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Autore: seiilmiosorrisopiubello    25/07/2014    1 recensioni
E se Gus riuscisse a sopravvivere grazie a farmaci sperimentali ? Lui e Hazel continuerebbero a stare insieme?
Mi sono immaginata un'alternativa al finale del libro, spero vi piaccia❤️😘
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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All of these stars will guide us home

 *Hazel's pow*


Erano più o meno le 4 del pomeriggio, era passato un giorno da quando io, Isaac e Gus ci siamo ritrovati per il pre-funerale. Ancora non potevo credere quanto fosse crudele il destino: fra tutte le persone che c'erano al mando, proprio Gus, il mio più grande amore di sempre. Da ieri non avevo avuto più notizie da lui: niente chiamate, niente messaggi. Infatti il mio umore era a terra, incominciavo a pensare che fosse morto. Ma in quel preciso momento il mio cellulare cominciò a squillare:  il nome di Gus illuminava il display, con in sottofondo la sua canzone preferita degli Hectic Glow. Per la seconda volta ho pensato che se ne fosse andato, mentre nella pancia sentivo un grande vuoto formarsi. La stessa identica sensazione che avevo provato la notte che mi aveva chiamato per il drenaggio. 
«p-pronto?» sono riuscita a mormorare, con la voce rotta. 
«Hazel Grace» 
Era lui. Ho tirato un sospiro e mi sono buttata sul letto. 
«o Dio, stai bene. Credevo che….lasciamo perdere. Ti amo»
«anche io. Senti potresti venire qui a casa mia? Ti devo parlare, ed è urgente»
«va bene. Ci vediamo tra poco, okay?»
«okay. »
Ho sorriso leggermente. 
«okay. » e ho chiuso. 
Mi sono infilata un paio di jeans e una maglietta. Mentre mi allacciavo le all-stars è entrata mia mamma. 
Lei «Hazel dove vai?»
Io« Gus mi ha chiesto se posso andare da lui, che mi deve dire una cosa molto importante. »
Lei ha fatto un piccolo sospiro. «okay va bene, però non fare tardi. »
«grazie mamma, ti voglio bene»

Poco dopo sono arrivata a casa di Augustus. 
Ho suonato il campanello; mi ha aperto suo padre. 
«ciao Hazel, Augustus è di sotto che ti aspetta»
«grazie signor Waters»
Scesi le scale. Bussai leggermente sulla porta. 
«sono Hazel»
«avanti» rispose lui. 
Era steso nel letto, sopra le coperte e stava riposando. 
Appena mi ha visto, si è aperto in quel suo sorriso sbilenco irresistibile. Io suoi occhi sembravano ancora più azzurri del solito, come se ci fosse un pezzo di cielo dentro. 
«volevi vedermi?» ho chiesto.
«si, ti devo dire una cosa molto importante»
Mi sono seduta vicino a lui. Mi ha dato un piccolo bacio. 
I suoi occhi continuavano a guardarmi, e intanto sorrideva. 
«sai che sei bellissima?» mi ha detto. 
Sembrava che fosse tornato il vecchio Augustus Waters di Amsterdam. 
«so anche che mi hai fatto venire in fretta e furia a casa tua perchè dovevi dirmi una cosa». Ha riso. 
«okay, allora vado. Hai presente che poco tempo fa ho incominciato una cura sperimentale?»
«si»
«ecco. Stamattina sono andato a fare degli esami per vedere a che punto ero..»
Mi è salito un nodo alla gola. 
«sembra che il mio tumore… stia lentamente ……regredendo»
Io ancora non credevo alle mie orecchie. 
Le lacrime di felicità incominciarono a scendermi sulle guance. 
«q-quindi sopravviverai?» chiesi. 
Lui sorrise, mi accarezzò i capelli e disse :« si. »
«oh Gus…» riuscii solo a dire, e lui mi baciò. 
Un bacio dolce, leggero, quelli che solo lui sapeva fare, e intanto lo abbracciai dalla felicità. 
Quando mi staccai mi fece uni dei suoi sorrisi sbilenchi, quelli che ti fanno togliere il fiato.  
«Ti amo» mi disse. 
«anche io» 
Si vedeva che Gus era molto più stanco e vissuto di un paio di mesi fa, ma il suo sorriso e i suoi occhi continuavano a rendere giovane il suo volto. 
«sei stanco?» gli chiesi io, mentre gli accarezzavo leggermente i capelli. 
«un po'» rispose, intento a fare un piccolo sbadiglio. 
«allora rimango qui mentre ti addormenti. » gli dissi. 
Lentamente i suoi occhi azzurri scomparvero dietro le sue palpebre, mentre le calava. 
Io continuavo ad accarezzargli i capelli. Dopo pochi minuti si addormentò. Sembrava un angelo, lì steso sul letto, a riposare. 
Sono rimasta lì ancora per un po' a guardarlo. Era così bello. Prima di lasciarlo gli diedi un bacio sulla guancia. 
«ci vediamo domani Gus» 

Dopo avere salutato i suoi genitori,  tornai a casa e mi buttai nelle braccia dei mie genitori, piangendo di gioia. 
«che è successo? » disse mamma preoccupata. 
«ho appena assistito ad un miracolo» dissi. 

   
 
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