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Autore: Desire88    25/07/2014    0 recensioni
chi lo direbbe mai che dietro la riservata insegnante di una scuola esclusiva si nasconda la piccola Ginny, il maschiaccio protagonista del fumetto più famoso... la ricca banchiera Hermione Granger rimane infatti sorpresa e affascinata quando, per puro caso scoprira la segreta identità della signorina Ginevra Weasley....
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Ginny/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                                                                     Capitolo 1

Non si era mai vista una bambina più vivace di Ginevra. Da bambina aveva portato all’esaurimento i genitori, aveva terrorizzato i fratelli maggiori e seminato il panico tra il vicinato. Ma la verità è imprevedibile e le cose possono cambiare. così all’età di ventiquattro anni, Ginevra Molly Wesley apparteneva al corpo insegnanti di una delle scuole private più conservatrici della Gran Bretagna.
L’esclusiva accademia di Hogwarts si estendeva su duecento acri di terreno nelle campagne della Scozia. Anche quel giorno, vedendo il pallido sole di aprile tramontare dietro le colline, Ginevra si meravigliava di quel paesaggio così rasserenante. Tutto era verde intorno , dai prati ben tagliati alle maestose querce che si chinavano con grazia antica fuori dalla finestra del suo studio.
“che cosa c’è da ridere?”
Ginevra distolse gli occhi da quel paesaggio cosi sereno. “è un pomeriggio cosi bello. Non ti sembra Pansy?”
La giovane insegnante che divideva la stanza con Ginevra alzò gli occhi al cielo, come infastidita.
“questa è un'altra delle tue uscite infantili!”
“come?”
“che cos’hai, Ginevra Wesley? Possibile che tu non sia mai giù di tono, come succede a tutte le persone normali?”
Ginevra cercò di rimanere seria. Pansy Parkinson Non aveva mai nascosto il suo risentimento per la nuova collega del dipartimento di inglese. Quello che la irritava, in particolare, era che a soli quattro mesi dal suo arrivò, Ginevra fosse diventata una delle insegnanti più popolari della scuola.
Dopo una breve pausa Pansy aggiunse, ” ma si hai ragione. Tu non hai motivo per essere depressa” in quelle parole c’era più invidia che disprezzo. Insegnava in quella scuola da due anni, senza ricevere mai una parola oppure un gesto d’affetto dai suoi alunni, ma non era solo il successo di Ginevra con studenti ed insegnanti a ingelosirla. Piuttosto, con i suoi occhi azzurri, i capelli rossi e il suo sorriso accattivante, Ginevra sembrava più una modella che un insegnante. Al confronto Pansy si sentiva un brutto carlino e pensava che la vita non fosse giusta con lei.
“tranquilla Pansy, capita anche a me di essere depressa delle volte.” Disse Ginevra sbuffando
“a me non sembra molto!” rispose Pansy con tono di voce acido
Ginevra sospiro e cominciò a riordinare i compiti che aveva appena finito di correggere. Che senso aveva mettersi a discutere con Pansy Parkinson? Era dall’inizio del semestre che la sua collega continuava a tormentarla . Ginevra non era nuova a questo tipo di trattamento. Era lo stesso che le avevano riservato i suoi fratelli maggiori. Ma lei era sempre riuscita a rimanere indifferente ai loro commenti ed a avere la meglio specialmente su Georg e Fred i due terremoti di casa combinandone qualcuna delle sue, con quei due era sempre una lotta a chi riusciva a fare più danni e lei ne usciva sempre vincitrice. A dire il vero fu lei con i suoi guai ad ispirare la madre, casalinga con una passione per la scrittura a suggerirle il personaggio a fumetti della piccola Ginny. Il resto era risaputo. Per più di vent’anni la striscia “vita con Ginny la peste” era stata pubblicata con grande successo sui quotidiani di tutto il mondo facendo diventare la madre famosa.
“e che motivi avrebbe Miss perfezione per essere depressa? Una smagliatura nei collant nuovi?” le parole sarcastiche di Pansy la distolsero dai suoi pensieri.
“accidenti, come hai fatto a indovinare?” Ginevra si morse le labbra per non ridere. Non avrebbe permesso a Pansy di toglierle il buonumore, la vita le sorrideva negli ultimi tempi. Inoltre, l’aspettava una serata particolarmente piacevole.
Proprio in quel momento squillò il telefono sulla scrivania. Ginevra sollevò la cornetta e dall’altro capo del telefono le rispose una voce maschile.
”sei pronta per il ballo cenerentola?”
