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Autore: IrishPower    24/07/2014    2 recensioni
|| Lei, Jessie J, una delle cantanti londinesi più conosciute.
Lui, Daniel O'Donoghue, frontman della band irlandese "The Script".
Giudici dello stesso talent show, "The Voice UK", sono legati da una bella amicizia.
Ma che succedebbe se il rispetto e la fiducia reciproca non bastassero più a nessuno dei due?
Non vi resta che scoprirlo leggendo questa nuova fanfiction. ||
"Tre, due, uno.. Siamo in onda!" Mugugnò alle mie spalle un produttore e, fu in quel momento che partì la base ed i presentatori avanzarono sul palco.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Soffochiamo i nostri gemiti
nella notte e continua
a darmi piacere; non faccio
altro che pensare a te, a
quanto tu sia meravigliosamente
fantastico in ogni minima
cosa che fai.
Non abbandonarmi, non ora
che ho un fondamentale
bisogno di te.
Chapter IV
I'm part of you

Sapeva di aver sbagliato con Danny; quel bacio era stato un errore e se ne rese conto solo quando incontrò gli occhi di colui che la stava aspettando a casa.
Capì solo in quell'istante di aver commesso l'errore della sua vita e, incosciente, aveva baciato un uomo che era stato solo un amico da anni.
Avrebbe dovuto scusarsi con lui quando ne avrebbe avuta l'occasione, ma aveva una tremenda paura che potesse odiarla e così, seduta sul suo divano, guardò ripetutamente il display del cellulare, aspettando una sua chiamata o un suo tanto atteso messaggio.
Danny, per lei, era importante quasi quanto l'ossigeno: fu la prima persona che conobbe a Londra e, insieme, cantarono nei pub e nei bar locali della città; perderlo per una sciocchezza le sembrava davvero così irreale.

Adam uscì presto per andare allo studio di registrazione, e dopo averle dato un bacio sulle labbra, che prolungò quanto possibile per poterlo ricambiare, disse che sarebbe ritornato nella tarda sera.
Ancora non capì tutti quei misteri: quando incontrò Adam, per la prima volta, si rivelò un ragazzo dolce e sensibile, almeno quanto Jessie, e le piacque proprio per quello. Con il tempo, però, qualcosa accadde: forse la lavorazione del disco, forse problemi allo studio, ma Adam fece un cambio immediato di comportamento.
Tutta quella situazione le stava provocando pensieri che non avrebbe mai dovuto fare, ma che fece.
Così, munita di quel poco di coraggio che le bastava per scrivere un messaggio, aprì la rubrica del cellulare e cercò il nome "Danny".
"Mi dispiace per quello che è successo ieri sera, non volevo illuderti o darti false speranze, era un bacio che mi è scappato ma che ero consapevole di darti. Qualsiasi cosa tu abbia pensato, ti chiedo perdono."
Strinse le labbra e alzò lo sguardo verso lo schermo del televisore spento, riflettendosi nel nero. Continuò a comporre il messaggio dopo aver pensato bene alle parole che avrebbe potuto scrivere; non avrebbe mai voluto ferirlo, non più di quanto non abbia fatto il giorno prima.
"Ti va se ci vediamo al bar del centro? Ho tanta voglia di chiacchierare con te."
Dopo un intensa lettura, titubò ad inviarglielo. Le avrebbe risposto? Sicuramente sarebbe dovuta rimanere nel dubbio e aspettare di leggere una sua risposta, ma la paura si stava colmando nel cuore tanto che le fece accelerare il battito.

A quel messaggio non ebbe mai risposta.
Passarono ore da quando glielo inviò e dovette ammettere che in tutto quel tempo stette male, era ferita e delusa.
Sicuramente anche lui, il giorno prima, aveva provato le sue stesse sensazioni e poté capire, solo in quel preciso istante, quali fossero le emozioni di Danny.
Riprese il cellulare, guardando nella cartella dei messaggi se l'avesse degnata di una risposta, ma niente. C'era ancora il suo testo, scritto nero su bianco, ma di lui, niente, nemmeno una piccola lettera.
La sua paura era quella di poter interrompere i rapporti con lui, nonostante la loro amicizia fino in quel momento fosse stata ben solida. Era l'unica persona che, in tutto quel tempo, era stata in grado di accettarla sotto ogni forma e, nonostante tentasse in ogni modo di negarlo al proprio cuore, le piaceva.
Caratterialmente e fisicamente.
"Incontrarci è così sbagliato?"
La sua insistenza avrebbe provocato una reazione, probabilmente negativa, ma voleva che rispondesse a quel che gli stava scrivendo. Così digitò quel nuovo messaggio e glielo inviò, aspettando una nuova risposta.
Probabilmente la tanta attesa risposta sarebbe stata sì, è sbagliato. Ma voleva provarci, voleva provare a sentire il suo punto di vista, a parlargli faccia a faccia e non a nascondere quello che provava.
Danny aveva sofferto e ancora ora soffre per la mancanza di Irma; il suo amore era stato futile e innocuo, nonostante i quattro anni passati assieme. Jessica conosceva quella donna, ma fortunatamente non aveva mai avuto a che fare con lei come amica o come conoscente: è sempre stata dell'idea che fosse una ragazza molto altezzosa e così si rivelò.
A volte non capiva come Danny potesse stare con una donna così, erano oceano e cielo: lui troppo buono, lei troppo acida.
Ma il buono tace e il cattivo è un rapace. E si sa che i rapaci hanno l'abilità di rubare qualsiasi cosa e Irma lo fece con il cuore di Danny; lo usò, si voleva far notare, voleva farsi notare come la modella che stava con un cantante, per poi buttarlo in mezzo alla strada quando si sarebbe stancata.
E lui sta solamente cercando qualcuno di cui fidarsi, non illudersi. Ma Jessie non sapeva quali fossero i suoi sentimenti nei confronti di quell'uomo, non sapeva più che cosa pensare e mano a mano che i secondi passavano, i dubbi facevano spazio nel cervello e soprattutto nel cuore. Non riusciva a convincere sé stessa di essere innamorata di Adam, quel ragazzo che le aveva rubato il cuore per poi farne un uso libero. Probabilmente, pensò, non era più innamorata di Adam; ma perchè?
Perchè c'è un altro.
Perchè ora stava pensando ad un altro uomo.
Ad un uomo probabilmente migliore. 



