un'allegra famiglia!

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Salve minna!!

Finalmente scrivo il seguito di Occhi di Falco!

E così inauguro una serie!

Yuhuuu, me l'avevano chiesto in molti ed io sono una fan dei lieto fine quindi...

Non ho resistito!

La scena dove loro mangiano insieme mi piace un sacco, (almeno per come l'ho immaginata io nella mia testa).

Spero che vi sia piaciuto.

E un'ultima cosa...Zoro...il nord nelle cartine (SOLO nelle cartine) è in alto, non nella realtà.

T_T