“Drago!” disse Ginevra allegramente “veramente sono un po’ in ritardo”
“mmm, allora si mette male, pensi di riuscire ad essere pronta per le sette?”
“farò del mio meglio.”
“mi raccomando, sai che conto su di te Ginevra, ci saranno i clienti più importanti dello studio” Drago Malfoy sembrava piuttosto agitato.
“non preoccuparti Drago, puoi contare su di me.” Lo rassicuro lei prontamente, ma il giovane avvocato non le era mai sembrato cosi teso. Ginevra pensò che fosse normale, la serata era importante e poteva essere un trampolino di lancio per lui. Infatti a casa del più ricco cittadino di Hogsmeade si sarebbero raccolti dei fondi per una campagna elettorale, alla presenza delle più alte autorità della regione.
“allora non ti trattengo oltre” disse Drago e Ginevra senti una nota d’ansia nella sua voce
“ci vediamo alle sette Drago”
Quando riaggancio la cornetta Ginevra rimase con un sorriso da pesce lesso fissando il telefono per un secondo per poi prepararsi ad uscire. Era felice stava vivendo un momento particolare e felice della sua vita. Le piaceva insegnare in quella scuola, le piaceva il rapporto che si era instaurato con la maggior parte dei suoi studenti e si sentiva fortunata perché aveva un cavaliere affascinante come Drago Malfoy. Se solo… si fermo un attimo. Non aveva il diritto di lamentarsi, che importanza aveva se tra loro non era scoppiata la scintilla dell’amore? Probabilmente ci sarebbe voluto del tempo e tra loro sarebbe scoppiato il vero amore, poi Drago era bello, intelligente e lavorava con successo nel prestigioso studio legale di Silente e Potter.
“vai alla festa dei Granger con Drago Malfoy?” domando Pansy
“si” rispose secca Ginevra
“bene, divertiti.” Sembrò trattenersi dall’aggiungere altro, si alzo e usci rigidamente dall’ufficio.
Ginevra fisso la porta, dunque era per questo che la sua collega provava del risentimento per lei, Pansy aveva una cotta per il giovane con cui lei usciva da circa un mese, in quel momento provo una forte compassione per la sua irritante collega.
sulla porta di Ginevra, Drago le lancio un fischio d’approvazione “come sei elegante, metterai in ombra tutti i politici questa sera.” L’attillato abito da sera nero le donava molto. E Drago si chiedeva se il doppio giro di perle che ornava il collo di Ginevra fosse autentico. No, non è possibile, pensò tra se il giovane avvocato. Con uno stipendio da insegnante non potrebbe permetterselo.
“non ti ho mai visto cosi bella” le disse Drago prendendole la mano e aprendo lo sportello per farla accomodare.
“anche tu non scherzi” rispose Ginevra sorridendo al ragazzo che si era messo al posto di guida Era cosi che aveva sempre immaginato l’uomo dei suoi sogni, alto e biondo, in un elegante vestito. Certo anche i suoi fratelli non erano niente male, ma Drago era bello come un attore, che fortuna che si interessasse a lei! Soprattutto tenendo conto del suo passato. Ginevra si schiarì la gola, il passato era passato, che motivo c’era d’informare Drago delle sue turbolente avventure avvenute nella sua infanzia? In ogni caso, non era ancora il momento. Ginevra ci aveva messo molti anni a liberarsi del personaggio della piccola Ginny, conosciuta da tutti come la bimba più terribile di tutta l’Inghilterra. Ma alla fine ce l’aveva fatta. Per Drago, Ginevra era solo quello che sembrava : una rispettabile insegnante di una prestigiosa scuola privata. Non cera nessun pericolo di essere riconosciuta vestita con un elegante abito di seta e con i capelli raccolti. Nessuno avrebbe riconosciuto la ragazzina con i due codini classificata come l’alunna con le maggiori probabilità di finire in un riformatorio.
Drago la guardo incuriosito “va tutto bene?” chiese
“benissimo, allora tra quanto arriviamo?” chiese Ginevra
“secondo i miei calcoli, arriveremo al momento giusto. Né troppo tardi ne troppo presto” rispose Drago guardando la ragazza al suo fianco.
“bene” accennò vagamente Ginevra guardando fuori dal finestrino per vedere il tramonto. Drago era l’uomo più preciso e ordinato che avesse mai conosciuto. Ripensò con un sorriso alla distrazione cronica di suo padre e alla giocosa confusione che regnava nella sua casa e nella sua famiglia.
  
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