Danny arrivò stremato a casa, quella sera.
Aveva bevuto più del solito e soltanto Dio poteva capire quanto potesse star male.
Si risvegliò con un peso allo stomaco, cominciando a passare in rassegna tutte le azioni della sera precedente.
Lo show, la fine della puntata, il passaggio a Jessie, il bacio... Di Jessie. 
Il bacio. Pensò quanto potesse esser stupido a credere che per lei fosse più di un semplice amico. 
La verità, si mise a riflettere, era che voleva vendicarsi di Adam e lui era l'unico che avrebbe acconsentito ed il perché era chiaro come il sole: provava qualcosa per lei. Al solo pensiero ne rimase nauseato; come poteva provare qualcosa per una sua amica, sapendo che era fidanzata da più di due anni?
Adam l'amava e l'aveva dimostrato quella stessa sera, quando era stata rimproverata di esser stata vista con lui. 
Sentì impercettibilmente il suono del telefono che annunciava un nuovo messaggio. 
Leggere il suo nome sul display lo fece rabbrividire, motivo per cui si alzò pesantemente dal divano, sul quale era steso in scomodamente, si sgranchì il corpo e salì le scale. 
Si chiuse in bagno per fare una doccia, uscendone dopo due ore per il tempo perso a ripetere a sé stesso, riflesso nello specchio, che amare Jessie era come amare una donna sposata. E, se fossero stati negli anni cinquanta, si sa come sarebbe andata: lo avrebbero deriso. 
Quando finalmente scese, si rintanò in cucina. Riprese il cellulare solo in quel momento, leggendo il suo messaggio. Ne trovò due in casella, uno in cui si scusava e l'altro, in cui gli chiedeva cosa ci fosse di sbagliato nel vedersi. 
"Nulla", rispose semplicemente, addentando un biscotto. 
"Non mi hai illuso. So che sei fidanzata e ho ricambiato perché tu ne avevi bisogno; bisogno di sapere che Adam è l'uomo della tua vita e, da come se l'è presa, direi che ti ama, così come deve essere."
Deglutì ad ogni singola riga, alzando per un momento lo sguardo al soffitto per prendere un respiro più lungo.
"Nessun rancore, ci vediamo a lavoro. Ora scusami, ho delle cose da fare.". Fare, nel suo caso, equivaleva a vegetare passivamente sul divano, cambiando canale di continuo quasi fosse una povera donna depressa in preda ad uno dei suoi giorni no. 
Si maledisse mentalmente più e più volte, rimpiangendo d'averla baciata e provato quel che non gli era mai successo con nessun'altra donna. 
Sentiva che aveva paura: paura di esser lasciata sola e, quella sensazione, si propagò attraverso le sue labbra che impregnarono le quelle di lui con quel flebile contatto. 
Amava davvero Jessie..?
Si ripeté la medesima domanda molte volte, bevendo sempre di più con l'unico scopo di dimenticare. E, per qualche ora lo fece, crollando in preda del sonno.

***
Amava davvero Jessie...?
Si ripetè la medesima domanda svariate volte, bevendo sempre di più con l'unico scopo di dimenticare. Ma ogni tentativo fu vano.
Si ritrovò in auto poco dopo, guidando verso l'appartamento della ragazza, sperando di trovarla lì, da sola. Pensò di voler saper tutto di lei, di metterle a nudo l'anima e farle capire che al mondo, talvolta, chi abbiamo accanto non deve necessariamente essere l'amore della propria vita.
Per quel tipo di amore c'è bisogno d'altro e lui si sentiva pronto a donare sé stesso a qualcuno di migliore, qualcuno come lei.
Dopo Irma, pensò, non aveva avuto più nessuna donna. Jessie era stata la prima, dopo tanto, troppo, tempo, a prendersi il suo cuore a tenerlo per sé. Voleva di certo di qualcosa e quel qualcosa l'avrebbe saputo in quel momento quando, affannato e in preda ad una crisi di nervi, deglutì e fece quello che non credeva avesse mai potuto fare in vita sua: se la ritrovò davanti e, con uno slancio repentino, ricongiunse le proprie labbra con le sue in un bacio.


Angolo della autrici: Eccoci qui con un nuovo capitolo che, come promesso, sarà in terza persona! E' complicato anche in questo modo, poichè rimane sempre una Roleplay condivisa, ma dobbiamo per forza programmare ogni cosa: quello che faremo, quello che diremo e quant'altro. Speriamo sia di vostro gradimento e le critiche, come i consigli, sono ben graditi! Se volete seguirci, siamo su Facebook!
Vi vogliamo consigliare un paio di storie, una è di Patrice Walsh, ossia Request Accepted e le altre die di Irishpoweryeya, ossia Wild girl, wild worldIn the Mind, nobody.
Patrice Walsh e Irishpoweryeya.

   
 
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