In quella sera Tsurugi giocava con i videogiochi e Shindou leggeva un libro. Si ignoravano a vicenda perché erano troppo presi da quello che stavano facendo.

Kyousuke stava perdendo e quindi aveva iniziato a parlare con la TV.

-Tsurugi ... Se non te ne fossi accorto, sto cercando di leggere !- disse Takuto un po' infastidito da le parole che in quel momento il blu stava buttando al vento.
Non rispose e si limitò a sbuffare. 

Nella stanza la luminosità calava di poco per poi tornare, e anche se entrambi se n'erano accorti preferivano rimanere seduti a fare quello che stavano facendo fino a che la corrente saltò del tutto.

-Cosa è successo?!- disse Kyousuke un po' scandalizzato.
Shindou si affacciò alla finestra.
-Penso ci sia stato un Blackout- rispose il castano iniziando a cercare delle candele per illuminare, se anche di poco, la stanza.

Quando trovò due paia di candele ne misero due sul tavolo e due se le tennero in mano. Ora erano seduti sul divano e Kyousuke dava le spalle a Shindou. Il piccolo si voltò e inziò a fissare Shindou che, confuso, ricambiò quello "sguardo" iniziando a fissarlo.
Kyousuke si accorse di quanto i capelli di Takuto fossero belli, perfetti da tenere tra le mani. Si accorse di amarli.
Takuto gli sorrise perdendosi nei suoi occhi: quei occhi di quel colore così caldo, passionale, ma soprattutto dolce. In quel momento tutto era fermo, immobile. Era un mondo apparte, un mondo di cui gli unici abitanti sono solo loro due.

Si sorrisero e Tsurugi decise di lasciarsi andare. Gli mise una mano dietro il capo e gli iniziò ad accarezzare i capelli mentre gli si avvicinava per poi dargli un bacio tenero, pieno di passione; magico.

E così fece: gli diede un bacio nel buio di quella stanza, in cui le uniche cose a brillare erano i loro occhi pieni di desiderio l'uno verso l'altro.